MELONI E LEGA SERVI DEL TORBIDO KILLER TRUMP
DAI LEGHISTI ALLA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA
TUTTI IN CODA PER GENUFLETTERSI A WASHINGTON
DOVE SI DECIDE DI LIBERARE I COMANDANTI ISIS
FINANZIARE I SAUDITI ASSASSINI NELLO YEMEN
MA TENERE RECLUSI I DISPERATI PROFUGHI SIRIANI
___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___
L’unico motivo per cui il mondo può ringraziare Donald Trump è che ha scongiurato la vittoria di Hillary Clinton e della politica di belligeranza attiva del suo predecessore democratico Barack Obama. Ma dal suo insediamento quale presidente degli Stati Uniti d’America il tycoon ipermiliardario ha deluso parecchio le attese di coloro che accolsero la sua elezione con tripudio nella speranza di una nuova geopolitica a stelle e strisce. Incerto e spesso inconcludente in politica estera – solo un pollo bollito può sperare di andare dal leader nordcoreano Kim Jong Un esigendo il disarmo atomico a senso unico all’indomani dall’uscita degli Usa dal patto internazionale sul nucleare Inf – dopo aver palesato una forte inclinazione a soddisfare i suoi consiglieri fraudolenti militari bombardando la Siria nell’aprile 2018 per un fasullo attacco chimico che persino Paperino sapeva essere inventato, come poi dimostrato, è andato via via rafforzando la sua prepotenza bellica finanziando senza riserve la guerra religiosa dei Sunniti Wahabiti dell’Arabia Saudita nello Yemen e coprendo quella di Israele contro gli Hezbollah in Siria, colpevoli di aver aiutato Bashar Al Assad a sconfiggere l’Isis creato ad hoc dagli americani per rovesciare gli Sciii Alawiti al governo. Proprio nel martoriato paese siriano, dove la politica democratica di Obama ha fatto quasi mezzo milione di morti, Trump non ha ancora ben deciso cosa fare da grande ma nel dubbio si ruba l’oro del Daesh in cambio della libertà ai terroristi jihadisti dello Stato Islamico elitrasportati in Irak, Nigeria e chissà dove quale viaggio premio. Per loro il guerrafondaio delinquente John Bolton, consulente militare della Casa Bianca, non invoca le prigioni di Guantanamo: no! Le carceri della baia cubana sono una minaccia solo per Nicolas Maduro, reo di voler vendere il petrolio del Venezuela anche a Cina, Russia, Turchia e Iran e non soltanto ai vicini statunitensi che lo stanno strangolando da anni con sanzioni che avrebbero ucciso di fame qualsiasi altro paese della terra (come lo Yemen ad esempio).
GLI USA CONTRO I PROFUGHI SIRIANI
Non soddisfatti di ciò gli Usa in Siria impediscono persino la fuoriuscita dei profughi dal campo di concentramento di Al-Rukban. «Il ministero della Difesa russo ha detto che gli Stati Uniti continuano a impedire ai siriani sfollati di lasciare il campo di al-Rukban, poiché ha rifiutato di far entrare i convogli e di evacuare i civili siriani dal campo e di riportarli nelle loro case attraverso i corridoi umanitari – scrive l’agenzia Sana (Syrian Arab National Agency) al momento il più attendibile media sul conflitto a Damasco – Il capo del centro di coordinamento russo di Hmeimim, Sergei Solomatin ha detto che gli Stati Uniti hanno rifiutato di ascoltare l’appello del centro di coordinamento per l’organizzazione del ritorno e dei rifugiati e di permettere alle carovane di entrare nell’area di al-Tanf per trasportare i siriani sfollati dal campo di al-Rukban. l 19 febbraio sono stati aperti due corridoi umanitari nelle città di Jalib e Jabal al-Ghurab, alla periferia di al-Tanf, al fine di evacuare gli sfollati». Ma evidentemente gli americani vogliono barattare con Assad qualche benefits prima di dimostrarsi inclini alle operazioni umanitarie o semplicemente umane…
LA POLITICA TRUMPIANA ADORATA DALL’ITALIA
La vergognaosa politica estera bellica trumpiana non sembra però disgustare i politici dei partiti di centrodestra in Italia che fanno a gara per andare alla corte del tycoon e farsi belli, nella misera speranza di ottenere clemenza dal sistema finanziario internazionale controllato dalle banche private sioniste della Fed (una spa come la Bce) in vista dei prossimi giudizi sul rating e il debito pubblico. Nel gennaio scorso, casualmente proprio 5 giorni prima del tentato golpe in Venezuela con l’autoproclamazione di Guaidò a presidente ad interim, fu il viceministro degli Esteri Guglielmo Picchi, un deputato della Lega ex berlusconiano di Forza Italia cresciuto nella banca Barckays controllata dai Rothschild, a correre negli Usa ad abbracciare il consulente informatico della Casa Bianca Rudolph Giuliani, già Sindaco di New York. Sabato 2 marzo è stata Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, a vantarsi di fare un viaggio negli States a caccia di quella credibilità politica che nel suo paese, a causa di molti errori politici tra cui l’appoggio incondizionato al golpista venezuelano filoamericano Juan Guaidò, non riesce ad ottenere restando inchiodata ad un effimero 5 % di consensi ad ogni consultazione elettorale. «Sono negli Stati Uniti per partecipare a due appuntamenti molto importanti: il primo è il Consiglio Italia-Stati Uniti a New York, un grande evento che mette insieme le migliori energie della politica e dell’imprenditoria italo-americana per intensificare i rapporti e gli scambi commerciali – ha dichiarato Meloni – Il secondo appuntamento è il ‘Conservative Political Action Conference 2019′ che si terrà domani a Washington: si tratta della più grande manifestazione organizzata dai repubblicani americani e che riguarda il campo dei conservatori».
Analogo viaggio negli Usa lo ha fatto Giancarlo Giorcetti, numero due della Lega e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Bocconiano e ispiratore della linea morbida del vicepremier leghista Matteo Salvini, in barba alle istanze populiste della base del partito, è stato per cinque giorni a New York per intrecciare i rapporti con la nomenklatura politica e finanziaria del paese più massone del mondo. Ogni velleità euroscettica, antidollarista e filorussa della Lega sembra davvero ormai morta e sepolta alla corte di un torbido killer internazionale come Trump che è lui per primo ostaggio della rete delle lobbies degli armamenti, dell’alta finanza sionista di matrice cazara ed ora anche dei democratici che gli hanno rubato la maggioranza alla Camera del Campidoglio. Sono davvero un segnale inquietante per la fragilissima economia italiana sempre svenduta al trancio (le acque pescose del Gambero rosso di Oneglia Dop del Mar Ligure cedute di nascosto alla Francia dall’ex premier dem Matteo Renzi ne sono un piccolo evidente esempio) questi viaggi da vassalli sudditi del mondialismo degli esponenti di partiti che si proclamano sovranisti e populisti. Un messaggio chiaro agli elettori intelligenti che non faticheranno a trarre le proprie conclusioni in vista delle prossime elezioni Europee cercando altrove lo sfogo al loro voto di cambiamento o protesta. Il Movimento 5Stelle, a rischio di precipizio per i troppi compromessi del governo gialloverde con la Lega, in questo caso ringrazia…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI
IL GIORNALE – GIORCETTI NEGLI USA
SPUTNIK ITALIA – IL VIAGGIO DI MELONI
VENEZUELA: LO STATISTA INVOCA CRISTO, I PRESIDENTI LA GUERRA