Demoni jihadisti scatenati: 11 Cristiani decapitati in Nigeria. Strage di studenti a Mogadiscio: 90 morti
I media e le istituzioni internazionali non fanno in tempo a piangere gli 11 uomini Cristiani vittime di una decapitazione di massa in Nigeria che i demoni dell’orrore contemporaneo, i jihadisti di varie articolate fazioni creati e finanziati dall’Occidente per fomentare teatri di guerra, fanno una strage in Somalia con più di 50 morti, addirittura 90 secondo le indiscrezioni rilanciate da un parlamentare somalo.
Le festività natalizie sono apparse il momento migliore per i terroristi islamici dell’Isis, alleati degli estremisti di Boko Haram in Nigeria. Nel giorno di Santo Stefano, primo martire della Cristianità, i media dello Stato Islamico hanno diffuso il video agghiacciante di una esecuzione di gruppo che sarebbe avvenuta il giorno di Natale.
Il condizionale è d’obbligo perché l’arcivescovo nigeriano di Abuja monsignor Ignatius Ayau Kaigama, intervistato da Vatican News, parla di notizie ancora da precisare e confermare. Ma sottolinea che «l’obiettivo del gruppo, dice, è comunque chiaro: fomentare una guerra tra cristiani e musulmani nel Paese».
I miliziani dello Stato Islamico nella provincia dell’Africa occidentale (Iswap) hanno diffuso un video di 56 secondi che mostra la barbara uccisione di 11 persone in una località non identificata: sono cristiani – affermano i terroristi – assassinati come rappresaglia per la morte dei leader dell’Is comunicata dagli Usa.
L’obiettivo – affermano i terroristi – era vendicare l’uccisione di alcuni loro leader in Medio Oriente, tra cui Abu Bakr al-Baghdadi e il suo portavoce, Abul Hasan Al Muhajir. Le vittime sarebbero state catturate durante le ultime settimane di raid in vari villaggi del nord della Nigeria.
L’esecuzione fa infatti seguito ad un precedente filmato in cui gli ostaggi chiedevano aiuto alle autorità nigeriane e all’Associazione cristiana della Nigeria. I terroristi avevano infatti cercato di aprire dei negoziati con il governo – secondo fonti locali – ma il tentativo sarebbe fallito per il rifiuto delle autorità a trattare.
Lo scorso 10 dicembre nel Nord del Cameroon, erano invece stati i miliziani di Boko Haram, affiliati all’Iswap, ad effettuare una carneficina con rapimenti nel distretto di Mayo Sava tramite un agguato ad un gruppo di cristiani riuniti per un funerale.
Secondo le agenzie umanitarie, in Nigeria sono almeno 30mila i civili rimasti uccisi e 30 milioni gli sfollati dall’inizio dell’offensiva jihadista nel 2009.
STRAGE DI STUDENTI A MOGADISCIO
Mentre è ancora da definire il terribile bilancio dell’attentato dinamitardo kamikaze di sabato mattina ad un checkpoint di sicurezza lungo Afgoye Road alla periferia di Modadiscio, capitale della Somalia.
L’autobomba è esplosa con perfetta sincronizzazione all’arrivo di un bus carico di studenti proveniente dalla Benadir University, secondo quanto riferito a Radio Belsan dal sindaco del capoluogo Omar Mohamud Mohamed.
Secondo la BBC ci sono almeno 20 morti e 100 feriti tra cui anche quattro ingegneri turchi. Mentre Russia fa una stima ancora maggiore di 50 vittime e RAI News aggiorna il bilancio a 70. Ma secondo il parlamentare somalo Mohamed Abdirizak citato da BBC sono almeno 90, tra cui 17 poliziotti locali, 73 civili in maggioranza studenti e i quattro stranieri.
Secondo la ricostruzione del portavoce del governo, Ismael Mukhtar Omar, un attentatore suicida al volante di un’autobomba è entrato in azione vicino a un checkpoint lungo Afgoye Road alla periferia della città.
NATALE DI ORRORI PER SILVIA, LEAH E HUMA: Nelle grinfie dei Jihadisti
Nell’immediato non ci sono ancora state rivendicazioni ma i sospetti sono tutti indirizzati verso i miliziani jihadisti di Al Shabaab, la formazione somala di Al Qaeda che si ritiene tenga prigioniera la giovane cooperante italiana Silvia Costanza Romano, rapita in un orfanotrofio del Kenya il 20 novembre 2018.
Nella tarda mattinata la tv americana CNN ha ricevuto la rivendicazione da parte del gruppo Al Shabaab.
Redazione Gospa News
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