ASSOLTA LA CRISTIANA ASIA BIBI
DOPO 3420 GIORNI DI CARCERE
TORNERA’ LIBERA LA MADRE DI FAMIGLIA
CONDANNATA A MORTE PER BLASFEMIA:
ESULTA L’AVVOCATO LEGHISTA PILLON
PAURA DI RAPPRESAGLIE IN PAKISTAN
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Più che l’integralismo islamico poterono pietà e ragione. Giunge come un miracolo la notizia dell’assoluzione di Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia nel 2010 per una frase su Maometto in quel Pakistan dove anche per una parola si rischia la pena capitale per impiccagione. La Corte Suprema di Islamabad, che aveva raggiunto il verdetto l’8 ottobre scorso mantenendolo però segreto per ragioni di sicurezza, ha proclamato oggi l’assoluzione per la donna madre di cinque figli, dopo 3420 giorni di carcere anche duro e innumerevoli angherie fisiche e psicologiche.
Il verdetto accoglie così il ricorso presentato nel 2015 contro la condanna emessa dall’Alta corte di Lahore (Lhc), che nell’ottobre 2014 aveva confermato la decisione di un tribunale del novembre 2010. Gli attivisti per i diritti umani e la e comunità cristiana hanno accolto con gioia il verdetto finale della Corte suprema. Khadim Hussain Rizvi, a capo del partito islamista Tehreek-e-Labbaik Pakistan (Tlp), sta invece organizzando una protesta nazionale contro l’assoluzione della donna.
Asia Bibi era stata arrestata nel 2009 dalla polizia nel suo villaggio di Ittanwali, nella provincia del Punjab, in seguito alla denuncia di altre donne di fede musulmana per blasfemia dopo una presunta offesa al profeta Maometto durante una discussione per un bicchiere d’acqua in cui le fu chiesto di convertirsi: «Non ho intenzione di convertirmi. Credo nella mia religione e in Gesù Cristo, che morì sulla croce per i peccati dell’umanità – rispose la donna cristiana – Che cosa ha mai fatto il tuo profeta Maometto per salvare l’umanità? E perché dovrei essere io che mi converto al posto tuo?». Parole che le sono valse 3420 giorni di galera e la condanna morte ora annullata dalla Corte Suprema perchè “ci sono contraddizioni nelle testimonianze”. L’entusiasmo dei familiari della contadina si unisce in Italia a quello dell’avvocato e senatore leghista Simone Pillon, ai quali fa però eco l’allarme di padre Zafar Bhatti dal Pakistan per il timore di rappresaglie da parte degli estremisti islamici.
“LA SUA FEDE IN CRISTO CORAGGIOSA COME FORZA VIVA”
Come riferito alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre dall’avvocato Saif ul-Malook, a capo del collegio difensivo di Asia, ci vorranno alcuni giorni perchè sia fisicamente scarcerata: «Ho potuto chiamare la prigione in cui è detenuta Asia e chiedere che lei fosse informata, ma il verdetto deve essere consegnato all’Alta Corte di Lahore e poi alla prigione di Multan. Abbiamo molta paura di quanto potrà succedere. In questo paese ci sono molti fondamentalisti».
La libertà è però davvero ormai questione di ore ed è già stata accolta con entusiasmo dalla famiglia. «Non vedo l’ora di riabbracciare mia madre. Finalmente le nostre preghiere sono state ascoltate!» ha detto con la voce rotta dal pianto Eisham Ashiq, la figlia minore di Asia Bibi, alla fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre dopo aver appreso la notizia dell’assoluzione della madre.
Nel febbraio scorso, insieme al padre Ashiq Masih, era stata ricevuta in udienza generale da Papa Francesco al quale aveva affidato un accorato appello di preghiera. «E’ la notizia più bella che potessimo ricevere – dichiara il marito di Asia, Ashiq Masih – è stato difficilissimo in questi anni stare lontano da mia moglie e saperla in quelle terribili condizioni. Ora finalmente la nostra famiglia si riunirà, anche se purtroppo dubito che potremo rimanere in Pakistan».
L’assoluzione della donna ha suscitato grande gioia e commozione anche in Italia dove il suo caso aveva toccato molte coscienze: tra i primi a commentare la notizia l’avvocato e senatore leghista Simone Pillon, da sempre in prima linea nelle battaglie in difesa della cultura cristiana: «Anni e anni di prigionia lontano dalla famiglia, semplicemente per aver affermato la sua fede in Cristo. Dopo due condanne a morte, ora finalmente il proscioglimento. Non invano cadono le foglie di Lorien, scriveva Tolkien».
In un messaggio su Facebook il parlamentare aggiunge: «La fede coraggiosa di questa giovane mamma è stata forza viva capace di trasmettersi e di muovere anche i cuori più indecisi. Vale la pena rendere sempre ragione della fede, con timore e tremore ma anche con fermezza e coraggio. Bentornata Asia! Ti aspettiamo in Italia».
L’ALLARME PER LE RAPPRESAGLIE DEGLI INTEGRALISTI
Ma all’entusiasmo del politico italiano fa eco l’allarme lanciato dal reverendo cristiano Zafar Bhatti, presidente della Jesus World Mission in Pakistan, per la paura di rappresaglie.
Non va infatti dimenticato che alcuni imputati di blasfemia poi prosciolti furono giustiziati dagli integralisti islamici una volta rilasciati: «Oggi alle 9 il capo della giustizia del Pakistan ha prosciolto Asia. È stata accusata in caso di blasfmIe. Ma lei non si è resa colpevole. Ma tutti i leader religiosi musulmani protesteranno contro la decisione della Corte. Possono attaccare sulle chiese. Possono attaccare le scuole cristiane. Possono attaccare il villaggio o la colonia cristiana. Per favore pregate per tutti noi. Si prega di aggiornare tutti i membri della comunità. I governi hanno ordinato alla polizia di appostarsi vicino a chiese, scuole e colonie cristiane da proteggere. Ma gli uomini della polizia sono pochi. Quando arriva una folla di persone, pochi poliziotti non possono fare nulla. Cari amici pregate gentilmente per tutti i cristiani in Pakistan. Oggi siamo in pericolo».
Anche il pastore Zafar Bhatti era stato a sua volta imprigionato per blasfemia ma rilasaciato dopo mesi di detenzione (leggi qui).
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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LA TRAGICA STORIA DI ASIA, CONDANNATA PER UN BICCHIERE D’ACQUA
non dire le cagate per favore. si in pakistan certi gruppi protestano per la liberazione di questa donna. pero non è in pericolo nessun cristiano.quindi ripeto non dire le balle che in pakistan sono in pericolo tutti i cristiani.
La revoca dell’assoluzione di Asia Bibi, la fuga del suo avvocato e l’appello all’asilo politico della famiglia mi pare che testimonino il clima reale. quindi credo che non siano state dette cose scorrette, Di norma è chi usa linguaggi volgare che dice falsità