ANCORA GUERRA IN SIRIA

ANCORA GUERRA IN  SIRIA

2.393 Views

NEL GIORNO IN CUI RUSSIA E TURCHIA
SI ACCORDANO PER LA PACE IN SIRIA
PIOGGIA DI MISSILI SU LATAKIA:
SPARATI DA FRANCIA E ISRAELE
SICARIO OCCULTO DELL’OCCIDENTE.
AEREO RUSSO CON 15 MILITARI
ABBATTUTO PER ERRORE DAI SIRIANI

___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___

«Consideriamo queste azioni provocatorie di Israele come ostili. Quindici membri del servizio militare russo sono morti a causa delle azioni irresponsabili dell’esercito israeliano. Questo è assolutamente contrario allo spirito della partnership russo-israeliano. Ci riserviamo il diritto di una risposta adeguata» è la dichiarazione ufficiale dell’Esercito Russo a poche ore dall’ultimo scontro a fuoco nei cieli sopra la Siria. Proprio nel giorno in cui Russia e Turchia si sono accordati per garantire la pace nella provincia di Idlib, l’altra sera, intorno alle 22 di lunedì 17 settembre, sono ripresi i bombardamenti veri e propri combattimenti aerei. A darne notizia in anteprima in nottata i reporters dell’agenzia Reuters in Medioriente. «Missili sono stati lanciati dal mare in diverse località della città costiera siriana di Latakia lunedì, ma sono stati intercettati dalle difese aeree, hanno detto i media statali siriani. L’agenzia di stampa ufficiale siriana SANA ha dichiarato che è stato preso di mira l’istituto tecnico industriale nella città controllata dallo Stato ed ha aggiunto che non è stato al momento identificato chi ha sparato i missili» scrivono i giornalisti Dahlia Nehme da Beirut, Kinda Makieh da Damasco, Ali Abdelaty dal Cairo, Dan Williams da Gerusalemme e Phil Stewart da Washington, in merito ai bombardamenti che colpiscono questa città della costa vicina alla base russa di Khmeimim. Ancora non si ha la certezza di chi abbia lanciato i missili ma i sospetti ricadono fortemente su Israele che da tempo sta effettuando periodici attacchi sulla Siria; soprattutto per colpire le postazioni dell’organizzazione libanese Hezbollah (izb Allāh, ossia Partito di Dio), militari filoiraniani che fiancheggiano l’esercito di Assad nella lotta contro i rivoltosi e per intimidire lo stesso governo siriano nel tentativo di dissuaderlo dal proseguire l’alleanza con l’Iran, ritenuto pericoloso dagli israeliani. Secondo un sito italiano filo russo, sakeritalia.it, proprio il Ministero della Difesa della Federazione Russa avrebbe confermato già ieri sera le responsabilità di Tel Aviv asserendo che «che quattro caccia F-16 israeliani hanno partecipato all’attacco su Latakia». Dell’aggressione militare aerea e del lancio di missili sarebbe responsabile anche la Francia. Disperso un aereo di ricognizione russo con 15 militari a bordo probabilmente abbattuto dal “fuoco amico” della contraerea siriana.

AEREO RUSSO SCOMPARSO DOPO L’ATTACCO FRANCESE

L’aereo militare russo da ricognizione IL 20

Il Ministero della Difesa di Mosca segnala anche che durante l’attacco nemico sia scomparso, a 35 km da Kmeymin, un aereo russo che si trovava in ricognizione e sorveglianza di tipo «Il-20, con 15 persone a bordo; si teme per la loro sorte poiché l’aereo è scomparso dai radar e non vi sono più state comunicazioni con l’equipaggio. E’ in corso una missione di salvataggio ma ci sarebbero poche speranze di trovare sopravvissuti». La notizia della pioggia di missili su Latakia è stata confermata anche dalla tv siriana tv Ikhbariya che ha riferito di 10 persone rimaste ferite nell’attacco, otto delle quali subito dimesse dopo le cure nel vicino ospedale. Anche il Sohr, l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, l’agenzia non governativa con sede a Coventry in Inghilterra e da sempre vicina alle posizioni dei ribelli contro il governo di Bahar Al Assad, ha confermato la circostanza di «enormi esplosioni udite in città» asserendo che l’obiettivo sia una fabbrica di munizioni, circostanza non confermata da altre fonti. Un testimone a Latakia ha dichiarato ai reporters della Reuters di aver «individuato quattro missili abbattuti dalle difese aeree siriane». E secondo la tv siriana un altro è caduto in un’area extraurbana a ovest della città di Homs causando un incendio in un frutteto. A causa dell’attacco c’è stato un blackout parziale nella città di Latakia per alcune ore prima che l’energia elettrica fosse completamente ripristinata.

La fregata francese Auvergne nelle acque vicine alla costa siriana

Secondo il Ministero della Difesa russo all’azione bellica avrebbe preso parte anche la Francia «con la fregata FS Auvergne, che si trova di fronte alla costa siriana. Il Ministero della Difesa ha individuato lanci di missili da quell’unità. Proprio al momento del lancio si è persa ogni traccia dell’aereo russo Il-20». Secondo la Cnn sarebbe stato abbattuto dalla contraerea siriana mentre era impegnata a difendersi dalla rappresaglia israeliana e francese. Una circostanza poi confermata da RT International (già Russia Today) che entra nel dettaglio spiegando che il velivolo è stato abbattuto da un S-200, un missile terra-aria di fabbricazione sovietica sparato dalla contraerea per difendersi dagli attacchi dei jet F-16 dell’aviazione israeliana. Se gli Usa hanno categoricamente smentito di essere impegnati in operazioni nell’area Israele avrebbe rifiutato ogni commento.

LA GUERRA PREVENTIVA DI ISRAELE IN SIRIA

Il primo ministro israeliano Banjamin Netanyahu

Proprio il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, durante una riunione di sicurezza avvenuta in settimana aveva affermato che il suo paese «agirà costantemente per impedire ai nostri nemici di armarsi con armi avanzate». Inoltre un portavoce del Comando Centrale degli Stati Uniti ha detto che gli Usa non hanno effettuato operazioni in quella parte della Siria. Ecco quindi che nel paese già martoriato da 500mila morti di una guera civile divenuta internazionale per l’intervento in aiuto di Assad della Russia, che ha l’unico porto sul Mediterraneo proprio sulle coste siriane a Tartous, vicino a Latakia, e degli Usa, Inghilterra e Francia al fianco dei ribelli tanto da consentire dal 2011 l’espansione dei fondamentalisti islamici dell’Isis, oggi che i guerriglieri sono rimasti circondati nella sola provincia di Idlib, controllata soprattutto da terroristi Al Qaeda, avviene il fatto nuovo di un attacco fantasma che molti addebitano ad Israele come quello su Damasco di sabato scorso. In pratica il governo di Tel Aviv sta agendo da “sicario” contro Assad per conto dell’occidente che vuol mostrarsi per ora neutrale al mondo intero dopo i lanci di missili dell’aprile scorso effettuati dalle navi americane, inglesi e francesi in risposta ad un attacco chimico a Douma poi rivelatosi fasullo e inventato ad arte dai video degli Elmetti Bianchi, la Ong che si spaccia per umanitaria ma fiancheggia i ribelli ed è guidata da James Le Mesurier, un ex ufficiale e 007 britannico.

I MISSILI DOPO L’ACCORDO DI PACE

Uno dei missili lanciati sulla Siria

Ciò che sconcerta è che questo lancio di missili avviene a poche ore dall’accordo siglato tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Erdogan per realizzare un’area demilitarizzata intorno alla provincia di Idlib, per evitare una controffensiva dei ribelli lì rintanati ma al tempo stesso scongiurare un attacco dell’esercito siriano di Assad che avrebbe potuto causare una tragedia umanitaria con milioni di sfollati e numerose vittime, anche tra i bambini che spesso i terroristi islamici usano come scudi umani nei conflitti per poter rivendicare la perdita di vite innocenti. «Già all’inizio di settembre alcuni missili avevano preso di mira diverse posizioni nelle province di Tartous e Hama» riferisce sempre l’agenzia Reuters che cita quella siriana Sana. Nelle scorse settimane l’aeronautica israeliana aveva colpito decine di obiettivi che descrive come dispiegamenti iraniani o trasferimenti di armi al movimento di Hezbollah appoggiato dall’Iran in Libano durante la guerra ed oggi intervenuto a dare manforte alla Siria, dove gli sciiti, la confessione islamica maggioritaria in Iran, sono invece in minoranza ma attraverso la frangia Alawita esprimono la forza politica Ba’Th, unico schieramento politico siriano, che sotiene Assad. L’Unione europea ha rifiutato di qualificare Hezbollah come organizzazione terroristica, tuttavia, il Parlamento europeo ha adottato il 10 marzo 2005 una risoluzione, non vincolante, che di fatto accusa Hezbollah di aver condotto “attività terroriste”; il Consiglio d’Europa ha poi accusato Imad Mughiyah di essere membro di Hezbollah e di terrorismo; Stati Uniti, Egitto, Israele, Australia, e Canada la considerano invece organizzazione terroristica a tutti gli effetti. Ecco perché il governo di Tel Aviv è profondamente allarmato dalla presenza, sebbene assai minima, degli Hezbollah a fianco di Assad e dell’alleanza di quest’ultimo con l’Iran. Un allarme che a giudizio degli israeliani giustifica i bombardamenti preventivi in un stato sovrano come la Siria, di fatto legittimando il ragionamento che sta alla base degli attacchi dei palestinesi di Hamas in Cisgiordania e nella striscia di Gaza.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione

http://www.gospanews.net/en/2018/12/25/israele-bombarda-anche-a-natale/

http://www.gospanews.net/en/2018/12/23/elmetti-bianchi-denunce-per-traffico-dorgani/

I COSPIRATORI CONTRO ASSAD

 

FONT

https://www.reuters.com/article/us-mideast-crisis-syria-attack/syrian-air-defenses-down-missiles-fired-at-city-of-latakia-state-media-idUSKCN1LX2C3

http://sakeritalia.it/medio-oriente/siria/siria-sotto-attacco/

 

(Visited 178 times, 1 visits today)

Fabio G.C. Carisio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *