MIGRANTI E VACCINI
E’ LA DOSE
CHE FA IL VELENO
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“È la dose che fa il veleno” con questa semplice affermazione un amico giornalista della vecchia scuola e mio mentore mi fornì un codice per decifrare tutte le problematiche sociali. Tale definizione ben si attaglia ai casi migranti e vaccini che, come cercherò sinteticamente di spiegare, sono il doppio volto di una stessa farlocca medaglia: il finto bene manipolato dagli interessi finanziari delle multinazionali.
L’accordo sui migranti sottoscritto da 28 stati nel Consiglio dell’Unione Europea, fermo restando che come evidenzia giustamente Salvini dovrà passare dalle parole ai fatti, dimostra la totale deficienza politica, se vogliamo pensarla bene, o la totale collusione con gli interessi economici dei finanziatori delle ONG, se vogliamo pensarla male, dei precedenti Governi di sinistra sostenuti dai due presidenti politicizzati, i primi della storia a fare politica con tale imprudenza, Napolitano e Mattarella.
IL vero problema, già evidenziato da Berlusconi che per questo aveva stipulato accordi con la Libia, non è l’immigrazione in sé ma la quantità della stessa. Perché è pacifico che di fronte a pochi migranti si possono con facilità accogliere e accudire I VERI RIFUGIATI DI GUERRA (mai più del 10 % in ogni sbarco) e monitorare gli altri richiedenti asilo respingendo con fermezza i clandestini: proprio quando ciò non avviene si applica un RAZZISMO AL CONTRARIO perché i neri africani vengono cmq ospitati sebbene fuorilegge, i bianchi extra UE macedoni o moldavi perseguiti e cacciati.
Ma il vero problema è il famoso CUI PRODEST l’immigrazione incontrollata? Come possibile credere che benefattori come Soros che all’inizio del terzo millennio mise in atto una speculazione che creò panico nelle borse, distruggendo aziende e bruciando migliaia di posti di lavoro, agiscano per il bene di qualche negretto? Più facile credere come ben delineato con connessioni e numeri da Diego Fusaro che costui e altri come lui (il figlio di De Benedetti era nel Cda di Save the Children ma le ONG di bambini ne hanno salvati davvero pochissimi) agissero quali operatori dei MONDIALISTI per abbattere il costo del lavoro con manodopera che si accontenta di un tozzo di pane e che, aggiungo io, si mirasse al default Italia per la costruzione di un sistema di governo para-commissariale come in Grecia controllato dalla Troïka e pertanto in grado di favorire la speculazione dei grandi finanzieri (tutti gli aeroporti della Grecia sono in mano a società tedesche).
Appare quindi lapalissiano che sia stata la DOSE DEI MIGRANTI il veleno con cui si voleva narcotizzare prima ed uccidere poi l’identità italiana. Per fortuna il popolo è la variabile incontrollabile che come ha eletto Trump negli USA dando ceffoni ai mondialisti democratici ha scelto Di Maio e Salvini contro gli esecutori fallimentari del Pd che grazie alle TOGHE ROSSE e all’alta finanza avevano già golpato Berlusconi, reo di avere una ricetta per far contare l’Italia in Europa e nel mondo anche con l’alleanza con Putin.
Orbene la stessa filosofia di buonismo e veleno si nasconde dietro la legge Lorenzin sui 10 vaccini obbligatori. In parte essa stessa è conseguenza del problema immigrazioni: il Ministro della Salute non poteva ammetterlo per non creare imbarazzo ai sostenitori dell’accoglienza indiscriminata, ma di certo le multinazionali del farmaco hanno fatto leva sui rischi di contagio da migranti per convincere la NON MEDICA Lorenzin che sarebbe stato indispensabile bombardare bambini di 3 anni, ciascuno con una rispondenza fisiologica assolutamente peculiare e differente, con ben 12 vaccini, cosa che non avviene in nessun paese europeo o del mondo dove i vaccini obbligatori sono 3 – 4 al massimo. Non solo. NON ESISTONO STUDI SPECIFICI SULLE REAZIONI AVVERSE E CONTROINDICAZIONI DI SIMILI MASSICCE SOMMINISTRAZIONI: praticamente i bimbi italiani devono fare da CAVIE ad un nuovo sistema di vaccinazione. Non solo. Il vaccino ESAVALENTE è l’unico disponibile e pertanto bambini che hanno già contratto il morbillo o altri virus sviluppando gli idonei antigeni devono comunque fare il vaccino per tale infezione perché sul mercato sono disponibili solo i vaccini in blocco. Contro questa grandissima assurdità (e altre) è già stata presentata in parlamento la proposta di modifica della legge dalla Lega.
Come nel caso dei migranti viene quindi da chiedersi CUI PRODEST? A chi giova? Guarda caso, un anno prima dell’approvazione della legge, la Glaxho farmaceutica (già al centro di molte inchieste all’inizio del millennio per corruzione di medici finalizzata all’iperprescizione di farmaci) decise di raddoppiare il suo stabilimento in Italia investendo un miliardo di euro proprio nella produzione di vaccini.
Come nel caso dei migranti anche per i vaccini gli interessi di una multinazionale sono più importanti di una dose che potrebbe diventare veleno…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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