STUDENTI CONTRO SALVINI E DI MAIO

STUDENTI CONTRO SALVINI E DI MAIO

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GLI SCHIAVI IGNORANTI
DELLA SINISTRA PERDENTE
IN PIAZZA A BRUCIARE I MANICHINI
DI DUE MINISTRI CHE VOGLIONO
AIUTARE I GIOVANI DISOCCUPATI.
LA CULTURA DELLA VIOLENZA
NON PUO’ RESTARE IMPUNITA

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione

Suvvia diciamocelo traquillamente mica quei quattro nostalgici del sessantotto che sono scesi in alcune piazze d’Italia sono studenti!!! Sono schiavi ignoranti del sistema costruito dalla sinistra che dal ’68 in poi si è impadronita delle scuole facendo leva sul naturale fancazzismo di un adolescente che preferisce andare per strada a manifestare piuttosto che stare in classe a rischio di interrogazione. Siamo stati tutti idealisti come i quattro amici al Bar di Gino Paoli ma col tempo, un po’ di sano studio e qualche bocciatura a scuola come nella vita, abbiamo compreso che per cambiare il mondo non basta scendere in piazza a gridare slogan e bruciare icone dell’occidente civile; in quell’occidente dove queste cose si possono fare senza finire in galera come in Turchia o peggio ancora giustiziati, come accadde agli studenti di piazza Tienanmen nel silenzio dell’Onu e delle nazioni democratiche.

Ricordo le bandiere degli Usa bruciate dagli integralisti islamici nel mondo e dai No Global in Italia una settimana prima che le migliaia di vittime dell’11 settembre a New York zittissero ogni manifestazione filomusulmana. Ricordo ancora di più quegli esseri schifosi, perché non possono definirsi umani, che scesero in piazza a gridare a Mestre nel 2004 “Dieci, cento, mille Nassiriya”, antagonisti infami celati dietro il perdonismo di sinistra che giustifica ogni dissenso ma diviene feroce nel reprimere il diritto di opinione di chi si erge a lodare il fascismo per le cose buone che fece nel ventennio italiano più prospero sul piano sociale: nella tutela delle classi meno abbienti, dei veri poveri e nella strenua lotta alla mafia con quel prefetto di ferro, Cesare Mori, che assicurò centinaia di mafiosi in prigione e ne costrinse alla fuga almeno un migliaio in America. Tra coloro che oggi hanno manifestato contro i leader del populismo, movimento vicino alla gente e quindi anche agli studenti nella proiezione quali giovani disoccupati, sicuramente ci sono tanti eredi della cultura della contestazione tout court, manipolata politicamente dai nostalgici comunisti del pugno chiuso come il Sindaco di Riace, giusto per fare un esempio di attualità….

No… Stupidi schiavi ignoranti di una sinistra ormai perdente! Se scendete in piazza a bruciare i manichini di Salcini e Di Maio perché la nuova manovra economica del Governo non contiene provvedimenti di aiuto al diritto allo studio significa che non avete mai avuto voglia di studiare abbastanza per aprie la vostra mente e per capire che oggi in Italia il problema grave non è raggiungere il diploma di scuola superiore o la laurea ma trovare un’occupazione dopo averli conseguiti senza dover fuggire all’estero. Scendere in piazza contro Salvini e Di Maio che vogliono varare il reddito di cittadinanza anche per riformare la funzionalità delle agenzie per l’impiego è il paradosso dei paradossi, motivabile solo con una protesta politicamente schierata a sinistra per motivi di pregiudizio ideologico.

L’ex Ministro dell?istruzione Valeria Fedeli che dichiarò in un curriculum ufficiale una laurea fasulla

Che il sistema scuola non funzioni adeguatamente e sia precipitato in condizioni disperate dopo i governi tecnici del Pd voluti da Napolitano e Mattarella è acclarato. Ma perché non siete scesi in piazza a protestare contro la nomina a Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di quella insipiente di Valeria Fedeli, capace di portare in dote alla riforma scolastica solo il suo trascorso da sindacalista e la sua laurea poi rivelatasi fasulla? Perché invece di essere animati dall’egocentrismo concernente il vostro diritto allo studio, garantito in Italia come in Europa da mille opportunità come Erasmus e borse dei studio ovviamente e giustamente meritocratiche, non siete scesi per strada a gridare contro la vergogna che assilla le scuole primarie dove bambini ancora in età di sviluppo fisico sono costretti a portare a scuola zainetti da oltre 10 chili pieni di costosi libri riediti ogni anno per ingrassare il business di docenti e case editrici raccomanmdati? Perché non siete scesi in piazza a gridare che su quei libri non c’è scritto da nessuna parte che Garibaldi fu un guerrigliero mercenario al soldo della massoneria che dopo aver insanguinato l’Uruguay fu adoperato come sicario del Regno delle due Sicilie e del Vaticano per volontà dei massoni inglesi?

La pasionaria Lavinia Flavia Cassaro licenziata per aver augurato la morte ai poliziotti durante una manifestazione

Consola, in questa giornata triste per il risalto dato dai media a questi ignoranti schiavi della sinistra, leggere la notizia delle 16 condanne per gli scontri in Val di Susa tra manifestanti No Tav e forze dell’ordine del 28 giugno 2015. Fra gli imputati anche la “pasionaria” del Movimento No Tav Nicoletta Dosio, 73 anni, insegnante di greco in pensione, condannata a 1 anno e 8 mesi. Consola ricordare che Lavinia Flavia Cassaro, un’altra insegnante, sia stata licenziata dall’Ufficio Scolastico regionale del Piemonte per aver gridato insulti e un inequivocabile “Dovete morire” ai poliziotti, dopo essere stata indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce, dopo la manifestazione antagonista del 22 febbraio scorso. Dinnanzi a simili “maestre” non c’è da stupirsi che i discenti vadano per strada ad incendiare manichini di due ministri.

Ecco i manichini raffiguranti i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio bruciati dagli studenti a Torino scandendo slogan contro il governo, 12 ottobre 2018. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Anche nel paese delle toghe rosse e del sinistro Csm, che vanta presidente e vice del Pd, ogni tanto qualche giudice sa applicare la legge e si ricorda di emettere sentenze in nome del popolo italiano. E siccome questo popolo italiano, almeno per ora, è dalla parte di Salvini e Di Maio, mi auguro che qualche magistrato apra un’inchiesta per attentato al Governo visto che l’intimidazione è già un requisito sufficiente per configurare gli estremi del reato 289 C.P.: consentire a quattro fanatici di bruciare i manichini di due ministri della Repubblica Italiana senza patire conseguenze significa legittimare il prodromo ideologico, l’humus malsano che può favorire la rinascita delle Brigate Rosse.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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per approfondire il caso del Csm occupato dal Pd clicca qui

FONTI

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/10/12/studenti-in-piazza-in-50-citta-per-diritto-a-studio_636257ca-7349-4a2c-bd51-241552723c79.html

http://www.ilpopulista.it/news/14-Giugno-2018/26862/licenziata-la-maestra-pasionaria-che-urlava-ai-poliziotti-dovete-morire.html

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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