GIORNATA DELL’INFANZIA DERUBATA
GRANDE FESTA A BRUXELLES:
I BAMBINI SONO PRO MIGRANTI
MA L’UNICEF NON FA DENUNCIA
PER I MILIONI DESTINATI ALL’AFRICA
SPARITI TRA I PARENTI DI RENZI
«Oggi nell’Unione Europea vivono almeno 100 milioni di bambini e adolescenti che dovrebbero far sentire la loro voce sulle decisioni relative al loro futuro» ha detto il vicedirettore dell’Unicef Charlotte Petri Gornitzka, che è a Bruxelles per le celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Parlamento europeo che cade il 20 novembre. «Il Parlamento europeo apre oggi le sue porte ai giovani per far sì che si possa cominciare con loro una conversazione e contribuire a migliorare l’Europa di domani; noi siamo entusiasti di unirci a questa conversazione». Una grande festa che probabilmente non vedrà presente i fratelli Conticini, parenti di Matteo Renzi, finiti nei guai per un’appropriazione indebita accertata dalla Guardia di Finanza e della Procura di Firenze per svariati milioni di euro destinati dalla stessa Unicef, agenzia delle Nazioni Unite, ai bambini africani. Lo sanno quei giovani che devono «contribuire a migliorare l’Europa» che per questa vergognosa sparizione di fondi umanitari la stessa Unicef ha deciso di non sporgere denuncia contro i presunti responsabili? Lo sanno gli adolescenti che ciò può avvenire perchè il Governo Gentiloni sostenuto dal Pd guidato da Renzi approvò in extremis una legge che consentì questa infamia morale e giudiziaria?
LA RINUNCIA DI UNICEF NEW YORK
«Unicef New York non sporgerà querela nei confronti dei fratelli Conticini, indagati dalla Procura di Firenze perché accusati di aver utilizzato a fini personali parte dei fondi versati dalle associazioni umanitarie alla loro Play Therapy Africa. Non spiccioli: 6,6 milioni. La decisione è stata raggiunta dopo alcune settimane di “approfondimenti interni”, ha spiegato Paolo Rozera, direttore di Unicef Italia al suo rientro da New York». Questo il succo della vicenda riportato da Il Fatto Quotidiano il 28 settembre scorso che ha altresì aggiunto: «Unicef ha interrotto i rapporti con la società di Conticini già nel 2013 e chiuso i contratti perché “il servizio che forniva non era più adeguato”, spiega Rozera. Ma fino a quel momento Play Therapy ha “onorato quanto sottoscritto” e, per questo motivo, Unicef ha deciso di non sporgere querela: dai controlli interni compiuti, infatti, è “risultato tutto regolare, per quanto ci riguarda”». Finirà così a tarallucci e vino uno dei più ingenti e vergognosi scandali di distrazione di fondi umanitari, solo in virtù di una riforma del Codice Penale, ribattezzata “lex ad cognatum”, che ha depenalizzato il reato di apporopriazione indebita aggravata modificando la procedibilità d’ufficio e rendendo necessaria la querela della parte offesa: nel caso di specie Unicef, nel cui direttivo italiano siede l’ex deputato Pd Walter Veltroni, che ha deciso di non sporgere denuncia e non rivalersi sui parenti di Renzi per il risarcimento dei milioni perduti.
LA FESTA PER I NOBILI PRINCIPI
In occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia si è tenuta una grande festa al Parlamento Europeo incurante anch’esso degli ammanchi graziati da una legge fortemente politica. L’evento a Bruxelles, ospitato dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani o e co-organizzato da Unicef ed Eurochild, ha riunito insieme 40 bambini e giovani provenienti da tutta Europa, con autorità ed esperti di alto livello, per discutere i risultati dell’indagine Europe Kids Want e concordare una tabella di marcia per l’impegno futuro. Anche due giovani volontari italiani di Younicef (la rete dei giovani volontari dell’Unicef Italia) parteciperanno all’evento: Elisa (16 anni, del gruppo Younicef di Viareggio) e Jacopo (16 anni, del gruppo Younicef di Rimini). «La partecipazione dei bambini al processo decisionale pubblico non è una cosa che è ‘bello avere’, ma un contributo necessario per ottenere decisioni migliori e una democrazia maggiormente partecipativa. Mentre gli incontri annuali sono simbolicamente importanti per il dialogo tra chi decide a livello europeo e i bambini, abbiamo anche bisogno di un’azione di governo a livello locale, nazionale e comunitario per coinvolgere i bambini. Non dobbiamo pensare ai bambini come ‘al futuro’, ma piuttosto come ‘artefici del cambiamento oggi’», ha aggiunto Hanna Heinonen, Presidente ad interim di Eurochild.
IL SONDAGGIO FAVOREVOLE AI MIGRANTI
Nel corso della ricorrenza sono stati presentati i risultati di un sondaggio online sviluppato da “Europe Kids Want” (Eurochild): il 68% dei bambini e adolescenti di oltre 20 Paesi europei si sentono accoglienti e curiosi nei confronti di persone di diverse nazionalità che vivono nei loro paesi. L’indagine è stata realizzata su un campione di 14mila giovani e meno giovani composto da: bambini di 9 o meno anni (3,2%), 10-14 anni (35,2%), 15-17 anni (39,2%), 18-30 anni (22,4%). La tolleranza e la parità di trattamento dei migranti, indipendentemente dalla religione, dalla cultura o dalla lingua, sono gli aspetti più rilevanti dei risultati del sondaggio d’opinione. L’indagine mostra inoltre che il 53% dei bambini e dei giovani dai 10 anni in su sono preoccupati di non trovare un lavoro nel futuro, soprattutto in Italia, Serbia, Spagna, Irlanda e Bulgaria. Il 74% di quelli che hanno risposto hanno detto che la scuola non li sta preparando abbastanza bene per le prossime fasi della loro vite. Chissà come avrebbero risposto gli intervistati se fosse stato chiesto loro dei fondi destinati ai bambini africani dall’Unicef svaniti nel nulla per i quali la stessa Unicef non ha ritenuto di sporgere denuncia.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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