GILET GIALLI IN GUERRA CON MACRON
ANZIANA UCCISA IN CASA A MARSIGLIA
DA UN CANDELOTTO LACRIMOGENO.
REPORTER FERITO A PARIGI
DA UN PROIETTILE DI GOMMA.
BLOCCATO IL CARO BENZINA
MA AGLI ESTREMISTI
ADESSO NON BASTA PIU’
Mentre a Marsiglia si piange un’altra vittima degli scontri tra Gilet Gialli e polizia, a Parigi un reporter mostra le ferite al volto provocategli da un proiettili di gomma sparato dagli agenti mentre stava facendo le riprese per Russia Today. Mentre in Francia la protesta gialla si tinge di rosso e si guadagna l’apertura del sito onilne del network televisivo britannico Bbc e dell’agenzia russa RT, in Italia le manifestazioni trovano poco spazio sui quotidiani nazionali tutti impegnati a far passare come villino abusivo con piscina una catapecchia dei Di Maio con una tinozza d’acqua stantia in una vasca di gomma di quelle che si ordinano su Amazon. Ma sui giornali francesi c’è un fortissimo e crescente allarme per ua “emergenza nazionale” che sa di “crollo dello stato” e comincia ad assumere un aspetto di vera rivoluzione dato che tra i manifestanti non c’è soltanto l’ala moderata dei gilet gialli scesi in piazza per il caro carburante ma nazionalisti, gruppi di studenti di estrema destra, militanti e anarchici di estrema sinistra cui si soo aggiunti i gestori delle ambulanze private e chiunque abbia contestazioni da muovere al presidente Emmanuel Macron che, come evidenziato da Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, «potrebbe diventare il primo presidente a dare l’ordine di aprire il fuoco sul proprio popolo in 50 anni». Preoccupazione giunge anche dagli stessi Gilet Gialli organizzatori delle proteste inizialmente pacifiche per l’infiltrazione di manifestanti estremisti che cercano solo lo scontro con le forze dell’ordine. Da qui il timore che l’annunciata decisione del Governo francese di sospendere temporaneamente le tasse sulla benzina non sia ormai più sufficiente al popolo della piazza che vuole la testa di Macron.
LA DONNA UCCISA DA UN CANDELLOTTO LACRIMOGENO
Una donna di 80 anni è morta dopo essere stata colpita da un candelotto di gas lacrimogeno durante le proteste di sabato nella città francese di Marsiglia. La donna, che viveva in un appartamento vicino a dove si stava svolgendo la manifestazione, è stata colpita in faccia proprio mentre chiudeva le imposte: soccorsa, è stata portata in ospedale ma è deceduta durante un’operazione dopo aver subito una crisi cardiorepiratoria. Altre tre persone sono state uccise nelle proteste dei Gilet Gialli da quando le dimostrazioni sono iniziate più di due settimane fa culminate nelle manifestazioni di domenica a cui hanno preso parte circa 136.000 persone secondo il Ministero degli Interni. A Parigi il reporter France Lucas Leger ha riportato invece gravi lesioni al volto. «Il direttore della RT France Xenia Fedorova ha confermato che due giornalisti sono rimasti feriti sugli Champs-Elysees da una granata di gas lacrimogeni della polizia e un proiettile di gomma esploso dal fucile non letale Flash-Ball – scrive Russia Today Leger è stato ferito alla mascella e sta ricevendo assistenza medica in ospedale. Il giornalista è stato colpito mentre trasmetteva dalla scena per RT France su Facebook Live». Sono più di 100 i feriti negli scontri ed oltre 260 i fermi operati dagli agenti di Polizia che in alcuni frangenti hanno fatto gesti di distensione e di solidarietà ai manifestanti togliendosi gli elmetti. Il clima si è arroventato anche per le contestuali proteste di altri che si sono aggiunte a quelle dei Gilet Gialli: gli studenti di oltre un centinaio di scuole secondarie di tutto il paese hanno tenuto dimostrazioni contro le riforme educative e degli esami; ma soprattutto lunedì i conducenti di ambulanze private francesi hanno organizzato ulteriori dimostrazioni contro una serie di riforme della sicurezza sociale e dell’assistenza sanitaria che, secondo loro, potrebbero influire sui loro servizi. Dozzine di camion hanno formato un blocco dalla Place de la Concorde di Parigi all’Assemblea nazionale francese. «Le riforme ci colpiranno finanziariamente e distruggerebbero le nostre società. Dovremo licenziare le persone, questo è sicuro» ha detto uno degli organizzatori alla Ruters. Un’atmosfera così incandescente che crea divisioni e allarmismi tra gli stessi Gilet Gialli.
LO STOP AL CARO BENZINA ORA NON BASTA PIU’
L’esacerbarsi delle manifestazioni contro il muro del governo e del presidente Macron rende ora più difficile ogni trattativa per chetare le proteste che si sono incanalate su altri temi ben aldilà del caro benzina. Ecco perché la moratoria sull’aumento preannuinciata oggi, mercoledì 4 dicembre, dall’esecutivo francese non sembra sufficiente come ammettono alcuni dei portavoce degli stessi Gilet Gialli. Benjamin Cauchy, ha già avvertito: «non basterà certo una moratoria ad addormentarci – ha detto ai microfoni di France Info – le nostre rivendicazioni sono molto più ampie. Vogliamo gli stati generali della fiscalità e la rivalutazione degli stipendi, oltre a un vero elettroshock politico sulla rappresentatività dei cittadini». Jacline Mouraud, tra i rappresentanti del movimento minacciati di morte dagli elementi più radicali per aver aperto le porte ad una trattativa col governo, intervistata dall’Ansa a Parigi, ha detto: «A questo punto l’unica via d’uscita per calmare le acque è che il governo si dimetta». Ha definito «allucinante» la deriva presa dalle proteste ed evidenziato come «Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza. Oggi non so come riusciremo ad uscire da questo marasma» dicendosi «agghiacciata» dalle distruzioni di sabato a Parigi. Secondo la Mouraud, il cui video divenne virale sui social e fu una delle scintille della protesta, tra i Gilet Gialli ci sono ormai «una specie di ragazzini anarchici, manipolati che non vogliono trovare alcuna soluzione ma soltanto fare casino». Mentre a Parigi si contano i danni per circa 4 milioni di euro dal Ministero delle Finanze arriva anche la preoccupazione per la drastica riduzione dei ricavi avvenuta sugli Champs Elysees e nelle zone della protesta in tutte le attività turistiche. Dopo l’annuncio della sospensione del caro benzina restano tutti col fiato sospeso in vista del prossimo weekend. Non va dimenticato infatti che la Francia è figlia di una sanguinaria rivoluzione di cui vanno fieri tutti i patrioti che amano la Marsigliesegialli e che pertanto la testa di Macron è davvero in bilico per il rischio di una decapitazione politica.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
FONTI
https://www.rt.com/news/445319-rt-france-reporter-injured/
https://www.bbc.com/news/world-46429930