TERRORISTA ISIS CON CARTA DI CREDITO UE: UNGHERIA CONTRO BRUXELLES
ACCUSATO DI 20 DECAPITAZIONI IN SIRIA
PRESO CON LA MASTERCARD DA RIFUGIATO:
LA COMMISSIONE EUROPEA AMMETTE GLI AIUTI
A 90MILA MIGRANTI PER 122MILIONI DI EURO
IL PREMIER ORBAN ESIGE RISPOSTE SUI CONTROLLI
CAOS PER TRE TIPI DIVERSI DI PREPAGATE
___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___
Nell’autunno scorso Gospa News è stato uno dei pochissimi media a segnalare il problema delle carte di credito per migranti. La vicenda era stata rilanciata da un’interrogazione al Parlamento Europeo di un eurodeputato leghista che nel febbraio scorso ha ricevuto conferme in merito: unite a rassicurazioni sui controlli. Ma ora è l’Ungheria ha far scoppiare un caso diplomatico internazionale dopo il ritrovamento di una di queste carte nelle mani addirittura di un terrorista dell’Isis fuggiasco in Europa. Si tratta di un uomo siriano accusato di aver preso parte a decapitazioni nel suo paese come membro dello Stato islamico, secondo quanto dichiarato dai Procuratori di Budapest e dall’agenzia europea di cooperazione giudiziaria Eurojust. E’ stato identificato dalle autorità ungheresi come F. Hassan, 27 anni, un obiettivo di alto profilo, sospettato di aver giustiziato circa 20 persone nel 2016, tutti i familiari di un abitante della città di Homs che aveva rifiutato di unirsi al Daesh (Isis), secondo quanto riferito dai magistrati ungheresi.
È stato catturato con documenti contraffatti nel principale aeroporto di Budapest il 30 dicembre scorso: è stato condannato per traffico di esseri umani e altri reati a una pena detentiva sospesa da un ordine di espulsione dall’Ungheria, come spiegato dalle autorità magiare. Il Centro antiterrorismo ungherese ha riferito all’agenzia Reuters che il ricercato aveva visitato vari altri paesi europei e si era dichiarato rifugiato in Grecia: dove appunto aveva vissuto grazie alla Mastercard Ue prepagata.
«Il governo ungherese ha chiesto alla Commissione Europea di rispondere se aveva informazioni sul fatto che un terrorista siriano avesse ricevuto una carta di credito come migrante. Il portavoce del governo István Hollik ha detto che è noto che il capo terrorista siriano F. Hassan, arrestato a Budapest, aveva ricevuto una carta di credito migrante di Bruxelles; l’avvocato del terrorista lo ha confermato pochi giorni fa – si legge in About Ungary, sito ufficiale in inglese dell’esecutivo nazionale di Budapest – Nonostante questo, la CE sostiene che queste carte anonime per i migranti non rappresentano affatto un pericolo. Mercoledì (27 marzo 2019 – ndr) il portavoce della Commissione europea, Natasha Bertaud, ha continuato a sostenere che non esistono carte di migranti anonime in quanto conoscono l’identità dei titolari di carta e li controllano mensilmente».
L’INTERROGAZIONE DEL LEGHISTA BORGHEZIO
E’ una riposta simile a quella data all’interrogazione parlamentare molto circostanziata depositata dall’eurodeputati leghista Mauro Borghezio. Il rappresentante italiano del gruppo ENF a Bruxelles lo scorso 7 novembre aveva scritto: «Apprendo che un’organizzazione chiamata Humanity Ventures è stata fondata, in collaborazione tra George Soros e MasterCard: l’obiettivo è di fornire 500 milioni di dollari ai migranti in Europa e, come dichiarato sul sito web MasterCard, il progetto mira a “catalizzare e accelerare il sviluppo economico e sociale delle comunità vulnerabili di tutto il mondo, in particolare dei rifugiati e dei migranti”. Fonti della polizia croata affermano che le MasterCard prepagate vengono distribuite ai migranti che attraversano illegalmente i Balcani; queste carte non portano un nome ma sono contrassegnate con gli acronimi dell’UNHCR e dell’UE, insieme con un numero stampato. Vale anche la pena notare la collaborazione tra MasterCard e Mercy Corps, un’altra importante organizzazione filantropica americana che distribuisce carte prepagate ai rifugiati in tutta la Grecia e la Serbia, utilizzando un sistema di pagamento non in contanti per coloro che cercano rifugio in Europa». L’eurodeputato Borghezio è quindi passato alle domande serrate: «Chi ricarica queste carte per gli immigranti illegali: MasterCard, Soros o l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati? Da quali account e sportelli automatici viene prelevato il denaro, qual è il massimale e qual è la registrazione delle transazioni bancarie mantenute? Qual è il ruolo dell’UE?».
LA UE: «UN PIANO DI CARTE PREPAGATE PER 90MILA MIGRANTI»
La risposta è arrivata tre mesi dopo, lo scorso 12 febbraio: «La Commissione europea finanzia i suoi partner umanitari per attuare programmi di assistenza in denaro in diversi paesi tra cui Turchia, Giordania, Libano e Grecia, con la maggior parte dei beneficiari che sono stati sfollati a causa della guerra civile in Siria. In Grecia, l’assistenza umanitaria in denaro è fornita sotto forma di carte prepagate per i richiedenti asilo e i beneficiari di protezione internazionale, in linea di massima per un periodo massimo di sei mesi, come stabilito dal Ministero greco per la Politica Migratoria, che centralmente coordina il programma – si legge sul sito del Parlamento Europeo – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) attua il programma in collaborazione con altre due organizzazioni umanitarie internazionali (Catholic Relief Service e International Federation of the Cross). In linea con il diritto comunitario, il programma garantisce che i richiedenti asilo ricevano le condizioni materiali di accoglienza per soddisfare i loro bisogni primari in modo dignitoso, legale ed efficiente. Oltre 90 000 beneficiari hanno ricevuto assistenza in denaro nell’ambito di questo programma, ricevendo un limite predefinito al mese, stabilito in base alla composizione di ogni famiglia e allineato al reddito di solidarietà sociale della Grecia. Le carte possono essere caricate direttamente dall’UNHCR e dai loro partner di implementazione. Per tutto il periodo di programmazione 2016-2018, la Commissione ha stanziato circa 122 milioni di euro per l’assistenza in contanti multifunzionale per i beneficiari in Grecia. Le carte includono un numero che si riferisce all’identità del beneficiario iscritto nel programma. L’identità del titolare della carta viene verificata mensilmente con un controllo fisico. Le carte vengono cancellate se viene rilevato un abuso o un’identità errata. Le carte possono essere utilizzate solo in Grecia».
L’UNGHERIA VUOLE CERTEZZE: «PERCHE’ BRUXELLES FINANZIA I TERRORISTI?»
Una risposta giunta prima che la carta fosse trovata nelle mani del terrorista Isis latitante in Ungheria che solleva immediatamente dubbi sulla qualità dei controlli dell’Unhcr ma anche sull’effettiva possibilità che tale strumento di pagamento possa essere utilizzato solo in Grecia. Ecco perché ora è una nota ufficiale del Gabinetto del Primo Ministro Victor Orban a sollevare il caso tramite il portavoce goovernativo Hollik, deputato del KDNP (Partito Cristiano Democratico nazionale). Quest’ultimo, ha sottolineato che «se la commissione di Bruxelles è effettivamente a conoscenza di chi fornisce tali carte bancarie per migranti, ciò solleva una questione molto importante. Pertanto, il Governo si aspetta una risposta diretta da parte della Commissione europea: Bruxelles sapeva che un leader terrorista siriano aveva ricevuto anche una carta di credito migrante? Erano consapevoli che stavano “finanziando un boia dello Stato islamico”?» ha chiesto il portavoce del governo sottolineando che «la gente vorrebbe finalmente vedere chiarita questa domanda perché molti sono rimasti scioccati dal fatto che – come indicano i segni – Bruxelles sta anche finanziando terroristi che prendono di mira l’Europa».
TRE TIPOLOGIE DI CARTE SECONDO AFRICA CHECK
Prova a mettere un po’ d’ordine il sito di Africa Check, un portale d’informazione sul Continente Nero coordinato da un giornalista corrispondente del Mail e del Guardian: «Ma la storia mescola un programma esistente dell’UNHCR e un partenariato di aiuti umanitari separati tra il miliardario filantropo George Soros e il fornitore di carte di credito MasterCard, secondo un controllo dei fatti di Snopes che lo giudica falso – scrive Africa Check – Il programma UNHCR è stato avviato nel 2011 in Moldova e successivamente ampliato nel 2016. Le carte di debito sono pensate per essere una forma di assistenza multiuso in denaro per rifugiati e richiedenti asilo per soddisfare esigenze di base come l’alloggio e altri servizi. Secondo l’UNHCR, il programma di assistenza basato sul denaro è stato lanciato in 60 paesi nel 2016. MasterCard ha anche sponsorizzato due programmi di aiuto simili ma separati. La prima è una partnership del 2016 con il gruppo umanitario Mercy Corps, in cui sono state consegnate carte prepagate di debito ai rifugiati che viaggiano attraverso la Serbia, così come ai rifugiati e ai migranti che viaggiano attraverso paesi in Europa, Africa e Asia. Il secondo è una partnership MasterCard con George Soros per creare una “entità autonoma” chiamata Humanity Ventures. Il partenariato cerca di fornire soluzioni del settore imprenditoriale e privato ai problemi creati dalla crisi dei migranti, ma in realtà non distribuisce le carte di debito ai migranti». Bastano queste poche righe per rimettere in discussione la risposta data dalla Commissione Europea all’eurodeputato Borghezio che sosteneva l’esistenza di un piano esclusivamente per la Grecia: «Secondo il Mercy Corps, l’obiettivo principale del programma di assistenza senza contanti è “fornire la capacità per le persone di agire in modo indipendente la capacità di spendere denaro per ciò di cui hanno bisogno con dignità e maggiore controllo” – aggiungono i reporter africani – L’UNHCR ha affermato che l’accesso al denaro conferisce potere ai rifugiati “dando loro la possibilità di scegliere come soddisfare i loro bisogni più immediati. Liberati dal dover fare la fila o viaggiare per ricevere aiuti di taglia unica, le persone possono acquistare il proprio cibo, carburante, vestiti, medicine o pagare l’affitto in base alle loro priorità personali. In questo modo, i rifugiati contribuiscono direttamente alle economie locali e promuovono relazioni positive con le comunità ospitanti”».
A questo punto viene lecito supporre che la Commissione Europea abbia risposto solo per il piano finanziato direttamente con 122 milioni di euro ma abbia concesso l’utilizzo del logo anche alle altre carte in distribuzione in Europa. Resta la certezza che in tale caos sia davvero difficile controllare chi riceve queste carte e come le utilizza come riprova la circostanza di una di esse finita nelle mani del terrorista Isis. Un’eventualità ben delineata nel precedente articolo di Gospa News nel quale si faceva riferimento anche alle SimCard Lycamobile, quelle utilizzate dal 90 per cento dei migranti in relazione alla grande campagna promozionale effettuata dal tycoon musulmano britannico-cingalese, tra i finanziatori di Muslim Aid, la più importante fondazione umanitaria islamica sospettata di fiancheggiare organizzazioni terroristiche come Hamas. Non solo. Era stata dimostrata l’esistenza di simcard anonime rigorosamente proibite in Italia ed in Europa per le leggi antiterrorismo ma sequestrate in vari blitz della polizia di frontiera e da noi trovate in vendita anche su Ebay… Un kit per terroristi fantasma: come il fuggiasco siriano del Daesh che ha gironzolato in mezza Europa, a spese dei cittadini Ue, prima di finire in manette.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI
REUTERS – L’ARRESTO DEL JIHADISTA ISIS IN UNGHERIA
UFFICIO DEL PRIMO MINISTRO UNGHERESE – LA NOTA UFFICIALE
PARLAMENTO EUROPEO – LA RISPOSTA A BORGHEZIO
AFRICA CHECK – LE TRE CARTE ER I MIGRANTI
https://www.gospanews.net/massacri-dei-jihadisti-islamici/
CHRISTCHURCH, L’EX MINISTRO ISLAMICO: «MOSSAD DIETRO LE STRAGI»
https://www.gospanews.net/2019/04/11/bambini-rapiti-dalla-legge-nelle-mani-degli-orchi/
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