NEL GIORNO DEL BUCO NERO LO SCHIANTO SULLA LUNA

NEL GIORNO DEL BUCO NERO LO SCHIANTO SULLA LUNA

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LA NAVICELLA DI ISRAELE DAL NOME BIBLICO
PRECIPITA AL MOMENTO DELL’ATTERRAGGIO
ROVINATA LA FESTA AL PREMIER NETANYAHU
DOPO IL SUCCESSO DEL LIKUD ALLE ELEZIONI

___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___

Lo hanno chiamato Beresheet che è la traslitterazione di Bereshit: l’incipit del primo libro della Genesi nella Torah, il pentateuco ebraico, perché in ebraico vuol dire In Principio. Ma è giunta subito la sua fine… Il veicolo spaziale privato israeliano della SpaceIL si è schiantato sulla Luna intorno alle 21,25 ora italiana dopo essere stato colpito da problemi durante la discesa, negando allo stato ebraico un posto nell’élite club di nazioni che hanno dominato un atterraggio lunare. La notizia si è diffusa pochi minuti dopo sul profilo social di Conflict News che stava seguendo la diretta streaming su un sito di Israele. La trasmissione si è interrotta bruscamente non appena è stato perso ogni contatto con la base a terra. La news è stata poi confermata anche sui network Russia Today e CBS.

L’utimo selfie fatto dal Beresheet prima dello schianto sulla superficie lunare (foto Nasa)

 

Sembrava tutto perfetto, cronometrato al minuto per  festeggiare al meglio la vittoria politica del pemier Benjamin Nethanyahu. Conoscendo la maniacale scrupolosità israeliana viene facile pensare che l’allunaggio della primo velivolo aerospaziale privato fosse stato calcolato in modo da avvenire dopo i risultati delle elezioni politiche per il rinnovo del Knesset, il Parlamento di Tel Aviv. Il Likud del primo ministro uscente si è imposto al 26,27% dei voti, cioè 35 seggi su 120 – il miglior risultato del partito dopo le elezioni del 2003 (quando ebbe 38 seggi sotto Ariel Sharon). Nel frattempo il principale rivale di Likud nelle elezioni, il partito Blu e Bianco guidato da Benny Gantz e Yair Lapid, ha ottenuto il 25,94% dei voti, che valgono comunque 35 seggi. Ma con cinque partiti di destra e i religiosi ultra-ortodossi che hanno ottenuto circa 32 seggi insieme, Netanyahu potrebbe formare un governo simile alla sua attuale coalizione di destra, con ben 65 seggi. Purtroppo un imprevisto ha negato al premier uscente prossimo alla scontata riconferma la gioia di un festeggiamento universale.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu giustifica l’attacco preventivo contro gli Hezbollah in Siria EPA/ARIEL SCHALIT / POOL

«Con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e una folla di dignitari e sostenitori che lo guardano, un piccolo veicolo spaziale israeliano ha tentato di effettuare il primo sbarco sulla luna non finanziato da una superpotenza – scrive la CBS – ma il lander apparentemente si è schiantato in superficie dopo un guasto al motore e problemi di comunicazione durante la discesa finale. “Abbiamo avuto un guasto nel veicolo spaziale”, ha detto Opher Doron, direttore generale della divisione spaziale Israel Aerospace Industries, costruttore del lander lunare Beresheet. “Purtroppo non siamo riusciti ad atterrare con successo.” Non si è immediatamente capito cosa è andato storto. La discesa, da un’altitudine di circa 15 miglia, è iniziata in orario poco dopo le 15:00 (EDT). A quel punto, il veicolo spaziale era a circa 500 miglia dal sito di atterraggio previsto su una vasta pianura conosciuta come Mare Serenitatis».

Questo fallimento sembra quasi un monito del Celo alle proterve politiche guerafondaie di Israele in Siria, bersagliata nel 2018 e 2019 con circa duemila attacchi aerei per il solo fatto di essersi fatta aiutare dagli Hezbollah libanesi e dalle Forza Quds iraniane nella guerra contro i jihadisti dell’Isis. Uno smacco per il leader sionista (di discendenza Yddish-Askenazita-Kazara, quindi molto più israeliano che Israelita in senso biblico) che, con il riconoscimento del presidente Usa Donald Trump sta cercando di legitimare la sua occupazione dei territori siriani dell’altopiano del Golan occupati con un blitz militare nel 1967 insieme alla Cisgiordania ed alle fattorie libanesi di Shebaa; cui si aggiunsero le altre aree strappate al Libano nella guerra dei 34 giorni del 2006. Un atto illegittimo contestato, un po’ troppo sottovoce, dal presidente Onu Antonio Guterres che ha ribadito la paternità siriana delle alture come da risoluzione Onu del 1981.

 

IL LANDER BIBLICO BERESHEET DI SPACEIL

Un prototipo del Beresheet della SpaceIL

SpaceIL è un’organizzazione israeliana fondata nel 2011 per partecipare alla competizione Google Lunar X Prize per atterrare con una sonda sulla Luna. SpaceIL è riuscita a lanciare con successo il suo lander Beresheet il 21 febbraio 2019, ma ha avuto un problema all’atto di effettuare una manovra di orientamento. La missione prevede di misurare il campo magnetico locale della Luna che potrebbe aiutare a capire come si sia formato e trasporta una “capsula del tempo” digitale contenente l’intera Wikipedia e una Bibbia. Beresheet è stato inoltre il primo velivolo spaziale di Israele a viaggiare oltre l’orbita terrestre e sarebbe stato, se lo sbarco fosse andato a buon fine, il primo lander privato ad atterrare sulla Luna, la quarta nazione ad atterrarvi dopo Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina.

Alla sonda era stato dato il precedente nome di Sparrow, passero. Nel dicembre del 2018, fu data la denominazione ufficiale di Beresheet (ebraico: בְּרֵאשִׁית, lett. In principio, capoverso del libro della Genesi) .Ha un peso a vuoto di 150 kg, che arriva ad un massimo di 585 kg con il pieno di carburante. Le sue dimensione sono paragonabili a quelle di una lavatrice. La comunicazione avviene con sette stazioni terrestre. Il centro del Controllo Missione è presso la Israel Aerospace Industries a Yehud, in Israele.  Il veicolo trasporta una “capsula del tempo” digitale che contiene più di 30 milioni di pagine di dati, tra cui una copia in inglese di Wikipedia, una della Torah, dei disegni di bambini ed un libro per l’infanzia ispirato all’esplorazione spaziale. Si vanno ad aggiungere le memorie di un superstite dell’Olocausto, l’inno nazionale israeliano (Hatikvah), la bandiera dell’Israele, e una copia della Dichiarazione d’indipendenza israeliana. Il suo carico utile scientifico comprende un magnetometro, fornito dall’Istituto Weizmann, per misurare il campo magnetico lunare, e una serie di catarifrangenti laser, fornita dal Goddard Space Flight Center, per permettere una misurazione precisa della distanza Terra–Luna.

 

IL GIORNO DEL BUCO NERO DIVENTA FATALE

Un Buco Nero fotografato per la prima volta nello spazio

Ma chi vuole leggere i segni dell’universo al di là delle conquiste della scienza umana non può non considerare che questo incidente spaziale avviene proprio nel giorno i cui è stata trasmessa l’imnagine di un buco nero. Una delle manifestazioni dell’universo più sconosciute. Per la prima volta infatti è stato fotografato un buco nero. Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno dimostrato l’esistenza di questi misteriosi oggetti cosmici, arriva la prima prova diretta e l’immagine che lo testimonia è quella del buco nero M 87, al centro della galassia Virgo A (o M87), distante circa 55 milioni di anni luce. Al risultato, del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht) finanziato dalla Commissione Europea, l’Italia ha partecipato con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

In questa giornata di festa mondiale per la ricerca aerospaziale l’imprevisto alla navicella Beresheet sembra quasi replicare il leggendario fallimento di Ulisse al di là delle colonne d’Ercole quando naufragò insieme ai compagni e fu perciò condannato all’Inferno da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia in quanto consigliere fraudolento, per aver fatto credere al suo equipaggio che quel viaggio alla scoperta dell’ignoto fosse possibile. La differente sorte tra il pagano eroe di Omero e il cristiano Cristoforo Colombo che con la sua caravella Santa Maria scoprì il nuovo continente americano nel 1492. La differenza tra un viaggio di vana curiosità ed uno d’ispirazione divina.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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NETANYAHU EMULA HITLER NELLA GUERRA RELIGIOSA ALLA SIRIA

 

 

 

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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