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“FALSI MINORI E MALATI IMMAGINARI”: ECCO I TRUCCHI DELLE ONG PER SBARCARE I MIGRANTI

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OPEN ARMS LANCIA SOS SANITARIO “INESTISTENTE”
E SCARICA 27 “PRESUNTI” MINORI A LAMPEDUSA
MA SALVINI RIVELA: “8 DI LORO MAGGIORENNI”
LA DIREZIONE ANTIMAFIA SEGNALA L’ALLARME
SUL TRAFFICO DI ESSERI UMANI NEI BARCONI

___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___

AGGIORNAMENTO SABATO 17 AGOSTO – ore 20,30

«Mi riferiscono da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni! Vedremo gli altri… Dopo i ‘malati immaginari’, ecco i ‘minorenni immaginari’! Mentre altri cedono, io non cambio idea». Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La ong ha comunicato al tribunale dei minori che sono: due di 15 anni, undici di 16 e quattordici di 17 anni; 26 ragazzi e una ragazza. Sono in corso le procedure di identificazione. Ma secondo quanto risulta al Viminale almeno 8 di loro sarebbero in realtà maggiorenni. Sulla nave alla fonda davanti al porto rimangono ancora 107 migranti, mentre altri 57 giunti da un altro viaggio con un barcone di fortuna sono sbarcati a Lampedusa.

I MIGRANTI DI OPEN ARMS SALVATI DALLA PSICOLOGA DADAISTA

AGGIORNAMENTO SABATO 17 AGOSTO – ore 18

«Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della Open Arms». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ceduto al premier Giuseppe Conte. Ben 27 sedicenti minori non accompagnati, dopo 16 giorni a bordo della nave dell’Ong Proactiva, sono scesi sul molo Favaloro nel porto di Lampedusa. «Darò pertanto, mio malgrado – ha detto Salvini -, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione, non senza ribadirti che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporti».

MACHETE CONNECTION SOTTO GLI OCCHI CIECHI DEL QUIRINALE

«La decisione del vicepremier è arrivata dopo la nuova lettera di Conte a Salvini in cui aveva ribadito la necessità dell’autorizzazione allo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave Open Arms. Dal premier anche la conferma della disponibilità della Commissione europea di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età» riporta l’Ansa.

Ma lo sbarco dei 27 minori è stato accolto con una punta di sarcasmo dal leader della Lega che li ha definiti “presunti” rievocando il caso evidenziato nelle scorse settimane dei 16 migranti trasportati dalle Nave Diciotti e nati tutti il primo di gennaio… Prima che la Polizia scoprisse che alcuni erano infatti maggiorenni.

 

ARTICOLO SABATO 17 AGOSTO 2019 – aggioramento ore 00,30

Oltrechè falsari sull’anagrafe lo sarebbero anche sullo stato di salute. Sembra non avere ormai fine la beffa dei migranti clandestini soccorsi dalle navi Ong finanziate da plutocrati stranieri. Nel febbraio scorso emerse che molti degli immigrati portati in Italia dalla nave Diciotti della Guardia Costiera risultavano “miracolosamente” nati tutti il primo gennaio. Una data probabilmente sparata a caso, come gli alias dei nomi del magrebino che incendiò la sede della Polizia Municipale di Mirandola facendo esplodere una condotta del gas ed uccidendo un’anziana con la sua badante del contiguo alloggio.

MAFIA NIGERIANA – 1. ORA IRRIDE L’ITALIA E SI FA BEFFE DI MONTI E VATICANO

Adesso ecco il nuovo presunto trucco ordito dai fans dell’immigrazione indiscriminata dei barconi: sui quali, come segnalato in una recente relazione della Dia (Direzione Investigativa Antimafia), viaggiano i complici ed i nuovi schiavi (per prostituzione e traffico di droga) della sempre più potente Mafia Nigeriana articolata in ben 4 confraternite estremamente ramificate e consolidate in Italia.

MAFIA NIGERIANA – 2. I SUPER-BOSS NERI NELLA TRATTA DEI NUOVI SCHIAVI

L’inganno sembrerebbe quello dei “falsi malati” che si aggiunge così a quello dei “falsi minori” svelati dalle precedenti inchieste giornalistiche e confermati dalle ultime rivelazioni di Salvini sugli accertamenti degli sbarcati da Open Arms a Lampedusa. Viene a galla in merito all’ennesimo contenzioso tra governo, magistratura e Organizzazioni Non Governative che dietro la maschera della filantropia si sentono legittimate a qualsiasi violazione della legge: anche a speronare una motovedetta della Guardia di Finanza come fece, impunemente, la capitana della Sea Watche 3, Carola Rackete, figlia di un ufficiale consulente militare internazionale.

SEA WATCH: CAPITANA LIBERA, SPERONARE LA FINANZA NON E’ REATO

«Dei 13 naufraghi fatti sbarcare dalla Open Arms solo uno aveva una otite, gli altri non avevano alcuna patologia come abbiamo accertato in banchina. Infatti, sono stati tutti condotti nell’hotspot». Lo dice all’ANSA il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio. «C’è qualcosa che non funziona – osserva Cascio – perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia».

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, Ministro dell’Interno

«Siamo davanti all’ennesima presa in giro della ong spagnola che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia – ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini – Queste Ong fanno solo battaglia politica sulla pelle degli immigrati e contro il nostro paese. Ma io non mollo».

l’opinione – LA GIUSTIZIA MUORE A RIACE

Giovedì sera 9 migranti – di cui 5 bisognosi di assistenza per problemi psicologici e 4 familiari – erano stati evacuati dalla nave. I profughi già stanotte sono stati trasferiti dal poliambulatorio dell’isola all’hotspot di contrada Imbriacola. Altre quattro persone sono state fatte sbarcare nella notte tra giovedì e sabato ma Open Arms, la nave gestita dall’Ong spagnola Proactiva non si arrende forte delle vittorie conquistate dai “colleghi” con gli sbarchi precedenti: «Tutte le persone a bordo devono essere fatte sbarcare urgentemente. L’umanità lo impone» dichiarano i portavoce degli attivisti pro migranti.

MIGRANTI E MAFIA NIGERIANA

Nel mese di marzo 2018, l’ANSA riportò che la nave Open Arms della Proactiva era già stata sequestrata dalle autorità italiane e che il capitano e altre due persone erano state indagate con l’accusa di traffico di esseri umani dopo essere sbarcati a Pozzallo (in provincia di Ragusa) con 216 migranti che avevano recuperato in acque internazionali a 117 km dalle coste libiche.

La nave dell’Ong spagnola Open Arms

«La situazione generale vede condizioni igienico-sanitarie pessime: spazi non idonei a ospitare un così ingente numero di persone. I naufraghi vivono ammassati gli uni sugli altri, non c’è possibilità di deambulare, sono presenti solo due bagni chimici e spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano”. E’ quanto si legge nella relazione firmata dal medico Katia Valeria Di Natale e dall’infermiere Daniele Maestrini dello staff Cisom e fatta giungere all’Ansa, tra i principali media-partner delle Ong dell’immigrazione.

La questione dei problemi sanitari fittizi si aggiunge a quella venuta a galla all’inizio dell’anno circa le età anagrafiche dei richiedenti asilo. Il caso riguardava i 41 migranti che fecero causa alla Repubblica Italiana per essere rimasti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera per giorni, prima in rada e poi nel porto, contro la loro volontà.

IN GALERA GLI AVVOCATI DEI MIGRANTI FALSARI

Il quotidiano Il Giornale scoprì che ben 16 dei 41 querelanti, assistiti da avvocati pagati dalle associazioni pro-migranti, risultavano nati il primo gennaio: una macroscopica coincidenza che induce a ritenere assolutamente dubbie le autocertificazioni anagrafiche ed in particolare quelle attestanti l’età dei presunti minori, per i quali scatta obbligatoriamente l’assistenza sociale di Stato. Va inoltre notato che su 177 migranti rimasti bloccati sull’imbarcazione per alcuni giorni soltanto 41 adirono le vie legali: ovvero coloro che furono ospitati nel centro di accoglienza Baobab, fondato a Roma dalla coppia criminale Buzzi-Carminati nell’ambito dei loschi affari di Mafia Capitale.

MAFIA CAPITALE, BAOBAB & MIGRANTI

Di fronte all’ennesima provocazione di attestati sanitari rivelatisi non corrispondenti al vero come procede la magistratura? Esattamente come nel caso Diciotti: invece di indagare su eventuali complicità tra scafisti, migranti e mafia nigeriana, come indurrebbe a fare la relazione Dia sulla “mimetizzazione” delle vittime dei clan malavitosi africani sulla rotta dei migranti, procede con un’inchiesta per sequestro di persona contro ignoti: esattamente come richiesto dai legali della Open Arms che tutela gli immigrati “ipocondriaci”, ovvero malati immaginari secondo il medico di Lampedusa. Esattamente come accaduto nel precedente episodio di Catania quando fu chiesto il processo per il ministro Salvini che si vide costretto a fare ricorso all’immunità parlamentare. Un benefit che ora, con la traballante alleanza politica Lega-5Stelle, potrebbe non bastare. Visto che in Italia a dettare legge non è il Governo ma sono le toghe…

IMMIGRATI & SALVINI: SFIDA TOGATA

Prima sono intervenuti i magistrati del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio che hanno accolto il ricorso di Open Arms per il diritto allo sbarco, in barba alle nuove disposizioni del Decreto Sicuezza Bis appena approvato dal Parlamento della Repubblica Italiana; ora procedono i magistrati della giustizia penale che invece di rintracciare Ong e migranti eventualmente collusi con la mafia nigeriana se la prendono con chi rallenta il loro sbarco in Italia. Una piccola nuova ondata migratoria che odora più di ideologia politica che di missione umanitaria e servirà soltanto a nutrire le fila degli extracomunitari disoccupati o sfruttati per manovalanza a basso costo, delle giovani ragazze avviate alla prostituzione e dei nuovi membri dei sempre più potenti sodalizi malavitosi nigeriani.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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