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Disastro Boeing, video mostra due missili. Sospetto attacco cibernetico, misteri sulla scatola nera

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Un nuovo video, registrato da una telecamera di sorveglianza, diffuso da un media iraniano e pubblicato da Sputnik International conferma che l’aereo ucraino abbattuto in Iran l’8 gennaio scorso fu colpito con due missili sparati a 23 secondi di distanza. I razzi da crociera sarebbero stati lanciati da un sito militare dell’IRGC Aerospace a circa otto miglia (12 km) dall’aereo.

Il filmato era stato diffuso in precedenza anche da New York Times che sostiene di averne verificato la totale autenticità attraverso fonti iraniane.

Ma intanto si apre la questione riguardante la scatola nera del Boeing precipitato proprio mentre esperti di tecniche militari ed ex agenti CIA avanzano l’ipotesi che l’aereo sia stato reso un bersaglio ostile attraverso un attacco cibernetico compiuto da un paese straniero.

«Il Canada, la Francia e gli Stati Uniti hanno rifiutato la richiesta dell’Iran di aiutare a estrarre i dati dalla scatola nera dell’aereo ucraino che ha subito uno sfortunato incidente mercoledì, ha annunciato lunedì il capo della Commissione investigativa sugli incidenti dell’organizzazione per l’aviazione civile Hassan Rezayeefar».

Secondo il media iraniano FarsNews, Rezayeefar ha affermato che l’Iran ha chiesto a Canada, Francia e Stati Uniti di portare le loro attrezzature software e hardware a Teheran per estrarre i dati della scatola nera dell’aereo ucraino che è stato abbattuto in un incidente di difesa aerea nella periferia sud-occidentale di Teheran mercoledì, ma hanno negato la richiesta dell’Iran.

La scatola nera del Boeing 737-800 del volo Ukrainian Airlines PS752

IL Boeing 737-800 per PS752 Urkainian International Airlines è caduto vicino a Teheran nelle prime ore della notte l’8 gennaio e sono morte nello schianto 176 persone: 82 iraniani, 63 canadesi, 11 ucraini (tutto l’equipaggio) 10 svedesi, poi afghani, tedeschi, britannici.

Per molti giorni diversi paesi hanno chiesto di ottenere la scatola nera per comprendere il motivo dell’incidente nei registri delle macchine di volo. Sabato, 12 gennaio, le autorità itaniane hanno ammesso che l’aereo è stato abbattuto per un lancio involontario di missili da parte della difesa aerea.

Un terribile errore umano! Il comandante aerospaziale dell’IRGc ha spiegato che l’operatore incaricato del controllo manuale ha avuto pochi secondi per scegliere come fare quando ha visto nel radar l’oggetto non identificato.

Non ha potuto contattare i piloti del Boeing e nemmeno il superiore della catena di comando per un’interruzione imprevista delle comunicazioni. Decide, a torto, di sparare due missili, potrebbero essere stati Tor M1 di fabbricazione sovietica, che sono esplosi accanto all’aereo, come è tipico dei missili da crociera che frantumandosi possono fare più danni all’oggetto ostile.

Ora Sputnik International diffonde un filmato sui media iraniani che mostra il doppio impatto, ma nel frattempo il Canada, la nazione che ha sofferto il numero più importante di vittime (dopo l’Iran) ha rifiutato di aiutare Teheran a scoprire i segreti delle scatole nere.

Perché??? A proposito di questo strano “fuoco-amico” dal sistema di difesa aerea iraniano al volo civile sono emerse molte ipotesi diverse, molto più articolate del semplice errore umano.

Le autorità dell’Iran, comunque, hanno comunicato a Reuters che alcune persone sono già state arrestate ma senza specificare né il numero né il loro ruolo.

Qualcuno ipotizza un sabotaggio umano avvenuto all’interno degli stessi Pasdaran da parte di un funzionario corrotto dall’intelligence statunitense, altri hanno sostenuto la possibilità di un disturbo cibernetico o elettronico al transponder Boeing per dirottarlo e nascondere la sua identità al radar di difesa aerea.

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“‘L’ ‘aereo ha avuto delle difficoltà tecniche immediatamente dopo il decollo – questo è il momento in cui si è verificato l’attacco informatico che ha colpito sia il sistema di navigazione sia il transponder Identify Friend or Foe (IFF). Il transponder IFF è spento e l’aereo cambiò rotta, mettendolo su una rotta diretta verso la base IRGC nelle vicinanze” scrive l’esperto di tematiche militari Ian Greenhalgh sul sito Veterans Today gestito da ex marines. 

https://www.veteranstoday.com/2020/01/14/ps752-downed-by-cyber-attack/

Ecco quindi che gli addetti alla difesa dei Pasdaran, nel mezzo dell’oscurità delle due di notte, si sarebbero trovati di fronte ad un oggetto non identificato che dalla velocità poteva apparire un missile o un jet nemico. Per questo hanno fatto fuoco.

Anche perché la loro comunicazione con l’aereo e con i superiori di comando è risultata misteriosamente interrotta.

Si ipotizza che ciò potrebbe essere stato causato da un jammer, un disturbatore di frequenza come quello usato dall’IRGC Aerospace per “accecare” i doni Usa durante l’attacco missilistico di poche ore prima alle basi Usa in Iraq, in rappresaglia per l’uccisione del comandante delle Quds Forxes, generale Qassem Soleimani.

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Queste congetture, sostenute sempre su VT anche dall’ex agente CIA Robert David Steele, rendono pertanto molto strano il rifiuto da parte del Canada di aiutare l’Iran a scoprire i segreti della scatola nera…

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«L’Iran ha offerto a Ucraina, Svezia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti di inviare la scatola nera a un laboratorio imparziale e la Francia era il paese tra cui tutti e cinque i paesi sono stati  d’accordo», ha aggiunto il funzionario.

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Le registrazioni nella scatola nera dell’aereo di linea ucraino saranno scaricate in Francia, ha annunciato sabato il capo della commissione investigativa sugli incidenti dell’Organizzazione per l’aviazione civile dell’Iran.

Ha aggiunto che sebbene l’Iran abbia utilizzato tutte le sue strutture per esaminare il contenuto della scatola nera all’interno del paese, gli sforzi non hanno prodotto buoni risultati. Verrà inviato in Francia in modo che la sua scatola nera venga scaricata lì per evitare danni ad essa.

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Come ha affermato Rezayeefar, l’Iran e la Francia hanno un accordo per scaricare scatole nere di aerei. Tuttavia, tutte queste decisioni sono state prese prima della dichiarazione di sabato dello stato maggiore delle forze armate della Repubblica islamica dell’Iran sull’incidente aereo, ha osservato il funzionario.

Pertanto bisogna capire se tale decisione di affidare ad un paese straniero della Nato come la Francia la decodificazione della scatola nera sia ancora nell’interesse di Teheran che comincia a sospettare che ci siano state delle azioni di disturbo nelle comunicazioni aeree.

L’enigma dunque rimane: perché il Canada sembra aver paura di scoprire i segreti della scatola nera?

Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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