di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Italy’s far right leader, Matteo Salvini, is hoping to cause a political shock by winning Sunday’s regional election in Emilia Romagna, a stronghold of the left since the Second World War. That could topple the government and sweep him to national power. So what is driving support for his populist far right League party?»
«Il leader italiano di estrema destra, Matteo Salvini, spera di provocare uno shock politico vincendo le elezioni regionali di domenica in Emilia Romagna, roccaforte della sinistra dopo la seconda guerra mondiale. Ciò potrebbe rovesciare il governo e portarlo al potere nazionale. Allora, cosa sta dando supporto alla guida del suo partito populista della Lega di estrema destra?»
E’ da questa domanda che parte il servizio del corrispondente della BBC Marc Lowen sulle imminenti votazioni di domenica. Il titolo del reportage è quanto mai eloquente ma già infelice, fuorviante e fazioso: “How Italy’s far right is hoping to cause a political earthquake” ovvero “Come l’estrema destra italiana spera di provocare un terremoto politico”.
Il servizio comincia con una “sinistra” gaffe colossale perchè è quanto meno indelicato parlare di “terremoto” in terra emiliana, dove solo pochi anni fa, nel maggio 2012, ripetuti sciami sismici anche di magnitudo 6,1 causarono 17 morti, centinaia di feriti, oltre 28 mila sfollati, distruggendo abitazioni, aziende, monumenti storici ed artistici per centinaia di milioni di euro di danni…
Ma inizia pure in modo già fuorviante perchè nel presentare il breve reportage da Ferrara il giornalista descrive la città come “roccaforte del centro-sinistra fin dalla Seconda Guerra Mondiale” commettendo un doppio macroscopico errore storico-politico.
Il primo è quello di definire nel titolo la Lega di “estrema destra” quasi ignorando che sia uno schieramento populista-sovranista ma abbastanza lontano dalle posizioni radicali del partito tedesco Alternative für Deutschland (Afd) che in Italia trova maggiore similitudine con CasaPound, Forza Nuova e, per le radici culturali, con Fratelli d’Italia.
Il secondo è quello di mitigare la descrizione dell’Emilia come “terra del centrosinistra” mentre è stata fortezza del più feroce comunismo filo-sovietico fin da quando divenne famosa come il “Triangolo Rosso (o della Morte)” per le barbare mattanze fatte dai partigiani indemoniati, adusi operare simpatici nomi di battaglia come Satana…
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Il britannico Lowen non ha sicuramente letto il libro di Giampaolo Pansa “Il sangue dei vinti” e nemmeno mai sentito parlare della storia di Rolando Rivi, il quattordicenne brutalmente ucciso da squadristi “compagni” atei e blasfemi soltanto perchè seminarista cristiano e, in virtù di questo suo martirio di fede, proclamato Beato della Chiesa Cattolica da Papa Francesco il 5 ottobre 2013 (quando si era appena insediato sul soglio pontificio e ancora non si faceva intimidire ed influenzare nelle scelte politiche…).
BEATO ROLANDO: A 14 ANNI MARTIRE CRISTIANO DEI PARTIGIANI ROSSI
Per comprendere il presente è necessario aver ben chiaro il passato.
Anche quello del britannico Lowen che è nato nel Regno Unito, patria di fondazione della massoneria anglosassone e del Rito Scozzese Antico Accettato, e si è trasferito a Roma solo nel 2019, dopo aver fatto il corrispondente dalla Turchia dove i radicalismi islamici e la dittatura del presidente turco Recep Tayyp Erdogan sono effettivamente l’esempio di un vero e proprio regime pensato e voluto dai Fratelli Musulmani.
Ciò che però rende davvero fazioso il suo reportage di poco più di 8 minuti, in gran parte in italiano coi sottotitoli in inglese come se dovesse avere una diffusione anche in Italia per il condizionamento del voto (link a fondo pagina), è il fatto che per metà del tempo è dedicato a presentare Ferrara come terra vittima del nazifascismo attraverso un’introduzione e una conclusione molto opinabili, il gratuito intervento ad una sardina dall’inglese fluente, come se fosse stata selezionata ad hoc per parlare del duce Benito Mussolini sebbene troppo giovane per conoscerne la vera storia, ed infine l’immancabile intervista di quasi 3 minuti ad un’antifascista ferrarese convinto…
Il corrispondente dell’autorevole BBC ha quindi ben orchestrato una propaganda farlocca su tematiche stantie: come il presunto razzismo leghista, sempre negato con parole e fatti dal movimento che annovera il deputato nigeriano Toni Iwobi, e lo spettro di una recrudescenza fascista. Ha scelto questa linea anzichè dare spazio a un eventuale rivale politico di sinistra per un confronto trasparente in par condicio con il segretario leghista su questioni reali come l’emergenza immigrazione, da sviscerare in una seria analisi sociale e non solo con le esternazioni estemporanee del primo sconosciuto che passa. Gossip più che politica!
Lo spazio dato alla gente leghista di Ferrara è svolazzante in mezzo al dialogo con la paura di emarginazione di una straniera di colore che, pur volendo integrarsi nel Bel Paese, colloquia col giornalista solo in inglese.
A Matteo Salvini, intercettato in piazza a Ferrara in mezzo al solito bagno di folla, vengono concesse pochissime frasi, quasi ci fosse il timore di dargli troppa visibilità e ricevere risposte chiare ed intelligenti come il segretario del Carroccio sa anche dare (quando non è impegnato a fare mosse chiassose e discutibili come suonare i campanelli…).
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La situazione di disagio vissuta dai ferraresi per la dilagante delinquenza di migranti irregolari, ovvero clandestini fuorilegge, viene lasciata al portavoce locale della Lega, il vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi, che vanamente cerca di far capire al corrispondente della BBC i motivi reali della paura dei criminali stranieri.
Un’emergenza allarmante evidenziata dai recenti rapporti della Direzione Investigativa Antimafia sulla Mafia Nigeriana oggetto di vari reportages di Gospa News e di pesanti sentenze di Tribunali e Corti d’Assise che hanno messo in correlazione il fenomeno dell’accoglienza indiscriminata con la diffusione dei “club” di feroci macellai, come si chiamano alcuni dei boss, e altri malavitosi della Black Axe (Ascia Nera).
E’ evidente che il britannico Lowen non puà capire l’Italia visto che a Torino come a Roma vengono accerchiati e picchiati poliziotti e carabinieri dagli stranieri ed a Palermo i ragazzi della suburbia fetida di Mafia prendono a sassate le autopompe dei Vigili del Fuoco intervenuti a spegnere un incendio…
A Londra come in tuta l’Inghilterra i Bobbies della City, i detectives di Scotland Yard e gli agenti della NCA (National Crime Agency) hanno il pieno sacrosanto diritto di sparare in ogni situazione di pericolo con un cittadino, bianco o nero che sia, colto in flagranza di reato e pericolosamente armato.
Ne è un esempio palese la recente uccisione del terrorista islamico assassino sul London Bridge, freddato dai poliziotti al primo tentativo di movimento sebbene già a terra e disarmato da un passante. In Italia ciò non è permesso perchè i giudici sono più severi coi tutori delle forze dell’ordine che i pregiudicati incalliti che usano le carceri come ostelli e tornelli…
IL KILLER JIHADISTA GIA’ CONDANNATO: VOLEVA FAR ESPLODERE LA BORSA DI LONDRA. Incubo lupi solitari
Per capire queste cose, però, bisogna aver vissuto con due presidenti della Repubblica Italiana di sinistra come Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella che dal 2011 impongono governi “buonisti-europeisti-mondialisti” guidati dal Partito Democratico di cui sono stati deputati; con la sola eccezione della breve parentesi di un anno della maggioranza Lega-Movimento 5Stelle, ostacolata in ogni modo dal Quirinale su ogni tematica scottante come il Decreto Sicurezza, passato in Parlamento con ampie revisioni e raramente rispettato dai magistrati che dovrebbero rispondere al Consiglio Superiore della Magistratura presieduto dallo stesso Mattarella.
Ecco perchè l’Italia Cristiana, sana e di buona volontà, vota il centrodestra di Lega, Fratelli d’Italia e l’ormai moribonda Forza Italia. I quali non sono partiti di estrema destra ma semplicemente baluardi sovranisti-populisti contro uno strapotere della sinistra, ove si mischiano i peggiori rigurgiti di anarchia radicale sostenuti da Soros in + Europa, anacronistiche nostalgie paleocomuniste e cariatidi trafficone della prima Repubblica sfuggite grazie a potenti protezioni delle Toghe Rosse alle varie Tangentopoli…
Ci sarebbero tantissime cose da aggiungere ma chiudo con due fermi immagini.
L’anno scorso dei migranti africani riuscirono a salire abusivamente su un’imbarcazione in viaggio verso lo Stretto della Manica che si stava dirigendo verso le coste dell’Inghilterra. In poche ore la Royal Navy mandò i suoi incursori dello Special Boat Service, uno dei reparti d’elite delle forze speciali britanniche, che nel giro di qualche minuto presero il controllo del natante e assicurarono alla giustizia i clandestini fuorilegge.
SEA WATCH: CAPITANA LIBERA, SPERONARE LA FINANZA NON E’ REATO
In Italia, proprio nei giorni scorsi, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la mancata convalida dell’arresto di Carola Rackete che, pur di far entrare la nave Sea Watch 3 (di ong tedesca) con 42 migranti nel porto di Lampoedusa nonostante il divieto della Guardia Costiera imposto dal Governo Lega-5Stelle con disposizione dell’allora ministro Salvini, non esitò a speronare una motovedetta della Guardia di Finanza. La capitana fu arrestata e subito scarcerata nello sconcerto dell’opinione pubblica, dei politici di centrodestra e di molti alti ufficiali e militari dell’esercito e delle forze dell’ordine.
‘NDRANGHETA & MAFIA: I POLITICI ARRESTATI-PROCESSATI sull’“autostrada” dei massoni…
Ecco perchè caro Lowen oggi l’Italia – qualche volta anche tappandosi le orecchie quando il leader leghista ne spara una di troppo – supporta, acclama e vota Salvini.
Speriamo che domenica lo facciano anche gli italiani di Calabria ed Emilia Romagna così da cancellare i retrotera in cui sono germinati gli arresti di esponenti del Partito Democratico per collusioni con l’Ndrangheta nelle province calabresi e rendere seppur tardiva giustizia alle inermi bambine, ragazzine, donne stuprate e uccise nei femminicidi partigiani del Triangolo Rosso della Morte. Persino in tempo di pace!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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