Anche l’avvocatessa Dem Avril Haines,
ex vice direttrice Central Intelligence Agency
complice di Joe Biden nel RussiaGate contro Trump
previde la catastrofe come Bill Gates
con cui organizzò l’esercitazione sospetta
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Non fu solo Bill Gates a lanciare una sospetta previsione della pandemia come evidenziato nei precedenti reportages in cui emergono le partecipazioni del fondatore di Microsoft con le Big Pharma dei vaccini pronte a fare decine di miliardi di dollari con l’ormai imminente commercializzazione di quello contro il CoVid-19.
Gates riuscì a prevedere nel 2015 l’evento che oggi si sta rivelando catastrofico in quanto ha già causato circa 14mila morti, contro gli 814 della Sars del 2003, e ha fatto 5 thousand vittime solo in Italia, dove i camion dell’Esercito Italiano sono dovuti intervenire due volte per portare decine di bare da Bergamo al forno crematorio di Modena e Ferrara.
CORONAVIRUS – 10. IL COMPLOTTO IN 100 RIGHE: DALLE BIO-ARMI CIA AL NUOVO ORDINE MONDIALE
Al momento l’unica spiegazione plausibile per questa elevatissima letalità è purtroppo soltanto quella di un’arma biogenetica specifica assai efficace per l’età avanzata di una parte della popolazione e gli invasivi piani di immunizzazione sull’influenza.
La previsione del guru dell’informatica era giunta un solo anno dopo l’avvio del settore Biologico da parte dela Darpa, l’agenzia di ricerca sui sistemi avanzati di difesa del Pentagono di Washington.
Nello stesso anno la Global Health Security Agenda (GHSA), partnership tra varie nazioni del mondo per accelerare piani specifici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva lanciato l’Action Package di Immunizzazione vaccinale VPDs (vaccine-preventable diseases) scegliendo l’Italia come paese pilota in una sinergia tra i Democratici del governo di Washington e quello di Roma.
Questo, ancor prima che il Decreto Lorenzin sui 10 vaccini obbligatori fosse approvato nel 2017, fece raddoppiare i laboratori, soprattutto in Toscana, roccaforte del Partito Democratico, della GlaxoSmithKline, il colosso dei vaccini amministrato da un CEO che è anche direttore in Microsoft Corporation come svelato da Gospa News.
Ebbene nel 2018 fece la stessa profezia su una pandemia da attacco biologico anche la regina dell’intelligence dell’ex presidente Barack Obama durante un intervento all’annuale Camden Conference, il summit sulla globalizzazione e la politica estera americana, definito la “Davos” degli Usa in riferimento al famoso vertici mondiale che si tiene ogni anno in Svizzera.
Proprio a Davos, invece, nel 2017 fu presentato il Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) costituito dalla Bill & Melinda Gates Foundation e da alcune nazioni per finanziare le ricerche delle multinazionali farmaceutiche in cui ha interessi lo stesso Gates, grande sponsor dei Democratici americani e premiato nel 2016 insieme alla moglie con la Medal of Freedom (Medaglia della Libertà) dallo stesso Obama.
L’ex presidente Usa fu il primo sostenitore del piano di Immunizzazione GHSA per l’Italia accolto con entusiasmo anche dall’allora premier Matteo Renzi, il cui cognato è finito sotto inchiesta per 6 milioni di dollari piovuti miracolosamente dagli USA alcuni anni prima: erano destinati a interventi umanitari per i bambini africani dall’Unicef di New York (diretta dall’uomo che Obama voleva alla CIA ma fu bocciato dal Congresso) e finiti invece su conti correnti personali… Ovviamente si tratta solo di mere coincidenze internazionali!
Alla luce di quanto sta accadendo tutti quei progetti di prevenzione sanitaria si sono rivelati soltanto un affare d’oro per GSK (la cui inglobata SmithKline fu implicata nelle tangenti in Italia prima che l suo vaccino per l’Epatite B divenisse obbliagotorio nel 1991) ma soprattutto una predisposizione psicologica alla super-agenda vaccinale che la pandemia potrebbe rendere obbligatoria, sopprimendo una volta per tutte le vibranti contestazioni di illustri pediatri italiani sui rischi dell’Esavalente (6 vaccini in un colpo solo ad un bimbo di un anno) e le proteste ancor più strenue dei comitato spontanei NO-VAX.
E’ un peccato che solo 67 persone abbiano visto su YouTube il lungo video (link nel paragrafo successivo) in cui l’avvocatessa Avril Haines, vice direttore della Central Intelligence Agency dal 2013 al 2015 e poi vice consulente della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca fino al gennaio 2017 nell’era Obama-Biden.
Non solo prevede la minaccia di “una malattia da infezione per un patogeno facilmente trasmissibile che può essere preso attraverso le vie respiratorie” ma, per fare contenti anche i complottisti che vedono nella pandemia una minaccia per le libertà individuali, invoca più volte la necessità di un “ordine internazionale” che rappresenta la traduzione diplomatica del ben più noto e temuto Nuovo Ordine Mondiale.
Quelle due parole vengono citate almeno una ventina di volte in 26 minuti, come se fossero un mantra o addirittura un messaggio in codice, in riferimento a reiterati ragionamenti sull’inefficacia dei numerosi trattati internazionali tra gli Usa e le altre nazioni del mondo.
Il messaggio è semplicissimo: siccome questi accordi non funzionano perché mettono in relazioni potenze con patrimoni economici, culturali ed etici differenti – invece di rimarcare che spesso falliscono proprio per la volontà di Washington di violare le leggi internazionali ogni volta che desidera (Iraq, Libia, Siria, Ucraina, Venezuela) – si esplicita la necessità di un “ordine internazionale”.
L’ALLEANZA SINISTRA TRA DEEP STATE E CIA
A rendere sospetta questa profezia non è solo il suo temporaneo ruolo di reginetta dell’intelligence americana ma l’ombra del Deep State che su di lei aleggia in virtù di tutte le sue interazioni professionali e politiche.
Soprattutto dopo che un ex direttore della CIA ha ammesso spudoratamente e pubblicamente l’esistenza del Deep State per legittimare l’impeachment sull’UkraineGate contro il presidente repubblicano Donald Trump, sostenitore della Lobby delle Armi ma evidentemente non abbastanza allineato al Nuovo Ordine Mondiale sui temi etici come ateismo, aborto e cultura gender in virtù dell’alleanza col suo vice Mike Pence, appoggiato dal mondo del Cristianesimo Evangelico.
A rendere ancora più inquietante quella doppia profezia è la recente dichiarazione di un autorevole cardinale della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, l’arcivescovo di Colombo, Malcom Ranjith che dopo aver pianto 258 morti per gli attentati esplosivi di Pasqua 2019 nello Sri Lanka a seguito delle complicità di una cospirazione internazionale (come evidenziato in varie inchieste da Gospa News) non accetta di seppellire altri cadaveri per quello che ritiene un «veleno sparso da un paese ricco».
Lui ha fatto appello al Signore perché arrivi a «rivelare chi ha sparso questo veleno». Nel nostro piccolo di aspiranti cristiani, cerchiamo di aiutarlo a trovare risposte attraverso la pubblicazione di molteplici indizi e intrighi sospetti, ben lungi dall’essere prove, in attesa che qualcuno degli “untori” materiali si metta una mano sulla coscienza e ci spedisca qualche documento, possibilmente leggibile, a differenza di quello sul bonifico di un pagamento per forniture farmaceutiche che ci è giunto dal Tagikistan ma ha una risoluzione troppo bassa per essere decifrato dall’Uzbeko.
In questo reportage mi concentrerò sulle molteplici relazioni poltica-intelligence e sugli affaristi che stanno per lucrare sui vaccini. Nel prossimo, se non mi suicideranno prima, racconterò tutte le operazioni militari sospette avvenute proprio nei paesi più colpiti dalla pandemia e spiegherò più dettagliatamente le radici storiche del Deep International State.
Per ora al lettore poco esperto di cospirazioni internazionali basti sapere che esso rappresenta quell’apparato occulto ove si fondono i potentati di multinazionali, finanzieri, banchieri eredi del Movimento politico Sionista, esponenti di spicco della Massoneria internazionale RSAA, ateisti e deisti anticristiani del Nuovo Ordine Mondiale, politici di lungo corso, centri culturali universitari e ufficiali di intelligence civile e militare dei Five Eyes (il supercomitato di controspionaggio che riunisce i paesi anglofoni intorno all’accordo USUKA di Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada e Nuova Zelanda), delle nazioni NATO e dei loro alleati israeliani (Mossad) ma anche Islamici come Turchia (Mit), Qatar, e Regno d’Arabia Saudita.
Ebbene sorprende notare che la callida ed avvenente avvocatessa cinquantenne, finita sui giornali di gossip per la sua presunta vecchia passione di leggere romanzi a luci rosse in compagnia di amici influenti nella libreria-caffè acquistata col marito a Baltimora, si trova al centro di una brillante e rapidissima carriera che l’ha proiettata nel Gotha degli esperti americani di minacce biologiche, forse anche in virtù di una predisposizione ereditata dal padre biochimico e per il trauma della madre morta quando lei era adolescente di malattia polmonare (tubercolosi aviaria dopo aver contratto la COPD per cause non virali).
Ma nonostante sia stata e sia nei centri di potere, governativo prima e privato, è diventata Cassandra della catastrofe globale senza riuscire, né lei né i suoi autorevoli colleghi di molteplici istituti o agenzie di ricerca, a trovare il modo per prevenirla…
Come se fosse un “passaggio” necessario per indebolire l’umanità, la stabilità mondiale, i paesi a vocazione sovranista di centrodestra tra cui l’Italia e, nel contingente politico americano, il presidente Trump, già bersagliato per anni dal dossier RussiaGate cui la stessa Haines avrebbe collaborato per aiutare il “regista” Joe Biden, oggi guardacaso candidato di punta dei Dem alle presidenziali del novembre 2020.
«Joe Biden ha svolto un ruolo chiave come vicepresidente di Obama nelle illegalità del 2016-2017 contro il candidato e presidente eletto Donald Trump, unendosi attivamente a un piccolo gruppo di “registi” (John Brennan – direttore CIA capo di Haines – ndr, procuratore generale Loretta Lynch, James Clapper, Jim Comey) per discutere e preparare la “ricetta” di intelligence per una campagna di propaganda volta a sconfiggere Trump imbrattandolo come agente russo. Queste conversazioni includevano Susan Rice, Avril Haines e Lisa Monaco dal lato della Casa Bianca, oltre a Joe Biden. Biden ha anche svolto un ruolo significativo nel tentativo di insabbiamento del ruolo diretto della Casa Bianca nell’operazione di interferenza straniera del 2016 contro Donald Trump».
Queste frasi sono state scritte dal poco conosciuto website Laoruche.com. Non le avremmo riportate se non avessero preso spunto da un dettagliato articolo del Washington Post in cui si ripercorre la scandalosa vicenda del RussiaGate: il dossier poi rivelatosi fasullo attuato con l’utilizzo di “whistleblowers” della Central Intelligence Agency proprio come nell’UcraineGate voluto dal Deep State per esplicita ammissione dell’ex direttore CIA John E. McLaughlin (a suo tempo nominato dal Dem Bill Clinton) durante una conferenza universitaria alla presenza di Brennan, capo di Haines.
UKRAINEGATE, COMPLOTTO DEEP STATE CONTRO TRUMP: tra i due informatori CIA spunta anche Renzi
McLaughlin e l’avvocatessa non hanno in comune soltanto la nomina targata Dem ma anche il fatto che sono entrambi Senior Fellow della Johns Hopkins University. Lui è relatore al Centro per Studi Strategici Philip Merrill nella Scuola Paul H. Nitze di Studi Avanzati Internazionali (SAIS) di Washington.
Lei partecipa ai Laboratori di Fisica Applicata ma è anche operativa nel Johns Hopkins Center of Health Security presso la Bloomberg School of Public Health di Baltimora finito nel mirino del media per una sospetta esercitazione sulla pandemia CoronaVirus denominata Event 201 organizzata a New York nell’ottobre 2019, proprio quando l’epidemia iniziava celatamente a diffondersi in Cina (il primo caso risale a novembre), con il finanziamento del World Economic Forum e ancora della onnipresente Bill & Melinda Gates Foundation.
Tutti questi intrighi non comprovano affatto una regia nella gestione di quella che dall’Iran allo Sri Lanka viene ritenuta una guerra biologica di una potenza straniera, ma rappresentano indizi inquietanti sulle connessioni tra la pandemia e la CIA, nota per operazioni militari senza scrupoli come la guerra pianificata in Siria fin dal 1983, il supporto ad Al Qaeta in Bosnia dal 1991 e dell’Isis in Siria dal 2013 (in collaborazione con l’intelligence MIT della Turchia, alleato Nato) e quello dei terroristi jihadisti con i missili anticarro TOW, come evidenziato in altri reportage.
DOSSIER TURCO: I 21 GRUPPI JIHADISTI FINANZIATI DA USA E CIA: armati coi micidiali missili TOW
Nella lunga e controversa storia della Central Intelligence Agency colpisce la rapidità fulminea con cui la giovane Avril Haines è arrivata nella stanza dei bottoni di Langley, il quartier generale in Virginia.
AVVOCATESSA DEM AI VERTICI CIA IN SOLI 12 ANNI DI CARRIERA
Dopo aver ottenuto la laurea in Fisica a Chicago nel 1992, dove lavorò come meccanico in Hide Park per pagarsi gli studi, e poi in Juris Doctor alla Georgetown University, fece una carriera sfolgorante sotto l’egida dei Democratici che la vide cominciare la carriera legale nel 2001 alla Conferenza dell’Aia di Diritto internazionale privato, per poi diventare 2002 impiegato della Corte d’appello degli Stati Uniti del Sesto Circuito per il giudice Danny Julian Boggs, e soltanto un anno dopo dipendente del Consigliere giuridico del Dipartimento di Stato, prima nell’Ufficio degli affari del Trattato e poi nell’Ufficio degli Affari Politici Militari.
Ma la svolta della sua carriera avviene nel 2007 quando entra nella Commissione per le Relazioni estere del Senato degli Stati Uniti in qualità di vice direttore nel Consiglio della Maggioranza del Senato dei Democratici sotto la presidenza dei Joe Biden prima di diventare consulente legale nel Dipartimento di Stato quando Biden nel 2009 diventa vice presidente degli Stati Uniti.
E così nel 2010 Haines entra per la prima volta nel Consiglio della Casa Bianca come vice assistente del presidente degli Affari di Sicurezza Nazionale da dove, nell’aprile 2013, sarà catapultata ai vertici della CIA dal presidente Obama che due anni dopo la promuove vice consulente della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca (dNSA) come braccio destro di Susan Rice.
Per un’avvocatessa laureatasi in Giurisprudenza 12 anni prima si tratta di un percorso eccezionale che l’ha poi portata proprio nel cuore del Deep State: dove intelligence, politica e finanza si fondono.
Haines, infatti, anche grazie al suo ruolo di ricercatrice e vicedirettrice di Wirl Projects della Columbia University, è entrata nel frattempo nel Gruppo di Consulenti Biologici dell’organizzazione Nuclear Threats Iniziative (NTI) fondata dal senatore democratico Usa Sanuel Nunn, veterano della Guardia Costiera Usa, marito di un ex agente CIA, ex presidente del Comitato dei Servizi Armati del Senato.
Il NTI creato nel 2001 con l’aiuto del tycoon della CNN, Ted Turner, e la consulenza di Warren Buffet, il miliardario cofondatore di Microsoft, dopo essersi focalizzato sulle minacce nucleari anche con importanti finanziamenti all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) per contribuire a creare una riserva di uranio a basso arricchimento e scoraggiare le nazioni a costruire un proprio ciclo di produzione, ha avviato il monitoraggio anche nel campo delle armi biologiche, grazie anche alla presenza tra i consulenti di Renee Wegrzyn, program manager del Biological Technologies Office (BTO) della già citata agenzia DARPA del Pentagono.
Ecco perché appare significativo il nome di Haines tra quello dei 15 autorevoli relatori sull’esercitazione simulata per una pandemia da CoronaVirus organizzata dalla fondazione di Bill e Melinda Gates, che aveva in precedenza finanziato il Pirbright Institute di Woking, nel Regno Unito, per il sempre più sospetto brevetto sul CoronaVirus “attenuato” per lo studio sulla bronchite aviaria dei polli. Oggi appare quanto meno sconcertante la sua profezia sulla minaccia da attacchi biologici prevista durante la Camden Conference in modo sicuramente meno sguaiato di come lo fece il tycoon di Microsoft.
LA CONFERENZA DI HAINES: PANDEMIA E ORDINE MONDIALE
Dopo questa lunghissima premessa necessaria ad inquadrare il contesto in cui è intervenuta l’ex vice direttrice della CIA leggiamo insieme quello che lei ha dichiarato nella sua relazione come risulta dalla registrazione video pubblicata su YouTube.
«Voglio davvero difendere oggi l’ordine internazionale di cui vorrei parlare secondo l’esperienza di qualcuno che ha iniziato a governare come servitore civico e che ha visto in una varietà di modi diversi le sfide che abbiamo sperimentato negli Stati Uniti e davvero sta cercando di far avanzare l’ordine internazionale» proferì Avril Haines fin dai primi secondi del suo intervento.
«Già ho visto il valore che ha portato agli Stati Uniti e nelle mie posizioni di sicurezza nazionale ho anche visto la natura critica di noi che continuiamo a perseguire un ordine internazionale. Quando dico questo intendo un avanzato ordine internazionale basato su regole della leadership statunitense che promuove la pace, la sicurezza e le opportunità attraverso una cooperazione più forte per affrontare le sfide globali».
Chissà se i siriani fedeli al presidente Bashar Al Assad, i venezuelani sostenitori della Repubblica Bolivariana di Nicolas Maduro la pensano allo stesso modo sul concetto di pace nel mondo…
«E’ importante affermare su questo punto che non è che qualsiasi ordine internazionale va bene, ma il punto è che avere un ordine internazionale è fondamentale e penso che per iniziare questa conversazione in un certo senso devi superare quella discussione sul perché è così importante impegnarsi con il resto del mondo».
Può darsi che al riguardo l’ex funzionario dell’Intelligence di Obama facesse implicito riferimento al fatto che il New World Order buono è soltanto quello dei Democratici in cui è cresciuta ed ha fatto carriera fino ad essere nominata da Obama membro della Commissione Nazionale sul Servizio Militare e Pubblico ma anche co-presidente del gruppo di consulenza del Centro di Prevenzione del Genocidio Simon Skjodt del Museo americano in Memoria dell’Olocausto, giusto per non scontentare i sionisti come il newyorkese Larry Fink, fondatore del fondo BlackRock che specula sulle corporations delle armi come su quella dei vaccini GSK.
«Conoscete alcune delle statistiche di Pew Poll di stamattina che ho trovato particolarmente interessanti e le ripeterò: il 57% degli americani vuole che gli Stati Uniti affrontino i propri problemi e lascino che gli altri paesi affrontino i propri problemi nel miglior modo possibile» precisò poi nel suo intervento.
«Questo è un sondaggio affascinante, giusto quello che la maggior parte del paese crederà sia possibile fare ma dal punto di vista della sicurezza nazionale e della politica estera lo trovo così irrealistico. Penso alle questioni nazionali che gli Stati Uniti stanno affrontando».
Ed è a questo punto, al minuto 2 di 26, che giunge la profezia quasi identica a quella di Bill Gates.
«Penso a cose come le malattie infettive, quindi ad esempio un agente patogeno facilmente trasmissibile che può essere preso attraverso le vie respiratorie. Anche se colpisce solo l’1% della popolazione che effettivamente lo prende entro sei mesi avrà colpito ogni angolo del mondo. Questa è una linea temporale straordinaria su cui in pratica sei già, se scopri che esiste un agente patogeno che in quel modo potrebbe quindi diventare pandemia».
LE ACCUSE DI 101 MEDICI IRANIANI AGLI USA
Nei precedenti reportage abbiamo evidenziato un intreccio di relazioni assai sospette connesse alle ricerche di biologia della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l’agenzia del Pentagono che studia nuove potenziali armi ed ai laboratori di sperimentazioni batterologica aperti dal mondo dagli Usa attraverso aziende private coordinate dalla DTRA (Defense Threat Reduction Agency), un’altra agenzia del Dipartimento della Difesa in grado di elaborare virus per genotipi etnici differenti attraverso l’ingegneria biochimica del genoma editing.
Abbiamo anche riportato le ricerche sul CoronaVirus precedenti allo scoppio dell’epidemia tra i vari istituti di ricerca sostenuti dalla fondazione di Bill Gates e le multinazionali che hanno già elaborato i vaccini così rapidamente da avvalorare il sospetto che li avessero già pronti…
Dedicheremo un ulteriore approfondimento a questi argomenti sul prossimo reportage, insieme alle azioni militari sospette, come i già citati Giochi Militari Mondiali che si sono tenuti a Wuhan proprio nei giorni in cui Haines a New York partecipava alle esercitazioni sulla pandemia CoronaVirus di Event 201 finanziato dalla Fondazione dei Gates.
Ora diamo spazio innanzitutto al nuovo atto d’accusa che giunge dall’Iran mentre in Italia si sprecano decine di articoli al giorno su miriadi di ipotesi sovente vane senza approfondire con attenzione, quasi fosse un atto di lesa maestà, la sempre più probabile teoria dell’arma biogenetica.
Un gruppo di 101 medici iraniani ha scritto una lettera indirizzata ai leader di Afghanistan, Georgia, Iraq, Kazakistan, Kirghizistan e Pakistan per prendere “azioni immediate” per distruggere “tutti i laboratori biologici statunitensi” nei loro paesi in mezzo ai timori che la pandemia CoronaVirus potrebbe essere stata deliberatamente diffusa come una forma di guerra biologica, lo ha riferito il network iraniano Press TV citando parti della lettera.
«Noi, in quanto gruppo di medici iraniani specializzati in malattie infettive e polmonari, asma e allergie stiamo assistendo al fatto che molti dei nostri compatrioti sono infettati dal virus e, come tutti i medici di tutto il mondo, stiamo cercando giorno e notte di curarli e salvarli»
Hanno scritto i dottori da Teheran dove in tutto il paese i morti sono già 1.433 e il sistema sanitario rischia il collasso a causa delle precedenti sanzioni statunitensi definite un’infamia dal ministro degli Esteri Javad Zarif che ne ha chiesto più volte la sospensione vista l’emergenza.
«Ma ci sono state molte prove sia nei principali articoli scientifici del mondo che nei media, citando genetisti e biologi e documenti di WikiLeaks, che rafforzano le speculazioni sulla manipolazione di COVID-19 nei laboratori biologici e un attacco biologico da parte degli Stati Uniti attraverso il virus contro i paesi rivali» si legge nella lettera.
I VACCINI D’ORO DI GATES QUASI PRONTI
Queste accuse vengono avvalorate anche dalle ultime notizie che svelano i grandi registi dei vaccini. Va premesso che questi antidoti, in virtù della pandemia dichiarata ufficialmente dall’Organizazzione Mondiale della Sanità, potranno essere subito commercializzati non appena saranno pronti i test clinici sulle cavie umane, prima sane e poi malate, già avviati negli Stati Uniti. Con l’emergenza decade infatti il periodo minimo di 18 mesi per la verifica degli effetti vaccinali.
«Voglio ringraziare l’intero team di Moderna per il loro straordinario sforzo nel rispondere a questa emergenza sanitaria globale con una velocità record. La collaborazione attraverso Moderna, con NIAID e CEPI ci ha permesso di consegnare un lotto clinico in 42 giorni dall’identificazione della sequenza», ha dichiarato Juan Andres, Chief Technical Operations and Quality Officer presso Moderna.
«Moderna è una società di biotecnologia con sede a Cambridge nel Massachusetts, specializzata nella scoperta e nello sviluppo di farmaci basati sull’RNA messaggero. Tra i soci saltano fuori i soliti noti: Astrazeneca, Merck, Fondazione Bill & Melinda Gates, Darpa» ha scritto nel suo blog Su la Testa il giornalista investigativo italiano Gianni Lannes.
Il primo lotto clinico del vaccino mRNA-1273 era stato completato il 7 febbraio 2020, le fiale sono state spedite per i test al National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) negli USA che ha concesso la sperimentazione sugli esseri umani iniziata il 16 marzo al Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle, una delle zone più colpite dal contagio in Nord America.
Il test clinico interesserà 45 volontari, tutti tra i 18 e i 45 anni e senza patologie, a cui verranno somministrate dosi differenti l’uno dall’altro. Lo scopo dell’esperimento è vedere se il vaccino comporta effetti collaterali. E’ il primo passo per una sperimentazione più vasta anche sui contagiati.
Per una singolare coincidenza esattamente un anno dopo la profezia di guru di Microsoft, nel gennaio 2016, la Moderna ha stipulato un accordo quadro per un progetto sanitario globale con la Fondazione Bill & Melinda Gates al fine di promuovere progetti di sviluppo basati sull’mRNA per varie malattie infettive.
Come afferma l’azienda, «la Bill & Melinda Gates Foundation ha infatti investito 20 milioni di dollari per sostenere il progetto per aiutare a prevenire il virus dell’immunodeficienza umana o l’HIV, le infezioni. I progetti successivi stipulati con la Fondazione potrebbero portare – come dichiara Moderna stessa – a un totale di finanziamenti di 100 milioni di dollari».
E’ doveroso ricordare inoltre che il menzionato CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) è un istituto internazionale fondato dall’ente benefico dei Gates insieme ad alcune nazioni tra cui ben tre (Regno Unito, Canada, Australia) del già citato comitato internazionale anglofono d’intelligence FIVE EYES che comprende anche USA e Nuova Zelanda.
Ma il website americano di contro-informazione UNZ aggiunge anche qualche ulteriore curiosità: «I trattamenti mRNA di Moderna, compresi i suoi vaccini mRNA, sono stati in gran parte sviluppati utilizzando una sovvenzione di $ 25 milioni da DARPA» l’agenzia del Pentagono che, come evidenziato nel precedente reportage, è anche partner del colosso dei vaccini GlazoSmitheKline, anch’esso pronto ad un’imminente commercializzazione grazie all’Australia.
Gli scienziati dell’University of Queensland hanno fatto ricorso a un’innovativa tecnologia detta ‘molecular clamp’, o ‘morsetto molecolare’ per neutralizzare le proprietà infettive del virus. Dopo aver sperimentato 250 diverse formulazioni i tre studiosi, Paul Young, Keith Chappell e Trent Munr hanno optato per un vaccino che hanno chiamato S-Spike, che è stato testato su topi da laboratorio presso l’Università stessa in vista di sperimentazioni sull’uomo a breve.
Gli studiosi stanno già negoziando con l’autorità di regolamentazione del governo federale Therapuetic Goods Administration e con l’European Medical Association, mentre continua lo sviluppo nel loro laboratorio e presso il Peter Doherty Institute for Infection and Immunity dell’University of Melbourne.
Cosa c’entra GSK in tutto questo? Semplice: come abbiamo scritto fin dal primo reportage del 4 febbraio il CEPI di Gates ha finanziato la ricerca dell’ateneo australiano ma con il vincolo a collaborare con GlaxoSmithKline per consentire poi una capillare distribuzione del prodotto farmaceutico grazie agli innovativi sistemi adiuvanti.
Il loro utilizzo «è particolarmente importante in una situazione di pandemia perchè può consentire la riduzione della quantità di antigeni necessari per ogni dose di vaccino» permettendo di produrne un maggior numero rapidamente per raggiungere più persone possibili.
GSK ha già fatto un accordo anche un colosso farmaceutico cinese per la distribuzione in Asia ancora prima di aver in mano il vaccino che, pertanto, ritiene possa essere disponibile a breve anche e soprattutto per l’Italia, dove la multinazionale non è ben vista per una storia di precedenti tangenti della sua inglobata SmithKline ma dove il CoVid-19 sta facendo la strage più tremenda del mondo con altri 627 morti nella giornata del 20 marzo che portano a oltre 4.032 i deceduti, quasi mille in più della Cina.
La pandemia si sta quindi rivelando devastante proprio come temuto dall’ex vice direttore della CIA Avril Haines ma sta profilando la possibilità di giganteschi guadagni per la Big Pharma che per prima metterà in commercio il vaccino, sia per gli incassi dai governi che lo compreranno, sia per le quotazioni in Borsa delle società per azioni partecipate dai più importanti fondi d’investimento americani.
Bill Gates ha scommesso su entrambe e pertanto è certo di vincere come un giocatore del casinò che punta sia sul rosso che sul nero alla roulette.
Solo che questa volta è la roulette russa che sta sparando ai polmoni dei malati, degli anziani e anche dei meno anziani dell’Italia, degli Usa e anche del Regno Unito.
Torna alla mente l’allarme annunciato dal Center for the Study of Existential Risk (CSER) dell’Università di Cambridge che in un rapporto di agosto evidenziò i pericoli della tecnologia in campo bellico perché «potrebbe essere costruita una bio-arma per colpire un gruppo etnico specifico in base al suo profilo genomico» ma diventare «estremamente dannosa e potenzialmente inarrestabile».
Ma forse è ormai troppo tardi: Roma, Parigi, Berlino, Washington, Londra sono già città fantasma dove la militarizzazione sta crescendo di ora in ora per far rispettare ordini di chiusura e quarantene.
Il Nuovo Ordine Mondiale è già davanti a noi…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
WASHINGTON POST – BIDEN AND CIA RUSSIAGATE
VETERANS TODAT – IRANIAN MEDICIANS LETTER
UNZ – MODERNA VACCINES AND DARPA
https://www.gospanews.net/2019/11/24/le-profezie-di-san-pio-sulla-patria-cristiana-e-laborto-istituito-dal-mondialista-rockfeller/