di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Mi costa davvero tanto scrivere questa riflessione. Come Cristiano, come Italiano e come giornalista. Ma proprio perché sono credente in Gesù che sta per Risorgere, nel Messia “via,verità vita”, non posso far torto a questi principi nel momento in cui anche la Domenica di Pasqua in Italia sarà giorno di ecatombe.
Sarà una festa lorda di morte: come quella del 2019 nello Sri Lanka per i kamikaze musulmani radicali Sunniti intrigati con nazioni potenti. Appare infatti arduo immaginare che, domenica 12 aprile, a fine giornata, non ci sarà la conta delle vittime da pandemia SARS-2. In Italia e nel mondo. Dio vede e provvede ma per l’Onnipotente l’esistenza terrena è solo una “prova” che ogni uomo deve affrontare e superare se desidera il premio della Risurrezione nella vita eterna. Insieme ad un condolente abbraccio ai fratelli che perderanno un loro caro mi preme ricordare loro proprio questo messaggio di speranza in cui è fondamentale credere proprio dinnanzi ad una catastrofe.
CORONAVIRUS – 10. IL COMPLOTTO IN 100 RIGHE: DALLE BIO-ARMI CIA AL NUOVO ORDINE MONDIALE
Per quanto ne dicano sedicenti esperti, opinionisti e amici personali – che invito a raccontare la tesi della farsa macabra ai genitori, fratelli e figli dei 109 medici morti in trincea in Italia – CoVid-19 è una catastrofe umanitaria ancor più tremenda perché scatenata da un’arma batteriologica, sfuggita di mano o, ancor peggio, “un veleno seminato da un paese ricco” come sentenziato proprio dal cardinale metropolita di Colombo, il cui cuore è ancora straziato dal ricordo dei corpi di oltre 200 fedeli dilaniati dalle bombe proprio durante la Messa Solenne dei Cristiani dello scorso 21 aprile.
Come giornalista mi costa scrivere questo articolo perché dovrò rimandare di due giorni, al fine di Santificare la festa, quello sulla “prova scientifica” che questo nuovo ceppo di CoronaVirus è stato costruito in laboratorio e sui tre scienziati improvvisamente morti forse proprio perché sono stati troppo vicini alla verità. La verità inconfessabile di una bio-arma in cui si mescolano perversamente occulti interessi di un Deep International State che stavolta parla tanto cinese, tanto americano ed anche un po’ di arabo come riferito nel reportage Wuhan-Gate -1…
WUHAN-GATES – 1. INTRIGHI D’ORO BIOARMA-VACCINI tra Cina, Usa-CIA, Sauditi e Big Pharma J&J – GSK
Come Cristiano mi costa evidenziare che un paese Islamico, additato dal mondo occidentale come “cattivo” solo perché Sciita e quindi nemico dell’area Sunnita alleata della NATO, forse grazie alla sua Repubblica estremamente statalista, forse grazie alla sua Teocrazia che davvero orienta la quotidianità in funzione di Dio, certamente per entrambi i motivi, si è trovato ad affrontare questa immane tragedia con la stessa criticità del governo di Roma ma ha saputo rispondere ad essa con un’immediatezza evidenziata banalmente da un dato sui test Covid-19: Iran batte Italia 41 milioni a 1, arrotondando a un milione i circa 900 mila tamponi fatti nella penisola fino all’altro giorno.
In percentuale significa che la Repubblica Islamica ha testato il 50 % dei suoi 81 milioni di abitanti mentre quella Italiana meno del 2 % dei suoi 60 milioni.
La differenza tra i dati di Teheran e quelli di Roma è così macroscopica che ogni “ma” sulla tipologia ed efficacia dei test si schianta con i numeri veri della tragedia pubblicati nel report 81 del 10 aprile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: 4.110 morti in Iran con 66.220 contagiati, 18.281 morti in Italia con 143.626.
Tra sei mesi, quando l’Istat a Roma pubblicherà i dati demografici veri sulla base dei rilievi anagrafici dei comuni che lamentano decessi misteriosi e superiori a quelli indicati dalla Protezione Civile e l’istituto analogo farà lo stesso a Teheran, sapremo con certezza i numeri della strage.
Ma al momento la differenza è talmente gigante da non lasciare scampo ad alibi. Nemmeno a quello che già leggo nella mente dei detrattori della Repubblica Islamica, sempiterno colpevole di aver riconquistato il proprio paese con le Guardie Rivoluzionarie “Pasdaran” nel 1979 dopo il precedente golpe militare degli Usa nel 1953. E’ facile accusare la “teocrazia” degli Ayatollah di nascondere la verità in un paese tacciato di scarsa democrazia sebbene conosca solo i governi espressi dalla maggioranza parlamentare e non quelli dalle voluttà del Quirinale.
CRISI CORONAVIRUS E MES nelle mani del Gatto e la Volpe di Soros
Ma mi pare giusto ricordare due stragi aeree di fronte alle quali c’è stato un atteggiamento di sincerità differente: quella del Boeing 737 dell’Ukranian Airlines precipitato l’8 gennaio vicino a Teheran causando 176 vittime e quella del DC-9 Itavia inabissatosi nelle acque di Ustica il 27 giugno 1980 con 81 morti.
Dopo due giorni di verifiche l’IRGC Aerospace (divisione dei paramiltari Pasdaran) ha ammesso che il sistema di difesa missilistica ha lanciato due razzi per sbaglio, per un presunto black-out del trasponder dell’aereo civile su cui grava il tremendo sospetto di un hackeraggio di intelligence militare come sostenuto dagli esperti americani di Veterans Today (con cui collaboro).
STRAGE DI USTICA: MENZOGNE DI STATO E TESTIMONI MORTI PER OCCULTARE IL MISSILE
Dopo quasi 40 anni in Italia non si ancora nemmeno se sia stato davvero un missile, come appare probabile, e chi l’abbia sparato. I processi furono infatti in gran parte inficiati da clamorosi depistaggi avvenuti in ambito militare e dei servizi segreti proprio come nelle inchieste sulla strage di Via d’Amelio a Palermo in cui il 19 luglio 1992 morirono il giudice anti-mafia Paolo Borsellino con 5 agenti della sua scorta per un attentato esplosivo.
Non ho pertanto dubbi su quale dei due paesi possa essere più propenso a celare la verità. Anche perché da quando scrivo di geopolitica internazionale seguo con attenzione, tramite fonti mediatiche di orientamenti contrapposti, quanto accade in Iran.
Per questo Gospa News aveva già fatto un impietoso paragone sulla gestione dell’emergenza da CoronaVirus in tempi non sospetti, quando l’epidemia non era ancora diventata pandemia ed il Governo di Roma e quello di Teheran si erano trovati di fronte ad un numero di decessi che stava crescendo vertiginosamente con percentuali e ritmi persino più alti di quelli della Cina e del resto del mondo.
Nel Golfo Persico il CoronaVirus l’hanno preso subito sul serio, anche in merito al fondato sospetto che fosse altamente pericoloso proprio perchè innescato da un’arma batteriologica. In Italia pare non sia stato dato eccessivo peso nemmeno alle segnalazioni dell’intelligence americana del mese di gennaio…
EPIDEMIA: IN IRAN MASCHERINE DALLO STATO, IN ITALIA DAI CRIMINALI
«Nel mezzo di questa emergenza, definita grave dall’OMS e non dai giornalisti, ecco che spuntano i mistificatori, come i medici che non ne vogliono riconoscere la gravità, ma anche gli sciacalli. Più dei pochi delinquenti che suonano alle porte delle case degli anziani proponendo accertamenti per rubare soldi, fanno ribrezzo i bagarini che vendono a caro prezzo le mascherine nei posti pubblici» scrivevamo il 28 febbraio pubblicando la foto di un venditore abusivo all’uscita di una stazione della metropolitana.
«Criminali? Certamente! Ma con l’aiuto dello Stato! Perché in Iran, fonte IRNA, dove si sta vivendo la stessa drammatica emergenza con un numero di morti superiore, le mascherine e i disinfettanti hanno iniziato ad essere prodotti e distribuiti dalla Repubblica Islamica che, almeno oggi, ha molto da insegnare alla Repubblica Italiana» abbiamo aggiunto.
«E’ perciò evidente che in Italia la mafia organizzata insieme alle sue appendici periferiche è più influente ed attiva dello Stato e, pertanto, va ben riletta la storia della nostra politica per scoprire tutti gli scheletri che la governano» si rimarcava nel precedente articolo. Risale a qualche giorno fa la notizia che un imprenditore è stato arrestato per gravi illeciti proprio in relazione ad un appalto sulla fornitura di mascherine.
Parole pesanti che non ho espresso in cerca del consenso elettorale come fece il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo al Parlamento Europeo nel 2014 quando dichiarò: «Non date più finanziamenti all’Italia perché scompaiono in tre regioni Calabria, Sicilia e (Campania – ndr): quindi ‘Ndrangheta, Mafia e Camorra».
Io le ho scritte dopo aver ricostruito la storia dell’Unità d’Italia insieme alla quale nacque la Mafia secondo il giudice Rocco Chinnici, ucciso con una bomba da Cosa Nostra il 29 luglio 1983 a Palermo, dopo aver analizzato gli intrecci tra mafia, massoneria, CIA e politica dallo Sbarco degli Alleati in Sicilia del 1943 fino all’Informativa Caronte dei Carabinieri ROS per cui sarebbero stati uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
https://www.gospanews.net/2019/07/21/mafia-appalti-poteri-occulti-falcone-e-borsellino-uccisi-per-linformativa-caronte/
Ma soprattutto perché da oltre sei mesi, tra un reportage di attualità e l’altro, sto cercando di sintetizzare le oltre 600 pagine delle ultime due relazioni della Direzione Investigativa Antimafia (task force di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza) da cui emergono le ramificazioni della calabrese ‘Ndrangheta, più della siciliana Cosa Norstra, in ogni provincia d’Italia e ormai in parecchi paesi del mondo.
Ed infine perché ho realizzato a dicembre un dossier sui numerosi parlamentari ed amministratori locali di quasi ogni schieramento politico, in prevalenza del Partito Democratico, arrestati o condannati nel 2019 per concorso in associazione mafiosa.
‘NDRANGHETA & MAFIA: I POLITICI ARRESTATI-PROCESSATI sull’“autostrada” dei massoni…
Ecco quindi ciò che come italiano mai avrei voluto scrivere questa riflessione ma per rispetto al Gesù che domani risorge come simbolo di verità devo gridarlo dai tetti prima che qualcuno mi rammenti il Vangelo di Luca (19,40): «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Ha ragione il quotidiano tedesco Die Wielt!!!
Ha perfettamente ragione laddove rimarca che “l’Ue vuole mettere sul tavolo aiuti economici per 500 miliardi di euro per paesi come l’Italia e la Spagna”, riconosce che questi aiuti ci devono essere ma si domanda: “senza alcun limite? E senza alcun controllo? In Italia, la mafia sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles”.
E’ evidente la faziosità del giornale di Amburgo che pur di difendere la tradizione nazionalista del suo paese, terribilmente nota dai tempi dell’Olocausto degli Ebrei, riversa questa generica accusa solo per il bieco livore verso uno dei paesi più belli e più ricchi di capolavori artistici del mondo.
Ma questo insulto all’orgoglio nazionale, questo sfregio al tricolore della Repubblica, così identico nelle cromie e così differente nelle radici da quello della nazione Islamica, non deve suscitare l’ira di un desiderio di vendetta bensì l’umiltà di riconoscere che l’emergenza mafia è sempre più evidente nei rapporti della DIA come un allarme sociale di priorità nazionale ma è sempre meno presente nei discorsi dei più alti esponenti del governo.
«Con un’opprimente vergogna ho dovuto spiegarlo a mia figlia!» mi ha detto un intelligente amico, come me nauseato dalla politica nazionale, che ha svelato la verità sulla mafia ad un’adolescente infuriata per le accuse piovute dalla Germania.
Se l’Italia vuole rinascere dopo questa pandemia devastante deve esserne consapevole. Deve cominciare col prendere coscienza degli ultimi clamorosi errori politici che si sono cristallizzati negli appelli pubblici di parlamentari e governatori PD, quando già l’epidemia stava facendo stragi quotidiane a Wuhan, ad abbracciare un cinese, per un malinteso senso di testimonianza anti-razzista.
Deve prendere atto delle follie burocratiche che hanno reso necessario un mese per aprire l’ospedale di emergenza al Centro Fiere di Milano con 250 letti di terapia intensiva mentre i cinesi ne hanno realizzato uno da 10mila posti in dieci giorni. Lungaggini che hanno ricordato a tutti l’importanza dei 100mila posti letto tagliati negli ultimi anni da una gestione sanitaria nazionale incosciente (dal 2012 pilotata da governi di sinistra targati PD).
BOLLETTE SOSPESE SOLO IN 11 COMUNI, ORA CONTE E MATTARELLA RISCHIANO LA SCOSSA…
Bisogna riflettere sulla disorganizzazione cronica che ci ha fatto annaspare sulle mascherine mentre l’Iran già le produceva per iniziativa statale, sui tamponi centellinati solo per i casi più seri.
Ed infine va stigmatizzata senza scusanti l’incompetenza di quel parafulmine di Giuseppe Conte messo a fare il Presidente del Consiglio anche se non conosce neppure gli obblighi di una democrazia, giungendo ad utilizzare le tv nazionali con un messaggio a rete unificate per attaccare gli oppositori politici (Lega e Fratelli d’Italia) che gli contestano le palesi carenze nella gestione della pandemia, ed ignora pure la cultura religiosa del paese del Papa, facendo confusione davanti a tutti gli italiani tra la Pasqua ebraica del Passaggio del Mar Rosso e quella Cristiana della Risurrezione di Gesù.
Soltanto a Cristo possiamo davvero rivolgerci per aver la forza ed il coraggio di gridare la nostra amarezza, la nostra rabbia contro una politica dissennata non solo perché europeista fino al suicidio della nazione ma soprattutto perché cieca e complice di fronte al dilagare dei disagi sociali, della corruzione, della criminalità finanziaria che hanno un’unica atavica spiegazione comune: la Mafia!
Solo se grideremo forte il nostro desiderio di onestà anche contro i nostri stessi interessi privati nella Cosa Pubblica, figli bastardi della cultura mafiosa del favoritismo, potremo sollevare un ciclone capace di sconquassare il paese facendolo risorgere dal torpore di collusioni malavitose che ha avvolto la politica, l’imprenditoria, la finanza e ogni altro settore strategico della società fino a permeare migliaia e migliaia di grandi e piccole attività commerciali. Fino ad indurre anche i cittadini meno disonesti alla logica menefreghista ed opportunista del così fan tutti.
Solo così potremo tornare a sperare che una profonda palingenesi spazzi via ogni torpida ombra dalle stanze dei bottoni, dai centri di potere amministrativo, dai palazzi governativi, anche da quelle del passato che gravano sul Colle più alto! Perché mai più un quotidiano dei pronipoti dei nazisti possa sbatterci in faccia il nostro peccato originale.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI
PRESS TV – 41 MILLION TESTS IN IRAN
IL GIORNALE – DIE WIELT: ITALIA MAFIA
Disastro Boeing, video mostra due missili. Sospetto attacco cibernetico, misteri sulla scatola nera
, nella Pasqua dei suoi fedeli che si festeggia di domenica a differenza di quella ebraica che ricorreva di Sabato
Come reporter perché ho tre grossi scoop sul Covid-19