Diabolico BIbi appena confermato Premier in Israele Uccide in Siria coi Missili più della Pandemia
Dopo l’accordo di governo a Tel Aviv
Benjamin Netanyahu riprende gli attacchi
tre soldadi uccisi a Homs
tre civili marterizzati a Damasco
La Turchia toglie l’acqua nel Rojava
by Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ci sono politici che festeggiano la loro nomina in un governo con un banchetto. Alcuni che forse fanno anche feste con fuochi d’artificio. Benjamin Netanyahu invece è simile allo storico imperatore romano Nerone che nel Colosseo celebrava col sangue dei Cristiani la sua criminale esuberanza.
Il giorno stesso in cui Bibi è stato riconfermato Primo Ministro di Israele, nonostante i suoi pesanti ed imbarazzanti procedimenti giudiziari per corruzione, grazie all’accordo politico tra il suo partito Likud e quello di Kahol Lavan del rivale Gantz, è cominciata una tempesta di missili in Siria che in pochi giorni ha ucciso più della pandemia del virus CoVid-19.
Finora, infatti, la SARS-CoV-2 ha tolto la vita solo a tre siriani mentre sei di loro sono stati ammazzati dagli attacchi aerei degli F-16 dell’Heyl Ha’Avir, l’aviazione dell’Israel Defense Forces. Ciò è accaduto dopo che sono emerse inquietanti connessioni tra il laboratorio di Wuhan e i Sionisti come evidenziato dal precedente reportage di Gospa News.
Il numero delle vittime delle due vili azioni di guerra è stato assai contenuto solo perché i sistemi di difesa aerea di fabbricazione russa S-200 ed S-300 in dotazione alla Siria sono assai efficaci e pertanto hanno abbattuto la maggior dei missili.
Ma è davvero sconcertante che nel secondo attacco l’IDF del primo ministro Netanyahu abbia preso di mira le abitazioni civili nella periferia di Damasco, come già accaduto soltanto in altre poche occasioni.
Tra i due paesi non è mai stata siglata una tregua dopo la guerra dei 6 giorni del giugno 1967 in cui i Sionisti israeliani hanno occupato le fertili Alture del Golan, ma negli ultimi anni il governo di Tel Aviv ha motivato le proprie azioni militari, nella maggior parte dei casi condotte dai caccia israeliani con la pericolosissima e vile tattica di nascondersi dietro voli civili nello spazio aereo libanese per proteggersi dalla contraerea siriana, per la minaccia della presenza nella nazione confinante degli Hezbollah del Libano e dei reparti speciali delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran.
Entrambe sono infatti formazioni di paesi Musulmani di confessione Sciita come gli Akawiti del partito Baatz di Assad e pertanto ritenuti nemici da Israele, storicamente alleata degli Islamici Sunniti della penisola Araba.
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«Mentre ispezionava i danni causati dall’attacco di al-Hujaira, il governatore di Quneitra Humam Debiyat ha detto ai giornalisti che l’attacco israeliano contro case civili nella città ha causato la morte di un marito e di sua moglie e ha ferito altri tre, uno dei quali un bambino» ha riferito Syrian Araba News Agency. Le immagini della devastazione compiuta dai razzi precipitati sulle abitazioni pubblicate da SANA sono inequivocabili.
«Da parte sua, il governatore della campagna di Damasco Alaa Ibrahim ha affermato che l’attacco di Isreali ha danneggiato una casa appartenente a una famiglia di sfollati della città di al-Quneitra che viveva ad al-Hujaira, mentre una donna è stata martirizzata a causa dell’attacco di al-Adliya».
La raffica di missili contro i quartieri civili di Damasco rappresenta dunque una terribile escalation nella tattica di Netanyahu che spera di provocare la reazione di Damasco per innescare un conflitto più devastante facendo affidamento sulla maggiore potenza militare costituita anche da almeno un centinaio di testate missilistiche nucleari.
La spietata politica del Sionista sta continuando a sporcare il nome di Israele che discende dal soprannome benedetto attribuito da Jahwè al misericordioso patriarca Giacobbe.
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«Più di un milione di persone nelle aree detenute dai curdi nella Siria nord-orientale sono a rischio di scoppio di un coronavirus di massa mentre gruppi sostenuti dalla Turchia hanno interrotto ripetutamente l’approvvigionamento idrico in una regione in cui i servizi sanitari sono già gravemente danneggiati da quasi un decennio di guerra» ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR).
Le forze turche hanno iniziato ad occupare aree lungo il confine con la Siria dopo che le truppe statunitensi si sono ritirate dalla regione lo scorso ottobre. Ciò include la stazione idrica di Alouk situata nella campagna orientale della città di Ras al-Ain (Sere Kaniye), una delle principali fonti d’acqua utilizzata dai residenti in diverse aree circostanti tra cui Hasakah, Til Timir e sia al-Hol che al- Campi di sfollamento di Arishah.
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Human Rights Watch (HRW) ha invitato le autorità turche a fare immediatamente tutto il possibile per riprendere la fornitura di acqua attraverso la stazione di pompaggio dell’acqua di Alouk. «Nel mezzo di una pandemia globale che sta sovraccaricando sofisticati sistemi di governance e infrastruttura, le autorità turche hanno interrotto l’approvvigionamento idrico alle regioni più sottoposte a stress in Siria», ha affermato Michael Page, vicedirettore del Medio Oriente presso HRW.
Nel frattempo, le divisioni stanno crescendo all’interno dei gruppi jihadisti in Siria. Una settimana fa, oltre due dozzine di militanti del Jaysh Maghawir al-Thawra (“Esercito del comando rivoluzionario”), che erano stati precedentemente schierati nell’area di At-Tanf detenuta dagli USA per la gestione del centro di sfollati di Camp Rukban, si sono arrese all’Esercito Arabo Siriano. Successivamente, il 20 aprile, alcuni gruppi non identificati avrebbero attaccato e distrutto un veicolo militare americano nel governatorato di Al-Hasakah.
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Gli attivisti della SOHR hanno riferito che 70 camion delle forze statunitensi sono entrati attraverso il valico di frontiera Al-Walid con l’Iraq, dirigendosi verso le basi di Tal Baydar e Qasrak nel nord-est della Siria, trasportando armi, munizioni e attrezzature logistiche. Il 18 aprile altri osservatori hanno riferito di aver visto quasi 50 camion americani che trasportavano rifornimenti logistici attraversare la città di Hasakah, dopo aver varcato il confine nello stesso punto.
Questo convoglio viene a sostegno delle Forze Democratiche Siriane (SDF). Il 21 aprile, scoppiarono scontri nella città di Qamishly tra l’Asayish curdo, una forza di sicurezza SDF e le forze di difesa nazionali NDF filo-governative. Fonti locali affermano che le unità NDF hanno tentato di catturare diverse posizioni Asayish in città, ma non ci sono riuscite. Si presume che entrambe le parti non abbiano subito perdite.
SIRIA: TERRORISTI RECLUTATI DAGLI USA PER CONTRABBANDO DI PETROLIO
La situazione si è intensificata rapidamente dopo l’intervento della polizia militare russa in una zona vicina. Dopo di che iniziò il rafforzamento delle truppe americane nell’area vicina i più importanti giacimenti petroliferi sequestrati da parte dell’esercito americano per il contrabbando di greggio.
Invece, le fonti locali hanno riferito al giornalista di SANA che 6 veicoli appartenenti alle forze di occupazione statunitensi sono entrati al-Shadadi lunedì mattina, provenienti dai confini siriano-iracheni a est, e dopo poche ore hanno lasciato la città accompagnati da elicotteri, diretti est verso l’Iraq con un certo numero di terroristi Daesh a bordo.
La situazione in Siria rimane molto grave a causa dell’esistenza di altri fronti di confronto nella provincia maltrattata di Idlib e nel Rojava dell’Amministrazione autonoma dei curdi occupata dall’invasione dell’esercito turco nell’operazione della Primavera della Pace avviata il 9 ottobre 2019 dal presidente Recep Tayyip Erdogan con l’aiuto di mercenari jihadisti di varie fazioni in cui convergevano leader dell’ISIS e gruppi terroristici di Al Qaeda.
JIHADISTI ISIS LIBERATI DAGLI USA AMMASSATI VICINO ALLA RUSSIA
Il 26 aprile elicotteri appartenenti all’esercito turco sono entrati questa sera nel territorio siriano, dirigendosi verso le postazioni turche nel sud-est di Idlib, per trasportare soldati feriti delle loro truppe a seguito di scontri con manifestanti, ha riferito a SOHR. D’altra parte, le fazioni sostenute dalla Turchia e l’HTS stanno organizzando riunioni per diffondere la tensione e rompere il sit-in sull’autostrada internazionale M4.
Attivisti dell’Osservatorio siriano hanno documentato l’uccisione di due membri di Hayyaat Tahrir Al-Sham e il ferimento di altri tre, dopo che i droni turchi hanno preso di mira un’auto che stavano viaggiando nella città di Al-Nayrab nella campagna orientale di Idlib. Questo attacco fa seguito a un’offensiva di HTS su postazioni turche nell’area di Al-Nayrab in risposta all’uccisione di quattro manifestanti, inclusi membri dell’HTS, che partecipano al sit-in di Al-Karama tenuto sull’autostrada M4 dopo che le forze turche hanno aperto il fuoco nell’area.
La protesta è iniziata una settimane fa dopo l’accordo di Astana tra Turchia, Russia e Iran per il cessate il fuoco nella provincia di Idlib del 5 marzo. Anche se è stato violato più volte dai terroristi che hanno scatenato le inevitabili reazioni dell’esercito siriano, le preoccupazioni in tutto il mondo per la pandemia hanno ridotto le azioni turche nell’area mentre sono continuate a Rojava e Afrin, dove l’operazione di Olive Branch di Erdogan continua a perseguitare i residenti curdi per palese sostituzione della popolazione.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – JIHADISTS REPORTS
SANA – 3 CIVILIANS MARTYRED IN SYRIA
SOHR – TURKEY’S WEAPONIZING OF WATER
VETERANS TODAY – CLASHES BETWEEN KURDS AND GOVT’S FORCES IN ROJAVA