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LOCKDOWN FARSA: GIUDICE ANNULLA PRIME MULTE DA 400 EURO. Padre e figlia erano usciti per comprare l’acqua!

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Prime multe contro il lockdown annullate. Il provvedimento con cui il Governo Conte rinchiuse in casa 60 milioni di Italiani si rivela molto fragile sotto il profilo giudirico come gli esperti già sospettavano. La sentenza non solo è destinata a fare discutere ma a mettere in luce tutte le contraddizioni di una gestione dell’emergenza che definire fallimentare è dire poco. Ancor più rischia di essere una sentenza pilota per altre migliaia di annullamenti.

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In occasione della festa nazionale della LIberazione del 25 aprile avevamo evidenziato come il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese avesse autorizzato le sfilate di bandiere rosse e le feste di piazza, e quindi gli assembramenti, “in qualche modo”, usando in un documento ufficiae l’espressione più qualunquista e confusa che sia stata mai utilizzata in un atto di Pubblica Sicurezza.

I timori di una nuova ondata di pandemia (facilmente repricabile se come sostengono esperti di intelligence e autorevoli virologi il Covid-19 è stato creato in laboratorio) hanno indotto il Governo Conte a prorogare uno stato di emergenza secretando però gli atti della Commissione Tecnico Scientifica come si fosse qualche magagna da nascondere alla popolazione.

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Il premier ha precisato che non si tratta di ritornare al lockdown ma solo di mantenere il distanziamento anche sui mezzi di trasporto (questione che ha già suscitato polemiche in Piemonte e Lombardia per l’impossibilità di garantire la mobilità sui treni a tutti i cittadini e lavoratori) e la mascherina che molti medici ritengono ormai del tutto inutile ma rappresenta l’iuncarnazione di una psicxosi sociale che sta tenendo lontani milioni di turisti dall’Italia.

Con le multe annullate è uno stato di emergenza imposto senza motivazioni concrete e per di più occultate diventa concreta la possibilità che dinnanzi al prossimo lock-down anche i cittadini più virtuosi trasgrediscano i diktat del presidente del Consiglio…

 

da Sputnik Italia

Il giudice di pace di Frosinone ha emesso una sentenza contestando lo stato di emergenza e annullando le multe fatte durante il lockdown.

La sentenza arriva da Frosinone, dove il giudice di pace Emilio Manganiello ha annullato un provvedimento nei confronti di due cittadini poiché multe ricevute per motivi legati alla violazione del lockdown sono state definite “illegittime”.

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Il giudice Manganiello, con la risoluzione 516/2020, ha deciso di annullare l’ammenda di oltre 400 euro nei confronti di due persone.

“Lo stato di emergenza può essere dichiarato in presenza di calamità naturali o azioni connesse all’attività dell’uomo, come decretato dal codice della Protezione Civile. I due scenari non hanno nulla a che vedere con una pandemia mondiale e tantomeno con emergenze di tipo sanitario”, ha stabilito il tribunale.

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La sanzione era stata emessa nei confronti di padre e figlia, multati dopo essere stati trovati fuori casa durante il lockdown mentre si dirigevano a fare rifornimento di acqua presso un distributore a scheda.

In precedenza, a Milano erano state emesse multe nei confronti di 13 persone poiché si trovavano senza la mascherina all’interno della metropolitana. La multa è di 400 euro per ciascuno dei passeggeri, con la possibilità di riduzione a 280 euro se pagata entro 5 giorni.

SPUTNIK ITALIA

 

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