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NOBEL PER LA CHIMICA ALLE “MATRIGNE” DELLE NEONATE COL DNA ALTERATO. I loro Test su Embrioni Umani usati dal Genetista Cinese Condannato per Bebè Transumane

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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Fino a che punto possono spingersi la scienza e la tecnologia per raggiungere nuovi traguardi nel progresso della ricerca? Mentre gli esperti di bio-etica ancora si stanno ponendo questo inquietante quesito che attiene non solo il cuore, la mente ma soprattutto l’anima dell’umanità la comunità internazionale applaude due delle protagoniste che hanno reso possibile la nascita delle figlie di Frankenstein.

«Il Nobel per la Chimica quest’anno è diviso equamente fra la biochimica francese Emmanuelle Charpentier e la chimica americana Jennifer A. Doudna, le due ricercatrici che hanno messo a punto la tecnica che taglia-incolla il Dna che permette di riscrivere il codice della vita. Le forbici genetiche, che permettono di modificare il Dna, hanno aperto la via a molte terapie un tempo impossibili» scrive l’agenzia ANSA senza menzionare le effettive cure in cui il cosiddetto “genome editing” è già stato applicato con successo. La Crispr/Cas9 scoperto dalle due ricercatrici è il kit rivoluzionario più potente oggi nelle mani dell’ingegneria genetica.

«Può infatti essere utilizzato con uno strumento di altissima precisione (forse più simile a un bisturi che a delle forbici molecolari) per modificare l’informazione genetica (Dna) di animali, piante e microrganismi. Presentata per la prima volta nel 2012, la tecnica ha permesso di rivoluzionare la ricerca nelle Scienze della vita, portandola in una nuova epoca, e ha finora contribuito ad aprire nuove strade per la cura di molte malattie, da alcune forme di tumore alla fibrosi cistica, fino ad avvicinare il sogno di curare le malattie ereditarie».

Aggiunge l’agenzia di stampa sbilanciandosi sulle terapie “futuribili“ ma omettendo il fondamentale particolare che proprio questa sofisticata tecnica biochimica fu sperimentata dal’americana Doudna sugli embrioni umani e ciò spalancò le porte agli agghiaccianti esperimenti di un ricercatore che nel 2018 fece nascere in Cina le prime neonate con il DNA modificato infiammando un dibattitto aspro all’interno della comunità scientifica proprio in relazione ai limiti non ancora tracciati dalle nazioni circa le manipolazioni genetiche.

Le ricercatrici Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna

Lula e Nana, questo il nome dato alle bimbe, furono considerate le prime creature transumane ed il loro “padre scientifico” He Jiankui, il medico cinese della Southern University of Science and Technology di Shenzhen che annunciò la nascita delle gemelle col DNA modificato per ottenere l’immunizzazione dall’Hiv, nel dicembre 2019 fu condannato dal tribunale di Shenzhen a tre anni di prigione per pratica medica illegale e multato per 3 milioni di yuan, pari a circa 430 mila dollari.

Poca cosa rispetto alla fama mondiale acquisita ed agli annunci delle autorità cinesi che avevano promesso una “seria punizione” per il genetista, bollando i risultati del suo esperimento non autorizzato come “cattiva scienza”.

Come illustrato in una corposa inchiesta allora realizzata da Gospa News sulla vicenda, dedicammo un ampio paragrafo proprio alle due ricercatrici oggi premiate con il Nobel per la Chimica. Emmanuelle Charpentier, nata nel 1968 in Juvisy-sur-Orge, ha completato gli studi presso l’Istituto Pasteur e attualmente lavora in Germania, a Berlino, dove dirige l’Istituto Max Planck Unit per le Scienze dei patogeni. Jennifer A. Doudna ènata nel 1964 a Washington e, dopo gli studi nell’Università di Harvard, si è trasferita nell’Università della California a Berkeley, dove lavora attualmente.

TRANSUMANESIMO: LE FIGLIE DI FRANKENSTEIN SONO TRA NOI

In quel dossier che analizzava anche il fenomeno del cosiddetto Transumanesimo, ovvero la cultura scientifica rivolta a costruire esseri super-umani e finanziata da molti guru della Silicon Valley, mettemmo in luce che proprio Doudna si vantò nei convegni scientifici del 2015 e un anno dopo sulla Bbc di aver carpito le potenzialità del Crispr Cas9 nella modifica del genoma non solo di vari organismi quali Lievito del Pane, Pesce Zebrato, Moscerino della frutta, Piante, Topi, Scimmie ma anche degli Embrioni Umani.

Proprio per questo se il genetista cinese condannato per la manipolazione del DNA delle due bimbe può essere ritenuto il “padre scientifico”, le biochimiche oggi insignite di uno dei più ambiti riconoscimenti mondiali possono essere ben ritenute le “matrigne tecnologiche” delle gemelline transumane, pur non avendo concorso nell’aberrante parto, figlio dell’editing genetico da loro creato.

La scoperta della Crispr è avvenuta quasi per caso partendo dalle ricerche di Charpentier sul batterio Streptococcus pyogenes, responsabile di infiammazioni nell’uomo, in particolare con la scoperta di un frammento del patrimonio genetico utilizzato dal batterio come arma per combattere i virus.

Nello stesso anno della scoperta, il 2011, Charpentier ha cominciato a collaborare con Jennifer Doudna per ricostruire in provetta l’arma del batterio, in modo da semplificarla, trasformandola in uno strumento più facile da utilizzare. In un solo anno le due ricercatrici hanno ottenuto delle forbici molecolari capaci di tagliare la molecola della vita, il Dna, e di farlo con precisione, in un determinato sito per poter riscrivere il codice della vita.

 

GEMELLINE COL DNA MODIFICATO: TIMORE PER I CERVELLI ALTERATI

Dal 2012 la tecnica della Crispr/Cas9 è utilizzata in un tutto il mondo, in una vera e propria esplosione di applicazioni. Tra cui quella sconvolgente per la nascita di Lula e Nana adottata dal genetista cinese He Jiankui che, come fu riportato dall’agenzia di stampa Xinhua, è stato giudicato colpevole per “aver effettuato illegalmente manipolazioni genetiche di embrioni per fini riproduttivi”.

Il medico cinese He Jankui protagonista principale al Summit internazionale dell’Università di Hong Kong sull’Human Genome Editing nel 2018

He Jankui si era difeso dalle accuse sostenendo di aver alterato i geni delle gemelle figlie di padre sieropositivo in modo da renderle immuni al virus Hiv, ma l’esperimento non sembra aver ottenuto i risultati sperati.

«A sollevare nuovi dubbi sulla mutazione genetica sono stati di recente alcuni genetisti di Berkeley (Usa), sostenendo in uno studio pubblicato su Nature Medecine che la tecnica del taglia-e-cuci del DNA, oltre a non garantire gli effetti desiderati, porterebbe un rischio di mortalità maggiore del 21%» scrisse allora Repubblica.

Lo scienziato asiatico spiegò di aver “silenziato” il recettore cellulare CCR5, al quale si lega il virus dell’Aids, con l’obiettivo di ottenere la resistenza genetica al virus dell’HIV e, in futuro, quello di passare a vaiolo e colera. Aldilà del pasticcio genetico e delle polemiche suscitate nel mondo della scienza medica per le implicazioni etiche fu la rivista Mit Technology Review dell’omonimo istituto di Boston, ad anticipare rivelazioni clamorose.

NEONATE CINESI TRANSUMANE: CERVELLI ALTERATI

«Una nuova ricerca mostra che la stessa alterazione introdotta nel DNA delle bambine, la cancellazione di un gene chiamato CCR5, non solo rende i topi più intelligenti ma migliora anche il recupero del cervello umano dopo l’ictus, e potrebbe essere collegata a un maggiore successo a scuola» scrisse Antonio Regalado, senior editor di biomedicina sul giornale MIT Technology Review, ipotizzando che quella manipolazione genetica possa migliorare la cognizione e la memoria.

Come riportato nel dettaglio nel nostro precedente articolo, il giornalista scientifico evidenziò uno studio condotto da Alcino J. Silva, un neurobiologo dell’Università della California, a Los Angeles, il quale nel commentare il caso delle gemelline fu risoluto: «L’interpretazione più semplice è che quelle mutazioni avranno probabilmente un impatto sulla funzione cognitiva nelle gemelle». Ma siccome a detta delo stesso medico intervistato l’effetto esatto sulla cognizione è impossibile da prevedere «questo è il motivo per cui non avrebbe dovuto essere fatto».

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Ecco perché, dinnanzi a un mondo inesplorato che può trascinare la ricerca scientifica nell’inferno del Transumanesimo, il Nobel per la Chimica avrebbe potuto essere destinato ad altre protagoniste onde evitare di incensare le “matrigne delle figlie di Frankenstein” che, pur non avendo avuto parte attiva nell’esperimento, ne sono state le ispiratrici attraverso le ricerche sugli embrioni umani.

Premiarle significa invece voler sdoganare il progresso a qualsiasi costo a scapito di ogni considerazione bio-etica. Ma come spiegato nella precedente inchiesta, i finanziatori delle teorie transumaniste sono tra i più potenti e ricchi della terra

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Diventa pertanto semplice paragonare questi pericolosissimi esperimenti chimici a quelli batteriologici sul virus SARS infettato con l’HIV condotti a Wuhan e finanziati dalla Commissione Europea e dall’agenzia governativa americana USAID, strumento della Central Intelligence Agency, e dalla fondazione di Bill Gates, molti anni prima che la pandemia da SARS-COV-2 devastasse il mondo con la sua contagiosità elevata.

La letalità variabile del Covid-19, come dimostrato nelle nostre 21 inchieste WuhanGates, fu infatti attribuita da vari esperti di virologia e bio-ingegneria alle caratteristiche di un organismo genticamente modificato in laboratorio, come sostenuto dall’ex direttore del controspionaggio britannico MI 6, Richard Dearlove, dall’avvocato dei diritti umani Robert F. Kennedy jr, e in ultimo dalla ricercatrice di Hong Kong fuggita negli USA e ora protetta dall’FBI, Li-Meng Yan.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

GOSPA NEWS – BIOETICA – TRANSUMANESIMO

ANSA – NOBEL PER LA CHIMICA A DUE DONNE

REPUBBLICA – CONDANNATO IL CINESE DELLE NEONATE CON DNA ALTERATO

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