di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Almeno un video di quelli circolati in rete riporta il grido dei terroristi islamici (di matrice Sunnita) “Allah Akbar”. Lo riferice Russia Today in merito all’attacco armato simultaneo compiuto da un commando a Vienna che ha provocato la morte di 4 persone, tre civili e un attentatore, e il ferimento di altre 15. Il bilancio potrebbe però aggravarsi perché 7 di loro, tra cui un poliziotto hanno riportato ferite gravi.
Dopo le prime due vittime una donna è morta in seguito alle gravi ferite riportate nell’attacco di stanotte a Vienna. Lo ha riferito il sindaco della capitale austriaca Michael Ludwig, citato dal sito del quotidiano Kronen Zeitung. Nel cuore della notte un altro dei ricoverati è deceduto.
Mancano ancora le conferme ufficiali ma sulla matrice jihadista dell’attentato iniziato intorno alle 20 (UTC) vicino alla sinagoga a Schwedenplatz di Vienna e ad alcuni uffici della comunità ebraica, secondo i media austriaci, permangono pochi dubbi dopo che è stata fatta una rivendicazione pubblica da un gruppo estremista musulmano.
L’assalto sarebbe stato opera di diversi attentatori, uno dei quali con una cintura esplosiva è stato ucciso. Almeno 4 i componenti del commando, di cui quello ferito mortalmente dalla polizia, era noto ai servizi di sicurezza antiterrorismo (Bvt) per essere stato uno dei 90 islamisti austriaci che hanno cercato di recarsi in Siria. Sarebbe stato simpatizzante dell’ISIS nato nel 2000 a Vienna in una famiglia di origini albanese della Macedonia del Nord. Secondo altri media austriaci poco prima di entrare in azione l’uomo aveva prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi.
“Erano le 20 e sono stati segnalati colpi d’arma da fuoco – ha detto il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer, parlando dei primi momenti dell’attacco -. Macchine della polizia si sono recate sul posto. Poi contemporaneamente in altri punti della città ci sono stati altri attacchi”.
https://www.youtube.com/watch?v=2Re61lJRwjw&feature=youtu.be
«I jihadisti hanno rilasciato una dichiarazione che rivendica la responsabilità dell’attacco terroristico a Vienna lunedì in tarda serata, secondo SITE Intelligence Group, una società americana che afferma di monitorare l’attività di informazione degli estremisti» ha riportato Sputnik International.
I sostenitori di Daesh, secondo SITE, sono “gioiosi” mentre descrivono gli autori come “leoni” e affermano che l’attacco di Vienna è “parte del disegno di legge” L’Austria deve per il suo coinvolgimento nella coalizione guidata dagli Stati Uniti che combatte contro il gruppo terroristico Daesh. Quest’ultimo è noto anche come ISIS o ISIL (Stato Islamico fondato dal califfo Al Baghdadi a Mosul in Iraq).
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L’attacco è avvenuto poche ore prima che l’Austria imponesse nuove restrizioni nazionali per cercare di arginare i crescenti casi di coronavirus. Molte persone erano fuori a godersi bar e ristoranti che ora sono chiusi fino alla fine di novembre. Pare che gli aggressori, col volto travisato, abbiano sparato con armi semiautomatiche ed in particolare l’AK 47 Kalashnikov, il fucile prediletto dai terroristi islamici.
Il premeditato atto terroristico capita a pochi giorni dall’attentato avvenuto a Nizza, in Francia, nel quale un immigrato clandestino tunisino, sbarcato nell’isola italiana di Lampedusa e poi arrivato in Costa Azzurra, ha ucciso sgozzandoli il sacrestano della Basilica di Notre Dame e due fedeli in preghiera.
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Ma fa seguito ad un altro evento di apparente matrice religiosa avvenuto nei giorni scorsi sempre nella capitale austriaca per l’assalto teppistico ad una chiesa da parte di una trentina di giovani di nazionalità presumibilmente turca.
«L’incidente nella chiesa di Sant’Antonio nel quartiere Favoriten di Vienna è avvenuto giovedì sera. Lo ha riferito il giorno dopo il quotidiano Kurier, secondo il quale gli investigatori sospettano che gli intrusi fossero giovani turchi che si erano organizzati tramite i social media – ha riferito il giornale online KuxNow – La polizia ha detto che un prete ha chiamato la polizia quando i giovani hanno iniziato a prendere a calci i mobili e che si sono dispersi in diverse direzioni prima dell’arrivo degli agenti. Nessun danno è stato causato e nessuna persona è stata ferita o minacciata, secondo un comunicato della polizia sabato».
Dopo questo episodio il cancelliere austriaco Sebastian Kurz aveva affermato che il suo governo non tollererà l’estremismo religioso. « Continueremo risolutamente la lotta contro l’Islam politico e non mostreremo alcuna falsa tolleranza qui» aveva twittato il politico. A distanza di pochi giorni ecco il terribile e mortale attacco armato.
Il MIT, i servizi segreti della Turchia, è stato più volte accusato dai media curdi e siriani di favorire il reclutamento, l’addestramento e il trasferimento in Siria, Libia ma anche in Europa di jihadisti di Al Qaeda o dell’ISIS, utilizzati come mcercenari nelle zone di conflitto in Me3dio Oriente, ad Afrin come a Tripoli. Il controspionaggio turco avrebbe utilizzato la stessa tattica dell’Arabia Saudita nello Yemen: prima arrestare gli estremisti jihadisti e poi liberarli solo a condizione di combattere per gli interessi del paese a fianco degli eserciti regolari.
Se la sinagoga fosse stata effettivamente uno dei bersagli scelti dell’attacco a Vienna, si tratterebbe del terzo attentato in poco più di 40 anni. Nell’aprile 1979 un chilogrammo di esplosivo al plastico deflagrò nel cortile della sinagoga viennese e l’attentato venne rivendicato da un gruppo terroristico palestinese. Nell’agosto 1981, ancora il terrorismo palestinese colpì la sinagoga di Seitenstett, uccidendo due persone e ferendone gravemente 21.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – JIHADISTS REPORTS