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LA PANDEMIA PORTA LAVORO! Cercasi 300 CAVIE UMANE per l’Inquietante Vaccino AstraZeneca. Dalla “rossa” Emilia si parte…

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

The show must go on! La drammaturgia terribile quanto le tragedie di Eschilo deve continuare. Ecco quindi per l’Italia la grande opportunità. Altro che Great Reset, ovvero l’annientamento profetizzato dai complottisti che denunciano il Nuovo Ordine Mondiale… Qui c’è vita vera e possibilità di rilancio occupazionale!

Da dove arriva l’appello nazionale? Ovviamente dall’Emilia Romagna, conquistata a fatica dal Partito Democratico (col largo impiego di sardine in piazza), che, guarda caso, il Ministero della Salute Roberto Speranza del PD, ha proprio ieri preservato, come gli altri feudi della sinistra di Lazio, Campania e Toscana, dal lockdown asfissiante destinato invece solo alle zone rosse, individuate nelle principali regioni amministrate dal centrodestra (Piemonte, Lombardia e Calabria).

DPCM FARSA DEL PANDEMISTA CONTE SALVA I FEUDI PD. Ristoranti aperti in Lazio, Toscana e Campania

Tenetevi forte perché per 300 di voi c’è una nuova chance professionale! Visto che le lauree in ingegneria non garantiscono assunzioni più remunerative di 600 euro al primo incarico. Visto che i laureati in Scienze della Comunicazione sono ormai tutti disoccupati se non si sono specializzati nella traduzione del lessico del Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, dal campano troglodita all’italiano fluente, ecco un’opportunità imperdibile per i giovani laureandi, laureati o disoccupati sani d’Italia: c’è la possibilità di fare qualche soldo diventando CAVIE UMANE!.

Con la prosopopea di chi si sente depositario della verità assoluta escatologica (ma probabilmente ha pià dimestichezza con la scatologia…) uno dei più importanti media del Bel Paese (Ansa) ha squarciato la luce delle tenebre dell’incipientee lockdown, soft, medium o hard (come uno spettacolo porno), annunciando l’imminente possibilità di diventare protagonisti della lotta contro la pandemia.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena, prima in Italia, ha infatti lanciato l’appello alla ricerca di 300 volontari che decidano di aderire ai trials clinici di AstraZeneca per la fase 3 del vaccino contro il Covid-19.

MISTERO JOAO, VOLONTARIO VACCINO ASTRAZENECA MORTO DI COVID-19 A 28 ANNI. Il farmaco in Italia a dicembre agli anziani delle RSA

Le procedure di verifica dei vaccini delle grandi Big Pharma sono estremamente riservate. Pertanto non è dato sapere se nella ricerca farmaceutica siano stati compiuti passi avanti rispetto al vaccino che avrebbe scatenato reazioni avverse a due volontari inglesi tanto da rendere uno dei due esposto al rischio di paralisi per mielite neurologica e tanto da imporre una temporanea sospensione dei trials nel Regno Unito.

Sempre per motivi di privacy non si può nemmeno sapere se le sperimentazioni sono migliorate dopo che il 28enne brasiliano Joao Pedro Feritosa, neolaureato in Medicina a Rio de Janeiro ed entusiasta di combattere il virus Sars-Cov-2 come volontario nei test AstroZeneca, è morto in cirostanze altamente misteriose: per una complicazione da infezione Covid-19 naturale o indotta, oppure per un placebo difettoso o per altre cause sconosciute. Persino alle autorità sanitarie brasiliane è stata negata ogni informazione sul caso, come riportato da Gospa News nel dettaglio.

Si sa che i brevetti farmaceutici rendono miliardi e pertanto è comprensibile che rimangano segrete le fasi di sperimentazione. Ciò è più che mai comprensibile soprattutto per varie industrie dei medicinali che collezionano condanne pesantissime ogni anno per MORTI AMMAZZATI DAI FARMACI, non per incidenti occasionali di percorso.

WUHAN-GATES 21. “PANDEMIA PIANIFICATA DA DECENNI”. Kennedy accusa Gates e Fauci. Il Complotto in 200 righe: sunto di 30 Inchieste. Papa: “Troppi interessi”

Come sostiene Robert F. Kennedy jr, nipote del presidente americano assassinato JFK, non esistono controlli sufficienti per valutare la pericolosità dei vaccini. Negli anni scorsi ha fatto causa al Dipartimento della Salute degli Stati Uniti d’America ed ha vinto costringendo HHS ad ammettere la mancanza di controlli su questa tipologia di farmaci.

Non solo. Kennedy sostiene pure che l’attuale pandemia sia stata progettata da decenni avvalorando la tesi di quegli eminenti virologi che ritengono il virus SARS-Cov-2 costruito in laboratorio, probabilmente a Wuhan dove i primi esperimenti sul SARS-1, il genotipo del 2003, infettato con l’HIV furono avviati nel 2004 grazie ad un finanziamento della Commissione Europea presieduta da Romano Prodi, futuro premier in Italia col PD nel 2006.

WUHAN-GATES – 9. LE PROVE: HIV inserito in un virus SARS nel 2004. Grazie ai milioni UE della Commissione Prodi

Perché stupirsi, quindi, che in una delle regioni più rosse d’Italia come l’Emilia Romagna parta il reclutamento per le cavie umane di quel vaccino AstraZeneca che sarà poi prodotto nel Lazio del governatore Nicola Zingaretti, segretario nazionale del PD? Perchè stupirsi che l’assessore alla Salute del governo regionale emiliano targato PD ne sia entusiasta?

Chi vuole informarsi per un impiego da volontario che sarà probabilmente molto ben retribuito legga con attenzione la comunicazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena che riportiamo testuale qui sotto. Uomo avvisato, mezzo salvato, recita un antico adagio…

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

WUHAN-GATES -15. IMPOSTI ALL’ITALIA VACCINI COVID DI LOSCHE BIG PHARMA: Affarone DEM Gates-Zingaretti all’ombra di Palamara


 

Anche l’Emilia-Romagna parteciperà alla sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca contro il Coronavirus. Lo farà con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, uno dei sette centri italiani scelti per testare il vaccino sviluppato dall’Università inglese in collaborazione con l’azienda biofarmaceutica. Sarà, nello specifico, la Struttura complessa di Malattie Infettive ad occuparsi della sperimentazione, “arruolando” e seguendo 300 pazienti volontari provenienti da tutta la regione. L’annuncio, con la presentazione del programma, è stato dato oggi in video conferenza stampa, a Modena.

“L’Emilia-Romagna, attraverso una delle nostre eccellenze, che è l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, fa la sua parte in una sperimentazione che tutti noi attendevamo con grande trepidazione: non possiamo che essere orgogliosi- sottolinea Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute-. Ancora una volta viene riconosciuto il valore della sanità pubblica della nostra regione e la qualità professionale di chi ci lavora, mettendo ogni giorno le proprie competenze e le proprie energie al servizio dei cittadini. Desidero ringraziare- conclude Donini- tutti coloro che parteciperanno a questo percorso, dai clinici ai volontari, con l’augurio che possa concludersi in modo rapido e positivo”.

“Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di come l’impegno serio e costante di professionisti della sanità venga premiato, e di come l’integrazione forte tra assistenza e Università sia sempre e comunque un valore inestimabile per un’Azienda di elevato livello come la nostra-commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Claudio Vagnini-. La nostra struttura complessa di Infettivologia è stata selezionata non a caso, ma in seguito a una serie di pubblicazioni fatte nei mesi precedenti da cui è emerso il livello elevatissimo di qualità scientifica. L’agenzia che si occupa degli arruolamenti (Contract Research Organization, Cro) ha svolto diverse visite nei mesi scorsi, rilevando come qui sussistano tutte le condizioni per poter condurre uno studio così importante”.

L’auspicio è che le prime dosi del vaccino possano essere somministrate quanto prima ai volontari, non appena verrà espletata tutta la parte burocratica necessaria. Sarà necessario infatti “arruolare”, a partire da tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna, 300 persone, che sceglieranno volontariamente di far parte del trial(e cioè della sperimentazione clinica del vaccino). Gli aspiranti volontari potranno candidarsi contattando un apposito numero verde, che verrà comunicato non appena sarà disponibile.
Se l’iter procederà come previsto, fase dopo fase, la speranza è che il vaccino possa essere disponibile per la popolazione a partire da aprile 2021.   Come spiega Cristina Mussini, direttore della Struttura complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, “questo studio rappresenta una straordinaria opportunità di avere accesso al vaccino che è stato acquistato dal nostro Paese. I partecipanti, 30mila in tutto il mondo, con età maggiore di 18 anni e senza patologie scompensate o precedente infezione da Sars-CoV-2 verranno ‘randomizzati’ 2:1. Vale a dire che 2 riceveranno il vaccino e 1 il placebo, e faranno due somministrazioni, ma saranno seguiti per due anni. A coloro che non avranno ricevuto il vaccino, sarà offerto gratuitamente una volta concluso lo studio”.
La Struttura complessa di Malattie Infettive porterà avanti lo studio in collaborazione con la Patologia Generale dell’Università di Modena e Reggio, avvalendosi della parte assistenziale infermieristica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
“Come immunologo e ricercatore impegnato fin dal primo giorno nella lotta contro il Covid- precisa Andrea Cossarizza, professore ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche materno infantili e dell’adulto di UniMoRe)-credo che il vaccino sia lo strumento con la più alta possibilità di sconfiggere questo virus, e possa avere grande efficacia e fattibilità. In questo particolare momento storico, questa strada è di primaria importanza e va intrapresa mettendo insieme tutte le nostre competenze scientifiche e le nostre forze organizzative, per arrivare al risultato che tutti attendiamo”.

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