LOCKDOWN A RAFFICA: 3 ITALIANI SU 5 A RISCHIO PSICHIATRIA… L’esperta Silvana De Mari spiega i danni delle restrizioni
ULTIME SCHIZOFRENICHE PREVISIONI: ZONE ROSSE A YO-YO
Se in Italia il Presidente della Repubblica avesse a cuore il bene degli Italiani più delle sorti del suo ex Partito Democratico, dinnanzi l’ultimo teatrino di Sei personaggi in cerca d’autore come i minestrelli dei vari Dicasteri interessati dalla pandemia (da Roberto Speranza alla Salute – in copertina – fino a Francesco Boccia agli Affari Regionali) sarebbe intervenuto a gamba tesa per rilevare quantomeno l’incostituzionalità di una valanga di DPCM ed ordinanze del ministero sanitario che impongono misure restrittive delle libertà personale e imprenditoriale in modo totalmente schizofrenico tanto da legittimare un amletico dubbio…
Che abbia interessato anche i componenti del Governo di Giuseppe Conte quella percentuale del 65 % di cittadini che secondo uno studio ha fatto registrare turbe psichiche conseguenti al divieto di uscita di casa senza urgenti e inderogabili motivi)?
Fino a qualche mese fa l’obbligo di dimora (nel proprio comune) si applicava solo alle persone sospettate di gravi reati e non alle regioni “zone rosse”… Ma non paghi di aver imposto il lockdown più duro del mondo nella scorsa primavera, divenuto poi massonico-comunista quando furono vietate le Sante Messe per Pasqua ma autorizzate le parate di bandiere rosse per il 25 aprile, oggi gli italici governanti s’improvvisano piccoli despoti – legittimati dalla totale vacuità dell’opposizione di centrodestra in sonno come i neuroni del fu leader Silvio Berlusconi – defecando sulla testa degli esasperati sudditi i coliformi virulenti (certamente più del COVID-19 quando si concede di curarlo senza impedire terapie efficaci come avvenuto con idrossiclorichina e cortisone...) di dissennati dicktat.
Appena l’Italia s’è desta nella zona gialla ormai diffusa per il calo di indice RT, contagi e morti, eccoli confabulare concitati alla ricerca di un “antidoto” che possa scongiurare l’attenuarsi del panterrorismo pandemista! Altrimenti come si farà a convincere quel 60 % di italiani non ancora intenzionato (secondo alcuni sondaggi) a spararsi i frettolosi vaccini che loro hanno già acquistato da multinazionali partner di tanti precedenti investimenti sanitari ormai sospetti???
Ecco quini dopo il lockdovn totale – orrendamente ferale persino per i parenti in lutto cui fu fatto divieto di porgere l’estremo saluto al proprio caro (sia mai fosse venga in mente l’idea di chiedere una delle vietatissime autopsie per capire le reali cause del decesso) – il passaggio ai lockdown a “yo-yo”, 15 giorni sì, cinque giorni no, un weekend sì. i feriali no, le festività sì (con prefestivi) e gli altri no…
Ma attenzione! Nel mezzo di tal marasma si è magnanimente offerta la possibilità agli stranieri di venire in Italia a risollevare le sorti di una delle voci fondamentali del PIL: il turismo! Falcidiato non tanto dalla pandemia, non solo dai lockdown ma soprattutto dalla comunicazione terroristica costruita nei dettagli di essi: ma il permesso vige solo prima del 20 dicembre e dopo il 7 gennaio, con buona pace dei viaggiatori internazionali che sprovvisti di un ministro Boccia capace di far spostare gli orari della Messa di Natale non sanno a che santo votarsi per chiedere il rinvio delle vacanze natalizie. Quanto mi piacerebbe che il 7 gennaio tutto il mondo ortodosso devoto al Patriarca di Mosca si riversasse in Italia in massa a festeggiare il loro posticipato Natale!
Bene ha fatto un bar di Alba, un tempo regno dell’enogastromia ghiotta contigua alla Langa del Barolo oggi landa di disperazione come il resto del paese, a non riaprire dopo il 13 dicembre pur avendone la possibilità grazie all’ingresso del Piemonte in zona gialla: “riapriremo quando potremo servirvi come meritate e ci meritiamo di fare”.
Aprire a singhiozzo per poi chiudere nei giorni clou prefestivi e, si ipotizza in questi giorni, magari anche già nel prossimo weekend perchè si “temono spostamenti”, è un vezzo che si possono concedere i piccoli esercizi a conduzione familiare. Gli altri rischiano di perderci se interrompono “a yo-yo” come i lockdown la cassaintegrazione dei dipendenti. Ma lascio ad ognuno dei martoriati ristoratori e baristi italiani, memorabile stirpe di grandi lavoratori e imprenditori capaci di conquistare le aree turistiche del mondo intero, l’ardire di scommettere come meglio credono mentre i “podestini” del Conte bis giocano con la vita degli italiani come a briscola col morto…
C’è davvero da impazzire! E oravediamo perché… Dopo questa parentesi d’inevitabile sarcasmo satirico, finalizzato ad evitare una serqua di querele nell’uso degli improperi triviali che giustapposizione evocherebbe per siffatti politicanti, passiamo alle analisi assai serie e preoccupanti.
«Quest’anno, le vicende della pandemia hanno acuito la sofferenza delle persone affette da patologia psichica, spesso costrette a vivere lontano dalle proprie famiglie per ragioni terapeutiche e che si sono trovate in alcuni casi ad affrontare in solitudine gli effetti della chiusura».
Queste parole le proferì Sergio Mattarella, al secolo Presidente della Repubblica nella giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre), forse senza nemmeno accorgersi della gravità delle sue affermazioni e senza nemmeno leggere le statistiche diffuse da RaiNews: «L’epidemia di Covid-19 ha provocato disturbi psicologici durante il lockdown nel 65% degli italiani». Se le frazioni non sono un’opinione il 65 % coincide a più dei 3/5 della popolazione che rischiano di finire dallo psicologo o peggio in psichiatria: tre italiani su cinque!
Lasciamo perciò spazio ad un’affermata e saggia esperta di problematiche psicologiche come la stimata dottoressa Silvana De Mari affinché spieghi nel dettaglio i motivi di tali drammatiche conseguenze. Riprendiamo le parti essenziali dell’intervista rilasciata a La Nuova Bussola inerenti i rischi per la salute mentale dei lockdown rimandando a tale media, invece, per le considerazioni del medico sui moventi geopolitici da “grande reset’ alla base di essi.
F.G.C.C.
Un popolo chiuso in casa impazzisce: è allarme psicodemia
di Paolo Gulisano
Estratto da La Nuova Bussola del 14 dicembre
Silvana De Mari è un personaggio ben noto. Scrittrice di grande successo, negli ultimi anni è diventata anche una importante testimone della fede attraverso i suoi articoli e il suo blog. Ma prima di tutto Silvana De Mari è un medico, chirurgo endoscopista, ed è anche una psicoterapeuta della scuola cognitivista. Di fronte alla crescente evidenza di un diffuso e dilagante disagio psichico causato dalle modalità di gestione dell’epidemia da Covid, la Bussola l’ha intervistata proprio in questa sua veste.
Dottoressa De Mari, sembra che ci sia una pandemia nascosta, e di cui non parla nessuno: una pandemia di disturbi psichici. Ce lo può confermare?
Purtroppo sì. L’essere umano è stato creato per vivere al sole, per vivere una vita dove ci sia stabilità, sia permesso il lavoro, dove lui possa essere padrone dei propri movimenti e, entro certi limiti, del proprio destino grazie ad alcune sicurezze immutabili: famiglia, religione, suola, lavoro, sanità.
Questo che cosa c’entra con i disturbi psichici?
Uno studio coreano dimostra che il virus si contagia all’interno, non all’esterno. Camminare all’aria aperta permette la formazione di vitamina D e di serotonina. Traduco in parole povere: chi non cammina all’aria aperta un numero sufficiente di ore, ha un crollo del sistema immunitario e un crollo della psiche. Se verificate il foglietto illustrativo della quasi totalità degli antidepressivi troverete indicato che il loro meccanismo d’azione consiste nell’aumentare il tasso di serotonina.
Quindi, uscire di casa è salutare?
La prima regola per un depresso è: alzati e cammina. La prima regola per creare un depresso è: stai chiuso in casa. Le endorfine si formano durante lo sforzo massimale, la corsa, oppure nella preghiera. Vietare o deridere la religione, con l’ometto politico che spiega l’orario della messa di Natale secondo la bizzarra teoria di un virus notturno, ma non serale oppure il minuscolo comico che spiega che Dio si può pregare anche in bagno, sono un’aggressione non solo alla religione, ma anche alla nostra storia. Nella corsa a chi ha fatto peggio però, ci sono le gerarchie cattoliche, le chiese sono state chiuse prima di bar.
Sta delineando un quadro piuttosto fosco…
Il secondo gravissimo danno infatti è l’insicurezza. Nei loro imperdibili libri i neuropsichiatri David Servain Schreber e Seligman riportano gli esiti di esperimenti analoghi fatti rispettivamente con cani e topi, consistenti in scariche elettriche imprevedibili. Nel suo libro anticancro e il dottor Servain Schreber riporta come nei topi di laboratorio sottoposti a scosse elettriche imprevedibili, cioè a un tipo di stress stranamente simile a quello a cui si sottopongono i DPCM di Conte, avessero un crollo del sistema immunitario, mediato evidentemente dai picchi di cortisolo, e di conseguenza su di loro il cancro ha attecchito con più facilità.
Quindi?
I cani impazzivano: picchiavano la testa contro le sbarre delle gabbie, si mangiavano la coda. Nulla di tutto questo invece dove le scosse elettriche erano prevedibili. Dove si dà un senso a quello che sta succedendo, la nostra psiche è in grado di reagire perfettamente. Alla depressione da mancanza di sole e movimento e la imprevedibilità di divieti che distruggono ogni gesto della vita umana, si aggiungono poi problemi specifici: il proprio bar che fallisce, il proprio negozio di scarpe che, mentre è pieno della collezione primaverile, deve restare chiuso. Tutto questo su persone già in equilibrio.
E per chi è già in disequilibrio?
Una tragedia ancora maggiore sulle persone. Una persona affetta da schizofrenia riesce a compensarsi nel momento in cui è circondata da un ambiente stabile sereno. Discorso analogo per le persone affette da autismo. Per queste persone quello successo è stata una catastrofe.
Che cosa pensa della quarantena forzata dei bambini e degli adolescenti che sono ancora in DaD?
La perdita della socialità e della scuola ha anche effetti cognitivi: i bambini hanno dimenticato le tabelline, altri addirittura come si scrive. I bambini vivono immersi in un mondo di morte con bollettini di morte. Qualcuno può veramente pensare che tutto questo non scatenerà nei bambini disturbi fobici che sarà difficilissimo curare? A questo si aggiungono i sensi di colpa. Una maestra ha sgridato un bambino che aveva prestato la gomma a un compagno dicendogli di essere responsabile dell’eventuale morte di un nonno. Una nazione che fa un’attenzione infinita perché non si possa creare nemmeno una vaga sfumatura di colpa in una donna che abortito, ha serenamente accusato i giovani di essere gli assassini dei propri genitori o dei propri nonni per aver fatto cose banalmente umane: andare a correre o entrare in un bar alla sera.
Da mesi milioni di persone vivono sotto una pressione psicologica pesantissima, bombardati da messaggi mediatici terrorizzanti. Che effetto può avere tutto questo sulla salute?
Si chiama PNEI, psico neuro endocrino immunologia la nuova branca della medicina che esplora i rapporti tra sistema immunologico, sistema endocrino, mente e cervello. La situazione creata dalla pandemia si può riassumere così dal punto di vista biochimico: cortisolo altissimo, adrenalina alta, serotonina bassissima, endorfine bassissime. Possiamo quindi renderci conto che avremo un aumento a picco di cancro, malattie vascolari e malattie degenerative. Tutto questo andrà ad aggiungersi all’impennata di morti dovuta alla sospensione dell’attività diagnostica e terapeutica.
Come si può affrontare questa “psicodemia”? Con che mezzi?
Uno solo, con l’arma della verità. Ma non sarà facile. Rischiamo carcere, multe atroci e Tso. Ma abbiamo dalla nostra San Michele Arcangelo. Potremmo farcela.
Le autorità sanitarie e politiche non sembrano tenere conto di questi aspetti. Eppure, avere una popolazione di depressi e di ansiosi dovrebbe costituire una seria preoccupazione.
Dipende da cosa si deve ottenere. Se si vuole ottenere un popolo forte che difenda la sua vita, le sue tradizioni, i suoi figli e i suoi confini queste regole sono sbagliate. Se quello che si vuole ottenere è un popolo allo sbando, annegato in una denatalità sempre più grave, che non sia in grado di costruire un futuro, che quindi, schiacciato tra la paura del virus e la colpa di non essere riuscito a creare una società dove il virus non potesse circolare, permetta di essere “resettato”, allora il comportamento è quello ideale. L’Italia è quella che ha fatto peggio, più morti e più vita, scuola, religione ed economia distrutte, ma è evidente che c’è una regia comune… (leggi tutto)
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/
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