Nei reportages WuhanGates n. 24 e 28 abbiamo narrato il curriculum dei due più mimportanti esponenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il direttore generale Tedros Adhanom Gebreyesus, definito un “criminale” dall’esercito nazionale dell’Etiopia per la sua fedeltà ai guerriglieri del TPLF, ed il suo assitente generale Ranieri Guerra, già dirigente del Ministero della Salute in Italia ed ora componente di spicco del Comitato Tecnico Scientifico del governo accusato dal Codacons di essere in conflitto d’interessi per il suo passato da consigliere di amministrazione della fondazione di una famosa Big Pharma dei vaccini.
Ora emerge chiaramente che la stessa OMS ha intimato a tutti i suoi collaboratori in Italia di non presentarsi e non collaborare con la magistratutura che a Bergamo sta indagando per epidemia colposa e falso in relazione alla moria sospetta di cittadini denunciata dall’associazione Noi Denunceremo, costituita dai parenti delle vittime dell’infezione. Li ha quindi invitati a non rivelare la verità di cui erano a conoscenza in merito alla pandemia…
La questione riguarda il piano pandemico di emergenza che l’Italia non avrebbe mai aggiornato trovandosi impreparata non solo nella strategia sanitaria ma anche in quegli obblighi di stoccaggio di mascherine protettive e antivirali che avrebbero dovuto essere previsti per legge.
Sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica di Bergamo, provincia dove c’è stata una delle stragi più gravi in Italia a causa del Covid-19, che però ha avuto difficoltà a raccogliere le informazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità proprio perchè dal quartier generale di Tedros da Ginevra è partito l’ordine di non presentarsi dai magistrati avvalendosi dell’immunità diplomatica.
Il quotidiano Il Giornale ha pubblicato il testo integrale della lettera inviata dall’OMS ai suoi collaboratori tra cui il ricercatore Francesco Zambon che pubblicò uno studio sull’assenza di un piano pandemico aggiornato successivamente rititrato dalla stessa OMS come svelato dall’inchiesta della trasmissione televisiva Report di RAI3.
Prima di leggere l’inquietante email con cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato i suoi collaboratori a NON COLLABORARE CON LA MAGISTRATURA ITALIANA vediamo la testimonianza rilasciata dal dottor Zambon che ha deciso di non avvalersi dell’immunità diplomatica e raccontare quanto sa ai magistrati.
“Più volte Ranieri Guerra, sia via mail che per telefono – racconta Zambon – mi ha chiesto di modificare la datazione del piano pandemico italiano. Lui voleva che io scrivessi nel rapporto che il piano, dal 2006, era stato aggiornato, usando proprio le parole updatedand reconfirmed. Consultandomi con tutti gli autori del rapporto, abbiamo deciso assolutamente che potevamo scrivere reconfirmed perché in effetti non era cambiato neanche di una virgola dal 2006, ma certamente non potevamo scrivere updated cioè aggiornato. Questo sarebbe stato dichiarare il falso ed io non me la sono sentita”.
Guerra, da parte sua, è intervenuto nella trasmissione televisiva Non è l’Arena di Massimo Giletti sostenendo di aver soltanto chiesto alcune rettifiche e un rinvio della pubblicazione per non cogliere di sorpresa il Ministero della Salute. Ma Zambon dichiara cose assai più sconcertanti (come riportato da Il Giornale).
«Mi telefonò Ranieri Guerra e mi disse che era sulla porta del direttore generale e che se non avessi modificato il testo come richiesto, avrebbe detto che c’ero io dietro la puntata di Report che metteva sotto accusa l’Oms. Ma io della puntata di Report di quella sera non sapevo assolutamente niente. E solo, poi guardandola, capii perché: si facevano pesanti accuse sui legami tra Cina, Etiopia e altre cose e c’era anche una parte dedicata al piano pandemico. A Ginevra c’era una grandissima apprensione per l’inchiesta e quindi anche Tedros certamente lo sapeva, cosa che ovviamente mi avrebbe messo in una posizione estremamente difficile, potevo essere licenziato in qualsiasi momento».
Nell’ambito dell’inchiesta per epidemia colposa e falso i magistrati di Bergamo nelle scorse settimane convocarono i referenti dell’OMS tra cui lo stesso Zambon che inizialmente non si presentò adducendo come giustificazione l’immunità diplomatica come richiesto dall’OMS.
Ecco dunque la scottante email pubblicata da Il Giornale in cui l’agenzia sanitaria dell’ONU ha invitato i suoi collaboratori italiani a non rispondere alla richiesta della Procura della Repubblica.
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/
«Siete pregati di non rispondere alla convocazione della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza e di inviarci senza indugio la richiesta ricevuta dai pubblici ministeri di modo che possiamo allegare questa richiesta alla nostra lettera alla Procura e al Ministero degli Esteri» si legge nella mail dell’OMS in possesso dell’AGI, datata 1 novembre 2020.
A firmare la missiva sarebbe il capo dell’ufficio legale dell’Oms Europa, Chantal Streijffert Garon. «È importante notare – si legge – che ci sono diverse cause legali in corso collegate al Covid-19 e numerose inchieste parlamentari che coinvolgono l’Oms. Dobbiamo stare attenti a non creare un precedente o a rinunciare in modo implicito alle immunità partecipando agli interrogatori».
«Sappiamo che fate parte del team che ha scritto il report ‘An unprecedent challenge: Italy’s first response to Covid-19’, che è stato coordinato da Francesco (Zambon, ndr). Sappiamo che la Procura di Bergamo sta svolgendo un’indagine sulla risposta del Governo italiano al Covid-19. In questo contesto, vi informiamo che i membri dell’Oms e i suoi consulenti sono protetti dalla Convenzione che prevede l’immunità diplomatica nell’ambito delle funzioni ufficiali svolte per conto dell’Oms. Pertanto, membri e consulenti non possono essere chiamati dai tribunali in base alla giurisdizione nazionale a meno che l’Oms non rinunci a privilegi e immunità in seguito a una richiesta tramite i canali diplomatici che coinvolga il ministro degli Esteri».
Come ha svelato in anteprima Gospa News sono emersi gravi conflitti d’interessi anche in merito alla task-force OMS nominata dal direttore generale Tedro Adanhom Gebreyesu per indagare sulle origini del virus SARS-Cov-2: uno dei componenti, infatti, è il finanziatore dei pericolosi esperimenti sui coronavirus infettati con l’HIV per costruire dei supervirus chimera condotti nei laboratori del Wuhan Institute of Virology e della North Carolina University a Chapel Hill.
Redazione Gospa News