Prosegue, nell’indifferenza del mondo occidentale, la guerra nello Yemen. Poche ore fa, secondo quanto riportato dal network Live5News, una tremenda esplosione si è veriicata nell’aeroporto di Aden causando 22 morti e almeno 50 feriti.
«Una grande esplosione ha colpito l’aeroporto nella città di Aden, nello Yemen meridionale, mercoledì, poco dopo che un aereo che trasportava il governo appena formato è atterrato lì, hanno detto funzionari della sicurezza. Almeno 22 persone sono state uccise e 50 ferite nell’esplosione. La fonte dell’esplosione non era immediatamente chiara e nessun gruppo ha rivendicato l’attacco all’aeroporto». Si è verificata intorno alle 8,48 AM Est ovvero le 13,48 in Italia.
«Nessuno sull’aereo del governo è rimasto ferito. I funzionari hanno poi riferito di un’altra esplosione vicino a un palazzo della città dove i membri del Gabinetto sono stati trasferiti in seguito all’attacco all’aeroporto. E la coalizione guidata dai sauditi ha successivamente abbattuto un drone carico di bombe che ha tentato di colpire il palazzo, secondo il canale televisivo Al-Arabiya di proprietà saudita. Il rimpasto di governo è stato visto come un passo importante verso la chiusura di una pericolosa spaccatura tra il governo del presidente yemenita sotto attacco Abed Rabbo Mansour Hadi e i separatisti meridionali sostenuti dagli Emirati Arabi Uniti. Il governo yemenita sostenuto dai sauditi è in guerra con i ribelli Houthi alleati dell’Iran, che controllano la maggior parte dello Yemen settentrionale e la capitale del paese, Sanaa. Le riprese di AP dalla scena all’aeroporto hanno mostrato i membri della delegazione governativa che sbarcano mentre l’esplosione ha scosso il terreno. Molti ministri sono tornati di corsa sull’aereo o sono corsi giù per le scale, cercando riparo».
Soltanto pochi mesi fa le bombe saudite, fabbricate dalla multinazionale americana Raytheon e dalla tedesca Reinmethall che le costruisce in Sardegna e riesce ad esportarle nello Yemen aggirando sagacemente l’embargo Onu, avevano fatto una strage di 19 bambini, quasi ignorata dai media di mainstream perché avvenuta nei territori controllati dagli Houti di confessione Sciita, e pertanto nemici dei Musulmani Sunniti alleati dell’Occidente.