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CRESCE IL MISTERO SULLA STRAGE IN CASA DI RIPOSO DOPO FOCOLAIO DI COVID-19. 5 anziani uccisi dal monossido ma non si trova la fonte. Già vaccinati?

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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AGGIORNAMENTO DEL 18 GENNAIO ORE 20 (UTC + 1)

“Ci sono dei morti: cinque donne intossicate apparentemente dal monossido di carbonio e altre sette persone, due operatori socio sanitari e cinque ospiti della casa di riposo Villa dei Diamanti di Lanuvio, ricoverate in gravi condizioni in ospedale. Alcune di loro sottoposte anche a ossigenoterapia in camera iperbarica. C’è una caldaia esterna al perimetro abitato dell’edificio che secondo la proprietà della struttura era stata revisionata soltanto dieci giorni fa e «che a valle delle verifiche – spiega l’avvocato Daniele Bocciolini che assiste la proprietaria della casa di riposo Sabrina Monti – non presentava anomalie». Insomma, quell’impianto di riscaldamento funzionava come avrebbe dovuto”.

E’ quanto riporta Camilla Mozzetti sul quotidiano Messaggero aggiungendo che in quella villetta sulle colline dei Castelli Romani i vigili del fuoco hanno pure rinvenuto una quantità abnorme di monossido di carbonio pari a 600 parti permilione e nessun altro dispositivo a combustione, stufa o fungo o bombola a gas che fosse, utile a giustificarne una tale presenza.

I carabinieri della compagnia di Velletri non escludono altre ipotesi. «A partire dalla presenza, poi occultata, di dispositivi di riscaldamento alternativi all’impianto centrale. Fino a prova contraria, gli inquirenti valutano però anche la possibilità che qualcuno abbia introdotto e usato nella struttura altre stufe» aggiunge la giornalista romana. Per chiarire questo aspetto potrebbero essere utili le immagini di un sistema di sorveglianza ma la villa parene fosse sprovvista. Inoltre i parenti degli ospiti hanno lamentato un problema di freddo a causa dell’accensione del riscaldamento solo nel pomeriggio.

Sono intervenuti anche i militari del Nas che stanno compiendo delle verifiche sui dispositivi sanitari presenti nella struttura e sul “bagaglio” farmaceutico trovato.

 

AGGIORNAMENTO DEL 17 GENNAIO ORE 15 (UTC + 1)

La strage di Lanuvio diventa sempre più misteriosa come anticipato ieri da Gospa News. Troppi i tasselli che mancano per spiegare una terribile quanto banale strage per intossicazione da monossido di carbonio. La tragedia è avvenuta dopo la scoperta di un focolaio di Covid-10 ma stando dai primi accertamenti non sarebbe stato il virus a provocare i decessi ma i gas. Peccato che non si trova la fonte delle esalazioni che si presume siano state accidentali e non dolose.

La Procura di Velletri dopo che cinque anziane sono morte asfissiate dal monossido di carbonio e altre sette, intossicate dallo stesso gas, sono state ricoverate in gravi condizioni in ospedale, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo ma fino a ieri i Vigili del fuoco non erano riusciti a isolare le cause che hanno portato una villa di circa 400 metri quadri a riempirsi di monossido.

Il sindaco Luigi Galieti ha proclamato il lutto cittadino oggi: «È una giornata triste per tutta la comunità dice Galieti lasciamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro per chiarire le cause e se vi sono responsabilità. Tengo comunque a precisare, che la struttura è in possesso dei requisiti previsti dalla legge in termini urbanistici e di ogni altro per quanto di competenza comunale».

Ieri i primi sopralluoghi dei Vigili del fuoco che sono entrati nella Villa ravvisando una copiosa presenza di monossido di carbonio non hanno accertato da dove sia provenuto il gas letale. La Procura di Velletri ha sequestrato l’area mentre nei prossimi giorni ulteriori perizie dovrebbero chiarire la causa e la dinamica.

 

ARTICOLO DEL 16 GENNAIO ORE 18 (UTC + 1)

Una strage in casa di riposo non è purtroppo una notizia clamorosa in tempi di pandemia. Ma lo diventa quando si verificano circostanze anomale che la rendono misteriosa. In una piccola Comunità di Accoglienza per Anziani a Lanuvio, comune di 13mila abitanti vicino a Velletri, alle porte di Roma, 5 ospiti sono stati trovati morti, altri 5 sono stati ricoverati in condizioni gravissime insieme a due operatori sanitari: tutti con i sintomi di un’intossicazione da monossido di carbonio. Le generalità non sono state ancora rese note, ma si sa che hanno tra i 77 e i 100 anni.

L’allarme è stato dato da un addetto della struttura che arrivando questa mattina, sabato 16 gennaio, per iniziare il suo turno in Villa dei Diamanti, via Di Monte Giove Nuovo 3, si è trovata dinnanzi ad una tragedia. Sulla quale aleggiano vari misteri.

I 12 presunti intossicati, infatti, avrebbero dovuto essere trasferiti proprio nlla mattinata di oggi presso dei Centri Covid-19 perché sia 9 ospiti (su 10) della casa di risposo che tre operatori erano risultati positivi al virus SARS-Cov-2 della pandemia. Ciò è avvenuto a dieci giorni dall’avvio del piano vaccinale nelle Rsa della zona, iniziato il 4 gennaio scorso come pubblicizzato sul Facebook dal Sindaco di Lanuvio, Luigi Galieti, che è anche medico di base e allergologo della comunità.

I messaggi sulle vaccinazioni postati su FB dal medico e Sindaco di Lanuvio nei giorni scorsi

Essendo sabato non è stato ancora possibile reperire nè l’Asl nè il medico e quindi sapere se le vittime, i ricoverati o gli operatori fossero già stati vaccinati e potessero quindi aver contratto il Covid-19 dopo la somministrazione del siero Pfizer-BioNTech come avvenuto in modo massivo ad Israele. Proprio nei giorni scorsi in Norvegia si sono registrati 23 decessi di vaccinati: per 13 di loro le autorità sanitarie di Oslo hanno confermato una connessione tra la morte e le reazioni avverse specificando che gli effetti indesiderati anche lievi possono risultare fatali a persone anziane e fragili con altre patologie.

IN NORVEGIA 13 MORTI PER VACCINO PFIZER. Le autorità: “Normale, erano Anziani e Fragili”. S’indaga sul Decesso di Medico USA

Ma un ulteriore giallo riguarda l’ipotesi dell’accidentale esalazione di gas nella piccola struttura in quanto era stata inaugurata soltanto nel marzo 2017 e pertanto avrebbe dovuto avere tutti gli impianti perfettamente a norma. La coppia di proprietari della casa alloggio, due 40enni di Lanuvio, sono disperati per l’accaduto, all’interno delle stanze sono state trovate tracce di monossido di carbonio.

Sul posto sono subito arrivate le ambulanze dell’Ares 118 che hanno constatato il decesso di 5 anziani, sopravvenuto probabilmente durante il sonno notturno per mancanza di ossigeno senza consentire perciò a nessuno di accorgersi di quanto stesse accadendo, ed hanno trasportato d’urgenza altri 5 in condizioni disperate per la sospetta intossicazione all’ospedale dei Castelli. Mentre due operatori sanitari, anche loro con un quadro clinico gravissimo, sono stati ricoverati a Tor Vergata.

«Le vittime sono decedute nei loro letti per le esalazioni provenienti forse dall’impianto di riscaldamento. Ma al momento non si escludono altre ipotesi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con speciali apparecchiature per il rilevamento di sostanze tossiche» ha scritto il Corriere dalla redazione di Roma.

Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco intervenuti sul luogo della tragedia

Per fare luce sulla misteriosa strage sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Lanuvio insieme a quelli della Compagnia di Velletri, alla polizia scientifica e al comandante della Polizia Locale insieme al sindaco Gallieti e al magistrato della Procura di Velletri. Davanti alla casa di riposo ci sono stati anche dei momenti di tensione tra i parenti degli ospiti, giunti dopo aver saputo della tragedia dalla TV come riporta un video di Fanpage.

“Sapere queste cose dal telegiornale non si può – si è sfogata una donna originaria di Ariccia -. Io sono stata in pancia di mia madre per 9 mesi e ne abbiamo trascorsi altri 60 insieme. Le comunicazioni ai parenti sono le prime cose”. “Cosa stanno a fare la guardia ai caduti?» ha aggiunto un’altra infuriata.

Le forze dell’ordine avevano infatti delimitato l’area con il nastro segnaletico bianco-rosso anche per ragioni di emergenza sanitaria in conseguenza del focolaio di Covid-19 che ha indotto i Vigili del Fuoco ad entrare solo con le tute protettive.

«La struttura di Lanuvio, Villa Diamanti non è un Covid Center né una struttura di carattere sanitario, ma si tratta di una casa di riposo per anziani su cui erano in corso le indagini epidemiologiche da parte del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6 per un caso di positività riscontrato il 13 gennaio su un operatore socio-assistenziale della struttura. Operatori e ospiti erano stati tutti sottoposti a tampone il giorno seguente (14 gennaio) e ieri sera si è avuto riscontro di 3 operatori e 9 ospiti risultati positivi. Stamani, secondo quanto appreso dal direttore sanitario della Asl Roma 6, era prevista la presa in carico della Asl per i trasferimenti nei reparti Covid», ha fatto sapere l’unità di crisi Covid della Regione Lazio.

Come emerso da precedenti inchieste di Gospa News proprio la Regione Lazio del governatore Nicola Zingaretti è stata tra le più attive d’Italia nella promozione e ricerca sui vaccini, anche attraverso varie collaborazioni con GlaxoSmithKline, la multinazionale dei vaccini controllata in varie modalità da Bill Gates.

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«La nostra comunità è in lutto. Ci stringiamo alle famiglie delle povere vittime in attesa di capire dagli inquirenti cosa è accaduto» ha dichiarato ai giornalisti il Sindaco di Lanuvio, Luigi Galieti, espimendo dolore e commozione. Mentre il Sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia si è sbilanciato sulla natura della tragedia prima ancora che sia fatta piena luce e senza conoscere la recente storia della comunità di accoglienza per anziani.

«Esprimo il mio più profondo cordoglio ai familiari delle cinque persone che hanno perso la vita nella Rsa Villa dei Diamanti a Lanuvio. Secondo le prime ipotesi, ora al vaglio degli investigatori, il decesso sarebbero stato determinato da esalazioni di monossido di carbonio, esalazioni forse provenienti dall’impianto di riscaldamento. Una tragedia che lascia sgomenti e ci impone una ulteriore riflessione sull’importanza della prevenzione antincendio, soprattutto in luoghi destinati ai più fragili, come nel tragico evento di cui si ha notizia in questi momenti» ha scritto in una nota Sibilia (Movimento 5 Stelle).

Gli interni di Villa dei Diamanti a Lanuvio quando fu inaugurata nel 2017

La casa di riposo di via Monte Giove Nuovo 3, però, fu inaugurata da una Snc intestata a una donna soltanto nel marzo 2017 dopo un’imponente ristrutturazione come era ben visibile dalle immagini allora pubblicate su Facebook. Camere con arredi semplici ma nuovi, bagni per disabili completamente rinnovati, in modo da poter ottenere le idonee autorizzazioni normative all’accoglienza di anziani ospiti. Non è ovviamente dato sapere in quali condizioni fosse l’impianto di riscaldamento che necessariamente avrebbe dovuto essere soggetto a certificazione di idoneità prima dell’apertura e a successiva manutenzione.

A questi misteri dovrà cercare di dare una risposta gli investigatori dell’Arma, i Vigili del Fuoco e la magistratura competente.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

 

 

 

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