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BIDEN, CATTO-DEMOCRATICO “AMANTE” DEI TRANSGENDER. Il presidente USA li vuole al Governo, nell’Esercito e negli sport femminili

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Definire cattolico Joseph Biden, protervo abortista e fiero amante dei transgender – in senso affettuoso e platonico almeno per quanto finora ci risulta – è un’impresa ardua per alcuni ma per me assolutamente impossibile. Ecco perché l’unico epiteto che può attagliarsi alla sua ipocrita confessione pseudo-religiosa da “sepolcro imbiancato pieno di ossa (in riferimento ai morti ammazzati nelle guerre civili di Siria e Ucraina da lui finanziate con Barack Obama)” è quella di Catto-Democratico.

Non è altro che l’evoluzione 4.0 dei catto-massoni e catto-comunisti italiani che, i primi dal 1860 e gli altri dal 1968, hanno saputo intridere il sacro di profano pur di manipolare a misura di peccatore impenitente ed inveterato, il Santo Vangelo, fiorito sugli insegnamenti di Gesù Cristo.

Premetto di non avere acrimonia, ostilità o pregiudizi contro gay e transgender e tutto il popolo LGBT, liberissimi di vivere nel modo più virtuoso o vizioso possibile la sua umana esistenza, almeno finchè non pretendono di costruirsi dei figli con l’utero in affitto. Aborro, imvece, chi si spaccia per cattolico e promuove scelte di vita inconcibiliabili con la morale cristiana come quelle dei transgender o dei massoni, per citare un altro esempio di contraddizione insanabile con la cultura biblica. Ebbene Biden sembra essere l’incarnazione di queste antimomie.

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Appigliandosi alla misericordia con cui il Messia difese l’adultera, accolse la prostituta Maria Maddalena e graziò in croce persino il buon ladrone, i cultori del cattolicesimo fai-da-te, cresciuto nella pinguedine viziosa dei porporati politicanti refrattari al richiamo di san Francesco d’Assisi fin dal Medioevo, sono riusciti ad imporre una pietà pelosa, capace di levigare le asperità delle devianze antropologiche più imbarazzanti per perdonare e graziare tutti, in un’unica accozzaglia, negatrice persino dell’Inferno, tra peccatori sinceramente contriti e quelli pervicamente mai pentiti.

In una precedente riflessione abbiamo analizzato la “profezia di San Pio”, il frate cappuccino dalle Stigmate solerte nell’augurarsi che la Madre Patria Italia “volesse perfezionare le sue leggi e i suoi costumi nella luce dell’onestà e dei principi cristiani”, dopo le drammatiche lotte di papa Leone XII contro la Massoneria, culminate con l’enciclia Humanum Genus di scomunica di tale consorteria.

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Come sappiamo, purtroppo, la Repubblica Italiana fondata sul lavorio massonico, si è proiettata verso gli antipodi del Vangelo, distruggendo prima la famiglia consacrata nel matrimonio cattolico con la legge sul divorzio, molto più srbigativa del diritto canonico della Sacra Rota, e poi con quella ancor più aberrante, per un verace cristiano, sull’assassinio della vita in grembo grazie alle normative sull’aborto.

Come riferito con dovizia di particolari in quell’articolo sul francescano di Pietrelcina, ciò avvenne proprio in occasione di emblematici anniversari della Massoneria come la breccia di Porta Pia (1870) con cui l’allora Regno d’Italia, costruito attraverso i soldi degli incapucciati britannici e la distruzione della monarchia Cattolica dei Borboni nelle Due Sicilie attentò all’autonomia dello Stato Pontificio. Ma quelle riforme sociali “anti-cristiane” avvennero in perfetta simbiosi con gli USA, che già avevano imposto alla penisola mediterranea la rinascita della Mafia, sconfitta dal Duce Benito Mussolini, con la regia degli 007 della CIA pur di consentire lo sbarco degli Alleati in Sicilia nl 1943.

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Ad inaugurare la religiosità oggi definibile “Catto-Democratica” fu allora il governatore di New York, Nelson Rockefeller, che, proprio nel 1970, fece approvare il primo disegno di legge americano per la legalizzazione dell’interruzione medica della gravidanza. Nonostante fosse terzo figlio di John Davison Rockefeller Jr, unico erede dell’omonimo patriarca della famiglia propritaria della Standard Oil, proprio quella scelta, ritenuta troppo liberista all’interno del Partito Repubblicano, gli impedì per tre volte di vincere le primarie per le presidenziali costringendolo ad accontentarsi di essere nominato poi vicepresidente degli Stati Uniti (1974-1976).

Ma il Rubicone che segnava l’alveo insuperabile dei diritti umani di impronta solennemente cristiana era ormai stato solcato, deleggittimando non solo il VI comandamento “Non commettere adulterio” già violato dal diritto al divorzio, ma persino il V “Non uccidere” aggravato dall’assassinio di un innocente in grembo, meno sanguinario ma assai più premeditato e cinico persino della strage biblica di Erode.

Il “cattolico” Joseph Biden mentre giura sulla Bibbia di famiglia per diventare il 46o Presidente degli Usa

Degno erede di tale cultura è pertanto il CattoDemocratico Biden che prima di insediarsi come 46° presidente degli Stati Uniti ha giurato sull’antica Bibbia di famiglia, gelosamente conservata ma probabilmente mai letta, giacché nell’Antico Testamento l’unione tra omosessuali da lui promossa al pari dell’aborto, è considerata abominio. Soltanto l’amorevole messaggio misericordioso insegnato da Gesù Cristo cancellò la condanna a morte per i sodomiti, ma non ne mitigò la grave colpa, come insegna San Paolo nelle sue lettera sebbene sia anche il più importante paladino della Carità del Cristianesimo (in calce un breve ripasso di educazione sessuale cattolica grazie ad una sintesi elaborata dalla Nuova Bussola Quotidiana).

Forse poco preoccupato dall’evoluzione di una pandemia, profetizzata in modo fin troppo sospetto da lui stesso e dalla sua nuova Direttrice dell’Intelligence Nazionale USA, in perfetta armonia con il mega-donor Dem Bill Gates, imperatore dei vaccini, il presidente democratico ha ritenuto di irrompere in modo persino sguaiato a sostegno della propaganda LGBT con tre azioni memorabili non solo per la portata anti-transfobica ma soprattutto per l’impatto che avranno nello stato sociale americano in tre ambiti di grande interesse.

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Biden ha infatti suscitato scandalo tra i conservatori americani cristiani sia di confessione cattolica che Evangelica per la sua decisione di nominare il/la trangender Rachel Levine, 63 anni, già ministra alla Salute della Pennsylvania, quale Sottosegretario al Dipartimento della Salute consentendo così al primo transgender della storia di entrare in un governo degli Stati Uniti d’America.

Inevitabili le polemiche scatenatesi sui social che così hanno potuto innescare le proteste della comunità LGBT per un allarme “transfobia”. La nomina dovrà comunque essere approvata dal Senato, dove la maggioranza è per un soffio in mano ai Democratici grazie al voto dirimente della presidente di diritto Kamala Harris, vicepresidente americana.

La transgender Rachel Levine, nominata da Joe Biden quale sottosegretario alla Salute

Ma ancor di più, soprattutto per le consguenze pratiche che tali decisioni comporteranno, hanno suscitato clamore i provvedimenti del neo-presidente che consentiranno alle trangender, operate o meno, di partecipare alle competizioni sportive insieme alle donne e di entrare nell’Esercito Usa, dopo il divieto imposto dall’amministrazione di Donald Trump successivamente al caos creatosi dopo la sperimentazione del periodo Obama, costato milioni di dollari per gli adeguamenti strutturali e formativi necessari.

Biden aveva promesso al suo elettorato LGBT il riconoscimento dei giusti diritti in campagna elettorale. Ma queste sue immediate decisioni travalicano il senso di ogni misura e prudenza che ogni buon cattolico dovrebbe avere quando viene chiamato a governare un popolo così numeroso e variegato come quello americano.

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La palese propaganda a favore dei suoi amati trangender rischia di essere un boomerang nel tantativo di superamento di quella spaccatura creatasi nel periodo successivo alle elezioni presidenziali dopo le fondatissime accuse di Trump in relazione ai presunti brogli elettorali che grazie al sistema Dominion finanziato dalla Fondazione Clinton avrebbero avvanntaggiato i Blue Dem.

Soprattutto perché rischia di esacerbare uno scontro intestino agli stessi Cattolici, non solo esposti così alle critiche degli Evangelici se non prenderanno le distanze da un insano tifo pro LGBT della Casa Bianca ma anche destinati a frantumarsi tra coloro che la Bibbia ed il Vangelo li conoscono e rispettano e coloro che, manipolandoli intellettivamente, vogliono appiattirli ad ogni genere di desiderata e concupiscienza modernista in perfetta sintonia con il progressismo Massonico, purtroppo già dilagante anche in seno alla cristianità come confermano le scandalose manifestaioni di alcuni cardinali cattolci.

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In esso si nasconde infatti l’obiettivo ormai spudorato di minare le basi etiche del Cristianesimo, travalicando il concetto di Padre e Madre e di sesso biologico in una cultura no-gender con cui in Italia, dopo la legge sulle Unioni Civili e la battaglia ancora aperta sul decreto anti-omo-transfobia, si vuole zittire il diritto dei veri cristiani a rammentare i fondamenti morali dell’insegnamento di Gesù Cristo.

I gesti di Biden sono pertanto stati plateali proprio per sopire con la prepotenza (anche militare grazie ai futuri trangender ufficiali…) le ultime resistenze di paesi occidentali come l’Italia dove il sangue dei martiri santi è stato versato per fedeltà al Vangelo nell’era della dissoluzione propalata dal paganesimo della Roma imperiale.

Nel silenzio del Vaticano, frastornato da secolari infiltrazioni massoniche e dalla fragile umiltà di un Papa Francesco che purtroppo può contare più su consiglieri fraudolenti che su fidati collaboratori, il prossimo passaggio imminente è quello della liberalizzazione anche in Italia dei bimbi in affido a coppie omosessuali, sperimentato con aberrazione nel caso dei minori di Bibbiano sotratti alle legittime famiglie.

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Ciò appare la perversa strategia affinchè gli innocenti – considerati bene voluttuario degli adulti fin dal grembo materno in virtù dell’aborto – possano essere educati all’ambiguità sessuale, anticamera denaturante di ogni affetuosità amorosa finalizzata alla procreazione ma funzionale al successivo passo verso la legittimazione della pedofilia.

La via appare pertanto segnata verso un ritorno alla cultura edonistica pre-cristiana del monte Taigeto di Sparta, dove nella colta antica Grecia si gettavano i neonati disabili, e del Palatino dove Nerone si rese protagonista del suo efferato matricidio prima di far stuprare le vergini cristiane dai gladiatori, divenendo così pioniere della cultura dell’Islam jihadista di ISIS e Al QAEDA, guarda caso proliferato in Iraq e Siria proprio durante l’amministrazione Obama-Biden grazie ai missili anticarro Tow forniti dalla CIA ai ribelli anti-Assad, per una guerra pianificata nel paese fin dal 1983.

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Ma quando la misura degli innocenti uccisi, abusati e corrotti sarà colma diventerà assai difficile per i cultori della Catto-Democrazia scongiurare le profezie dell’ultimo libro della Bibbia in cui sostengono di credere: l’Apocalisse dell’evangelista Giovanni annuncia l’avvento di chi renderà giustizia agli uomini di buona voltontà ed autentica fede nel nome del Padre Onnipotente.

Il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè ma soprattutto del messia Gesù Cristo che nulla a che fare con il Grande Architetto dell’Universo adulato dai massoni Deisti ma nemmeno con la divinità della guerra reinventata dal Movimento politico Sionista costruito dalla stessa Massoneria e reso potente grazie al Trattato Balfour di ieri, alle armi di Tel Aviv di oggi ed alle alleanze militari con gli USA nel Golfo Persico.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – COSPIRAZIONI & MASSONERIA

GOSPA NEWS – WUHAN-GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE LOBBY ARMI

WARGAMES NELL’ALLEANZA USA-ISRAELE. Missili Iron Dome nel Golfo Persico. Capo CentCom a Tel Aviv. Mossad a Washington


I TRANSGENDER SECONDO IL CATTOLICESIMO

estratto da La Nuova Bussola Quotidiana

La Nuova BQ aveva già risposto a quell’articolo con un puntuale intervento di Tommaso Scandroglio. Ma visto che sulla posizione del Magistero cattolico, Moia insiste nella disinformazione, riproponiamo il passaggio dell’articolo di Scandroglio dedicato appunto all’insegnamento della Chiesa, invitando a rileggere l’intero articolo per capire cosa c’è in gioco con il farmaco blocca-pubertà.(R.Cas.)
«Vero è che non esistono pronunciamenti specifici del Magistero sul tema, così come non esistono pronunciamenti specifici sul sequestro di persona o sulla necrofilia, ma non perché la Chiesa sia in dubbio sul giudizio morale su tale procedura, bensì perché ad oggi non è apparso necessario esplicitare la condanna su simili pratiche già implicita in alcuni suoi documenti. Ciò non toglie che in futuro appaia invece necessario pronunciarsi.  

In primis domandiamoci: la Bibbia ha mai condannato il transessualismo? La condanna è implicita in Genesi 1,27: Dio “li creò maschio e femmina”. Se Dio ci crea maschio e femmina appare evidente che dobbiamo rimanere maschio e femmina. In tutto. In merito al Magistero, ricordiamo il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Spetta a ciascuno, uomo o donna, riconoscere ed accettare la propria identità sessuale». Il “cambiamento di sesso” non accetta la propria identità sessuale come abbiamo appena visto.

Poi rammentiamo le molteplici catechesi di Giovanni Paolo II sulla teologia del corpo che, per il tema che qui stiamo trattando, si potrebbero sintetizzare in queste parole di Benedetto XVI:
«Il sesso […] non è più un dato originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi. La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela. Secondo il racconto biblico della creazione, appartiene all’essenza della creatura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina. Questa dualità è essenziale per l’essere umano, così come Dio l’ha dato.

Proprio questa dualità come dato di partenza viene contestata. Non è più valido ciò che si legge nel racconto della creazione: ‘Maschio e femmina Egli li creò”’ (Gen 1,27). No, adesso vale che non è stato Lui a crearli maschio e femmina, ma finora è stata la società a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo. Maschio e femmina come realtà della creazione, come natura della persona umana non esistono più. L’uomo contesta la propria natura. […] Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie per sé autonomamente qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono contestati nella loro esigenza creazionale di forme della persona umana che si integrano a vicenda” (Discorso alla Curia romana, 21 dicembre 2012).

Inoltre rammentiamo il documento del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari: “Non si può violare l’integrità fisica di una persona per la cura di un male d’origine psichica o spirituale. Qui non si danno organi malati o malfunzionanti. Così che la loro manipolazione medico-chirurgica è un’alterazione arbitraria dell’integrità fisica della persona. È per questo che non si può correttamente assumere il principio di totalità a criterio di legittimazione della sterilizzazione antiprocreativa, dell’aborto terapeutico e della medicina e chirurgia transessuale” (Carta degli operati sanitari, n°66, nota 148)».

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