ENGLISH VERSION HEREUna provocazione pericolosa. L’attacco aereo condotto dalle forze di difesa israeliane contro Damasco, capitale della Siria, non può essere interpretato in altro modo. È avvenuto poche ore dopo che l’Iran aveva avvertito Tel Aviv di non oltrepassare la “linea rossa” continuando con il bombardamento chirurgico delle postazioni delle Forze Quds, l’unità d’élite dei Pasdaran iraniani che ha aiutato il governo di Bashar Al Assad a sconfiggere l’ISIS.
I missili sono piovuti su alcune zone periferiche di Damasco come riportato da Sputnik International citando l’agenzia nazionale araba siriana SANA. Non ci sono ancora informazioni su danni e vittime, ma la perversa strategia di Israele di continuare a provocare Siria e Iran nel tentativo di alzare il livello degli scontri facendo leva sulla sua superiorità in termini di armi (soprattutto nucleari) e sul Paesi del Golfo Persico ai sensi dell’Accordo di Abramo.
Anche nel giorno di Natale, come è successo da molti anni, gli aerei dell’IDF hanno attaccato la Siria. All’inizio di febbraio, la provincia siriana meridionale di Quneitra è stata segnalata come bersaglio di un attacco israeliano, sostenendo danni materiali poiché i sistemi di difesa aerea del paese hanno respinto l’attacco aereo.
Oltre alla minaccia israeliana, i siriani affrontano ogni giorno la ferocia dei mercenari jihadisti, molti dei quali ex combattenti dell’Isis e gruppi terroristici vicini ad Al Qaeda, arruolati dalla Turchia nelle sue ripetute invasioni del Rojava, nel nord est della Siria. Particolarmente gravi, come riportato in un precedente rapporto, sono i crimini di guerra commessi nel distretto di Afrin completamente controllato dall’esercito di Ankara.
In due cause internazionali (negli Stati Uniti e nel Regno Unito) è emerso che i gruppi terroristici in Siria sono stati finanziati attraverso le banche del Qatar, alleato della Turchia in ragione dei potenti Fratelli Musulmani.
IL REPORTAGE DI SPUTNIK SULL’ATTACCO
Video e foto che presumibilmente catturano un momento di quella che è stata definita “aggressione israeliana” dall’agenzia di stampa statale SANA nei pressi della capitale del paese, Damasco, sono emersi stamane online.
STRAGI DI ISRAELE IN SIRIA: 79 attacchi missilistici e 509 morti militari e civili dal 2018
All’inizio di febbraio, era stato riferito che la provincia siriana meridionale di Quneitra era stata presa di mira da un attacco israeliano, sostenendo alcuni danni materiali nonostante che il sistemi di difesa aerea del paese abbia respinto la gran parte dei missili.Secondo SANA, l’Agenzia di stampa siriana (Syrian Arab News Agency) “forti esplosioni” sono state udite nella periferia occidentale di Damasco, a seguito di attacchi aerei che si dice siano stati effettuati dalle alture del Golan.
Il filmato avrebbe catturato il momento dell’attacco, rivelando quello che sembra essere un missile che brilla nel cielo scuro sopra la capitale e che impatta da qualche parte nelle vicinanze, causando un’esplosione luminosa.
At the moment and captured with my camera! #Israel is bombing #Damascus, #Syria again!
During the past 40 days, at least one military aggression a week by #Israel on #Syria!#IsraeliCrimes pic.twitter.com/oACVa51WoJ— Tarek Akram Tawil (@TarekTawil21) February 14, 2021
SAA AD in action#Damascus #Syriapic.twitter.com/TV68Dm4rmZ
— 24/7 News (Middle East Observer) (@Boomdotnews) February 14, 2021
Foto che ritraggono le conseguenze dell’esplosione sono state condivise sui social media.
Photo: Huge explosions in #Damascus, #Syria following Israel airstrike pic.twitter.com/jnBqFqzsbg
— Terror Alarm (@terror_alarm) February 15, 2021
Photo for one of the explosions around the Syrian capital #Damascus due to the Israeli’s air strikes few minutes ago. https://t.co/CXJlpRhjmL pic.twitter.com/wPlZCfjcU8
— Asaad Hanna (@AsaadHannaa) February 15, 2021
The #israeli airstrikes location in western #Damascus from Dummar suburbs view. pic.twitter.com/QFby06UpoG
— Majd Fahd 🇸🇾 (@Syria_Protector) February 15, 2021
Si ritiene che la maggior parte dei missili sia stata respinta dai sistemi di difesa aerea siriani. Non sono ancora giunte informazioni su vittime o danni.