STRAGE TRA VACCINATI COVID. L’ITALIA SUPERA GLI USA PER REAZIONI AVVERSE. Più di mille morti negli States, 2.787 casi fatali in Europa
In Italia segnalati 27.917 effetti indesiderati
dopo i tre vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca
Dai dati EudraVigilance dell’EMA emergono
34.733 reazioni avverse gravi su 95.554 totali
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Emorragie gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, respiratorio e cardiovascolare, e infine tante, tantissime infezioni, anche per Covid-19. Nei paesi dell’Unione Europea (pertanto Regno Unito escluso) più degli shock anafilattici sono queste patologie ad emergere in un’alluvione di reazioni avverse al 50 % sono gravi e hanno avuto esito fatale in 2.787 casi. E’ quanto emerge dal dossier di 36 pagine (quasi tutte tabelle, link a fondo pagina) elaborato da Gospa News sulla base dei dati ufficiali di EudraVigilance estratti ed analizzati nelle voci più significative da una marea di segnalazioni alquanto affidabili perché provenienti in maggioranza da personale sanitario e non da privati cittadini.
EudraVigilance è la banca dati europea per la gestione e l’analisi delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali che sono autorizzati, o che sono oggetto di studio attraverso trial clinici, nell’Area Economica Europea (European Economic Area – EEA). Il sistema è operativo dal dicembre 2001. Proprio dall’analisi delle sue statistiche si scopre che non sono certo gli arrossamenti da iniezioni a preoccupare…
Ci sono volute ore di lavoro per cercare di fare un riepilogo in quanto il portale di farmacovigilanza dell’Agenzia Europea delle Medicine (EMA), con sede ad Amsterdam (Olanda), a differenza dell’analogo sistema VAERS utilizzato negli USA, non elabora una tabella immediata rendendo difficile ed ambigua la lettura delle statistiche differenziate in macrogruppi. Questo compito è lasciato dall’EMA alle agenzie nazionali come l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che all’inizio di febbraio aveva diffuso un primo rapporto cercando di minimizzare il record negativo dell’Italia a livello europeo.
«Nel periodo considerato sono pervenute 7.337 segnalazioni su un totale di 1.564.090 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 469 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,4% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Con Comirnaty sono state osservate anche cefalea, parestesie, vertigini, sonnolenza e disturbi del gusto mentre con il vaccino Moderna, nausea e dolori addominali» scrisse l’AIFA nel comunicato 628 del 4 febbraio 2021.
Il nuovo rapporto di farmacovigilanza non è ancora stata elaborato dall’agenzia di Roma è sarà certamente molto difficile da scrivere: perché i dati aggiornati al 27 febbraio 2021 e riferiti ai tre vaccini autorizzati in via sperimentale per l’emergenza Covid-19 In Europa e nel mondo, ovvero Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, non sono soltanto inquietanti ma assolutamente allarmanti per l’Italia in quanto il numero di effetti indesiderati ha superato addirittura quello degli Stati Uniti d’America, che hanno 328 milioni di abitani contro i 60 milioni di Italiani. Prima di proseguire va fatta una doverosa premessa sul significato dei dati.
Proprio per evitare di apparire sostenitori dei NO-VAX, quali non siamo in quanto ribadiamo il semplice diritto ad avere vaccini sicuri ormai diventato un tabù nell’era della pandemia Covid-19, riportiamo le “precauzioni” di lettura della stessa Agenzia Europea delle Medicine prima dei crudi e angoscianti numeri.
«Le informazioni concernenti i sospetti effetti indesiderati non devono essere interpretate nel senso che il medicinale o il principio attivo sono effettivamente causa dell’effetto osservato o che il loro uso non è sicuro. Solo una valutazione dettagliata e un esame scientifico approfondito di tutti i dati disponibili consentono di trarre conclusioni fondate sui benefici e sui rischi di un medicinale – si legge sul sito EMA – Ogni singolo caso registrato in EudraVigilance si riferisce in generale a un paziente; tuttavia, una segnalazione può contenere riferimenti a più di un effetto indesiderato. Pertanto, il numero di effetti indesiderati non corrisponderà necessariamente al numero dei casi singoli».
https://www.gospanews.net/2021/03/11/aifa-blocca-lotto-di-vaccini-astrazeneca-in-italia-dopo-lazzardato-ok-del-ministero-agli-over-65/
Ecco quindi che i 2787 casi di reazioni avverse con esito mortale accennati all’inizio (2.012 per il vaccino Tozinameran-Comirnaty di Pfizer, 533 per il Cx-024414 di Moderna, 242 per il Ciadox1 di AstraZeneca) non corrispondono necessariamente ad un numero identico di pazienti deceduti perché, a differenza dell’americano Centers for Disease Control and Prevention’s (CDC) che ha reso pubblici i dati del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), sul sito EMA ed EudraVigilance non ci è stato possibile individuare il conteggio delle presunte vittime da reazioni avverse. Ma è già di per sé abbastanza allarmante il resoconto globale sulle reazioni avverse gravi che sono state 34.733 su 95.554 segnalazioni totali.
A far “esplodere” i numeri dei casi più seri nell’Unione Europea ha contribuito la diffusione del vaccino AstraZeneca, accolto con molteplici riserve dopo i vari imprevisti anche letali nei trials clinici, con 10.930 su 13.983 segnalazioni (c.a 78,2 %) in quanto, pur essendo stato approvato per ultimo il 29 gennaio (ma solo per persone in buona salute fino a 65 anni di età in Italia) ha già superato in percentuale il conteggio delle problematiche causate da quello di Moderna, autorizzato il 6 gennaio, con 1.621 reazioni gravi su 3.266 (c.a 49,6 %). Mentre quello di Pfizer-BioNTech (approvato in via sperimentale come gli altri ma già il 21 dicembre 2020) ha collezionato 78.305 segnalazioni all’EudraVigilance tra cui 23.082 per effetti indesiderati gravi tra cui quelle mortali.
BOOM DI REAZIONI AVVERSE IN ITALIA
A determinare questi numeri già a 5 cifre è stata purtroppo determinante l’Italia che ha segnalato 27.917 anomalie dopo l’inoculazione del Tozinameran-Comirnaty, 363 dopo il vaccino mRNA Cx-024414 e 720 per il Ciadox1, per un totale di esattamente 29mila che la pone non solo al di sopra degli USA dove sono state registrate 19.907 reazioni avverse tra cui 3.767 gravi e 1.095 morti, ma evidenzia che nel caso del siero Pfizer-BioNTech la penisola italiana ha superato di oltre 5 volte i casi del secondo paese europe, ovvero la Spagna, e poco consola che per quelli di Moderna ed AstraZeneca sia rispettivamente dietro in classifica rispetto agli Iberici ed ai Francesi.
Un osservatore puntiglioso potrebbe eccepire che il dato americano è aggiornato al 18 febbraio mentre quello da noi ricavato sull’Italia al 27 febbraio. Ma l’obiezione sarebbe vana perché l’allarme è insito nel rapporto tra reazioni e vaccinati che sono arrivati a 57 milioni negli USA mentre l’agenzia Adkronos di oggi, venerdì 5 marzo 2021 attesta a 1.454.503 quelli della penisola italica. Un dato errato, comunque, che riportiamo solo a conferma della confusione mediatica regnante sul tema poiché è inferiore persino a quello del Primo rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini COVID-19. Più verosimile quello contenuto nell’articolo de Il Fatto Quotidiano di oggi che citando fonti governative riferisce di 5milioni di somministrazioni già avvenute. Esse rappresentanto comunque il 10 % di quelle effettuate in Nord America fino a due settimane fa.
La percentuale dei vaccinati italiani con effetti indesiderati diventa quindi circa lo 0,5 % del totale: ovvero simile a quello 0,4 % di letalità che ha il Covid-19 tra i contagiati in Italia secondo gli studi di autorevoli virologi come il professor Giorgio Palù, passato dalle polemiche mediatiche di ottobre contro gli asfissianti lockdowns alla successiva nomina a presidente dell’Agenzia del Farmaco…
Qual è il numero aggiornato ed esatto dei morti? Quante sono le reazioni avverse gravi con cui dovrà confrontarsi il Governo di Roma visto che il nostro paese è l’unico in colore “blu scuro” per il 43 % di casi segnalati sul totale dell’Unione Europea? Al momento questi dati non sono rilevabili e bisognerà attendere il rapporto dell’AIFA, ammesso che sia in grando di elaborare una lettura delle statistiche corrette visto che già in precedenza sono emerse discordanze tra i dati ufficiali e quelli analizzati da investigazioni giornalistiche, in virtù dell’ambiguità che regna sul portale di farmacovigilanza di cui bisogna necessariamente segnalare 3 allarmanti criticità e alcune inquietanti domande retoriche.
Cominciamo dall’interrogativo alquanto sibillino. Come farà la comunità scientifica nazionale ed internazionale ad analizzare ad operare una “una valutazione dettagliata e un esame scientifico approfondito di tutti i dati disponibili” nel momento in cui l’emergenza sanitaria della pandemia è ancora in essere e l’orientamento medico dominante è quello di vaccinare prima mossibile il maggior numero di persone???
Per un corretto esame scientifico, infatti, bisognerebbe incrociare i numeri allarmanti sulle migliaia segnalazioni di patologie GRAVI di natura neurologica (18.310 sommando i tre vaccini), osteomuscolare (10.928), gastrointestinale (10.214), respiratoria (5.229) e infettive (4.062), evidenziate dalle tabelle EudraVigilance riportate nel dossier Gospa News, con l’anamnesi del paziente (la sua storia clinica), la cartella clinica delle cure somministrate dopo le reazioni avverse e le autopsie per i casi fatali. Come sarà possibile per una macchina sanitaria già sotto pressione, nonostante gli ormai pochi malati di Covid-19 in Terapia Intensiva almeno in Italia, affrontare questa sfida fondamentale per la farmacovigilanza?
Inoltre dal rapporto emergono tre evidenti criticità: il maggior numero di reazioni avverse gravi (tra cui quelle mortali) è inquadrato sotto la voce approssimativa di “disturbi generali”, (23.049 tra tutti e tre i sieri) mentre un’altra parte di essi è registata in un altro gruppo definito “investigazioni” (2.564) perché la natura della patologia sviluppata non è del tutto chiaro.
Ogni “gruppo” di reazioni avverse rileva non solo i casi fatali, ma anche quelli non ancora guariti-risolti e in fase di guarigione, da noi conteggiati in dettaglio per ogni vaccino nel dossier perché rilevabili da finestrelle a scorrimento che avrebbero reso troppo voluminoso e dispersivo il rapporto se archiviate con screen-shot. Insieme ad essi riporta le migliaia e migliaia di casi già guariti (che rientrano nelle reazioni lievi), alcune centinaia di patologie risolte con conseguenze, ed infine uno dei dati forse più inqiuetante: centinaia e centinaia con “esito sconosciuto“ ovvero dalla segnalazione non è evincibile il decorso che potrebbe pertanto essere stato nel frattempo anche fatale.
VACCINATI MORTI DI COVID E INTRIGHI BIG PHARMA-GATES
A confermare i dubbi sul rapporto “rischi/benefici” evidenziati da autorevoli vari medici accademici al momento stesso dell’autorizzazione del primo vaccino Pfizer giungono anche i dati sulle infezioni da Covid-19 contratte dai vaccinati nonostante l’antidoto: 101 morti dopo il Tozinameran-Comirnaty, 22 dopo il vaccino mRNA Cx-024414 e 15 dopo il Ciadox1. Un bilancio che potrebbe ulteriormente aggravarsi visto che 298 dei contagiati nonostante il siero non risultavano ancora guariti nella data di aggiornamento del monitoraggio.
Proprio il vaccino Pfizer-BioNTech (controllate da Bill Gates tramite gli investimenti diretti e indiretti come dimostrato nel reportage WuhanGates 26) fu “predestinato” a rompere il ghiaccio delle autorizzazioni, facendo persino diventare sospetto il summit tenutosi presso la Commissione Europea il 12 settembre 2019, pochi mesi prima della pandemia, nel quale accanto ai rappresentanti delle istituzioni sedevano i responsabili di quattro ONG create dallo stesso Gates per l’immunizzazione gobale e un’amministratrice di Pfizer quale unica relatrice di Big Pharma.
L’apparente conflitto d’interessi si è poi concretizzato di recente grazie al piano COVAX avviato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui è direttore generale il biologo etiope Tedros Adhanom Gebreyesus che molti ritengono un pupazzo del tycoon di Microsoft, corporation diretta dalla stessa CEO di GlaxoSmithKline, Emma Walmsley, che controlla in percentuali variabili, fino al 68 % come in Italia, la distribuzione commerciale Pfizer per un lungimirante accordo del 2019…
Proprio Pfizer ha fatto di recente un accordo per la distribuzione di vaccini gratuiti o a bassissimi costi alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo grazie al piano COVAX, gestito dalle ONG fondate da Gates GAVI Alliance e CEPI, ed amministrato dalla vietnamita Aurelia Nguyen, già manager GSK, la multinazionale che incrementò il fatturato in Italia grazie ai 12 vaccini obbligatori imposti ai bambini in età scolare dal Decreto Lorenzin per un progetto pilota del Global Health Security Agenda finanziato dall’amministrazione Obama-Biden in un accordo coi Democratici Italiani (governi Reni e Gentiloni), promosso dall’ex funzionario ministeriale Raniero Guerra oggi assistente del direttore generale OMS.
La divagazione non è oziosa ma necessaria dopo aver scoperto un cartello di Big Pharma coalizzatosi il 27 febbraio 2020 intorno all’ong di Cambridge One Nucleus di cui AstraZeneca è main sponsor accanto a Johnson&Johnson, il cui vaccino è stato già approvato una settimana fa dall’americana Food and Drug Administration e dovrebbe ottenere il via libera dell’EMA nella riunione programmata per il prossimo 11 marzo 2021.
Tutto ciò non desterebbe la nostra preoccupazione se GSK, Pfizer, AstraZeneca e J&J non avessero dimostrato molteplici comportamenti ritenuti criminali dai Tribunali di varie parti del mondo che li hanno condannati a risarcimenti miliardari per violazioni sulle leggi dei farmaci anche gravissime, come riportato nei precedenti reportages WuhanGates.
Tutto ciò non sarebbe tragicamente allarmante se la ricerca di sei scienziati cinesi di due importanti università non avesse creato l’allarme non solo sulle reazioni avverse immediate, al centro delle più urgenti preoccupazioni anche negli Usa come vedremo, ma sui rischi di gravi danni ai polmoni per quell’immunopatologia polmonare già emersa durante le sperimentazioni del vaccino contro SARS e MERS, gli antenati del virus SARS-Cov-2, mai giunti ad una richiesta di autorizzazione nonostante le decine di brevetti registrati da Anthony Fauci, il direttore del NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases), su cui realizzeremo il prossimo reportage.
La società Moderna, infatti, ha realizato il suo vaccino a RNA messaggero proprio grazie alle ricerche condotte per decenni da Fauci sia presso il Wuhan Istitute of Virology che in vari dei biolaboratori dell’esercito americano. Ciò ha indotto l’avvocato dei diritti umani Robert F. Kennedy junior, figlio dell’omonimo ex procuratore generale e nipote del presidente JFK, entrambi morti assassinati in circostanze misteriose, ha dichiarare pubblicamente che l’attuale pandemia è stata “pianificata da decenni da Gates e Fauci”.
GIA’ PIU’ DI MILLE MORTI NEGLI USA
« Al 18 febbraio, 57.74 milioni di vaccini COVID erano stati somministrati negli Stati Uniti. Gli ultimi dati resi pubblici dal Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) su morti e feriti riportati dopo i vaccini COVID sono in linea con le tendenze emerse dalla pubblicazione dei primi dati a dicembre. Tra il 14 dicembre 2020 e il 18 febbraio 2021, sono state segnalate al VAERS 19.907 segnalazioni di eventi avversi, tra cui 1.095 decessi e 3.767 feriti gravi. Circa un terzo dei decessi segnalati si è verificato entro 48 ore dalla vaccinazione e il 48% delle persone decedute si è ammalato entro 48 ore dalla vaccinazione. Circa il 21% dei decessi era correlato al cuore»
Si legge sul sito ChildrenHealthDefense gestito dallo stesso Kennedy in relazione alla situazione negli USA. Anche i numeri di EudraVigilance evidenziano numeri significativi in riferimento alle reazioni avverse del sistema cardiaco con 2108 reazioni gravi per Pfizer (di cui 211 fatali), 215 per Moderna (42 morti) e 523 per AstraZeneca (35 deceduti).
Come riportato da The Defender qualche giorno fa, «la proteina spike che il corpo è incaricato di produrre da vaccini a mRNA come quelli sviluppati da Pfizer e Moderna ha il potenziale di causare lesioni microvascolari (infiammazione e piccoli coaguli di sangue chiamati microtrombi) al cuore, al cervello, al fegato. e reni in modi che non sono stati valutati nelle prove di sicurezza». Su questo argomento torneremo in un prossimo articolo perché è talmente importante da rendere indispensabile di un approfondimento dettagliato.
Va rilevato infatti che mentre l’analisi del VAERS-CDC americano fa rientrare le problematiche del sistema cardiovascolare in un’iunica voce, quella EudraVigilance EMA e distingue in 3: disturbi del sangue, disturbi cardiaci e disturbi vascolari.
«Dei decessi segnalati, 966 sono stati segnalati negli Stati Uniti e 129 al di fuori degli Stati Uniti L’età media del deceduto era di 77,8 anni, il più giovane 23. Di coloro che sono morti, il 53% erano maschi, il 46% femmine e l’1% delle segnalazioni lo ha fatto. non includere il sesso. Di coloro che sono morti, il 56% ha ricevuto il vaccino Pfizer e il 43% ha ricevuto il vaccino Moderna» aggiunge il sito di Kennedy, bannato da Instagram per aver diffusoi primi allarmanti dati.
Il numero di segnalazioni di eventi avversi gravi è aumentato di 641 nell’ultima settimana del periodo analizzato, per un totale di 3.767 tra il 14 dicembre 2020 e il 18 febbraio. Le segnalazioni di reazioni avverse dagli ultimi dati CDC includono: 160 segnalazioni di reazioni avverse che interessano la gravidanza, inclusi 47 aborti / nascite pretermine 1.135 reazioni anafilattiche, il 64% delle quali sono state riportate dopo il vaccino aPfizer e il 35% dopo il vaccino Moderna 257 segnalazioni di paralisi di Bell (Pfizer 71%; Moderna: 29%).
Invece i casi di anafilassi e paralisi di Bell sono misteriosamente poco numerosi in Europa rispetto ad altre complicazioni. I deceduti per shock anafilattico sono infatti “soltanto” 11 su 685, di cui 47 non ancora risolti ma soprattutto con esito sconosciuto. Mentre i casi di paralisi o paresi facciale (differenza tra blocco completo o parziale) sono stati 609 tra cui 23 deceduti, 268 non ancora guariti e 127 con decorso ignoto.
IL MISTERO DEI DECEDUTI IN EUROPA
Vi è poi un mistero ancor più grosso sui morti che nel precedente rapporto di gennaio sull’Europa erano stati quantificati in 245 secondo una stima ritenuta al ribasso da alcune investigazioni giornalistiche.
«Dato che sono curioso, ho cercato di disaggregare per Paese il dato dei 245 decessi (al 23 gennaio) post vaccino. Nel campione individuato, ho rilevato una scarsa omogeneità statistica tra Paesi. Eppure, in tutta Europa stanno vaccinando le stesse categorie : medici, infermieri e ospiti delle RSA. L’esito percentuale avverso dell’iniezione dovrebbe essere quindi simile» ha scritto su Fronte Ampio il blogger Natale Salvo, già presidente di Legambiente a Trapani, sulla base dei dati estrapolati tra fine gennaio e i primi di febbraio.
«Qualcuno bara, allora? Qualcuno nasconde i morti post-vaccino ? Esaminiamo alcuni esempi. Spagna: 1.100.000 dosi iniettate e 0 morti dichiarati (!!) ma solo 8 casi di anafilassi. Italia: 1.590.000 dosi iniettate e 13 morti dichiarati, ovvero 0,81 decessi/100.000 dosi. Francia: 1.960.000 dosi e 85 morti dichiarati, ovvero 4,33 decessi/100.000 dosi. Belgio: 351.000 dosi e 26 morti dichiarati, ovvero 7,40 decessi/100.000 dosi. Svezia: 226.000 dosi e 42 morti dichiarati, ovvero 18,5 decessi/100.000 dosi. Norvegia: 179.000 dosi e 82 morti dichiarati, ovvero 45,8 decessi/100.000 dosi. Perché in Scandinavia l’effetto fatale del vaccino è considerevolmente più alto che in Italia e Spagna?».
Alla sua domanda ha cercato di rispondere il dossier di Gospa News dal quale si evince che il numero dei morti, per essere proporzionato alle reazioni avverse fatali e alle segnalazioni totali in cui l’Italia svetta come maglia nera in tutta Europa, è certamente più elevato.
PER SPINGERE VACCINI ORA INTERVENGONO I MILITARI…
Ma sta crescendo il numero degli operatori sanitari intenzionati a rifiutare il vaccino come già fatto da un terzo delle truppe dell’Esercito Usa. Nei giorni scorsi, infatti, il segretario alla Difesa statunitense, l’ex generale Lloyd Austin, ha esortato i membri delle Forze armate Usa a vaccinarsi contro il coronavirus. Lo riferisce la “Cnn”, precisando che il capo del Pentagono ha espresso il suo appello con una dichiarazione video dopo che, la scorsa settimana, è emerso che circa un terzo del personale militare statunitense ha rinunciato a ricevere le dosi del vaccino anti-Covid. “Se credi, come ho fatto io, che (essere vaccinato) sia la cosa giusta per te, spero che considererai di accettarlo quando ti verrà offerto”, ha detto Austin.
Nella sua dichiarazione, il segretario alla Difesa nominato dal nuovo presidente americano Joseph Biden ha incoraggiato chiunque sia preoccupato per la sicurezza del vaccino a visitare i siti web dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e del Pentagono per ulteriori informazioni.
Forse è proprio dopo aver letto i rapporti VAERS segnalati dall’avvocato Kennedy che i militari hanno cominciato a diventare molto perplessi anche perché probabilmente ben consapevoli dei pericolosi esperimenti condotti dai biolaboratori americani sulle armi batteriologiche potenziate nella carica virale con Guadagno di Funzione (lo stesso principio dell’arricchimento dell’uranio per le testate nucleari), come secondo illustri virologi ed esperti di intelligence sarebbe stato costruito anche il SARS-Cov-2. O semplicemente i soldati dell’acquila bianca sanno benissimo che uno dei maggiori sponsor della campagna elettorale di Biden è stata proprio la Pfizer…
Forse per prepararsi a reazioni energiche contro un eventuale “panico sociale” in vista dei nuovi dati sugli effetti collaterali dei sieri, il Governo Italiano di Mario Draghi ha invece nominato un militare quale nuovo commissario per l’emergenza Covid-19, pertanto responsabile del coordinamento del piano vaccinale. Si tratta del generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, comandante logistico dell’Esercito italiano dal 2018 e già alla guida del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF, e delle Forze Nato in Kosovo (settembre 2014 – agosto 2015).
Resta invece da attendere la reazione della comunità medico-scientifica del mainstream che per giustificare una posizione “PRO-VAX a tutti i costi” sostenuta anche dalla politica del nuovo governo per sconfiggere il Covid-19, per il quale esistono ormai decine di cure alternative meno pericolose come il semplice cortisone, sta applicando una filosofia di pensiero esattamente opposta a quella utilizzata per spargere il terrorismo pandemista.
Se infatti qualsiasi deceduto risultato positivo al SARS-Cov-2 è stato registrato come morto ufficiale per il contagio nonostante potesse essere anziano e con patologie multiple (come nella maggioranza dei casi), la lettura delle reazioni avverse da vaccino è esattamente antipodica: qualsiasi morto dopo la vaccinazione è ritenuto vittima delle sue patologie fino a prova contraria.
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/
Ovvero fino alla dimostrazione scientifica di un nesso di causalità tanto facile da sostenere nei casi di Covid-19, persino con il divieto delle autopsie, tanto difficile da provare dinnanzi ad un’alluvione di casi come quelli evidenziati dal dossier di Gospa News. E’ sempre più facile credere alla teoria di Kennedy sulla pandemia pianificata da decenni in un complotto del Nuovo Ordine Mondiale volto ad imporre una dittatura sanitaria per agevolare quella politica, economica e se necessario militare, come evidenziato nel libro WuhanGates di Edizioni Gospa.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
EMA – EUDRAVIGILANCE – I DATI SULLE REAZIONI AVVERSE
FRONTE AMPIO – MISTERO SUI VACCINATI MORTI IN EUROPA
THE DEFENDER – US ADVERSE REACTIONS DATA
Number of Injuries Reported to CDC After COVID Vaccines Climbs by Nearly 4,000 in One Week
Ho letto il rapporto: ma in che punto si parla delle reazioni avverse con esito mortale?
Bisogna andare nelle tabelle riepilogative da noi realizzate in quanto gli esiti fatalisono stati suddivisi solo per gruppo di patologia e, pertanto, bisogna analizzare tutti gruppi per ogni vaccino per poter stilare un conteggio globale che noi abbiamo sintetizzato dopo i primi grafici sulla differenziazione per nazione in cui gli esiti fatali sono conteggiati nelle reazioni avverse gravi
Il personale sanitario non è affidabile. L’articolo inizia con l’espressione della fede barbarica e totemica nel personale sanitario. Il personale sanitario è interessato a vendere i vaccini (ricevendo ufficialmente la paga di 22 euri per ogni iniezione effettuata) e a nascondere gli effetti collaterali cioè danni. Poi il personale della medicina politico-commerciale detta convenzionale soprannominata malasanità non è in grado di fare le diagnosi.
I danni e gli effetti collaterali con la lista dei sintomi precisi devono essere comunicati appunto dai privati, dalle vittime stesse e dai loro familiari. Poi vanno aggiunte le analisi cliniche di accertamenti mirati. La semplice stanchezza dopo al vaccino può essere sintomo di gravi e invalidanti lesioni alla tiroide e alle ghiandole surrenali, la diagnostica dei quali al 99% è clinica e non di laboratorio.
Solo familiari possono comunicare la morte dopo al vaccino, il personale sanitario dichiarerà falso che la morte non è correlata al vaccino – lo fanno anche quando il vaccinato muore immediatamente dopo l’inoculazione.
Secondo i dati ufficiali solo la sporcizia del personale sanitario (inosservanza dei protocolli di sicurezza igienico-sanitaria) causa 49.000 morti ogni anno. I sciacalli della malasanità non si lavano neanche le mani, sono assolutamente innafidabili.
Avete mai visto un medico o un infermiere lavarsi le mani e le braccia fino al gomito prima e dopo ogni visita, prima e dopo aver usato i guanti, cambiare i guanti circa 4-6 volte durante una visita lavando e disinfettando le mani ogni volta? Non avere visto perché sono sciacalli zozzoni che mettono a rischio tutti e se stessi.
I vaccinatori sono zozzoni ancor più raccapriccianti: non cambiano le guanti per ore facendo le procedure altamente invasive e contaminando in modo crociato tutto e tutti. Per chi non sa: la legge prevede il cambio di guanti dopo e prima ogni manipolazione di tipo diverso con lavaggio delle mani fino ai gomiti col sapone disinfettante. Il vaccinatorie deve cambiare guanti minimo 2 o 3 volte con ogni persona in dipendenza da come organizzato il servizio.