PIANO MMT ITALEXIT CONTRO LA PANDEMIA MANIPOLATA. Un nuovo Modello Monetario sovrano in 7 anni
Sintesi prolusione del modello “Uscita”, verso uno stato libero e sovrano e i tre passaggi essenziali per il novo ordine glocale.
Gospa News è lieta di comunicare l’inizio di una collaborazione con l’esperto analista economico e libero pensatore Ivan Gerosa che si occuperà della sezione finanziaria del nostro webmedia e si affiancherà agli occasionali interventi delll’ex giudice Paolo Maddalena al fine di far riflettere i lettori nel tentativo di consentire all’Italia di salvare il salvabile dalla razzia mondialista.
di Ivan Gerosa
Assistiamo da più di un anno a un progressivo cambio di paradigma nella visione del mondo e della realtà che ci circonda. Le nostre libertà costituzionali, guadagnate con anni di lotte per i diritti e costata la vita di tanti patrioti, sono oramai un lontano ricordo: così come presto sarà il ricordo e la libertà di poter lavorare, di muoversi e interagire liberamente fino alla sacrosanta libertà di esprimersi senza censure sembrano non più appartenerci.
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Sentire governanti, media e scienziati parlare di una guerra senza precedenti, condotta in maniera tanto serrata quanto “globale”, ci fa evidentemente dimenticare che virus e pandemie hanno attraversato la nostra storia facendo milioni di morti, come nella “recente” ‘influenza spagnola, altrimenti conosciuta come la spagnola o la grande influenza, fu una pandemia influenzale, insolitamente mortale, che fra il 1918 e il 1920 cagionò più di 50.000.000 di morti! Ora le elites del mondo (che non è difficile identificare in 27 soggetti e 250 società e fiduciarie collegate) intendono perseguire un piano tanto chiaro quanto evidente a tutti: terrorizzare le popolazioni per assoggettarle al potere “filantropico finanziario” che questi poteri rappresentano.
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Se pensiamo infatti che nel 2015 scorso i decessi da flou like e unlike sono stati 700.000 nel mondo e 60.000 in Italia, viene spontaneo chiedersi perché distruggere l’economia, il lavoro e le libertà di tutti i cittadini del mondo per un tasso di letalità praticamente equivalente??
Infatti l’anno scorso i decessi da Covid sono stati quasi 1 milione nel mondo e 70.000 in Italia (e segnalo che a marzo 2015 i decessi furono 15.000 contro i 12.000 dell’anno scorso)!
A fronte quindi di ovvietà simili, e del terrore ingenerato nei popoli, la gente si è affidata ai propri governanti, credendo che il vaccino possa essere l’unica soluzione!
Peccato che ad esempio in Israele si sono riprese le usanze dei nazisti, impedendo gli spostamenti ai non vaccinati, e addirittura costringendo la popolazione vaccinata a indossare divise identificative, come avvenne con la stella gialla di David. Assistiamo poi a una continua manipolazione dei dati da parte della stampa (pagata pubblicamente con sovvenzioni “ufficiali” per chi “sostiene il Covid”), per cui i decessi da Covid in Svezia sarebbero molti meno (e senza lock, mascherine obbligatorie ecce cc).
Del resto la prova che i governi non lavorino per salvarci, ma per evidenti altri fini, è dimostrata dal fatto che non vi siano mai state campagne di prevenzione e cure domiciliati. Lo sconforto e la rabbia nel leggere scienziati negazionisti e fiancheggiatori che attaccano senza vergona il Nobel Montagner, che, scopritore dell HIV con cui il virus è stato innestato con Crisp-cas9 e “firmato” con Strategene (come spiegato dal bio-ingegnere Pierre Bricage) la porzione di genoma di ideale 7, ha infatti sempre sostenuto l’importanza una corretta alimentazione (vitamina D, C e altro) e della esposizione solare Uv (che annienterebbe in decimi di secondo l’agente patogeno)!
Allora perché nessuno ha voluto prevenire, anziché curare, preferendo lo spargimento del terrore e il lockdown (che poi in Argentina dopo 9 mesi ha provocato più morti di prima) alla prevenzione e cura dei soggetti target sensibili (infatti i decessi sotto i 50 anni sono praticamente nulli)?
Queste domande, e altre ancora, ci fanno comprendere come l’unica soluzione sia ritrovare un vero “benessere dei popoli”, verso un “nuovo umanesimo” così come ad esempio immaginato da Federico Caffè (mentore di Draghi, prima che Mantovani e gli studi al Mit lo rendessero responsabile dei drammi della Grecia e di tutte le catastrofiche conseguenze dell’Austerity e delle tante lacrime e sangue) …
Per uscire da questa deriva medioevale e censuratoria, dove le capacità critiche vengono spazzate dal pensiero forte unico e mainstream), è necessario: 1 in primis, l’aggregazione di media e fonti di informazione davvero libere e trasparenti, che siano il baluardo e la luce della nostra ragione, contro la propaganda faziosa della quasi totalità dei mezzi di informazione; 2 in secundis, una guida forte e illuminata che guidi i popoli dal basso; 3 in terzis, un lo sviluppo di un nuovo modello sociale, economico e politico che possa modificare il paradigma iniziale e sostenere un popolo libero e sovrano (quindi con una Banca Nazionale nuovamente sovrana, che emetta valuta fiat o in blockchain).
Queste tre fasi sono quindi essenziali e concatenate, e centrale risulta quindi il modello, in modo che la rottura dei tradizionali canali finanziari non ci conducano “sotto attacco speculativo” da parte dei vari operatori internazionali, che agirebbero grazie al vincolo moneta unica sul ns spread, e conseguenze macro, per riportarci alle pressioni del 2011, quando il pavido Berlusconi abbandonò l’Italia nelle mani diaboliche del Sig. Monti…
Per questo, e per non rivivere le solite speculazioni vomitevoli (cit. Macron) del mercato unico globale la soluzione è il ritorno a una Economia funzionale al benessere ed educazione economica (rif. Maria Luisa Visone) e l’istituzione di un governo “illuminato” nazionalista ultra keynesiano, marxista revisionista e ambientalista, dove l’intervento pubblico mirato è la garanzia di pace, sovranità e tutela dei diritti delle popolazioni di tutto il mondo.
Per ottenere questo risultato è quindi necessario uno stato sovrano, scollegato dalle logiche globaliste e finanziarie che lo regolano e che, sulla strada del fallimento, cercano nuovi modelli per mantenere il controllo del pianeta!
In sintesi, quindi, non esiste uno stato senza valuta, in quando essa determina tutti i parametri macroeconomici specifici e locali, dal saggio interesse al saggio occupazione al saggio inflazione, fino alla chiave di lettura di tutto il modello macro che qui allego: la produttività marginale degli investimenti!
L’utilizzo della nuova teoria monetaria, o MMT, per cui il il danaro ha valore sostanzialmente per i flussi che genera, contraltare del risparmio e del debito fine a sé stesso, a prescindere dai tassi di indebitamento (inutile qui ricordare come il Giappone con il doppio del nostro debito ha tutti i parametri sopra esposti in ordine). Certo, in merito all’economia giapponese, si potrebbe obiettare come il debito sia interamente nazionale, mentre nel nostro caso abbiamo un 30% di fonte estera, che tuttavia non avremmo difficoltà a dilazionare, calmierare, anche a fronte del fatto che il nostro risparmio privato sia tra i più alti al mondo (tra depositi, assets immobiliari ecc. supera infatti la cifra capogiro di 8.000 miliardi!!)
“L’evidente premessa e conseguenza del modello è ovviamente e operativamente l’istituzione di una Banca Nazionale nuovamente sovrana, che sarebbe possibile con una specifica PROPOSTA DI MODIFICA CON DECRETO LEGGE, COLLEGATO REFEREDUM (prox. Legge di iniziativa popolare) E SFIDUCIA ART. 94” Link precedente articolo e allegato DL attuativo
Di che parliamo allora?? Quante falsità si raccontano per celare il piano? Quanto ancora ci faranno credere ad esempio che il nostro paese dipende dall’import di energie e materie che non abbiamo?? Falso!!
Se leggessimo il bilancio Italia vedremmo che le prime voci di import (a circa il 3% su pil) sono iscritte alla posta “macchine agricole” e non altro… Infatti un semplice piano energetico nazionale (del resto da tutti condiviso e finanziato in vari modi) ci permetterebbe con il solare, eolico o idrogeno di recuperare immediatamente il gap con la Francia e azzerare in breve tempo tutti gli approvvigionamenti energetici esterni!! Ciò premesso, le fasi del Modello Nazionale Confederato in scenari Macro evolutivi MMT Italexit 7years, sono le seguenti:
NELLA FASE UNO (N.d.A. NAZIONALISTA/SOVRANISTA), con riduzione voci import e successivamente export (anche se il made in italy sarà sempre richiesto, a qualunque saggio di prezzo…)
NELLA FASE DUE (N.d.A. KEYNESIANA MMT), fase di privatizzazione controllata
NELLA FASE TRE RIDISTRIBUTIVA MARXISTA MMT, con progressivo azzeramento della riserva di depositi che tenderà a zero assieme al risparmio RNELLA FASE QUATTRO (“VISION”) in buona sostanza sarà addirittura ipotizzabile, a partire dalle condizioni della precedente fase tre, che non vi sia più necessità di emissione di moneta e quindi, in ultima analisi, della stessa spesa pubblica G.
Scopo e obbiettivo del Modello è il recupero delle diversità e identità “glocali”, ““Dal globalismo al glocalismo confederato!” Il modello confederato infatti permette il massimo controllo della produttività delle varie “autonomie”, e la contestuale valorizzazione delle “differenze” intese come “eccellenze”. Di qui il concept di smart cities in confederazione di comunità agricole autonome 4.0 “smart”
In questo contesto possiamo quindi riformulare il passaggio definitivo “Dal globalismo al glocalismo confederato!”, passando dalla visione di stati uniti d’Europa, al modello coerente di Stati Confederati Europei (CSE). Accogliendo poi il prezioso consiglio dell’Emerito Prof. Paolo Maddalena, si considera l’opportunità di estendere il modello CSE all’ Unione Mediterranea.
Se avessi potuto dare un nome a questa iniziativa, avrei detto: “moneta di Stato e Unione mediterranea”.
Ivan Gerosa
Libero pensatore economico, digital project manager e analista Seo-Sem senior
In allegato le linee guida del Modello Nazionale Confederato in scenari Macro evolutivi MMT Italexit 7 Years (qui testo integrale).
Indice Linee Guida:
• Presentazione sintetica e fasi
• Scenario sociale applicato al modello economico
• Tempistiche
• Inquadramento europeo e politiche internazionali
• Conclusione
• Note e riferimenti
• Critiche al modello e collaborazioni contro informative