WUHAN-GATES -37. ENIGMA VACCINO REITHERA: 81 Milioni di Stato a Srl controllata da Soci Occulti all’ombra di Gates
Nella foto di copertina: in alto Roberto Speranza e Bill Gates, in basso Domenico Arcuri e Nicola Zingaretti, due dei finanziatori del vaccino Reithera
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Si chiama ReiThera, è il fiore all’occhiello della campagna di immunizzazione del Ministro della Salute Roberto Speranza nella lotta contro la pandemia scatenata dal virus SARS-Cov-2. Per il semplice motivo che, appena avrà terminato l’iter dei trails clinici necessari per l’approvazione dalle agenzie del farmaco europea ed italiana, sarà il primo vaccino definito “italiano”. In realtà, nella precedente inchiesta WuhanGates 29, abbiamo dimostrato che su questo nuovo siero un po’ misterioso (e più avanti spiegheremo perché) aleggia già l’ombra dell’imperatore mondiale dei vaccini, alias Bill Gates.
Incrociando le informazioni da noi raccolte con quelle dell’autorevole trasmissione Report condotta da Sigfrido Ranucci su RAI3, abbiamo infatti svelato che non solo tale società fu fondata dalla Big Pharma londinese GlaxoSmithKline (di cui è ceo una direttrice di Microsoft Corporation) ma due vicepresidenti di GSK vaccines risultano soci della finanziaria svizzera che la controlla al 100 %.
E qui ci si imbatte nel primo enorme enigma. Bisogna ricordare che ReiThera srl, con sede a Castle Romano (Roma), è controllata dalla Keires AG di Basilea (Svizzera). La sigla AG sta per Aktiengesellschaft, il termine tedesco che indica società anonima che, proprio in virtù di tale qualificazione societaria vietata dal 1942 in Italia, può mantenere occulti i nomi dei suoi azionisti. I soci, infatti, non sono identificabili, né dai pubblici registri, né tantomeno da un atto costitutivo. Possono essere identificati solo nel caso di un’inchiesta della magistratura elvetica o di una rogatoria internazionale di quella italiana giustificata da fondate ipotesi di gravi reati finanziari.
Tralasciamo per il momento il “presunto” ruolo di GSK e passiamo oltre: per scoprire le ragioni dell’orgoglio del ministro Speranza che, in una recente conferenza stampa con il premier Mario Draghi, ha annunciato l’arrivo del vaccino ReiTHera per l’autunno 2021. I risultati della prima fase sperimentale del GRAdCoV2 erano stati presentati lunedì 4 gennaio presso l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma che collabora allo sviluppo del siero di cui vedremo meglio più avanti la natura.
Il Ministro della Salute si è fatto vanto di aver da un importante contributo statale allo sviluppo dell’antidoto contro il Covid-19. Ad anticiparne i dettagli fu il quotidiano Repubblica in un articolo del 26 gennaio 2021.
IL FINANZIAMENTO DI INVITALIA A REITHERA
«Arrivano gli attesi finanziamenti pubblici per l’azienda italiana ReiThera, che sta mettendo a punto un vaccino contro il Covid prodotto interamente nel nostro paese. Gli investimenti previsti ammontano a 81 milioni. Il Cda di Invitalia oggi ha approvato il contratto di sviluppo presentato dalla biotech di Castel Romano, 20 chilometri a sud di Roma. Il vaccino inizierà a febbraio la fase due delle sperimentazioni, dopo aver presentato il 5 gennaio dei buoni dati per la fase uno» scrisse la giornalista Elena Dosi.
“Speriamo di poter somministrare al più presto il primo vaccino italiano anti-Covid” dichiarò Domenico Arcuri, allora commissario per l’emergenza Covid e amministratore delegato di Invitalia, che entrerà nel capitale di ReiThera con il 30%. “Gran parte dell’investimento, cioè 69,3 milioni – fa sapere ReiThera in una nota – sarà destinato alle attività di ricerca e sviluppo per la validazione e la produzione del vaccino anti-covid”.
“La restante quota (11,7 milioni) – prosegue l’azienda – sarà utilizzata per ampliare lo stabilimento di Castel Romano, dove sarà prodotto l’antidoto”. I lavori nella sede di ReiThera sono già in corso da alcuni mesi, per aggiungere una nuova ala nello stabilimento e costruire la nuova officina farmaceutica, dove il vaccino viene prodotto e infialato in condizioni di assoluta sterilità. A dicembre è arrivato un nuovo bioreattore da 2mila litri che permetterà di far replicare il vettore virale usato nel vaccino e di raggiungere la capacità produttiva massima di 10 milioni di dosi al mese. L’azienda dovrebbe assumere altre 40 persone, oltre al centinaio di dipendenti attuali.
“Le agevolazioni concesse, in conformità alle norme sugli aiuti di Stato, ammontano a circa 49 milioni di euro: 41,2 milioni a fondo perduto e 7,8 milioni di finanziamento agevolato” spiega ReiThera, entrando nei dettagli del contratto. “Inoltre, in attuazione delle previsioni dell’articolo 34 del decreto-legge 14 agosto 2020, Invitalia acquisirà una partecipazione del 30% del capitale della società, a seguito di un aumento del capitale di ReiThera”.
L’ENIGMA SUGLI UTILI AI SOCI OCCULTI E INTRIGHI Big Pharma
Fin qui le notizie positive, soprattutto per i PRO-VAX che fremono in attesa di mettersi in vista per l’inoculazione. Ma adesso vediamo gli aspetti misteriosi ed enigmatici del progetto. I controlli sulla società a responsabilità limitata, che sfiderà le multinazionali farmaceutiche dei vaccini, sono stati ovviamente condotti da Invitalia, amministrata da Arcuri prima che fosse rimosso da commissario per l’emergenza Covid e che risultasse indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per peculato (l’appropriazione indebita aggravata commessa da un pubblico ufficiale) per lo scandalo delle mascherine cinesi, a cui riserveremo un reportage a parte.
E’ lecito immaginare, al di là della superficialità dimostrata dallo stesso Arcuri nella gestione delle forniture dei dispositivi individuali di protezione (da cui sono scaturiti arresti e varie inchieste giudiziarie), che le verifiche sull’assetto societario della srl siano state condotte con maggiore attenzione. Ma il nodo cruciale del problema non è questo. Grazie ai soldi dello stato italiano ReiThera potrà produrre vaccini che certamente matureranno enormi utili anche se il costo delle fiale fosse tenuto calmierato. Allo Stato restituirà i 7,8 milioni di prestito agevolato.
Come ricorda il portale d’inchiesta StartMag, infatti, «Dal contratto stipulato tra ReiThera e l’Istituto Lazzaro Spallanzani emerge che qualsiasi diritto di proprietà intellettuale di una parte resterà nella piena titolarità della stessa. Nel contratto ReiThera si impegna solo a concordare con successivi atti modalità per garantire un acceso al vaccino che possa soddisfare le esigenze nazionali. Il brevetto del vaccino è e resterà della stessa società».
Mentre i dividendi sul probabilissimo e congruo avanzo del bilancio consuntivo potranno essere ridistribuiti tra gli azionisti. Questo significa che il 30 % tornerà ad Invitalia, per la gioia dell’indagato Arcuri, mentre il 70 % andrà alla società anonima svizzera Keires AG, ovvero a dei soci occulti, tra cui ci sarebbero, secondo Report, i fondatori italiani di ReThera, Maurizio Cortese e Stefano Colloca, insieme a Jamila Louahed e Emmanuel Hanon vicepresidenti della GSK vaccines, ma in teoria, prima della maturazione dei dividendi potrebbero entrare nella finanziaria elvetica sconosciuti azionisti e persino eventuali prestanomi, all’insaputa del governo italiano…
La questione assume una certa rilevanza se si rammenta che GSK è nata dalla fusione della britannica SmithKline Beecham inglobata dalla Glaxo Welcome. Chi è attento alle inchieste di Gospa News ricorderà bene SmithKline perché è l’azienda farmaceutica che versò una tangente da 600milioni di vecchie lire all’ex Ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e al direttore del Dicastero Duilio Poggiolini, condannati sia in sede penale che civile, prima che il governo imponesse l’uso obbligatorio del vaccino contro l’Epatite B in età scolare.
Della fondazione SmithKline, invece, fu consigliere di amministrazione un altro dirigente ministeriale, il dottor Ranieri Guerra, oggi indagato per false dichiarazioni ai pm di Bergamo sull’emergenza pandemia nel suo nuovo ruolo di direttore aggiunto dell’OMS di Ginevra, che nel 2014 fu ambasciatore scientifico a Washington per il governo di Matteo Renzi in relazione al piano di immunizzazione voluto da Barack Obama in una sinergia Dem Italia-Usa sponsorizzata da Gates, che sfociò nel Decreto Lorenzin con il quale il governo di Paolo Gentiloni, dopo una visita del plutarca George Soros, anch’egli sostenitore del Democratic Party sia a Washington che a Roma, impose i 12 vaccini obbligatori in età scolare che fecero la fortuna dei laboratori GSK in Toscana.
ZINGARETTI E I MANAGER DELL’UNIVERSITA’ DEI MASSONI
I lettori pronti all’ira e deboli di cuore facciano una pausa… Tutto qui? Macchè! Prima dell’intervento di Invitalia chi aveva aiutato ReiThera negli sforzi per la ricerca di un antidoto contro il Covid-19? Risponde ancora l’articolo di Repubblica: «Finora lo sviluppo e i test del vaccino avevano sfruttato 12 milioni di investimenti propri da parte di ReiThera e 8 milioni di Regione Lazio e Ministero dell’Università e della Ricerca».
Come evidenziato nelle inchieste WuhanGates 15, 16 e 29, proprio il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ex segretario del Partito Democratico, fu uno dei primi ad intuire profeticamente le potenzialità della ricerca nel campo della biotecnologia sanitaria finanziando il Park Science IRBM di Pomezia (Roma), fondato dalla Merck e poi passato nelle mani dell’imprenditore Piero Di Lorenzo, identificato come un esperto di lobbying, privo di minima esperienza nel campo farmaceutico e in precedenza produttore in Rai di una trasmissione d’intrattenimento del cantante Pupo, ma poi premiato dall’Università Luiss di Roma, intitolata al banchiere e noto massone Guido Carli, dove lo stesso Arcuri collabora in qualità di docente ed esperto in materia economica e di politica industriale.
Ma torniamo al vaccino definito italiano: «È stato pensato, realizzato e prodotto da una società italiana, Reithera, situata nel tecnopolo di Castel Romano. Il nostro centro si contraddistingue in quando riunisce ricerca, laboratori di processi di sviluppo e officina manufatturiera. La nostra storia comincia nel 2005 con un team giovane. Inizialmente eravamo in Okairos, una società biotec con laboratori al CEINGE di Napoli, che ha fondato con IRBM (l’istituto di Pomezia che sta sviluppando il vaccino studiato allo Jenner institute di Oxford, ndr) la join venture, Advent dedicata alla manifattura di vaccini basati su adenovirus. Poi ci siamo staccati reinventando un nuovo istituto» dichiarò allora l’amministratrice di ReiThera dimenticandosi però di citare tutti i brevetti “vincolanti” realizzati con GSK, da noi evidenziati nel reportage WuhanGates 29.
Un’ulteriore novità arricchisce gli intrighi tra le Big Pharma, controllate dai fondi d’investimento americani come BlackRock che speculano sulle corporation delle armi, e i più spregiudicati affaristi internazionali. Come svelato in anteprima da Gospa News nell’inchiesta Lobby Sioniste – 1, infatti, il fondo Elliott è entrato nella GlaxoSmithKline, che controlla la rete commerciale della Pfizer e pertanto lucra sul vaccino Comirnaty prodotto con BioNTech, dopo essere diventato famoso in Italia per aver rilevato la società del Milan nominando come presidente Paolo Scaroni, vicepresidente della banca Rothschild Italia…
Per chi l’avesse scordato la società Advent srl è quella che ha sviluppato il vettore di adenovirus dello scimpanzé, sperimentato per la prima volta nelle terapie genomiche che interagiscono sul DNA per innescare la reazione degli anticorpi, utilizzato dall’azienda anglosvedese AstraZeneca per produrre il vaccino anti-Covid Vaxzevria di cui Norvegia e Danimarca hanno sospeso la somministrazione per i rischi di trombosi venose ed emorragie letali “meno rari del previsto” come dichiarato dalle autorità sanitarie di Oslo.
IL MISTERO SUL VACCINO DI REITHERA
«Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna, che si basano su una tecnologia a mRNA, il Reithera, come i vaccini AstraZeneca, Johnson & Johnson e Sputnik, si basa su una piattaforma vaccinale del “vettore virale” (Adenovirus di gorilla modificato per renderlo non in grado di replicarsi), che contiene l’informazione genetica per produrre la proteina spike del SARS-CoV-2. Tali proteine stimoleranno il sistema immunitario. Sono necessarie due inoculazioni a distanza di 21 giorni. Nei due giorni (1 e 22) in cui sarà inoculato il vaccino verrà richiesto di restare in osservazione presso il centro clinico per almeno 30 minuti. Sembrerebbe comunque che già con la prima somministrazione si raggiunga una buona copertura».
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E’ quanto dichiarò al quotidiano Il Giornale, il professor Antonio Cascio, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo in un’approfondita intervista sull’avanzamento dei trial clinici condotti nel nosocomio siciliano come, tra gli altri all’ospedale piemontese Sant’Andrea di Vercelli.
«Si è conclusa lo scorso gennaio la Fase 1 della sperimentazione, partita ad agosto 2020: i dati preliminari sulla sicurezza e l’immunogenicità hanno dimostrato non solo che il vaccino è stato ben tollerato, ma che è stato immunogenico, ovvero l’organismo in cui è stato inoculato ha prodotto sia anticorpi che linfociti T. La sperimentazione sta procedendo ora con la Fase 2 e 3, per verificare in modo più estensivo quali sono le risposte al vaccino da parte di soggetti volontari. Prevediamo di arruolare 900 persone» affermò il primario Giaccone lo scorso 17 marzo 2021 alla reporter Sonia Dinolfo.
«Dai documenti presentati da ReiThera alle istituzioni italiane emerge che il vaccino si basa su due tecnologie brevettate, una è l’adenovirus Grad23, l’altra è un metodo basato su cellule Hek293 ma in banca dati a nome Reithera non ve n’è traccia» precisa ancora il già citato sito StartMag.
Non è da escludere che la srl di Castel Romano, già socia di Advent, possa aver stipulato una collaborazione con quest’ultima per l’utilizzo di un vettore adenovirus dello scimpanzé, in quanto la società del Park Science IRBM si è specializzata a livello nazionale proprio nello sviluppo di vettori vaccinali. Ma questa è una nostra semplice illazione.
E’ invece notizia già divenuta di dominio pubblico quella in relazione ad un eventuale cambio di strategia nella produzione del siero antiCovid proprio dopo gli allarmi scattati in relazione agli effetti indesiderati anche gravi del farmaco di AstraZeneca elaborato dallo Jenner Institute dell’Oxford University.
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«Seppur sia stata accertata l’elevata rarità, il legame con gli eventi avversi di trombosi con basso livello di piastrine hanno messo in forte discussione i vaccini contro il Covid-19 sviluppati da Johnson&Johnson e AstraZeneca. I due farmaci hanno in comune il fatto di essere entrambi “a vettore virale”, la stessa caratteristica condivisa con il vaccino in corso di sviluppo in Italia dalla Reithera e dalla Takis, che per questo motivo starebbero riflettendo di virare verso il sistema più sicuro del mRna» ha scritto QuiFinanza senza evidenziare che i casi di reazioni avverse anche gravi e letali sono stati numerosi anche per questi vaccini nei paesi dell’Unione Europea, come dimostrato dai dati EudraVigilance riportati nelle nostre inchieste.
Inoltre le terapie geniche di Pfizer-BioNTech e Moderna, basate sull’RNA messaggero, sono state oggetto di preoccupazioni espresse da medici di fama nazionale ed internazionale in relazione al rischio di cancro e, da una ricerca cinese, in riferimento alla possibilità di scatenare nel tempo l’immunopatologia polmonare con gravi danni all’apparato respiratorio.
Di tutt’altro parere l’immunologo della Emory University di Atlanta, Guido Silvestri: «Visti i dati al momento disponibili, se proprio si vuole investire in modo massiccio su un vaccino italiano contro il Covid sarebbe stato opportuno farlo per un vaccino a Rna piuttosto che a vettore adenovirale».
«ReiThera potrebbe così pensare di mettere in parallelo alla produzione del proprio farmaco anti-Covid, con la tecnologia più classica del vettore virale, il sistema più innovativo e meno rischioso, sul quale anche la Commissione europea chiede di puntare di più – afferma QuiFinanza – L’azienda di Castel Romano ha investito per il vaccino italiano finora 12 milioni di euro e attende un finanziamento industriale e per la ricerca da 81 milioni da parte di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti del ministero dello Sviluppo economico. Risorse che potrebbero non bastare ad acquistare bioreattori e reagenti chimici specifici per la tecnologia a Rna messaggero, per lo sviluppo della quale servirebbero dagli 8 ai 10 mesi».
Il popolo italiano, a questo punto, si augura che ReiThera non torni a battere cassa allo Stato. Altrimenti Invitalia potrebbe erogare nuovi finanziamenti, magari a fondo perduto, destinati da una parte ad accrescere la campagna vaccinale, per coloro che la ritengono indispensabile come sostiene il governo senza contraddittorio con i medici che predicano migliori cure domiciliari contro il Covid-19, facilmente curabile per stessa ammissione del virologo Giorgio Palù, oggi presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Ma dall’altra ad arricchire i soci occulti della società anonima svizzera che controlla la srl di Castel Romano….
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
REPUBBLICA – REITHERA RICEVE 81MILIONI DA INVITALIA
ANSA – ARCURI INDAGATO PER PECULATO
IL GIORNALE – I TRIALS CLINICI DEL VACCINO REITHERA
STARTMAG – I MISTERI DEL VACCINO REITHERA
QUI FINANZA – REITHERA VALUTA LA TECNICA MRNA
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/
What are we cogitating about ? It is DOOM FOR COVID INDIA !
MORE THAN 40 DISTRICTS HAVE > 20% COVID POSITIVITY !
https://www.news18.com/news/india/more-than-40-districts-in-india-have-over-20-covid-19-positivity-rate-3720059.html
AND INDIANS ARE STEALING THE CLOTHES OF THE COVID DEAD !
https://www.ndtv.com/india-news/520-bedsheets-127-kurtas-stolen-from-funeral-sites-in-up-7-arrested-2438332?pfrom=home-ndtv_topscroll
The Indians are INCAPABLE OF PLANNING.THEY ARE BEST AT BEING CYBER COOLIES IN THE USA
I present the samples of the Indian Planning disaster
Number 1
The Oxygen disaster
Number 2
The Indian IQ of the INDIAN INSTITUTE OF TOILET (IIT) CLEANERS ! They failed to predict the WAVE 2 DISASTER and its peak.dindooohindoo
https://www.businesstoday.in/current/economy-politics/covid-19-could-not-predict-exact-nature-of-second-wave-say-scientists-working-on-mathematical-models/story/438085.html
Number 3
Indians being Indians have BUNGLED AND STOLEN ALL THE COVID AID
https://edition.cnn.com/2021/05/05/india/india-covid-foreign-aid-distribution-intl-hnk-dst/index.html
The Indian COVID doom is BEYOND HOPE and REDEMPTION !
It is now in the small towns and villages !
The Indians are now doing mass prayers to CURE Covid ! This is the TERMINAL SIGN OF DOOM !
https://scroll.in/latest/994171/covid-19-hundreds-of-devotees-in-gujarat-participate-in-religious-procession-23-arrested
Meanwhile an Indian Godman says that a COVID patient with an O2 level of 80 and
bring it up to 100 – by doing YOGA ! He claims O2 is in the air and is free !
https://www.tribuneindia.com/news/nation/in-video-ramdev-mocks-covid-victims-for-not-breathing-proper-249940
This man is the spiritual mentor of Modi and the Health Expert of Modi
LOL — Indian Fake News