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INFIAMMAZIONI AL CUORE DOPO PFIZER: ALLERTA EMA. 424 Paralisi nell’UE. SOS da Medica Messicana Inferma da 4 Mesi

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

«L’EMA è a conoscenza di casi di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione della membrana intorno al cuore) segnalati principalmente a seguito della vaccinazione con Comirnaty. Al momento non ci sono indicazioni che questi casi siano dovuti al vaccino. Tuttavia, il PRAC ha richiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un’analisi degli eventi in base all’età e al sesso, nel contesto della prossima relazione di sintesi sulla sicurezza della pandemia e valuterà se è necessaria qualsiasi altra azione normativa. Inoltre, il PRAC ha richiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio per COVID-19 Vaccine Moderna – anche un vaccino a mRNA – di monitorare casi simili con il loro vaccino e di fornire anche un’analisi dettagliata degli eventi nel contesto del prossimo rapporto di sicurezza sulla pandemia. L’EMA comunicherà ulteriormente quando saranno disponibili nuove informazioni».

E’ lo stato di allerta lanciato dal PRAC (Pharmacovigilance Risk Assesstment Committee) dell’European Medicines Agency dopo il meeting mensile tenutosi tra il 3 ed il 6 maggio. Sebbene i casi letali finora registrati da EudraVigilance, la piattaforma EMA di raccolta delle segnalazioni di reazioni avverse ai farmaci nei paesi UE, siano stati soltanto 6 attribuibili alla miocardite ce ne sono 44 non ancora risolti e ben 91 con esito sconosciuto (tra i quali pertanto potrebbero essere avvenuti altri decessi).

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Ma il vero allarme statistico giunge dai casi di “disordini cardiaci” in generale. Fino all’8 maggio sono infatti 636 i vaccinati con Pfizer morti nelle nazioni dell’Unione Europea per queste problematiche, 1.286 i casi non ancora risolti, 3.655 già guariti e 147 guariti con conseguenze. Mentre quelli in fase di risoluzione sono 1.465 ma addirittura 1.593 quelli di cui non si conosce l’esito del decorso. Come viene evidenziato più avanti, però, è assai arduo stabilire un nesso di causalità tra il vaccino e le problematiche cardiache, una delle patologie più diffuse nel genere umano.

 

LO STUDIO DI ISRAELE SULLA MIOCARDITE

La segnalazione di pericoli per il cuore derivanti dalla terapia genica a base di RNA messaggero sviluppata da Pfizer era arrivato in precedenza da uno studio condotto in Israele dove è stata portata avanti una massiccia campagna di immunizzazione proprio grazie all’antidoto prodotto dall’azienda americana Pfizer (controllata da GSK e Bill Gates) grazie al principio attivo realizzato dalla tedesca BioNTech (amministrata da turchi ma finanziata sempre da Gates).

«Il rapporto preliminare di un comitato incaricato di monitorare gli effetti collaterali del vaccino ha rilevato 62 casi di miocardite, inclusi due decessi, in persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer. Cinquantasei casi si sono verificati dopo la seconda dose del vaccino e 55 casi si sono verificati negli uomini, la maggior parte di età compresa tra  18 e 30 anni» ha scritto lo scorso 27 aprile la redazione di DataBase Italia, webmedia fondato e diretto da Davide Donateo, in relazione al dossier del Ministero della Salute di Gerusalemme.

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Secondo quanto riferito, i due pazienti deceduti erano sani fino al ricevimento del vaccino e non presentavano condizioni preesistenti. Una era una donna di 22 anni, l’altra era un uomo di 35 anni. La miocardite, o infiammazione del muscolo cardiaco, può portare ad aritmia cardiaca e morte.

Come evidenziato da DataBase Italia, il coordinatore israeliano della risposta alla pandemia, Nachman Ash, ha  confermato che “decine di incidenti” di miocardite si sono verificati in persone vaccinate, principalmente dopo la seconda dose, ma ha sottolineato che il ministero della salute non ha ancora tratto alcuna conclusione. “Determinare un collegamento – ha detto Ash, sarebbe difficile perché la miocardite, una condizione che spesso scompare senza complicazioni, può essere causata da una varietà di virus e un numero simile di casi è stato segnalato negli anni precedenti” ha  riferito Reuters.

Tuttavia,  secondo i ricercatori  della National Organization for Rare Disorders, la miocardite può derivare da infezioni, ma “più comunemente la miocardite è il risultato della reazione immunitaria del corpo al danno cardiaco iniziale”. I ricercatori israeliani hanno  presentato i  loro risultati al direttore generale del ministero della Salute israeliano, alla Pfizer, ai Centers for Disease Control and Prevention e alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.

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Alla domanda di  Reuters  sulla revisione, Pfizer ha detto di essere in contatto regolare con il ministero della Salute israeliano per rivedere i dati sul suo vaccino e che era a conoscenza delle osservazioni israeliane di miocardite che si sono verificate prevalentemente nei giovani uomini.

“Gli eventi avversi vengono regolarmente e accuratamente esaminati e non abbiamo osservato un tasso di miocardite più elevato di quello che ci si aspetterebbe nella popolazione generale”, ha affermato la società  . “Non è stato stabilito un nesso causale con il vaccino. Non ci sono prove in questo momento per concludere che la miocardite sia un rischio associato all’uso del vaccino Pfizer / BNT COVID-19”.

 

SOS PARALISI NELL’UE. APPELLO DAL MESSICO

Carlos Palestino, cognato della dottoressa messicana Karla Cecilia Perez Osorio, rimasta paralizzata il 30 dicembre 2020 diverse ore dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer / BioNTech COVID-19, ha detto che il vaccino dovrebbe essere sottoposto a ulteriori test per scoprire se può causare effetti collaterali così gravi. L’allarme viene confermato dall’alto numero di casi di paralisi registrati anche nell’Unione Europea, come emerge dalla piattaforma di farmacovigilanza dell’EMA.

Lo ha riportato il network russo Sputnik nella versione italiana. Il ministero della Salute messicano ha dichiarato di aver avviato delle indagini sull’accaduto, affermando che a Perez, è stata diagnosticata un’encefalomielite (infiammazione del cervello e del midollo spinale). Prima dell’inoculazione, la medica Perez ha manifestato una reazione allergica agli antibiotici chiamati trimetoprim e sulfametossazolo che possono causare reazioni avverse gravi simili.

“Non stiamo insistendo sul fatto che sia stato causato dal vaccino. Tuttavia, è necessario chiarire se ci sia un collegamento con il vaccino. Non stiamo sostenendo che sia stato la causa. Dovrebbe essere condotta una ricerca per confermarlo”, ha dichiarato Palestino.

La dottoressa messicana Karla Cecilia Perez Osorio, paralizzata da oltre 4 mesi, insieme al marito

Il cognato della dottoressa Perez, già medico internista dell’Ospedale Generale della Zona numero 7, a Monclova, Coahuila, ha sottolineato che i parenti della medica avevano deciso di attirare l’attenzione dei media sull’accaduto non per scoraggiare le persone dalla vaccinazione, ma per assicurarsi che Perez si sarebbe ripresa e che questo caso fosse stato studiato per prevenire ulteriori casi simili.

“L’obiettivo principale è prendersi cura della salute di mia cognata, per assicurarsi che non abbia complicazioni. Trattandosi di un nuovo caso, nessuno è in grado di determinarne la natura. Ecco perché è necessario per diffondere informazioni”, ha detto Palestino, aggiungendo che i parenti di Perez non sostengono il movimento no-vax e non hanno “alcun interesse politico o economico” a far pubblicità intorno al caso.

L’allamante tabella di EudraVigilance sui casi paralisi nell’Unione Europea

La segnalazione che giunge dal Messico trova corrispondenza anche nell’analisi dei dati sulle reazioni avverse ai vaccini raccolti da EudraVigilance nell’Unione Europea. Sono infatti 165 i casi di paralisi segnalati alla piattaforma di farmacovigilanza dell’EMA fino all’8 maggio in relazione al vaccino Comirnaty (o Tozinameran) di Pfizer-BioNTech. Tra questi 4 sono risultati letali, 32 non sono ancora stati risolti, 2 sono guariti con conseguenze mentre di 57 non si conosce ancora l’esito.

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Se analizziamo anche gli altri vaccini vediamo che il Janssen di Johnson&Johnson, somministrato ancora in poche dosi nell’UE dopo l’allarme contaminazione arrivato dagli USA per alcuni lotti, ha registrato solo 7 casi (6 non risolti e uno con decorso ignoto), mentre per AstraZeneca ci sono state 220 paralisi (2 letali, 27 non guarite, 7 guarite con conseguenze e 48 con esito sconosciuto). Infine per il vaccino mRNA di Moderna i casi di inabilità totale al movimento sono stati 42 (1 decesso, 9 ancora paralizzati, 1 guarito con conseguenze e 16 dal decorso ignoto). La somma algebrica porta a 424 il numero delle paralisi totali avvenute dopo uno dei quattro vaccini: 7 i decessi, 73 sono ancora infermi, mentre di 122 persone non si sa la condizione.

Numeri che inducono una seria riflessione sul rapporto rischi-benefici visto che, come riportato nel precedente dossier, ben 428 persone vaccinate sono morte comunque di Covid-19 nell’Unione Europea…Infine, arriva un altro allarme dall’EMA sempre in riferimento ai disordini neurologici, ben 1.222 casi registrati soltanto in Italia fino a marzo, come confermato dall’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco).

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«Nell’ambito della revisione delle regolari relazioni di sicurezza riepilogative sulla pandemia per Vaxzevria, il vaccino Covid-19 di AstraZeneca, il PRAC sta analizzando i dati forniti dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio sui casi di sindrome di Guillain-Barré (GBS) segnalati a seguito della vaccinazione. Lo GBS è un disturbo del sistema immunitario che causa l’infiammazione dei nervi e può provocare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà a camminare. GBS è stato identificato durante il processo di autorizzazione all’immissione in commercio come un possibile evento avverso che richiede specifiche attività di monitoraggio della sicurezza. Il PRAC ha richiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un’analisi di tutti i casi segnalati nel contesto del prossimo rapporto di sicurezza di sintesi sulla pandemia».

«Nel dettaglio la malattia, anche nota come polineurite idiopatica acuta e paralisi ascendente di Landry o semplicemente Gbs, si manifesta come un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi periferici, cioè quelli esterni al cervello e al midollo spinale, ed è caratterizzata da dolore, intorpidimento delle braccia e delle gambe, spesso accompagnata da paralisi e debolezza dei muscoli respiratori e del viso» precisa Libero Quotidiano che ha dedicato un articolo dal titolo allarmante: “AstraZeneca, l’Ema indaga sui casi di sindrome di Guillain-Barré dopo la vaccinazione: si rischia la terapia intensiva”.

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHANGATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

EMA – ALLERTA MIOCARDITE

EUDRAVIGILANCE – DISORDINI CARDIACI

DATABASE ITALIA – LO STUDIO ISRAELIANO

SPUTNIKNEWS – ALLARME PARALISI DAL MESSICO

SOPITA – DOCTORA ES HOSPITALIZADA POR SUFRIR REACCIÓN ADVERSA GRAVE

LIBERO QUOTIDIANO – EMA INDAGA SU SINDROME GBS DOPO LA VACCINAZIONE SI RISCHIA TERAPIA INTENSIVA

VACCINI J&J CONTAMINATI CON ASTRAZENECA. Milioni di Dosi Sospette nell’UE senza OK FDA. Guerra tra Big Pharma

 

 

 

 

 

 

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