MISTERO SULLA MORTE DI CAMILLA DOPO IL VACCINO. La Famiglia smentisce la Malattia: s’indaga per Omicidio Colposo. Stop AstraZeneca per i Giovani
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ultimo aggiornamento ed esito autopsia qui.
AGGIORNAMENTO DEL 12 GIUGNO 2021 – ORE 23
Si fa sempre più fitto il mistero sulla morte della giovane ragazza ligure Camilla Canepa. Dopo la notizia diffusa da ambiti sanitari circa una patologia autoimmune della diciottenne la famiglia interviene con un laconico comunicato dell’avvocato smentendo categoricamente questa circostanza.
«I genitori di Camilla confidano nel rispetto del loro dolore e della loro privacy… e la ragazza non aveva alcuna malattia ereditaria». Lo ha detto l’avvocato della famiglia Canepa, Angelo Paone, affermando che «non c’è alcun comunicato ufficiale» dei genitori. Ciò solleva il dubbio su quale possa essere la fonte della notizia della patologia diffusa in primis dall’agenzia Ansa che ora minimizza la smentita familiare concentrandosi invece sugli aspetti tecnici dell’inchiesta.
«I carabinieri del Nas hanno notificato ieri all’Asl 4 un ordine di esibizione e sequestro del certificato anamnestico compilato da Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante (Genova) morta dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca). Il documento, che si trova sotto sequestro negli uffici dell’Asl4, verrà consegnato agli inquirenti lunedì. Secondo quanto appreso, la procura vuole verificare se nel documento sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria citata anche nei documenti già in possesso degli inquirenti o l’assunzione di farmaci a base ormonale» scriva l’Ansa.
Nel frattempo, dagli Usa, l’avvocato dei diritti umano Robert F. Kennedy Jr, da suo sito The Defender, lancia l’allarme sui rischi di infiammazioni cardiache negli under 30 proprio per quei vaccini Pfizer e Moderna che in Italia dovrebbero essere utilizzati in sostituzione della seconda dose del siero a base di vettore adenovirus AstraZeneca, raccomandato solo per gli over 60.
AGGIORNAMENTO DELLL’11 GIUGNO 2021 – ORE 18
Sulla morte della diciottenne ligure Camilla Canepa la magistratura indaga per omicidio colposo. Al momento non risultano iscritti nel registro degli indagati e, anche se arriveranno, un domani potrebbero forse beneficiare dello “scudo penale” (ovvero la non punibilità) varato dal governo con il D.L. 44/2021 in cui si è imposta la vaccinazione obbligatoria agli operatori sanitari tra una ridda di polemiche.
La sua prematura scomparsa ha scioccato l’Italia intera inducendo il Comitato Tecnico Scientifico del governo nazionale a correre ai ripari pr trovare una soluzione su quel vaccino Astrazeneca bloccato ormai varie volte proprio per le reazioni avverse anche letali, di cui le autorità giudiziarie e quelle sanitarie non hanno sovente ritenuto sussistesse quel nesso di causalità tra vaccino e decesso, altrimenti rilevato in vari paesi dell’Unione Europea.
Secondo quanto riportato dai principali media italiani la ragazza soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. Per questo la Procura della Repubblica di Genova pare intenzionata a chiarire se Camilla sarebbe stata idonea a ricevere la somministrazione del vaccino oppure no. I carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa al suo caso. I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all’aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove la giovane è stata ricoverata il tre giugno, e al Policlinico San Martino.
Dopo la morte della diciottenne i magistrati hanno cambiato il reato con cui era stato aperto il fascicolo che è passato da “atti relativi”, a omicidio colposo a carico di ignoti. Nelle prossime ore disporranno l’autopsia che, secondo l’Ansa, verrà affidata con ogni probabilità al medico legale Luca Tatjana e all’ematologo Franco Piovella. I due esperti hanno già eseguito gli esami sugli altri quattro casi di decessi dopo vaccini. Il primo è stato quello della docente Francesca Tuscano di 32 anni e poi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano stati somministrati Astrazeneca e Pfizer.
Il caso della giovane insegnante genovese, morta a Pasqua e a cui era stato somministrato il vaccino Astrazeneca il 22 marzo, aveva suscitato grande clamore soprattutto perché l’esame autoptico aveva confermato la morte per un quadro “trombotico ed emorragico cerebrale” inducendo la Procura ad aprire un’inchiesta contro ignoti e ad acquisire l’iter vaccinale. Anche perché Francesca Tuscano non soffriva di alcuna patologia, a differenza di Camilla.
All’inizio di aprile uno dei responsabili del settore vaccini dell’European Medicines Agency (EMA), aveva lanciato l’allerta sulle trombosi tanto da indurre Oxford ad interrompere le sperimentazioni sui minori. Ma successivamente i vertici dell’EMA avevano ribadito l’efficacia e sicurezza del siero di AstraZeneca sotto l’implicita pressione degli interessi economici in gioco, non sufficiente però da consentire alla Big Pharma anglosvedese di Cambridge di ottenere la conferma degli ordini dall’UE per il 2022. Quei campanelli d’allarme indussero un ministro tedesco a rifiutare il vaccino AstraZeneca, ma non furono sufficienti al Ministro della Salute italiano Roberto Speranza che continuò e continua a sostenere che “tutti i vaccini sono sicuri ed efficaci”.
Anche quello di Astrazeneca, costretto a cambiare nome e foglietto illustrativo per aggiunge i rischi rari di gravi trombosi, che in Italia gode di un’attenzione particolare in quanto il vettore adenovirus di scimpanzé è prodotto dal Park Science di Pomezia (Roma) per anni finanziato dal Governatore del Lazio Nicola Zingaretti (ex segretario del Partito Democratico che governava con Conte e ora governa con Draghi).
Ma ora il Comitato Tecnico Scientifico, proprio dopo la drammatica vicenda di Camilla, ha deciso di raccomandare l’inoculazione del vaccino Astrazeneca solo agli over 60 (ai quali inizialmente era stato sconsigliato con continue contraddizioni nella campagna vaccinale) e di riservare ai più giovani – anche a quelli in attesa della seconda dose AstraZeneca – i vaccini a RNA messaggero di Moderna e Pfizer. Per quanto quest’ultimo, come spiegato in fondo all’articolo, abbia scatenato effetti indesiderati anche mortali negli adolescenti americani cui viene somministrato già da alcune settimane.
Sebbene la politica, dagli Usa all’Italia, abbia fatto “quadrato” sulle terapie geniche mRNA, probabilmente perché entrambe nell’orbita delle speculazioni finanziarie di Bill Gates, sono molti gli esperti che hanno evidenziato i pericoli di tali antidoti contro il Covid-19, mai sperimentati nella storia dell’umanità.
Nel caso di Camilla, al di là di eventuali negligenze del personale sanitario tutte da accertare e perseguire penalmente se non conformi ai protocolli ministeriali che invece tutelano i medici qualora emerga una correlazione tra morte e vaccino, esiste già un colpevole ben evidente della sua morte.
E’ la sguaiata propaganda pro-VAX del Governo di Mario Draghi – col suo generale in divisa commissario all’emergenza – che in un tourbillon politico-mediatico perfettamente orchestrato ha travolto il senso critico della popolazione, desiderosa di uscire dalle pesanti restrizioni imposte per la pandemia, ritenute crimini contro l’umanità dal magistrato Angelo Giorgianni nel suo esposto alla Corte Penale Internazionale dell’Aja. Soltanto questo, infatti, può spiegare perché una ragazza con problematiche autoimmuni e cure ormonali in corso ha deciso di aderire spensieratamente all’OpenDay creato per invitare i giovani alla vaccinazione.
“Lo fanno tutti”. E’ l’inquietante risposta che mi ha dato nei giorni scorsi la dipendente di un’attività commerciale impaurita dall’idea di sottoporsi al vaccino perché sofferente di varie allergie. Ha prenotato l’appuntamento per la somministrazione e siccome dovrà firmare il consenso informato, magari senza leggerlo come molti di noi fanno prima di un intervento ospedaliero, nessuno sarà colpevole se le capiterà qualcosa per non aver spiegato adeguatamente ai medici le sue problematiche immunologiche.
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E’ la prova sempre più evidente che gli occidentali, ma in particolare gli Europei e gli Italiani (unici con l’obbligo di vaccino per i sanitari), sono ormai diventati inconsapevoli cavie umane sull’ara impietosa del più parossistico scientismo che, abbacinato dall’eugenetica sociale globalizzata, sta sacrificando giovani vite umane come per anni hanno fatto in Africa e in Georgia i ricercatori militari del Pentagono (Dipartimento di Stato Usa).
ARTICOLO DELL’11 GIUGNO 2021 – ORE 2
Un sorriso splendido in un volto ridente di gioventù. Si è spento per sempre. Stroncato dopo un vaccino contro il Covid-19 inoculato solo per prevenzione e in ossequio a quell’immunità di gregge che la comunità scientifica pro-VAX spera di raggiungere nonostante le mutevoli varianti del virus, alcune probabilmente scatenate proprio dalla resistenza ai vaccini. Perché finora nel mondo intero gli adolescenti morti a causa del virus SARS-Cov-2 si contano sulle dita di una mano.
Spinta dalla pressione politico-mediatica Camilla si è fidata del sistema sanitario che ha approvato il siero di AstraZeneca, a base di un vettore adenovirus dello scimpanzé (mai utilizzato prima nella storia della farmacologia), in via sperimentale come tutti gli altri antidoti contro il Covid-19. Invece di andare a fare il primo bagno di sole sulle spiagge liguri ha partecipato all’Open-Day di immunizzazione che le è stato purtroppo fatale. Toccherà ovviamente alla magistratura il compito di confermare il nesso di causalità apparentemente macroscopico…
«Non ce l’ha fatta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica all’ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la giovanissima studentessa del liceo tecnologico, una sorella ventenne, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo ‘open day’ che in Liguria ha consentito agli ‘over 18’ di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca».
Lo ha scritto l’Ansa nella rubrica Salute & Benessere, in un articolo in cui si annacqua la tragica storia della povera diciottenne in mezzo alle cervellotiche considerazioni del Comitato Tecnico Scientifico sulla somministrazione preferenziale del Vaccino AstraZeneca agli over 60 e sull’incertezza sulla seconda dose dello stesso siero per i più giovani.
Già nei giorni scorsi la sorte di Camilla aveva amplificato i dubbi, nella comunità scientifica e non, sull’opportunità di somministrare questo tipo di farmaco ai giovani e in particolare alle giovani donne. Dopo l’accesso sabato 5 giugno in ospedale a Genova (il secondo), già domenica 6 giugno Camilla era stata operata dapprima per la rimozione del trombo e poi per ridurre la pressione intracranica.
Poi la situazione della giovanissima in rianimazione era rimasta tragicamente stabile, nella sua gravità, ed era scattato il periodo di osservazione per dichiararne la morte cerebrale. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi, cinque i malati che ne beneficeranno. Ad annunciare la morte della ragazza è stata il sindaco Valentina Ghio: “Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere – ha detto -. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla”.
“La rete di farmacovigilanza si è attivata tempestivamente ed efficacemente per raccogliere e trasmettere ad Aifa le segnalazioni ricevute per i successivi approfondimenti”, ha detto Barbara Rebesco, direttore Politiche del farmaco di Alisa (Sistema Sanitario Regione Liguria). La nota si conclude spiegando che “in via cautelativa, fino a nuova comunicazione, abbiamo deciso di sospendere il lotto interessato appena ricevuta la seconda segnalazione di reazione avversa appartenente allo stesso lotto (ABX1506)”. Si tratta di una donna di 34 anni che sta lottando tra la vita e la morte.
Molte altre donne sono morte in Italia dopo il siero AstraZeneca ma le autorità sanitarie si sono arrampicate sugli specchi per confutare la correlazione tra il decesso e la somministrazione delle dosi risultate fatali.
Intanto Giovanni Toti, Governatore della Liguria, chiede ora chiarezza sul vaccino di Oxford: “Se oggi il Cts deciderà che il vaccino Astrazeneca non va bene, vorrei semplicemente venisse fatta una comunicazione univoca e chiara, per dare una risposta a chi ha già fatto o deve ancora fare il vaccino. Lo chiedo come presidente di Regione che, come tutti i miei colleghi, si sta spendendo insieme a tutta la Sanità in questa enorme campagna di vaccinazione oltre che nella gestione della pandemia”.
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Anche Giorgia Meloni su Facebook ha alzato la voce: “Non se ne può più di questo caos e di questa approssimazione. Chiedo che il Governo riferisca immediatamente in Parlamento. Gli italiani devono sapere. Pretendiamo trasparenza e chiarezza: non si scherza con la salute dei cittadini”. Purtroppo Toti e Meloni, come quasi tutti i politici italiani, non si espongono a proprie valutazioni sulla campagna d’immunizzazione con AstraZeneca, bloccata in vari paesi dell’Unione Europea dopo la conferma di uno studio di Oslo sulla correlazione vaccino-trombosi.
«Il V Rapporto Aifa di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid: i casi di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AZ sono in linea con quanto osservato a livello europeo, ovvero 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso è stato segnalato dopo la seconda dose. Complessivamente su tutti i vaccini, sono 66.258 le segnalazioni di eventi avversi su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100.000 dosi), di cui il 90% per eventi non gravi. La maggior parte riguardano Comirnaty di Pfizer (71,8%), il più usato (68,7% delle dosi somministrate)» aggiunge l’Ansa.
Abbiamo già evidenziato nelle precedenti inchieste sui dati Eudravigilance, la piattaforma di Farmacovigilanza dell’European Medicines Agency (EMA), che la percentuale di effetti indesiderati gravi in Europa è pari al 47 % dei vaccinati mentre, per miracolo, nelle statistiche AIFA sull’Italia precipita al 7 % sollevando legittimi dubbi sull’attendibilità dei dati, almeno in un’occasione “manipolati” anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza per continuare a ribadire, come ha fatto ieri, che tutti i vaccini sono sicuri. Anche perché dietro quello di AstraZeneca c’è un business mezzo italiano sul vettore di adenovirus di scimmia…
Antonella Viola, intervenuta alla trasmissione televisiva Otto e mezzo proprio a proposito del vaccino AstraZeneca, ha rilasciato dichiarazioni destinate a far discutere nei prossimi giorni, come riportato da Il Giornale. «Tenendo ferma la necessità di vaccinare quante più persone possibili e di non fermare la campagna vaccinale nel Paese, l’immunologa stavolta ha però preferito fare un passo indietro e non raccogliere il suggerimento di Lilli Gruber di fare un appello contro gli allarmismi. “Questa volta non me lo sento”, ha detto Antonella Viola, facendo calare il gelo nello studio di Otto e mezzo» ha scritto la giornalista Francesca Galici sul quotidiano milanese.
La morte di Camilla Canepa ad appena 18 anni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca ha colpito tutti, anche la stessa immunologa: “Per me oggi è una giornata difficile. Io sono mesi che dico che il vaccino AstraZeneca non va somministrato alle donne giovani e oggi, con la morte della 18enne di Genova, per me è un fallimento personale”.
Da qui nasce il suo appello, diverso rispetto a quello previsto dalla conduttrice del programma: “Questa volta voglio dire di non fare la seconda dose AstraZeneca. Perché se è vero che non ci sono dati su trombosi nella seconda somministrazione, è anche vero che ci sono pochissimi dati visto che in pochi hanno ricevuto due volte il siero”. Antonella Viola non ha usato mezzi termini e ha chiesto con determinazione che non venga utilizzato il vaccino di Oxford per i giovani: “Bisogna avere il coraggio di dire che serve fare un altro vaccino e non AstraZeneca se si ha meno di 60 anni. Anche gli Open day vanno aboliti”.
E’ però evidente che la dottoressa Viola non analizza quanto sta accadendo negli USA dove il vaccino Pfizer già approvato anche per gli adolescenti (dai 12 anni in sù come autorizzato nei giorni scorsi anche in Italia dall’Aifa) sta causando analoghi episodi di trombosi che in almeno tre casi hanno avuto esito fatale, come denunciato dall’avvocato Robert F. Kennedy jr sulla sua piattaforma The Defender.
Ma la risposta delle autorità sanitarie da sempre vicine alle Big Pharma è semplice: se uno su 100mila non ce la fa meglio continuare a vaccinare! Anche se il Covid-19, com’è ormai noto, uccide gli anziani con varie patologie oppure le persone curate male, solo con vigile attesa e paracetamolo, e senza quelle tempestive terapie efficaci (cortisone, idrossiclorichina, quercina, vitamina D) ignorate dal Ministero della Salute già bersagliato da 500 denunce per strage di Stato.
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GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
https://www.gospanews.net/2021/05/30/vaccini-covid-obbligatori-italiani-cavie-mondiali-di-gates-ok-definitivo-allimposizione-ai-sanitari-in-contrasto-con-la-risoluzione-ue/
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