UE, RADDOPPIA IL NUMERO DI VACCINATI MORTI DI COVID. 745 Casi Fatali (479 dopo Pfizer) su 9mila Contagiati. E di 3.876 non si sa la Sorte!
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Alla data del 26 giugno sono già 8.791 le persone vaccinate che hanno contratto il Covid-19 nonostante uno dei quattro sieri (o terapie geniche nel caso di quelli a mRNA) autorizzati dall’EMA (European Medicines Agency). A svelarlo sono i numeri sulle reazioni avverse raccolti dalla piattaforma EudraVigilance proprio per conto dell’EMA.
Sebbene queste segnalazioni rappresentino una percentuale relativamente bassa sulle milioni di dosi vaccinali somministrate, da esse emerge un duplice allarme perché i casi fatali connessi all’infezione da Covid-19 o dalla conseguente polmonite sono ben 745, quasi il doppio rispetto ai 428 rilevati nella nostra precedente inchiesta pubblicata il 28 aprile scorso. Ma soprattutto sono quasi 4mila (esattamente 3.876) le segnalazioni con esito sconosciuto: ovvero per le quali non si conosce se il paziente che ha contratto il Sars-Cov-2 in modo sintomatico sia poi deceduto o guarito.
Questa anomalia non solo evidenzia le criticità di una farmacovigilanza sui vaccini totalmente “passiva”, ovvero affidata solo alle segnalazioni di operatori sanitari (la maggior parte) o privati, e pertanto priva di un reale monitoraggio sulle reazioni avverse da parte delle istituzioni scientifiche. Ma evidenzia pure che il vaccino apparentemente meno efficace (dopo la prima dose, visto che nelle tabelle non c’è distinzione tra i dati di una prima o seconda somministrazione) appare l’acclamato Pfizer che ha fatto registrare il numero più alto di mortalità con Covid-19 e di contagi con esito sconosciuto.
Ciò giustifica più che mai la reazione di 300 professionisti della sanità pubblica della Lombardia, tra medici, operatori sanitari e infermieri, che hanno fatto ricorso al Tar contro l’obbligo vaccinale, non fidandosi delle dichiarazioni su sicurezza ed efficacia del Ministro della Salute, Roberto Speranza, fornite a più riprese soprattutto in relazione al vaccino AstraZeneca nonostante le ripetute sospensioni di vari lotti del siero anche perché realizzato con una componente adenovirale realizzata in Italia.
Meno problematica appare la situazione del tanto vituperato Vaxzevria di AstraZeneca che però, al pari degli altri, ha già fatto registrare decine di migliaia di effetti indesiderati anche gravi o addirittura letali per altre patologie di cui, per brevità, parleremo in un prossimo reportage.
Al momento basti sapere che per il siero adenovirale di AstraZeneca sono arrivate all’EudraVigilance 161mila seglazioni di reazioni avverse gravi su 303mila totali, per la terapia genica Pfizer-Biontech 96mila su 255mila, per Moderna 28mila su 56mila e infine per l’ultimo arrivato, e quindi meno diffuso, Janssen di Johnson&Johnson 3,7mila su 12mila.
Ma ciò che desta preoccupazione sono i numeri dei contagi da Covid-19 nei vaccinati. Prima di analizzare i dati va fatta una premessa di carattere genetico. I vaccini a base di adenovirus sono una sorta di “taxi” del codice genetico Spike chiamato ad innescare la reazione degli anticorpi per suscitare l’immunizzazione dal virus Sars-Cov-2
La domanda che si pone il biologo Franco Trinca, tra i più attenti studiosi del fenomeno pandemico, è però cruciale: «Questo costrutto genico ingegnerizzato può determinare l’integrazione nel genoma umano del gene Spike del Sars-Cov-2?»
«La risposta ufficiale è no – aggiunge Trinca – Ma essendo l’adenovirus col gene Spike perfettamente replicabile, in quanto il suo meccanismo vaccinico si basa proprio su tale funzione, nessuno può garantire che processi genetici di ricombinazione col genoma umano possano avvenire». Spiega l’esperto in relazione ai vaccini adenovirali Janssen e AstraZeneca.
«Analogamente, con eguale incertezza, lasciano il dubbio le rassicurazioni sulla non integrabilità del Rna messaggero dei vaccini Pfizer e Moderna – aggiunge il biologo – Nessuno lo può assicurare anche perché in biologia si scoprono continuamente facoltà genetiche nuove come avvenuto di recente, ad esempio, proprio per la funzione della trascrittasi inversa nel genoma umano, ovvero la polimerasi delta, che consente la trascrizione di un Rna in Dna (prima nota solo nei virus)».
Ecco perché i sieri a base di Rna messaggero di Pfizer e Moderna furono definiti “terapie geniche” dalla dottoressa Maria Rita Gismondo, direttore di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. Ecco perché sono stati ritenuti pericolosi da vari ricercatori tra cui il famoso virologo professor Luc Montagnier, vincitore del Nobel per la Medicina, ma anche da due ricerche accademiche (in Cina e Usa) svelate in esclusiva da Gospa News.
Ora vediamo nel dettaglio la sintesi dei dati delle tabelle EudraVigilance (PDF al link al fondo dell’articolo), cominciando da quelli meno allarmanti. Dopo l’inoculazione del vaccino Janssen (AD26.COV2.S) sono stati registrati 76 contagiati da Covid-19 tra cui 7 morti, 34 con esito sconosciuto, 22 non guariti, 5 guariti e 8 in fase di guarigione. A questi si aggiungono altri 18 affetti da polmonite da Covid-19 di cui 2 deceduti, 2 con decorso ignoto, 9 non risolti, 3 curati e 2 che stanno superando la malattia. In totale, quindi, 94 persone hanno contratto la patologia della pandemia nonostante il siero a base di proteina Spike inoculata tramite vettore adenovirale umano e prodotto dall’azienda belga controllata dalla Johnson&Johnson (9 casi fatali).
Per la terapia genica di Moderna (CX-024414) sono stati segnalati 718 contagiati da Covid-19 tra cui 102 morti, 330 con esito sconosciuto, 155 non guariti, 110 guariti e 21 in fase di guarigione. A questi si aggiungono altri 168 affetti da polmonite da Covid-19 di cui 39 deceduti, 63 con decorso ignoto, 34 non risolti, 25 curati e 7 che stanno superando la malattia. In totale, quindi, 886 persone hanno contratto la patologia della pandemia nonostante il vaccino a mRNA prodotto dall’azienda americana Moderna (141 casi fatali).
Per il siero adenovirale AstraZeneca (Vaxzevria o Chadox1 Ncov-19) dalla piattaforma EudraVigilance risultano 945 contagiati da Covid-19 tra cui 84 morti, 214 con esito sconosciuto, 181 non guariti, 266 guariti, 27 guariti con conseguenze e 173 in fase di guarigione. A questi si aggiungono altri 82 affetti da polmonite da Covid-19 di cui 32 deceduti, 15 con decorso ignoto, 13 non risolti, 5 curati (e 5 guariti ma con conseguenze) e 12 che stanno superando la malattia. In totale, quindi, 1.027 persone hanno contratto la patologia della pandemia nonostante il vaccino Vaxzevria siero a base di proteina Spike inoculata tramite vettore adenovirale di scimpanzè (116 casi fatali).
Mentre il record negativo va all’altra terapia genica Pfizer-Biontech (Comirnaty o Tozimeran) per cui sono stati segnalati 6.510 contagiati da Covid-19 tra cui 373 morti, 3.161 con esito sconosciuto, 625 non guariti, 889 guariti, 30 guariti con conseguenze e 546 in fase di guarigione. A questi si aggiungono altri 274 affetti da polmonite da Covid-19 di cui 106 deceduti, 57 con decorso ignoto, 39 non risolti, 34 curati, 6 curati ma con conseguenze e 32 che stanno superando la malattia. In totale, quindi, 6.784 persone hanno contratto la patologia della pandemia nonostante il vaccino a mRNA prodotto dall’azienda americana Pfizer (controllata al 70 % dalla GSK) insieme alla tedesca Biontech.
Oltre al numero impressionante di vaccinati morti con il SARS-Cov-2 nonostante la somministrazione di almeno una dose della terapia genica Comirnaty, pari a 479, assume proporzioni davvero inquietanti il numero di segnalazioni di reazioni avverse per questa patologia con esito sconosciuto: sono infatti ben 3.218 le persone per cui non si sa se siano morte o guarite, ovvero il 50 % del totale dei contagiati.
Un’analoga allerta era giunta nelle scorse settimane anche dagli Stati Uniti d’America dove avevano assunto grande rilevanza i morti di Covid-19 tra i vaccinati, come segnalato dal sito The Defender dell’avvocato Robert F. Kennedy jr.
Nonostante ciò l’azienda Pfizer ha inoltrato la pratica alla Food & Drug Administration per ottenere l’appovazione definitiva del vaccino Comirnaty negli USA e superare così l’autorizzazione sperimentale fino ad ora concessa al suo vaccino come agli altri di cui è stato consentito l’uso anche da EMA e OMS solo in virtù di una deroga di emergenza per la dichiarata pandemia.
Questo allarme sanitario permanente fu in gran parte giustificato dai decessi attribuiti al Covid (pur avendo altre concasualità) nella primavera 2020 ma in parte determinati, in Europa e soprattutto in Italia, dalle terapie domiciliari efficaci ignorate dai governi, come evidenziato nella denuncia per strage depositata dal biologo Franco Trinca e dall’avvocato Alessandro Fusillo insieme al leader di un’associazione di consumatori.
Ma l’emergenza mondiale rimase e rimane tale soprattutto in virtù del monitoraggio della diffusione del Sars-Cov-2 e delle sue varianti, con un 95 % di asintomatici, condotta però attraverso tamponi PCR che ben tre ricerche scientifiche hanno ritenuto assai inaffidabili.
Per conoscere tutti i retroscena sulla pandemia nei dettagli acquista il libro WuhanGates…
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
LE TABELLE EUDRAVIGILANCE SUI VACCINATI MORTI CON COVID-19
Questo”vaccino”è assolutamente sperimentale, quindi doveva essere fatto con un numero preciso di volontari, NON OBBLIGATORIO, quindi dimostra una vera volontà, O di avidità di profitti O volontà di complotto, poi siamo noi i SCETTICI ad essere targati da NOVAX, COMPLOTISTI, ECC… I numeri, se non occultati, sono gli unici a dire LA VERITÀ