di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Nel novembre 2020 Gospa News fu il primo ed unico media di contro-informazione a dettagliare, attraverso l’inchiesta WuhanGates 23, i macroscopici conflitti d’interessi tra Big Pharma dei vaccini e laboratori di diagnosi medica specializzati nei vari test per rilevare il Covid-19.
In essa evidenziammo l’anomalia di un accordo internazionale, siglato il 27 febbraio 2020 e quindi ancor prima della dichiarazione ufficiale della pandemia da SARS-Cov-2, con cui il colosso europeo della diagnostica biologica sanitaria CerbaHealthCare di Parigi entrò nell’ONG di Cambridge One Nucleus di cui è mainsponsor AstraZeneca, produttrice del siero Vaxzevria sviluppato grazie allo Jenner Institute della Oxford University ed al vettore adenovirale di scimpanzè della Advent srl del Park Science di Pomezia (Roma).
Da alcune settimane questa stessa multinazionale francese ha avviato il processo per completare la “razzia” di laboratori in Italia, iniziata da circa tre anni, diventando di fatto la Big Pharma più potente nel paese per il monitoraggio dei nuovi casi di Covid grazie all’acquisto della rete LifeBrain (vedi comunicato integrale sotto). L’acquisizione si completerà nel giro di qualche mese se ovviamente l’AntiTrust non porrà dei veti.
Proprio nell’autunno 2020, anche grazie ad un’intervista con il virologo di fama internazionale Giorgio Palù, cominciammo ad evidenziare l’inaffidabilità dei tamponi PCR, il primo e più importante strumento di monitoraggio della diffusione del virus SARS-Cov-2, ormai da molti esperti di scienza ed intelligence ritenuto creato in laboratorio.
Come evidenziò il professor Palù, prima di essere chiamato dal Governo Italiano nel ruolo di Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco e divenire più cauto nei commenti, l’affidabilità dei tamponi era direttamente connessa al numero di cicli di amplificazione in laboratorio che, se superiori a 25-30, avrebbero potuto confermare una positività del campione, rilevato con il tampone molecolare rino-faringeo, a qualsiasi batterio.
Questa teoria fu confermata successivamente da tre studi scientifici che evidenziarono la scarsissima affidabilità dei tamponi PCR e divenne elemento fondamentale per la Corte d’Appello di Lisbona per rigettare un ricorso delle autorità sanitarie spagnole in relazione alla violazione di una quarantena da parte di alcuni turisti tedeschi in vacanza nelle Isole Azzorre.
Ma soprattutto, come rivelato nuovamente solo da Gospa News, questa inaffidabilità dei test è stata “certificata” dai CDC americani, i Centers of Disease Control of Prevention, che lo scorso 21 luglio 2020 hanno fatto un annuncio clamoroso: il ritiro dell’autorizzazione all’uso di emergenza della Food & Drug Administration per i tamponi PCR Real-Time perché ritenuti inaffidabili e incapaci di distinguere il Covid-19 dai virus dell’influenza.
In Italia ed in Europa questa enorme notizia è stata quasi completamente ignorata tanto dai media di mainstream che dalla comunità scientifica, ma ha invece attirato le attenzioni di fact-checkers politicizzati (vicini ad Open Society di Soros e Movimento 5 Stelle che governa col PD fin dall’inizio della pandemia) che hanno tentato di screditarla in parte senza ovviamente riuscirci.
Alla luce di questi fatti è evidente come il futuro delle misure sociali e sanitarie nei paesi dell’Unione Europea sia strettamente vincolato all’allarme sulla diffusione del virus SARS-Cov-19 e delle sue temute varianti che esperti di biologia e virologia ritengono innescate proprio dalla vaccinazione di massa.
Dagli esiti dei test Covid nelle svariate forme (tamponi molecolari PCR, test sierologici basati sugli anticorpi, ecc) nei prossimi mesi dipenderà la minore o maggiore pressione dei Governi sulle nazioni UE sia nell’applicazione dei tanto contestati Green Pass sia nell’estensione dell’obbligo dei vaccini antiCovid a varie fasce della popolazione, dopo l’imposizione già avvenuta in Italia agli operatori sanitari.
Ecco perché assume una valenza clamorosa il fatto che la CerbaHealthCare di Parigi, entrata in partnership con le Big Pharma dei vaccini grazie al “cartello” dell’ong One Nucleus di Cambridge, sponsorizzata da AstraZeneca ma anche da Johnson&Johnson (distributore del siero adenovirale antiCovid Janssen prodotto dall’omonima azienda in Belgio), abbia rilevato una delle più importanti reti di laboratori per la diagnostica medica in Italia, il circuito LifeBrain, controllato da un fondo di investimento, che ha moltiplicato il suo fatturato proprio grazie ai test Covid.
Rappresenta un’amena curiosità che l’annuncio ufficiale sia stato fatto dalle aziende firmatarie dell’accordo di vendita proprio il 21 luglio 2021, ovvero il giorno in cui i CDC americani comunicarono l’abbandono dei tamponi PCR.
Non stupisce, invece, che la transazione sia stata gestita da colossi della finanza come Goldman Sachs e JP Morgan (speculatori già nelle Corporations della Lobby delle Armi), Bank of America, Ernest & Young (sponsor di una lotta alle fake news sulla pandemia) e la Boston Consulting Group, società di management come la McKinsey ampiamente finanziata negli ultimi anni da Bill Gates.
Proprio Gates, infatti, dal 30 settembre ha stipulato un accordo per un “cartello” tra le Big Pharma specializzate nella produzione di vaccini e farmaci antiCovid, in relazione al suo ruolo nel piano di immunizzazione globale COVAX, varato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, gestito dall’ong Gavi, fondata dallo stesso tycoon di Microsoft, e amministrato da una ex manager GSK.
WUHAN-GATES – 32. BILL III: IMPERATORE DI VACCINI nel Cartello Big Pharma
Appare chiaro come gli interessi tra il profeta della pandemia Bill Gates, che finanziò gli esperimenti sui supervisrus chimerici Sars infettati con HIV e potenziati con il Guadagno di Funzione nel Wuhan Institute of Virology e nell’University of North Carolina, quelli delle Big Pharma e dei grandi fondi d’investimento s’intreccino proprio intorno al colosso francese dei laboratori che già da mesi gestisce i test per monitorare i contagiati da SARS-Cov-2 in Lombardia per conto dell’Azienda Territoriale Sanitaria di Milano.
Il Great Reset auspicato dal World Economic Forum di Klaus Schwab avanza con la sua losca trama che chi indaga fatica a decifrare completamente pur avendo delineato gli scopi di una rivoluzione geopolitica internazionale da imporre attraverso una dittatura sanitaria, poi economica e infine politico-militare.
Non scordiamo che il WEF fu anche finanziatore con la Bill & Melinda Gates Foundation della profetica esercitazione Event 201 su una pandemia da coronavirus tenutasi a New York che vide protagonista l’avvocato Avril Haines, già vice direttrice della Central Intelligence Agency ed esperta di bio-armi durante l’amministrazione di Barack Obama, di recente promossa dall’attuale presidente americano Joseph Biden a Direttore Nazionale dell’Intelligence di tutti gli Stati Uniti d’America.
Fu proprio Haines a profetizzare nel 2018 una pandemia da coronavirus evidenziando come unica risposta la creazione di un nuovo “Ordine Mondiale”. Di seguito il comunicato ufficiale sull’acquisizione di LifeBrain da parte di CerbaHealthCare tradotto dall’inglese, unica lingua in cui risulta essere stato pubblicato. All’interno i links a varie inchieste connesse agli argomenti appena trattati.
Per conoscere tutti i retroscena nei dettagli acquista il libro WuhanGates…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHANGATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
Investindustrial VI esce da Lifebrain,
la più grande rete italiana di test di laboratorio,
al leader paneuropeo Cerba HealthCare
21 luglio 2021 –
Global Healthcare Services Sárl (“Investindustrial”), una controllata di investimento a gestione indipendente di Investindustrial VI LP (“Fondo VI” o il “Fondo”) ha raggiunto un accordo per la vendita dell’intero investimento in Lifebrain (o ” la Società”) a Cerba HealthCare, attore leader nella diagnosi medica. Il closing è previsto nel quarto trimestre del 2021 ed è soggetto alla consueta approvazione dell’antitrust.
Investindustrial ha sfruttato la sua forte esperienza in Italia, assistenza sanitaria e fusioni e acquisizioni per assistere con successo l’azienda nel suo percorso di trasformazione per diventare un operatore italiano leader nella diagnostica di laboratorio, consolidando attivamente il settore della diagnostica di laboratorio. Dall’ingresso di Investindustrial, Lifebrain ha completato 70 acquisizioni di valore aggiunto, inclusa la diversificazione nel settore in rapida crescita dei test ambientali e alimentari.
Fondata nel 2013 dal Prof. Michael Havel e Bernhard Auer, l’azienda è ora cresciuta fino a diventare il più grande attore italiano di test di laboratorio clinico per numero di sedi che servono sia il settore privato che quello pubblico e si rivolge a clienti B2C (singoli pazienti) e B2B clienti (ospedali o altro). La sua forte attenzione alla diagnostica di laboratorio (rispetto ad altri servizi come la salute sul lavoro) ha permesso di massimizzare l’efficienza operativa e le sinergie generate dall’integrazione di acquisizioni aggiuntive. Con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, Lifebrain opera attualmente in circa 360 laboratori e punti di raccolta del sangue in Italia, eseguendo 27 milioni di test all’anno e conta oltre 2.000 dipendenti, più che raddoppiati (+1.100 dipendenti) da quando Investindustrial ha investito nella Società nel 2018.
La Società ha dimostrato di essere in grado di rispondere rapidamente alla pandemia di COVID-19, fornendo servizi di test COVID-19 alla popolazione italiana. Nel 2020, l’azienda ha aperto in Austria il terzo più grande centro di test COVID-19 dell’Europa occidentale, stabilendo con successo la propria presenza in un nuovo mercato con ulteriori opportunità di crescita e dimostrando la propria capacità di perseguire una strategia di espansione internazionale.
Andrea C. Bonomi, Presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, ha commentato: “Lifebrain ha prosperato con noi grazie a una strategia di investimento forte e calcolata e a una logica di creazione di valore. Il team di gestione, guidato da Michael, insieme alla dedizione e alla passione della sua forza lavoro, è stato un elemento chiave in questa storia di crescita. Grazie alla sua rete di laboratori, all’eccellenza delle competenze professionali e alle tecnologie di ultima generazione, oggi Lifebrain rappresenta il gruppo di laboratori in più rapida crescita in Europa. Siamo fiduciosi che la Società rimanga ben impostata per continuare a costruire sulla sua crescita e sui suoi successi sotto la proprietà di Cerba HealthCare”.
Michael Havel, CEO di Lifebrain, ha dichiarato: “Investindustrial è stato un partner ideale per Lifebrain: la sua esperienza nel settore sanitario e nell’esecuzione di strategie di accumulo è stata fondamentale per consolidare la nostra presenza nel mercato italiano oltre ad espandere il nostro modello di business a livello internazionale attraverso un programma di acquisizioni continuando a migliorare la qualità dei servizi offerti ai nostri clienti”.
Catherine Courboillet, CEO di Cerba HealthCare, ha aggiunto: “Queste discussioni esclusive illustrano la strategia di espansione che Cerba HealthCare ha guidato nell’ultimo decennio. Con una presenza estesa in 17 regioni italiane, questa acquisizione consentirebbe a Cerba HealthCare Italia di rafforzare la sua posizione unica nel mercato della diagnosi avvicinando le competenze scientifiche e l’approccio diagnostico ai pazienti e alla comunità medica attraverso quella che diventerà la più grande rete di laboratori in Italia . A tale proposito, questa acquisizione ci darà la dimensione critica per servire la cultura orientata allo scopo del Gruppo Cerba HealthCare che è quella di offrire servizi diagnostici di qualità al maggior numero di persone e nel lungo periodo”.
Cerba Healthcare, con sede in Francia e saldamente radicata in Africa e in Europa grazie alla sua storica esperienza di routine e di biologia specialistica, opera anche a livello globale attraverso la sua business unit di studi clinici per la convalida di nuovi composti e vaccini. Si pone come un gruppo unico nel mercato della diagnosi, che copre le esigenze di strumenti diagnostici e competenze per pazienti, medici, ospedali e l’industria farmaceutica.
Advising Investindustrial erano Goldman Sachs e JP Morgan (consulenti M&A), Chiomenti e Wolf Theiss (legale), PWC (contabilità), Boston Consulting Group (business/commerciale), Deloitte (fiscale), Accenture (IT) e Golder Associates (ambientale) . A fornire consulenza a Cerba HealthCare erano Bank of America, EY, ATK e Accenture, Orrick, Schoenherr e Latham.
Informazioni su Investindustrial
Investindustrial è un gruppo leader europeo di società di investimento, holding e consulenza a gestione indipendente con 11 miliardi di euro di fondi raccolti. Con i principi ESG profondamente radicati nell’approccio principale dell’azienda, Investindustrial ha una storia trentennale nel fornire capitale alle società di medie dimensioni, competenza industriale, focus operativo e piattaforme globali per accelerare la creazione di valore sostenibile e l’espansione internazionale. Alcune società del gruppo Investindustrial sono autorizzate e soggette alla supervisione regolamentare della FCA nel Regno Unito e della CSSF in Lussemburgo. Le società di investimento di Investindustrial agiscono indipendentemente l’una dall’altra e da ciascun fondo Investindustrial.
Ulteriori informazioni sono disponibili su www.investindustrial.com.
A proposito di LifeBrain
Con oltre 200 milioni di euro di vendite, Lifebrain è leader nel settore dei test di laboratorio di routine e specialistici. L’azienda gestisce circa 360 laboratori in Italia, eseguendo più di 27 milioni di test all’anno e servendo più di 200 strutture sanitarie. Il portafoglio prodotti di lifebrain comprende sette principali segmenti di prodotto nel campo dei servizi di diagnostica di laboratorio: chimica clinica, ematologia, immunochimica, microbiologia, biologia molecolare, citologia e patologia. L’azienda ha più di 2.000 dipendenti. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.lifebrain.it
Informazioni su Cerba HealthCare
Cerba HealthCare, leader nella diagnosi medica, mira a supportare l’evoluzione dei sistemi sanitari verso una maggiore prevenzione. Si avvale di oltre 50 anni di esperienza in patologia clinica per valutare meglio il rischio di sviluppo di malattie, rilevare e diagnosticare le malattie in anticipo e ottimizzare l’efficacia della medicina personalizzata. Ogni giorno, nei 5 continenti, i 9.600 dipendenti del Gruppo sostengono la trasformazione della medicina, spinti da una profonda convinzione: far progredire la diagnosi è far progredire la salute. Cerba HealthCare, salute illuminante.
Ulteriori informazioni sono disponibili su www.cerbahealthcare.com