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CURE COVID IGNORATE, DENUNCIA-BOMBA DI TRINCA E FUSILLO AI PM: “Farmaco antiSARS finanziato UE ma Inutilizzato in Pandemia” (video)

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

La nuova denuncia del biologo nutrizionista Franco Trinca e dell’avvocato Alessandro Fusillo ha la portata di una vera bomba. Il riferimento ad un ordigno esplosivo dopo il terribile attacco avvenuto ieri in Afghanistan potrebbe apparire fuori luogo, se non fosse che a Kabul l’ISIS ha causato 90 morti mentre le terapie ignorate in Italia (come nell’Unione Europea, nel Regno Unito e negli USA) hanno ucciso decine di migliaia di malati di Covid-19 che avrebbero potuto essere salvati. Come è riuscito a fare il medico chirurgo milanese Andrea Stramezzi curando più di 1250 pazienti e registrando un successo del 100 % laddove li ha assistiti fin dalla prima settimana, del 99,4 % quando è potuto intervenire nella seconda o terza settimana.

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La sua testimonianza è parte integrante dell’esposto alla magistratura in cui svelano evidenti prove della pervicace consapevolezza delle autorità sanitarie nazionali nell’ignorare terapie efficaci: tra cui la Cinanserina finanziata nel 2005 da un progetto dell’Unione Europea per la cura del SARS 2003 ma inutilizzata nella pandemia da SARS-Cov-2 sebbene fosse in grado di determinare l’inibizione della proteasi 3-CLpro: enzima necessario per la replicazione del virus nell’organismo.

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Come già ribadito dalla neurologa Roberta Ricciardi, luminare internazionale di miaestenia, una patologia iperimmune anche fatale se non curata in modo adeguato, la “chiave di volta” per salvare le vite è proprio tutta radicata nella tempestività dell’intervento terapeutico contro il Covid-19.

La dottoressa Ricciardi ha guarito migliaia di pazienti di Covid con il cortisone, somministrato ai primi sintomi e non dopo “vigile attesa e paracetamolo” per 72 ore come prescritto dalle linee guida del Ministero della Salute, ma il suo appello al ministro Roberto Speranza, firmato da altri 33 medici era rimasto senza concreta risposta. Come è rimasta senza cenno la missiva di 156 altri medici per l’uso della vitamina D quale preventivo dell’infezione sintomatica da SARS-Cov-2, dopo la ricerca del professor Giancarlo Isaia, primario di Geriatria dell’Ospedale Molinette di Torino e presidente dell’Accademia di Medicina della medesima città sabauda.

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Citiamo questi esempi, prima di svelare l’esplosiva denuncia di Trinca e Fusillo, proprio per attestare la fondatezza delle loro accuse per strage di Stato depositate in cinque Procure della Repubblica d’Italia (Roma, Rieti, Perugia, Bergamo e Siracusa). Il nuovo documento inviato per posta elettronica certificata per ora ai PM di Bergamo e di Perugia è un’integrazione a quel precedente circostanziato esposto, copiato ed inoltrato ad altre sedi giudiziarie da almeno 500 followers della pugnace coppia di combattenti per i diritti alla salute e, di conseguenza, per cure alternative ai pericolosi vaccini.

La “pistola fumante” di una consapevole volontà di ignorare cure efficaci da parte delle autorità sanitarie nazionali è stata individuata dal biologo nutrizionista in una molecola sperimentata con successo per la cura del SARS-Cov del 2003 e finanziata dall’Unione Europea che si è però “dimenticata” di utilizzarla con autorizzazione di emergenza contro il SARS-Cov-2.

 

TERAPIE BOICOTTATE A FAVORE DELLA VIGILE ATTESA

«Facendo seguito alla denuncia datata 21 Aprile 2021 e già presentata presso codesta Procura della Repubblica (v. allegata ricevuta di deposito), con la presente integrazione si apportano nuovi decisivi elementi di prova a supporto dell’ipotesi di accusa che individua, rispetto all’intera gestione dell’emergenza Covid-19, decisioni e condotte volitivamente imposte in modo monolitico e monocratico dalle autorità sanitarie italiane e che, sulla base dei tragici risultati conseguiti, potrebbero configurarsi come colpose o perfino dolose, in quanto volte o comunque atte a determinare un elevatissimo eccesso di mortalità, come è in effetti tragicamente avvenuto, e a giustificare la proroga sine die dello stato di emergenza» si legge nel documento inviato alle Procure di Bergamo e Perugia. Segue più avanti il link ad un articolata intervista video ai due denuncianti. 

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I denuncianti ritengono, sulla base di elementi concreti raccolti, «che l’enorme numero di decessi per Covid-19 verificatisi dal 2020 ad oggi era per una gran parte sicuramente evitabile, adottando diverse strategie di governance sanitaria e diverse linee guida per la gestione domiciliare ed ospedaliera dei pazienti Covid-19 sintomatici, rispetto a quelle emanate da AIFA e Ministero della Salute».

Ecco poi riassunte in estrema sintesi le questioni fondamentali già espresse nel precedente esposto da Trinca e Fusillo: «Come ampiamente già documentato nella denuncia e nell’ampio apparato di documenti a supporto della stessa, le linee guida istituzionali sostanzialmente in vigore ancora oggi (sino alle recenti determine AIFA del 4 agosto 2021 con l’approvazione degli anticorpi monoclonali) per la gestione domiciliare di Covid-19 si sono limitate a “tachipirina e vigile attesa”… di cosa verrebbe da chiedere, dell’aggravamento, ricovero, terapia intensiva e decesso?!»

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«Ogni altro intervento farmacologico con idrossiclorochina, azitromicina, cortisonici ecc., utilizzati con efficacia e successo da centinaia di medici italiani, è stato escluso e denigrato nei documenti ufficiali delle autorità sanitarie; così come anche ogni integratore di prevenzione e adiuvante le cure, a supporto del buon funzionamento fisiologico del sistema immunitario (micronutrienti a base di minerali, vitamine e nutraceutici come la quercetina, le cui proprietà utili nelle malattie infettive e anche specificamente per SARS-Cov-2 sono ampiamente studiate e pubblicate in letteratura scientifica), nonostante le solide basi scientifiche e di esperienza clinica a sostegno» rammentano i denuncianti.

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«Viceversa, molti medici, ricercatori, biologi, associazioni, hanno in più occasioni contestato l’inadeguatezza e l’inefficacia di quelle linee guida e le gravi conseguenze cliniche e sanitarie da esse derivanti e, con documenti inoltrati ad AIFA, ISS e Ministero della Salute, in incontri ufficiali col sottosegretario ed ex viceministro alla salute Pier Paolo Sileri, dirigenti del Ministero della Salute e anche tramite iniziative legali come ricorsi al Consiglio di Stato e al TAR del Lazio. I ricorrenti hanno visto riconosciuto sia “l’irragionevole e scientificamente infondato” ritiro dell’autorizzazione all’uso off label dell’idrossiclorochina (con accoglimento da parte del Consiglio di Stato della fondatezza del ricorso), sia l’inadeguatezza riconosciuta dal TAR delle linee guida complessive di AIFA-Ministero per la gestione domiciliare dei pazienti Covid» si legge ancora nella denuncia che poi entra nel vivo delle ultime scoperte.

 

IL FALLIMENTO DEL GOVERNO E IL SUCCESSO DEI MEDICI

«La novità che attualmente si porta all’evidenza della Procura è che dopo oltre 1 anno e mezzo dalla dichiarazione dello stato d’emergenza promulgato dal Governo italiano e dall’imposizione delle linee guida contestate, non si tratta più di valutare sotto il profilo teorico la fondatezza e la bontà delle due diverse strategie di cura domiciliare dei pazienti Covid-19 sintomatici; ma è ora disponibile un bilancio su cui esprimere valutazioni e giudizi sulle conseguenze e responsabilità. Possediamo infatti oramai dei dati corposi di opposta natura, drammatici gli uni quanto positivi e promettenti gli altri».

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Il biologo Trinca, sostenitore della tesi di autorevoli virologi internazionali sui gravi pericoli di una vaccinazione massiva con pandemia in corso, evidenzia due questioni tra loro apertamente antipodiche.

«La strategia complessiva di gestione istituzionale dell’emergenza Covid-19 si confronta con un bilancio ufficiale di quasi 130.000 decessi Covid-positivi a cui si devono aggiungere i connessi altri decessi dovuti a gravi disservizi sanitari (specialmente in ambito cardiologico, oncologico e chirurgico) collegati all’inefficace contenimento dell’emergenza Covid-19 tramite linee guida e strategie di AIFA e Ministero della Salute, i gravissimi danni economico-sociali, il collasso delle attività didattiche e formative scolastiche, il crollo della qualità della vita per la popolazione italiana e la perdita di fondamentali diritti di libertà e movimento».

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«In contraltare con il tragico bilancio ufficiale dei decessi catalogati Covid-19 e delle altre drammatiche conseguenze legate all’emergenza mal gestita, l’Associazione IppocrateOrg, di cui fanno parte molti medici italiani ma anche stranieri di medicina generale, ospedalieri e ricercatori, ha più volte dichiarato di aver guarito decine di migliaia di pazienti con un opportuno protocollo terapeutico (modulato individualmente), registrando ZERO DECESSI quando presi in cura nei primi 5 giorni e pochissimi (circa 7) tra quelli arrivati in cura tardivamente. Il protocollo di cura utilizzato, è fondato sull’uso sinergico di varie sostanze, sia farmacologiche come antibiotici, idrossiclorochina, cortisonici, eparina, ecc., che micronutrienti quali vitamine, minerali e flavonoidi come la Quercetina e non solo; ovviamente, la sua attuazione viene personalizzata caso per caso sulla base della fase e del decorso della malattia e di altre variabili fisiopatologiche individuali».

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Nel sito dell’associazione è indicata la disponibilità del manuale aggiornato “Manuale sulle Terapie Domiciliari” e sono fruibili, come documentazione dedicata specialmente ad altri medici, schede tecnico-scientifiche molto approfondite e dettagliate, come quella sull’uso clinico dell’idrossiclorochina nella cura domiciliare di Covid-19.

Come si legge nell’integrazione alla denuncia, vari autori esperti in patologia medica hanno pubblicato lavori convergenti con questa impostazione di efficaci terapie domiciliari disponibili. Uno per tutti, Peter McCullough è un cardiologo americano, tra i medici più importanti al mondo e ha pubblicato 678 lavori scientifici, con oltre 30 studi peer-reviewed sul coronavirus SARS- CoV-2.

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Il riferimento è proprio al professore universitario che ha misteriosamente interrotto il suo contratto con la Baylor University Medical Center a Dallas, negli Stati Uniti, dopo aver sostenuto l’efficacia dell’idrossiclorichina e dopo l’arrivo alla Casa Bianca del presidente Joseph Biden, sostenitore dei vaccini della multinazionale americana Pfizer che lo ha sponsorizzato in campagna elettorale in un macroscopico conflitto d’interessi durante la pandemia causata dal virus SARS-Cov-2, che secondo esperti di intelligence e virologia è stato costruito in laboratorio in un affare tra Cina e Usa durante l’amministrazione Obama-Biden,

Ma il dottor McCollough è anche l’esperto del sito di Robert F. Kennedy jr The Defender che ha svelato l’inquietante recente studio condotto dall’Oxford University Clinical Research group in cui è stata confermata l’elevatissima carica virale degli operatori sanitari vaccinati coi sieri antiCovid, 251 volte superiore alla media dei contagiati, pertanto assai pericolosa per colleghi e pazienti non vaccinati.

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L’INCOMPETENZA DEL MINISTRO SPERANZA E LE CURE EFFICACI

Prosegue la narrazione della cronistoria delle azioni assurde del governo: «Sembrava essersi aperto uno spiraglio istituzionale per il superamento del protocollo mortifero “tachipirina e vigile attesa”; infatti, Pier Paolo Sileri che, si sottolinea, unisce le proprie funzioni politico-istituzionali con la competenza di medico e ricercatore, ha espresso in quell’incontro disponibilità a coinvolgere i medici esperti del Comitato Cura Domiciliare Covid nella riformulazione delle linee guida per la gestione domiciliare dei soggetti sintomatici. Opportunità invece disattesa dall’operato del ministro Speranza: “E mentre noi facevamo tutto questo – sottolinea Grimaldi – addirittura coinvolgendo diverse forze politiche che lo scorso 9 aprile in Senato hanno approvato un ordine del giorno che impegnava il governo ad attivarsi per l’istituzione di un protocollo unico nazionale, il ministro Speranza, senza informare il suo sottosegretario, il 30 marzo aveva già fatto redigere al Dipartimento di prevenzione di cui lui ha la delega, una bozza dei nuovi protocolli di cura senza coinvolgerci. Questa cosa in un Paese democratico – afferma – è gravissima: questi hanno fatto muovere un intero Senato, Sileri e l’Agenas quando Speranza già aveva incaricato Rezza di fare i protocolli. Qua – attacca Grimaldi – si sta giocando con la salute degli italiani”».

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Trinca e Fusillo fanno anche notare un’importante circostanza: «Si ricorda che il ministro Speranza già a febbraio di quest’anno si oppose ad un’altra autorevole sollecitazione a rivedere le inefficaci linee-guida, proveniente addirittura da uno dei più importanti virologi italiani ed europei, il Prof. Giorgio Palù, Presidente AIFA e già Presidente della Società Europea di Virologia. Considerato che il ministro Speranza in persona non ha alcuna qualifica e competenza scientifica e tantomeno sanitaria per opporsi in modo tanto ripetuto quanto irragionevole a richieste fondate e urgenti per la salute pubblica, che provengono da autorevoli personalità sanitarie istituzionali e da associazioni e comitati di medici impegnati efficacemente sul campo nel contrasto della malattia Covid-19, viene allora da chiedersi CHI consiglia il ministro Speranza, anche al fine di accertare specifiche responsabilità penali».

Nell’esposto si ricorda anche che «l’urgente necessità di riformulare le linee guida per una corretta ed efficace gestione terapeutica domiciliare dei pazienti Covid, è stata recentemente sollecitata di nuovo ufficialmente al Ministero della Salute da Comitato Covid-19 cure domiciliari».

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«Oltre le Associazioni citate, molti altri Medici hanno operato con Protocolli analoghi curando altre migliaia di persone, con risultati estremamente positivi. Uno per tutti, si cita la testimonianza del Dott. Andrea Stramezzi che, in un breve video che sarà inviato a mezzo posta, dichiara che ha trattato personalmente più di 1.250 pazienti con i seguenti risultati: ZERO DECESSI tra i pazienti presi in cura nella prima settimana di malattia, quindi con una percentuale di successo del 100%! Per gli altri, in cui è potuto intervenire nella seconda o anche terza settimana, la percentuale di successo è stata del 99,4%, con pochissimi ospedalizzati e solo 3 decessi di persone oltre i 90 anni, di cui 2 con carcinomi e metastasi polmonare».

https://www.byoblu.com/2020/11/30/cosi-ho-curato-una-famiglia-dal-covid-adesso-stanno-tutti-bene-franco-trinca/

Nella denuncia inoltre «Si sottolinea che perfino in assenza di cure farmacologiche appropriate (non prescritte dal medico curante), intervenendo con un opportuno approccio nutrizionale integrato con vitamine, minerali, quercetina ed estratti fitoterapici, si possono ottenere importanti guarigioni anche in pazienti anziani, con patologie pregresse e in fase avanzata e grave di malattia Covid-19, come documentato (uno per tutti) in altro video di testimonianza che sarà inviato a mezzo posta di uno dei casi trattati dallo stesso Dott. Franco Trinca».

Complessivamente, sommando i casi trattati da IppocrateOrg, da Comitato Covid-19 Cure Domiciliari e tanti singoli Medici come il citato Dott. Stramezzi, si può stimare in molte decine di migliaia i pazienti trattati e guariti con opportuni protocolli di cure domiciliari!

QUERCETINA: PROMOSSA DAL CNR, IGNORATA DAL GOVERNO

«Quanto fin qui esposto ad integrazione dei contenuti già dettagliati nella denuncia, a parere dei denuncianti costituisce una forte evidenza di comportamenti decisionali e/o omissivi valutabili come gravemente negligenti e/o colposi o viceversa dolosi; ma si ritiene inoltre di aver trovato quella che potrebbe essere la pistola fumante ovvero la PROVA PROVATA della volontà di lasciare degenerare l’epidemia di SARS-CoV-2 e la conseguente Covid. Questa decisiva prova va però inquadrata in uno specifico contesto che necessita di brevi premesse».

Trinca e Fusillo anticipano così, con un poi di suspence, il “cuore esplosivo” della loro integrazione alla precedente denuncia partendo da una consolidata premessa: «nella comunità scientifica sono acquisiti principi e prassi per cui, di fronte ad una malattia infettiva nuova o comunque per la quale non sono ancora state individuate cure efficaci per il suo contenimento, si studia come riutilizzare validamente farmaci già sperimentati e autorizzati per il commercio».

Il comunicato stampa del CNR sull’efficacia della Quercetina contro il Sans-Cov-2

«La Quercetina, peraltro non registrata come farmaco e quindi utile anche come consiglio di profilassi di massa, è stata studiata dal CNR in collaborazione con università spagnole e le sue proprietà anti SARS-CoV-2 sono state sia pubblicate su riviste scientifiche che divulgate pubblicamente a mezzo di un comunicato stampa stranamente ignorato dalle istituzioni sanitarie» evidenziano i denuncianti.

«Ebselen, farmaco registrato negli USA  a base di selenio organicato: “Recentemente, Jin et al. hanno analizzato più di 10.000 composti utilizzando una combinazione di screening virtuale basato sulla struttura e ad alto rendimento per identificare inibitori efficienti della proteasi principale (M pro – 3CLpro), un enzima chiave di SARS-CoV-2. Si sottolinea che le proprietà antivirali di Ebselen verso SARS-CoV-2 sono state confermate dal politecnico di Milano: “Scoperto un composto per fermare la replicazione del Sars-Cov-2”».

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«La lista delle molecole e farmaci attivi su SARS-CoV-2 e utili nella cura di Covid-19 sarebbe lunga e in parte già illustrata anche nella denuncia originale a cui qui ci si ricollega, ma a scopo esemplificativo ci si limita ad aggiunge le conclusioni di uno studio di revisione: tra le terapie antivirali con “efficacia potenziale particolarmente elevata” sono state individuate quelle con: camostat mesilato, remdesivir, plasma convalescente».

Ecco dunque l’affondo di Trinca e Fusillo: «Sulla base di quanto esposto ai punti che precedono, si può affermare senza tema di smentita che fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 erano noti e disponibili molti farmaci attivi contro il SARS-CoV-2 (off label rispetto all’autorizzazione ottenuta in fase di registrazione), molecole antivirali (pur se non registrate come farmaco), trattamenti medici come la terapia col plasma iperimmune convalescente del compianto Dott. De Donno e l’ozono-terapia (“Potenziale attività citoprotettiva dell’ozono terapia in SARS-CoV-2/COVID-)

WIKIPEDIA SFREGIA DE DONNO PRIMA DEL FUNERALE. Ma la “Terapia col Plasma ha salvato 95mila americani”. Studio Università Johns Hopkins

 

LA PISTOLA FUMANTE: MOLECOLA ANTI-SARS SCORDATA DALL’UE

«Si sottolinea inoltre che molte di queste evidenze scientifiche, nonché le promettenti applicazioni farmacologiche e cliniche che ne derivano, erano già note e utilizzate per curare sia la SARS-CoV del 2003 che la MERS-CoV del 2012. Infatti, fin dagli anni successivi alla SARS-CoV del 2002-2003 studi scientifici approfonditi avevano indicato che la principale Proteasi (Mpro detta anche 3CLpro) del genere coronavirus era il bersaglio farmacologico ideale, in quanto mantiene una sequenza proteica altamente conservativa nelle varie specie, ceppi e mutanti; al contrario di altre proteine virali come la spike, che presentano tassi elevati di mutazione (le attuali “varianti” di SARS-CoV-2 ne sono la prova)» evidenzia ancora la denuncia, prima di svelare la scoperta dirompente quanto una bomba atomica, per smascherare la narrativa di una pandemia volutamente mal curata dalle autorità sanitarie dell’occidente (Italia, Ue, UK, Usa, Israele ecc).

«Su questo quadro di fondo già altamente probativo, secondo i denuncianti, di gravissime omissioni da parte delle autorità sanitarie competenti, di indicazioni terapeutiche di efficaci e disponibili farmaci e molecole antivirali per la gestione domiciliare di Covid-19, si inserisce quella che può essere considerata la prova provata della “PISTOLA FUMANTE”» rimarcano Trinca e Fusillo nell’esposto.

Lo studio SEPSDA sulla Cinanserina

«Già nel 2005 la Commissione Europea attesta che la cura per la Sars-Cov è stata trovata, frutto di un lavoro di ricerca sino-europeo condotto da scienziati del progetto Sepsda (Sino-European project on Sars Diagnostic and Antivirals), finanziato dalla stessa UE a titolo del sesto programma quadro (6pq). Il farmaco si chiama “cinanserina” e gli scienziati “l’hanno qualificata come farmaco pronto all’uso per curare la Sars”».

A questo punto va fatto un breve inciso sulla base delle scoperte di Gospa News svelate nel ciclo di inchieste denominato WuhanGates (come l’omonimo libro che le ha sintetizzate). L’attività di ricerca contro la SARS finanziata dalla Commissione Europea, fino al 2004 presieduta dal politico italiano del centrosinistra Romano Prodi, futuro premier italiano col Partito Democratico nel 2006, si concentrò maggiormente sugli esperimenti sui supervirus chimerici SARS infettati con HIV con il Guadagno di Funzione, potenziamento della carica virale, e finalità “dual use” di vaccino o arma batteriologica. Fu infatti un finanziamento UE che consentì di avviare i pericolosi esperimenti a Shi Zhengli.

WUHAN-GATES – 9. LE PROVE: HIV inserito in un virus SARS nel 2004. Grazie ai milioni UE della Commissione Prodi

La scienziata cinese è stata soprannominata “batwomam” per gli studi ossessivi sui Coronavirus dei pipistrelli cinesi a ferro di cavallo condotti in qualità di direttrice del Centro per le Malattie INfettive Emergenti del Wuhan Institute of Virology, sospettato  insieme ai biolaboratori di Chapel Hill dell’University of North Carolina e al National Microbiology Lab in Winnipeg, (Manitoba, Canada) di aver costruito artificialmente il SARS-Cov-2.

Considerato che la stessa Commissione Europea, soltanto poche settimane prima dello scoppio del focolaio di Wuhan, si riunì in un summit a Bruxelles per l’immunizzazione globale insieme alle Ong di Bill Gates e alla responsabile dei vaccini Pfizer, che nei giorni scorsi ha ottenuto la prima approvazione definitiva per il Comirnaty dalla Food and Drug Administration su pressione del presidente Joseph Biden, l’amnesia davvero pandemica all’interno della comunità scientifica dell’Unione Europea sulle ricerche relative al farmaco Cinanserina diventa oltremodo sospetta…

WUHAN-GATES – 26. BIO-ARMA SARS-2 & VACCINI D’ORO. Dai test CIA-OMS pagati da Gates al summit UE con PFIZER, sponsor di Biden, prima della pandemia. E le molecole Covid…

Torniamo alle osservazioni del biologo Trinca sulla molecola che avrebbe potuto sconfiggere il Covid-19: «La cinanserina agisce efficacemente proprio contro quello che è stato individuato dalla comunità scientifica internazionale come il principale bersaglio antivirale: l’inibizione della proteasi 3-CLpro, invariata tra SARS-CoV e SARS-CoV-2 : “L’attività antivirale della cinanserina è stata valutata in campioni di tessuto contenenti il virus della SARS e ha rivelato una forte inibizione nella replicazione del coronavirus a concentrazioni farmacologiche atossiche. Questi risultati dimostrano che il vecchio farmaco cinanserina è un inibitore della replicazione del coronavirus della SARS e agisce molto probabilmente inibendo la proteinasi 3CL”, ha dichiarato il dottor Kristensen».

«L’Istituto Superiore di Sanità nel 2020, ma sicuramente anche AIFA e il Ministero della Salute, era perfettamente a conoscenza delle proprietà anti SARS-CoV della cinanserina e della sua applicabilità per la terapia SARS-Cov-2» accusano i denuncianti che citano un ampio virgolettato…

https://www.gospanews.net/2021/07/30/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/

“Quindi attraverso studi di virtual screening si è identificato un antagonista serotoninico, cinanserin, che già in precedenza aveva dimostrato capacità inibitoria contro Mpro di SARS-CoV (…) Da successivi esperimenti in vitro di questi composti è emerso che in particolare ebselen e cinanserina hanno una consistente attività inibitoria del virus ed una bassa citotossicità.” si estrapola dai  “Covid contents n. 4 29 aprile 2020” pubblicati sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità che denotano la completa conoscenza dell’esistenza ed utilità del farmaco mai consigliato contro il Covid-19.

LA REITERAZIONE DEI GRAVISSIMI REATI

«Inoltre, anche sotto il profilo dei criteri ufficiali di governance sanitaria, si evidenzia che sia la UE sia le autorità sanitarie italiane hanno implicitamente ammesso che per SARS-CoV-2 inizialmente classificato come agente biologico di rischio 2, ERANO DISPONIBILI LE CURE!! Infatti, la DIRETTIVA 2000/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 settembre 2000, dà la seguente definizione: “agente biologico del gruppo 2: agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche”» si legge ancora nella denuncia che giunge quindi all’inquietante domanda finale.

«Ci si deve allora chiedere, perché tutte le autorità sanitarie hanno deciso di creare il deserto terapeutico attorno ai pazienti Covid sintomatici domiciliari, emanando linee guida mortifere che hanno condizionato ed ostacolato pesantemente la libertà dei Medici di medicina generale di agire in scienza e coscienza, determinando così le condizioni per un aumento vertiginoso di ricoveri, decessi e di tutte le drammatiche conseguenze sociali??!» si domandano il biologo Franco Trinca e l’avvocato Alessandro Fusillo nella speranza che questo arcano possa essere risolto dai magistrati…

GREEN PASS: LOCALI VIETATI A 11 MILIONI DI ITALIANI. Come capitò agli Ebrei. Caos sui Controlli di Ristoratori e Polizia

«Sulla base delle nuove evidenze fornite col presente documento d’integrazione, i denuncianti ritengono di aver fornito alla Procura concreti elementi rafforzativi per la valutazione della sussistenza di tutti i gravissimi reati elencati, dal punto 1 al punto 7, a pag. 81 della denuncia datata 21 Aprile 2021 e sottoscritta dai denuncianti» che avevano ipotizzato anche il reato di strage di Stato.

Le conseguenze delle terapie ignorate sono sintetizzate nell’ultima frase dell’integrazione alla denuncia: «Si avverte peraltro l’obbligo morale di sottolineare alla Procura che gli eventuali reati che vorrà riconoscere nei fatti esposti sono ancora in atto, reiterati a tempo indefinito con gravissimi danni sanitari, sociali ed economici; inoltre, il quadro di emergenza sanitaria che da essi deriva, oltretutto artatamente amplificato dai media, è di fatto strumentalizzato come fonte giustificativa di gravi misure restrittive della libertà individuale e collettiva, nonché del diritto al lavoro. Per ultimo, si sottolinea che a tutt’oggi vi è reiterazione anche della condotta consistente nell’occultamento e/o denigrazione di terapie note e possibili, fra l’altro condizionando fortemente i MMG (medici medicina generale) ad attenersi alle linee guida mortifere di tachipirina e vigile attesa».

STRAGE DA VACCINI CONFERMATA DA AUTOPSIE IN GERMANIA. “Troppe Morti Occultate” Accusa Patologo Tedesco

«Oltretutto, si teme la concreta possibilità di occultamento e/o alterazione di documentazione probante dei percorsi decisionali e delle singole responsabilità personali che hanno condotto al nichilismo di terapie domiciliari per la gestione di Covid-19 e, più in generale, alla malagestione dell’emergenza sanitaria» è è l’amarissima ed allarmata conclusione finale.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

IL TESTO DELLA NUOVA DENUNCIA DI TRINCA E FUSILLO

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

TEST COVID ITALIANI IN MANO A PARTNER DI BIG PHARMA DA VACCINI. LifeBrain inglobata da CerbaHealthCare: i Francesi dell’Ong di AstraZeneca

COVID-19, STRAGE DI STATO: VALANGA DI 500 DENUNCE NELLE PROCURE. Gli Italiani rispondono all’appello di Trinca e Fusillo

 

 

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