di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Acciaio inossidabile nei vaccini antiCovid Spikevax di Moderna dei lotti sospesi in Giappone, che da oggi dovranno essere ritirati per essere presumibilmente gettati nella spazzatura (si spera). Il comunicato ufficiale congiunto tra la multinazionale americana di Norwood (Maryland) e l’industria farmaceutica nipponica Takeda conferma la contaminazione di milioni di dosi che il governo giapponese aveva scoperto lo scorso 26 agosto in un lotto del vaccino Moderna nella prefettura di Gunma, vicino a Tokyo, costringendo i funzionari a sospendere temporaneamente l’uso di quelle terapie geniche.
Il comunicato di ieri, primo settembre 2021, cerca di minimizzare gli effetti della contaminazione avvenuta nei laboratori della Rovi Pharma Industrial Service di Madrid (Spagna) sostenendo che “il rischio non è eccessivo” e soprattutto affermando che nessuna correlazione è ancora confermata circa le due morti sospette avvenute nell’isola del Sol Levante proprio dopo la somministrazione del contenuto di alcune fiale dei lotti incriminati.
Ma soprattutto nella nota ufficiale delle due Big Pharma non si fa riferimento al numero di dosi dei tre lotti contaminati: pertanto non è possibile desumere se esse siano solo quelle sospese in Giappone (subito 1,63 milioni e successivamente un altro milione circa per un totale di circa 2,6 come specificato da Russia Today) o ci siano tra esse anche altre che erano state destinate all’Unione Europea.
Sull’argomento la stessa European Medicines Agency (EMA), l’ente regolatore dei farmaci nei paesi UE, ha tenuto una posizione sibillina. Non ha pubblicato una nota ufficiale sul proprio sito ma si è limitata a rilasciare un comunicato sull’incidente avvenuto nello stabilimento spagnolo autorizzato dall’EMA’s human medicines committee (CHMP)
“L’EMA sta indagando sulla questione e ha chiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di fornire informazioni su qualsiasi potenziale impatto sui lotti forniti all’UE, oltre ai dettagli sull’indagine in corso sulla causa principale”, ha affermato l’agenzia in una dichiarazione a Reuters.
IL COMUNICATO DI MODERNA E TAKEDA
Purtroppo, come già accaduto per dosi contaminate del vaccino antiCovid Janssen di Johnson&Johnson e in un lotto difettoso di Pfizer, l’agenzia europea del farmaco non si è rivelata molto trasparente non avendo fornito aggiornamenti sui concreti potenziali rischi. Ma vediamo nel dettaglio il comunicato di Moderna e Takeda, pubblicato anche sul sito della spagnola Rovi che nei giorni scorsi ha avuto pesanti perdite nella borsa di Madrid dopo la diffusione della notizia dei lotti sospesi a Tokio.
«Questa dichiarazione aggiorna l’annuncio separato del 26 agosto 2021, JST, in cui Takeda ha annunciato la sospensione dell’uso di tre lotti del vaccino Moderna COVID-19 per iniezione intramuscolare in Giappone a seguito di segnalazioni dai siti di vaccinazione di una potenziale sostanza particellare estranea trovata in fiale. Aggiorna anche la dichiarazione congiunta del 28 agosto 2021, in cui Takeda e Moderna hanno confermato di essere stati informati della morte di due individui, entrambi i quali hanno ricevuto il vaccino COVID-19 di Moderna in Giappone da uno dei tre lotti».
«In collaborazione con il Ministero della salute, del lavoro e del benessere (MHLW), Moderna, il produttore di vaccini, ROVI Pharma Industrial Services, SA in Spagna, l’organizzazione europea di produzione a contratto di Moderna e Takeda, il distributore autorizzato, hanno condotto un’indagine approfondita» si legge nella nota congiunta delle due Big PHarma.
«Tre lotti del vaccino Moderna COVID-19 (lotti 3004667, 3004734 e 3004956) sono stati sospesi a seguito di segnalazioni dai siti di vaccinazione di una potenziale sostanza estranea in particelle osservate in fiale inutilizzate del lotto 3004667» si conferma.
L’INCIDENTE NELL’INDUSTRIA ROVI DI MADRID
«Secondo il rapporto di analisi della causa principale, condotto da ROVI, la causa più probabile del particolato identificato nel lotto 3004667 è legata all’attrito tra due pezzi di metallo installati nel modulo di tappatura della linea di produzione a causa di un’errata messa a punto. I due pezzi sono la stella e il pezzo del dispositivo di alimentazione dei tappi che alimenta i tappi nella stella. Si ritiene che questa condizione si sia verificata durante l’assemblaggio della linea prima della produzione del lotto 3004667 e che fosse il risultato di un allineamento improprio durante un cambio di linea prima di iniziare questo lotto. Sulla base dell’analisi condotta da ROVI, il problema di fabbricazione ha avuto un impatto solo sui lotti inclusi nella sospensione» scrivono Moderna e Takeda descrivendo le misure tecniche che Rovi ha preso per correggere e prevenire futuri difetti.
Come ha ricordato El Pais, l’azienda ROVI della storica famiglia López-Belmonte è il partner strategico di Moderna per la produzione dei suoi vaccini in Spagna. L’azienda produce fiale di Moderna per l’Unione Europea nelle sue strutture di Madrid da metà gennaio, poco dopo che il farmaco ha ricevuto il via libera dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
L’azienda farmaceutica spagnola ha attualmente la capacità di completare la produzione di 600 milioni di dosi annuali nelle fasi finali di riempimento e finitura delle fiale, un processo che prevede di espandersi a 1.400 milioni di unità nel suo stabilimento di San Sebastián de los Reyes (Madrid). Inoltre, l’azienda prevede anche di produrre la materia prima strategica per i vaccini di Moderna, che utilizza la tecnologia dell’RNA messaggero, nel suo stabilimento di Granada, con una capacità equivalente a 100 milioni di dosi annue.
Il modello di produzione fu rafforzato proprio dopo la partnership tra Modrna e Rovi, come spiegato da El Espanol in un altro articolo: «Da un decennio, la struttura e il suo personale sono specializzati nella miscelazione, riempimento e confezionamento di iniettabili per siringhe e fiale preriempite. Un processo totalmente asettico che può raggiungere le 20.000 unità all’ora. In qualche modo, sebbene ora con la più alta tecnologia, la famiglia López-Belmonte sta ancora una volta seguendo la scia dei loro antenati: portando i farmaci più all’avanguardia in Spagna».
Ma l’incidente col vaccino Moderna ha segnato il tracollo in borsa: «Rovi, le cui azioni sono scese oggi in Borsa del 13,4% (perdita del valore di mercato di 487 milioni di euro), ha inviato una comunicazione alla Commissione nazionale del mercato dei valori mobiliari (CNMV) in cui assicura che “si sta adoperando per fornire tutte le informazioni e la collaborazione che permettano di procedere nell’istruttoria” di quanto accaduto».
L’ACCIAIO INOX NON COMPORTA “RISCHI ECCESSIVI”
«Takeda, in qualità di titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio in Giappone, sta pianificando di avviare il ritiro dal mercato dei tre lotti sospesi 3004667, 3004734 e 3004956 a partire dal 2 settembre 2021, in consultazione con MHLW e la prefettura di Osaka. Moderna in qualità di titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio globale è pienamente d’accordo con questa decisione» riporta ancora la nota ufficiale delle due industrie farmaceutiche che poi entra nel dettaglio del problema.
«Secondo l’analisi indipendente di Moderna, la particella del lotto 3004667 è stata analizzata a fondo ed è stata confermata come acciaio inossidabile di grado 316. Ciò è coerente con la determinazione della causa principale descritta sopra. Il grado 316 è un acciaio inossidabile di alta qualità comunemente utilizzato nella produzione e nella lavorazione degli alimenti» cerca di minimizzare il comunicato.
«Dopo una valutazione sanitaria condotta da Moderna e Takeda, la rara presenza di particelle di acciaio inossidabile nel vaccino Moderna COVID-19 non rappresenta un rischio eccessivo per la sicurezza del paziente e non influisce negativamente sul profilo rischio/beneficio del prodotto» in tal senso bisognerebbe comprendere il peso che i produttori di vaccino danno al termine “rischio eccessivo”.
Inoltre, appare fuorviante l’uso comunicativo della litote, (dal greco antico litótēs, “semplicità” e “attenuazione”, da litós “semplice”): una figura retorica che consiste nel dare un giudizio o fare un’affermazione adoperando la negazione di un’espressione di senso contrario. Si ha quando si sostituisce un’espressione troppo cruda con la negazione del contrario. Quando si parla di salute umana non andrebbe utilizzato un simile artificio retorico al posto della frase implicitamente e veracemente più corretta: “esistono dei rischi derivanti da questa contaminazione ma non dovrebbero essere eccessivi”.
SOSTANZE TOSSICHE NEI VACCINI. Lo Scoop di Database Italia: Ricerca di Scientist Club
«Particelle metalliche di queste dimensioni iniettate in un muscolo possono provocare una reazione locale, ma è improbabile che provochino altre reazioni avverse al di fuori del sito locale dell’iniezione. L’acciaio inossidabile è usato abitualmente nelle valvole cardiache, nelle protesi articolari e nelle suture e punti metallici. Pertanto, non si prevede che l’iniezione delle particelle identificate in questi lotti in Giappone comporti un aumento del rischio medico» affermano Moderna e Takeda.
BISOGNA INDAGARE SUI DECESSI IN GIAPPONE
«Al momento, non ci sono prove che i due tragici decessi a seguito della somministrazione del vaccino Moderna COVID-19 (dal lotto 3004734) fossero in alcun modo correlati alla somministrazione del vaccino. La relazione è attualmente considerata casuale. È importante concludere un’indagine formale per confermarlo. L’indagine viene condotta con il massimo senso di urgenza, trasparenza e integrità ed è della massima priorità. Ad oggi, più di 200 milioni di dosi del vaccino Moderna COVID-19 sono state somministrate a più di 110 milioni di persone in 45 paesi, rappresentando una componente fondamentale della lotta globale contro COVID-19» è la conclusione delle due Big Pharma che aggiungono una postilla che di fatto sminuisce l’affidabilità delle affermazioni.
«Le dichiarazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa non sono né promesse né garanzie e non si dovrebbe fare eccessivo affidamento su tali dichiarazioni previsionali perché comportano rischi, incertezze e altri fattori noti e sconosciuti, molti dei quali sono al di fuori del controllo di Moderna e che potrebbero far sì che i risultati effettivi differiscano sostanzialmente da quelli espressi o impliciti in queste dichiarazioni previsionali» la frase è abbastanza inquietante in considerazione del fatto che si sta parlando di una terapia genica sperimentale a base di RNA messaggero mai sperimentata sulle popolazioni nell’intera storia della farmacologia che ha già causato gravi reazioni avverse anche letali.
Anche in considerazione delle autorevoli ricerche scientifiche che segnalano rischi a lungo termine, come l’immunodeficienza polmonare, “ignoti e pericolosi”.
«Questi rischi, incertezze e altri fattori includono quegli altri rischi e incertezze descritti alla voce “Fattori di rischio” nell’ultimo rapporto annuale di Moderna sul modulo 10- depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e nei successivi documenti presentati da Moderna con la SEC, disponibili sul sito web della SEC all’indirizzo www.sec.gov. Ad eccezione di quanto richiesto dalla legge, Moderna declina ogni intenzione o responsabilità per l’aggiornamento o la revisione di eventuali dichiarazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa in caso di nuove informazioni, sviluppi futuri o altro. Queste dichiarazioni previsionali si basano sulle attuali aspettative di Moderna e sono valide solo alla data odierna».
L’EMA COME AL SOLITO STA A GUARDARE
In tutta questa vicenda l’European Medicine Agency che è responsabile dell’autorizzazione per uso di emergenza del vaccino Moderna (poi rinominato Spikevax dopo l’aggiornamento del foglietto illustrativo per i rischi di miocardite), sembra stare a guardare.
Al di là della laconica dichiarazione rilasciata a Reuters EMA non ha ancora prodotto una sintesi della sua indagine per certificare che alcune dosi dei lotti contaminati nello stabilimento di Madrid non siano stati distribuiti nell’Unione Europea o in Italia.
Qualora fosse avvenuto ciò rappresenterebbe un grosso problema sia per la campagna di immunizzazione dei governi che per la stessa Moderna che, sulla base dei rincari imposti nel nuovo accordo di fornitura all’Unione Europea, guadagna 25,50 dollari a dose (fino al 2 agosto 2021 erano 22,60 a dose).
Ma il comportamento di EMA è perfettamente lineare rispetto a quello già avuto davanti all’allarme scattato per la contaminazione di dosi del vaccino di Johnson&Johnson in uno stabilimento di Baltimore (Maryland, USA) che non ricevettero l’approvazione da parte della Food and Drug Administration, pertanto non furono distribuite sul territorio degli Stati Uniti ma furono inviate in altre zone del mondo, tra cui l’Unione Europea, senza una minima allerta da parte dell’European Medicines Agency.
VACCINI PFIZER CON MRNA DIFETTOSO. Caso Occultato da EMA ma Svelato da BMJ
La stessa EMA, inoltre, fu colta in fallo dal British Medical Journal, autorevole rivista specializzata del settore che ovviamente “tifa“ per il siero adenovirale di AstraZeneca creato dallo Jenner Institute dell’Oxford University inglese, quando non rivelò i difetti di alcune dosi di Comirnaty, la terapia genica realizzata dalla tedesca Biontech e distribuita dall’americana Pfizer. In esse era stato infatti accertato un RNA difettoso dalle conseguenze imponderabili.
MODERNA: INTOCCABILE VACCINO DI GATES & SCHWAB
«Moderna, Inc., un’azienda di biotecnologie in fase clinica pioniera nelle terapie e nei vaccini con RNA messaggero (mRNA) per creare una nuova generazione di farmaci trasformativi per i pazienti, e la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), ha annunciato oggi un nuovo collaborazione per sviluppare un vaccino mRNA contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV)» comunicò la Big Pharma il 23 gennaio 2020 iin una nota in cui fu celebrata la partnership con CEPI, ong creata e finanziata da Bill Gates.
«Secondo i termini dell’accordo, Moderna produrrà un vaccino mRNA contro il 2019-nCoV, che sarà finanziato da CEPI. Il Centro di ricerca sui vaccini (VRC) dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID), parte del NIH, ha collaborato con Moderna per progettare il vaccino. NIAID condurrà studi abilitanti IND e uno studio clinico di Fase 1 negli Stati Uniti» si riferì citando gli istituti americani guidati da Anthony Fauci (NIADI e NIH).
«CEPI è stata fondata a Davos dai governi di Norvegia e India, dalla Bill & Melinda Gates Foundation, da Wellcome e dal World Economic Forum» si legge nel sito ufficiale dell’ong in cui si rimarca il ruolo del WEF, presieduto dal teorico del Great Reset Klaus Schawb che proprio insieme a Gates finanziò la sospetta esercitazione su un’epidemia da coronavirus Event 201 tenutasi a New York nell’ottobe 2019, poche settimane prima dello scoppio ufficiale della pandemia da Covid-19.
Ad oggi, CEPI ha ottenuto il sostegno finanziario di Australia, Austria, Belgio, Fondazione Bill & Melinda Gates, Canada, Danimarca, Commissione Europea, Etiopia, Finlandia, Germania, Ungheria, Islanda, Indonesia, Italia, Giappone, Kuwait, Lituania, Lussemburgo, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Panama, Romania, Arabia Saudita, Serbia, Singapore, Svizzera, Repubblica di Corea, Regno Unito, USAID e Wellcome.
Moderna ha confermato nel 2016 che la Bill & Melinda Gates Foundation aveva concesso loro 20 milioni di dollari per sostenere il loro “progetto iniziale relativo alla valutazione delle combinazioni di anticorpi in un contesto preclinico e alla conduzione di un primo studio clinico di Fase 1 sull’uomo di un potenziale farmaco per l’mRNA”.
Come però evidenziato dal dottor Anthony E. Martin nel suo Fauci dossier il progetto di Moderna sui coronavirus era ben radicato nel tempo. Nel 2015 infatti «Moderna firma un accordo di sviluppo del vaccino con NIAID e lo esegue con il capo dello sviluppatore e inventore principale dell’mRNA-1273 Giuseppe Ciaramella».
Ma il lavoro della Big Pharma di Norwood era già iniziato molto prima. Come ricorda Martin nel 2010 i brevetti SARS coronavirus raggiunse il picco dopo l’epidemia in Asia del 2003 con 391 brevetti rilasciati.
I SOSPETTI VACCINI PRIMA DEL SARS-COV-2
Già «il 6 agosto 2010, Moderna (prima della sua costituzione) deposita il brevetto U.S. 9.447.164 che ha attratto l’investimento di venture capitalist presso Flagship Ventures. Questo brevetto è nato dal lavoro del Dr. Jason P. Schrum della Harvard Medical School supportato dalla National Science Foundation Grant» riferisce il dottor Martin.
Nel gennaio 2020, una volta scoperto che l’infezione a Wuhan era causata da un nuovo coronavirus, Stephan Bancel, CEO di Moderna, ha inviato rapidamente un’e-mail al dottor Barney Graham, vicedirettore del Centro di ricerca sui vaccini presso il National Institutes of Health, chiedendogli di inviare la sequenza genetica per il virus. Il 24 febbraio, in 42 giorni, Moderna aveva prodotto un lotto di vaccino e lo aveva inviato al NIH. Le discussioni all’epoca prevedevano una finestra di 12-18 mesi per determinare se questo nuovo vaccino fosse sicuro ed efficace. Moderna ha aggiunto che potrebbe avere un vaccino pronto per l’uso di emergenza entro l’autunno del 2020.
Così, quando è arrivato il turno di Bancel di vendere il suo vaccino, con il Dr. Fauci presente al briefing, ha detto: “Sono molto orgoglioso di lavorare con il governo degli Stati Uniti e di aver già inviato, in soli 42 giorni dalla sequenza del virus, il nostro vaccino al team del Dr. Fauci al NIH.” Ha omesso i pochi mesi per le prove di fase 2 o una linea temporale da 12 a 18 mesi che era stata discussa la settimana prima. Era un’omissione sufficiente per agganciare il presidente. Fauci intervenne: “Non avrai un vaccino. Avrai un vaccino da testare”. Ma l’accordo era già stato fatto.
Pochi giorni dopo, esattamente l’11 marzo 2020, il direttore dell’Organizzazione Mondiale per la Salute, il biologo etiope Tedros Adhanom Gebreyesus, considerato il pupazzo di Gates nell’OMS di cui il fondatore di Microsoft è il principale finanziatore, dichiarò lo stato di pandemia mondiale da Covid-19. In questo modo spazzò via tutti i criteri e le tempistiche normali per l’approvazione dei vaccini.
Il 18 dicembre 2020, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha rilasciato un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per il secondo vaccino per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) causata dalla sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2). ).
Il 25 giugno 2021, la FDA ha rivisto le schede informative del paziente e del fornitore relative ai rischi aumentati suggeriti di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione del tessuto che circonda il cuore) dopo la vaccinazione.
Il 12 agosto 2021, la FDA ha modificato la Moderna COVID-19 Vaccine EUA per consentire la somministrazione di una terza dose aggiuntiva a determinati individui immunocompromessi. L’autorizzazione all’uso di emergenza consente la distribuzione del vaccino Moderna COVID-19 negli Stati Uniti per l’uso in individui di età pari o superiore a 18 anni.
Ma in tutto questo assume rilevanza un clamoroso documento che risulta purtroppo parzialmente alterato da degli omissis proprio su alcune frasi fondamentali.
«L’accordo confidenziale che può essere visualizzato qui afferma che i fornitori “Moderna” insieme al “National Institute of Allergy and Infectious Diseases” (NIAID) hanno accettato di trasferire “candidati al vaccino contro il coronavirus mRNA” sviluppati e di proprietà congiunta di NIAID e Moderna ai destinatari ” Università della Carolina del Nord a Chapel Hill’ il 12 dicembre 2019» scrive DataBase Italia in un’inchiesta.
L’accordo di trasferimento del materiale è stato firmato il 12 dicembre 2019 da Ralph Baric, PhD, presso l’Università del North Carolina a Chapel Hill, e poi firmato da Jacqueline Quay, Direttore del Licensing and Innovation Support presso l’Università del North Carolina il 16 dicembre 2019. Purtroppo
«Tutte queste firme sono state fatte prima di qualsiasi conoscenza della presunta comparsa del nuovo coronavirus. Solo il 31 dicembre 2019 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è venuta a conoscenza di un presunto gruppo di casi di polmonite virale a Wuhan, in Cina. Ma anche a questo punto non avevano stabilito che la colpa fosse di un presunto nuovo coronavirus, affermando invece che la polmonite era di “causa sconosciuta”».
Conclude il reportage di Database che ha tirato in ballo proprio i bio-laboratori Bsl 4 di Chapel Hill dell’Università della North Carolina, sospettati con il Wuhan Institute of Virology di aver creato i supervirus chimerici SARS, ricombinati con sequenze di HIV/AIDS come risultano anche nel SARS-Cov-2, con la tecnica del guadagno di funzione. Si tratta di un potenziamento artificiale della carica virale, simile al concetto dell’arricchimento dell’uranio per le testate nucleari dei missili, sviluppto con finalità “dual use” ovvero sanitaria, per un vaccino, o militare, per un’arma batteriologica.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
DATABASE ITALIA – GIAPPONE SOSPENDE 2,6 MILIONI DI VACCINI MODERNA
REUTERS – EMA INVESTIGATING ON MODERNA VACCINE CONTAMINATION
ROVI – STATEMENT BY MODERNA AND TAKEDA
EL PAIS – POSIBLE CONTAMINACION DE VACUNAS
EL ESPANOL – ACABADO ESPNAOL MODERNA
IL GIORNO – RINCARO PREZZI MODERNA E PFIZER
DATABASE ITALIA – INCHIESTA SU BILL GATES E MODERNA