MALIKA, 2 ANNI, ASSASSINATA A KABUL COI FAMILIARI DAL DRONE DI BIDEN. Pentagono conferma la Strage di Innocenti
AGGIORNAMENTO DEL 17 SETTEMBRE 2021
«Ora valutiamo che è improbabile che il veicolo e coloro che sono morti fossero associati all’ISIS-K”, ha detto il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale degli Stati Uniti. “È stato un errore.” Ha detto di essere “pienamente responsabile di questo attacco e del tragico esito”.» secondo quanto riportato dalla NBC.
“Offro le mie più profonde condoglianze alla famiglia e agli amici di coloro che sono stati uccisi”, ha detto McKenzie.
Come Gospa News aveva anticipato, grazie ad un articolo del giornalista Maurizio Blondet, la strage di Kabul ha ucciso persone innocenti. Ora giunge la conferma ufficiale del Pentagono (il Dipartimento della Difesa americano).
Per la loro morte i potenti Stati Uniti d’America non pagheranno mai. Il Pentagono ha confermato l’indiscrezione del New York Times. In fondo sono solo poveri bambini afghani di cui non interessa a nessuno: infatti questo articolo non è stato letto nemmeno da mille persone finora. Mentre la media di lettura degli articoli di Gospa News varia tra 5 e 10mila. Così si costruisce l’indifferenza alla morte degli innocenti.
ARTICOLO DEL 13 SETTEMBRE 2021
Dopo aver lasciato l’Afghanistan in mano ai Talebani e nel caos totale per il disperato tentativo di fuga costato la vita a molte persone nell’Aeroporto Internazionale Hamid Karzai della capitale, il presidente americano Joseph Biden voleva punire l’ISIS per l’attacco kamikaze ma ha invece fatto sterminare una famiglia ammazzando anche una bambina di soli due anni. Ancora una volta, come capitato centinaia di volte in Siria negli anni passati e di recente, i droni americani dell’Us Air Force hanno fatto danni collaterali ben più gravi di quelli arrecati ai loro obiettivi.
La vendetta di Biden contro l’attentato dell’ISIS a Kabul che il 26 agosto fece 113 morti nell’aeroporto, tra cui 13 militari dell’esercito americano, non solo si è rivelata inefficace ma si è trasformata in una strage degli innocenti.
A segnalarlo in Italia è stato il veterano delle cronache estere Maurizio Blondet, già inviato a Manhattan per gli attentati dell’11 settembre 2001 da dove denunciò il complotto appena confermato in parte da una memoria desecretata dall’FBI sul ruolo dei Sauditi. L’attento giornalista ha ripreso l’articolo inquietante del New York Times in cui viene ricostruita la tragedia di una famiglia afghana, sterminata dall’attacco di un drone, perché viaggiava su un veicolo sospetto.
Il personale dell’Us Air Force hanno creduto che il conducente stesse caricando del materiale esplosivo per imbottire la vettura e trasformarla in un’autobomba. «I funzionari militari hanno affermato di non conoscere l’identità del conducente dell’auto quando il drone ha sparato, ma lo hanno ritenuto sospetto a causa di come hanno interpretato le sue attività quel giorno, dicendo che forse hanno visitato una casa sicura dell’Isis e, a un certo punto, hanno caricato quello che pensavano potesse essere esplosivo nell’auto».
In realtà, come emerge anche da un filmato, aveva caricato taniche di acqua per la famiglia e aveva fatto da taxi per alcuni parenti ed amici che dovevano recarsi al lavoro.
Biden and Milley claimed this was an ISIS attack in the making
They were filling water bottles
And their entire family was murdered so Joe Biden could get a headline https://t.co/kSXn0cbW3d
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) September 10, 2021
Il reportage del Times ha identificato l’autista come Zemari Ahmadi, un lavoratore di lunga data per un gruppo umanitario statunitense. Le prove, comprese ampie interviste con familiari, colleghi di lavoro e testimoni, suggeriscono che i suoi viaggi quel giorno abbiano effettivamente coinvolto il trasporto di colleghi da e per il lavoro.
E un’analisi dei feed video ha mostrato che ciò che i militari potrebbero aver visto era il signor Ahmadi e un collega che caricavano taniche d’acqua nel suo bagagliaio per portarlo a casa dalla sua famiglia.
Mentre l’esercito americano ha affermato che l’attacco dei droni potrebbe aver ucciso tre civili, il rapporto del Times mostra che ne ha uccisi 10, inclusi sette bambini, in un denso blocco residenziale. Mr. Ahmadi, 43 anni, ha lavorato dal 2006 come elettricista per Nutrition and Education International, un gruppo di assistenza e lobbying con sede in California. La mattina dell’attacco, il capo del signor Ahmadi ha chiamato dall’ufficio intorno alle 8:45 e gli ha chiesto di prendere il suo laptop.
Malika, di soli 2 anni, e altri due bambini piccoli sono stati i membri più giovani della famiglia uccisi, insieme ai nipoti di Ahmadi Arwin, 7 e Benyamin, 6, e agli altri due figli di Zemari, Zamir, 20 e Faisal, 16, ha detto Ahmadi. Zemari era un ingegnere tecnico per Nutrition and Education International, un’organizzazione no-profit che lavora per affrontare la malnutrizione con sede a Pasadena, in California.
Nell’attacco dei droni di Biden è stato ucciso anche Ahmad Naser, un ex ufficiale dell’esercito afghano e appaltatore delle forze armate statunitensi, secondo suo cugino. Si era sposato pochi giorni prima. Secondo il portavoce del Pentagono John Kirby, Washington “non è in grado” di contestare le notizie secondo cui l’attacco dei droni di domenica ha ucciso civili, tuttavia ha affermato che uno dei membri della famiglia apparteneva al gruppo islamico radicale, ISIS-K.”.
La rappresaglia è stata autorizzata da Biden come lo fu un precedente attacco in Siria per colpire le postazioni di Hezbollah e Pasdaran sciiti alleati del governo di Bashar Al Assad nella lotta contro il terrorismo vero (ISIS e e qaedisti di Hayat Tharir Al Sham, protetti dalla Turchia – e quindi dalla Nato – nella provincia di Idlib) che fece vittime anche tra i civili uccidendo pure un bambino.
Ci sembra fondamentale riportare le illuminanti e caustiche considerazioni finali del giornalista Maurizio Blondet.
«Si stimi l’altissima e sofisticatissima intelligence di cui hanno mostrato di disporre i militari USA. Si valuti una strage qualunque messa a segno per propaganda, far vedere ai media che “abbiamo agito contro l’ISIS”. Si assapori la menzogna ufficiale (“abbiamo colpito terroristi che preparavano un altro attentato”) entusiasticamente riportata da tutti i media come oro colato e con la soddisfazione del caso, perché è un fatto istruttivo da tenere a mente per le altre “notizie” che ci vengono riversate dalle tv come vere ogni tg e talk show. Poi apprezzate il fatto che esiste un solo stato al mondo che si prende la libertà di bombardare in una città straniera spiando dall’alto una famiglia straniera, equivocandone gli atti e le intenzioni, e la annichilisce . E mi parlate di Talebani terroristi?».
Redazione Gospa News
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