di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«E’ stata depositata la perizia sul decesso nel giugno scorso di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni di Sestri Levante, morta nel giugno scorso all’ospedale San Martino di Genova dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca a un open day: «Non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco». La morte per trombosi «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid», scrivono il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella nella relazione depositata in procura ai pm che indagano sul caso. La ragazza era sana, sottolineano, e il modulo di anamnesi è stato compilato correttamente come la somministrazione del vaccino».
Il quotidiano il Messaggero conferma gli atroci sospetti che si diffusero fin dalle prime ore del decesso della ragazza. I media di mainstream cercarono di addebitare ad una patologia immunitaria pregressa la causa della morte. Ma i familiari, per il tramite del loro avvocato, replicarono che la ragazza non aveva alcuna malattia e pertanto non ci poteva essere alcuna correlazione con l’improvviso decesso.
Questa tremenda verità emersa dall’inchiesta giudiziaria non solo solleva nuovamente inquietanti dubbi sulla sicurezza dei vaccini, un particolare quella del siero genico a base di Dna di scimmia sostenuta dal Ministro della Salute Roberto Speranza in spregio di ogni ragionevole dubbio, ma evidenzia un’altra circostanza sconcertante relativa alle modalità delle vaccinazioni di massa negli Hub e negli Open Day, dove fu vaccinata la giovane ragazza, dove non c’è tempo sufficiente per analizzare l’anamnesi dei vaccinandi (la cartella clinica). Nel suo caso sarebbe stata comunque “valutata” in modo adeguato.
Ma per quanti non lo è stato? Non va dimenticato che alcune settimane fa fece grande scalpore la morte di una presentatrice della BBC di soli 44 associata in modo inequivocabile alla precedente vaccinazione.
Resta il fatto che oggi una perizia certifica una sola cosa: Camilla Canepa è uno di quei casi su 100mila in cui si crepa per il vaccino. Finora il rapporto di farmacovigilanza EudraVigilance ha registrato 27mila segnalazioni per casi fatali dopo i vaccini genici sperimentali autorizzati nell’Unione Europea.
«La vicenda merita un approfondimento – sottolinea l’avvocato Angelo Paone che assiste la famiglia, come riportato dal Messaggero – Si è finalmente chiarito che la ragazza non aveva patologie e non prendeva medicinali. Ci riserviamo ogni approfondimento con il nostro consulente. Possiamo osservare però sin d’ora che in realtà la problematica delle controindicazioni su quella fascia di età erano state già evidenziane nel verbale numero 17 del comitato tecnico scientifico che diceva come fosse sconsigliato per le persone sotto i 60 anni. Anche per quel che riguarda Lavagna bisogna dire che Camilla il 3 è stata dimessa con le piastrine che continuavano a scendere».
27MILA MORTI DOPO I VACCINI NELL’UNIONE EUROPEA. Oltre un Milione di Reazioni avverse Gravi!
Per l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) un morto ogni 100mila vaccinati è un dato scientificamente “accettabile”. Non lo è per chi come noi sa che ormai da mesi, da quando le terapie domiciliari ignorate dalle autorità sanitarie nazionali vengono applicate da medici coscienziosi a rischio di infrangere l’assurdo protocollo ministeriale antiCovid basato solo su “vigile attesa e Tachipirina”, ha scritto di moltissimi malati di Sars-Cov-2 guariti senza vaccino ma solo con cortisone, antibiotici, idrossiclorichina con l’aiuto di integratori come Vitamina D, quercina o Geranio del Sudafrica.
Camilla Canepa è un omicidio di stato! Esattamente come tutte quelle vittime di una Strage di Stato denunciata a varie Procure della Repubblica dal biologo Franco Trinca e dall’avvocato Alessandro Fusillo e da molti dei loro follower per le terapie domiciliari efficaci contro il Covid ma totalmente ignorate.
Davanti alla morte di una ragazza di 18 anni l’infame cospirazione politica sponsorizzata dalle Big Pharma GSK, la multinazionale GlaxoSmithKline partner del Pd di Matteo Renzi nei 12 vaccini obbligatori in età scolare che ora controlla il 70 % della rete commerciale Pfizer, e la stessa Pfizer, principale sponsor della campagna elettorale del presidente americano Joseph Biden in campagna elettorale, dovrebbe essere fermata.
Confidiamo che almeno un magistrato onesto ci sia ancora nell’Italia che da troppo tempo è terreno fertile della Mafia in associazione per delinquere con i servizi segreti della Central Intelligence Agency che garantisce la copertura di ogni grande delitto e strage.
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Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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