WUHAN-GATES 43. OCCULTI REGISTI DELLA PANDEMIA DA BIO-ARMA SARS-2. Bill Clinton e il Boia Cinese della Tienanmen
“Il Signore mi disse: Io pensavo a te prima ancora di formarti nel ventre materno. Prima che tu venissi alla luce, ti avevo già scelto, ti avevo consacrato profeta per annunziare il mio messaggio alle nazioni. Ma tu tieniti pronto per andare a riferire loro quel che io ti ordinerò. Non aver paura di loro, altrimenti sarò io a farti tremare davanti a loro”. Sacra Bibbia – Libro di Geremia (capitolo 1)
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Qual è stato il ruolo della politica, dei governi nazionali, del Deep International State nella pianificazione di queste tremende ricerche sui Virus SARS che, alla luce della devastante pandemia sovrastimata per errori terapeutici e terrorismo psicosociale, possono essere definite perlomeno un boomerang se non una truculenta, torva e vile arma batteriologica contro l’umanità?
Proprio come per i pericolosi esperimenti scientifici realizzati giocherellando nei laboratori coi virus SARS e HIV, gli indizi sono gravi, precisi, univoci e concordanti quali basterebbero ad un magistrato onesto e temerario per chiedere l’arresto di qualcuno.
L’intrigo macroscopico finora disvelato intorno alle figure di Bill Gates e Anthony Fauci, responabili della pandemia secondo Robert F. Kennedy jr e vari scienziati, nell’era di Obama, Biden e della loro dama bianca dell’intelligence Avril Haines (esperta di bioarmi promossa dal nuovo presidente Biden vice direttrice della Central Intelligence Agency a direttrice dell’intera US Intelligence Community), è ancora poco dinnanzi a quello che rivelerò in questo articolo, trascrizione aggiornata dell’ultimo capitolo del libro WuhanGates.
Finalmente possiamo rivelare i presunti occulti registi della pandemia: Bill Clinton per gli Usa e Jiang Zemin, il boia della piazza Tienanmen in Cina in qualità di segretario del Partito Comunista Cinese e presidente della Commissione militare inviò i carriarmati contro gli studenti in protesta nel 1989, prima di diventare presidente della Repubblica Popolare Cinese alcuni anni dopo.
Un patto estremo, folle e criminale come i ripetuti reati di cui entrambi sono stati accusati, volto a costruire un virus capace di creare una sinergia tirannica tra Democratici occidentali e Comunisti cinesi, finalizzata ai loschi obiettivi del Nuovo Ordine Mondiale.
Mi tremerebbero gli indici sulla tastiera e le ginocchia sotto la scrivania se padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, nel denunciare il “complotto satanico” dietro la pandemia, e con esso la volontà dell’Europa “testa di serpente” di distruggere la Chiesa e il Cristianesimo – come già il guerrigliero Garibaldi tentò di fare su mandato dei massoni britannici – non avesse rammentato quella frase biblica del libro di Geremia citata nell’incipit.
Essa dovrebbe bastare ad ogni cristiano per porre il Timor di Dio (dono dello Spirito Santo inviato da Cristo sugli Apostoli e su tutti coloro disposti ad accoglierlo) dinnanzi a qualunque paura di testimoniare la scoperta di scioccanti verità.
Ciò che oggi cercherò di riassumere in poche righe per illustrare gli ultimi e fondamentali indizi geopolitici di un apocalittico complotto del Nuovo Ordine Mondiale orchestrato da decenni richiederebbe un altro libro, dopo WuhanGates – 1, o forse due.
Per questo i riferimenti dovranno essere rapidi ed essenziali partendo da quanto è ormai evidente negli intrighi politici mondiali del cosiddetto Deep International State, regista occulto del NWO ormai pronto non solo ad instaurarsi ma a mostrare sfrontatamente il proprio volto in forza di una prepotenza proterva e davvero demoniaca.
I GERMI VIRALI ALQUANTO DEMOCRATICI…
Non pare quindi casuale la scelta del paese asiatico come fulcro dei test originari sui coronavirus SARS dei pipistrelli e HIV. Appare invece il parto ben manipolato di un’agghiacciante armonia d’intenti tra malvagi vegliardi del Partito Comunista Cinese e del Democratic Party americano con i suoi germogli europei sbocciati proprio nel 2004, lo stesso anno in cui la Commissione Europea di Romano Prodi iniziò a finanziare gli esperimenti del Wuhan Institute of Virology.
E’ solo un caso che in quell’anno l’ex Sindaco di Roma Francesco Rutelli fondò il Partito Democratico Europeo prima di contribuire a dare a vita al PD italiano (con cui Prodi diventò premier) e di accreditare il suo pupillo Matteo Renzi per la segreteria nazionale del partito dopo averlo presentato nel 2007 ad Hillary Clinton, senatrice Dem e futura segretaria di Stato nell’amministrazione Obama?
E’ solo una coincidenza che attraverso il Global Health Security Agenda Renzi & co. imposero all’Italia il piano dei 12 vaccini obbligatori in età scolare facendo arricchire la Big Pharma GSK oggi partner della Pfizer dei vaccini antiCovid? Tiriamo il fiato prima di proseguire…
Questo progetto divenne legge con il Decreto Lorenzin del luglio 2017 approvato dal governo a trazione PD di Paolo Gentiloni, pochi mesi dopo il suo sfrontato incontro a Palazzo Chigi con il plutarca George Soros, prima di diventare Commissario Europeo agli Affari Economici. Fino a prova contraria non possiamo che ritenerle clamorose coincidenze.
Mentre tali non possono apparire le modalità in cui sono cresciuti il Deep State americano e quello cinese nell’ambito delle sperimentazioni batteriologiche e biotecnologiche in due differenti laboratori di cui abbiamo già ripetutamente parlato nelle precedenti inchieste WuhanGates e che ora analizzeremo attraverso una lente geopolitica.
IL DEEP STATE DIETRO AL CENTRO BATTERIOLOGICO IN GEORGIA
A volte due immagini possono raccontare più di mille parole. Due persone una accanto all’altra possono esprimere il concetto di potere meglio di tanti riferimenti storici. Sono quasi certo che chiunque sia giunto fin qui a leggere le inchieste WuhanGates (o il libro), certamente non semplici, abbia riconosciuto i due personaggi nella foto di destra: l’ex Segretaria di Stato Hillary Clinton, la senatrice dei Democratici moglie del presidente Bill, accanto ad un monumento alla “dark elite” come si chiamava un tempo il Deep State, ovvero Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford tra il 1969 e il 1977. Kissinger è stato un diplomatico di origine tedesca askenazita, uno dei tanti potenti sionisti, e membro del Partito repubblicano americano.
L’abbraccio affettuoso tra la Blue e il Red è quanto di più semplice esista per evidenziare quanto il Deep State – prodromo del NWO invocato dallo stesso Kissinger nell’aprile 2020 in un editoriale sulla pandemia pubblicato sul Wall Street Journal – sia un’entità assolutamente trasversale.
Il recente appoggio dell’ex presidente repubblicano George W. Bush jr al candidato democratico alla Casa Bianca Joseph Biden ne è stata stata la palese e impudente conferma. L’establishment di potentati occulti che si nasconde dietro l’apparente rivalità politica bipartisan degli States, infatti, non ama quando il suo “prescelto” rischia di diventare troppo potente.
Accadde così a Hillary Clinton quando nelle primarie del Democratic Party fu sconfitta dall’emergente afroamericano Barack Obama. Si è ripetuto nelle recenti elezioni presidenziali quando una parte del Gop (Grand Old Party) ha voltato le spalle al suo candidato Donald Trump. Ma torniamo alle fotografie…
Soltanto un lettore molto esperto di politica americana può aver riconosciuto la persona accanto ad Obama nella foto. E’ il senatore repubblicano Richard Lugar che può essere in qualche modo ritenuto il “mentore” di geopolitica del primo presidente Usa di colore.
L’immagine risale al 2004 quando Obama era appena stato riconfermato senatore Dem dell’Illinois per la seconda volta. La foto fu scattata quando i due politici si recarono in Ucraina e in Georgia nell’ambito del prorgramma “Cooperative Threat Reduction” (CTR), approvato dal Congresso sotto la leadership bipartitica dei senatori Richard Lugar (R) e Sam Nunn (D) – fondatore del Nuclear Threat Initiative (NTI) di cui l’ex vicedirettrice CIA Haines è consulente per le armi batteriologiche (!?). Il CTR fu istituito contro la proliferazione della armi di massa e si focalizzò soprattutto sui paesi dell’ex Unione Sovietica.
In memoria di quella stretta collaborazione Obama, una volta divenuto presidente, nel 2011 intitolò a Lugar il centro di ricerca biologica militare di Tbilisi, dopo il processo di “democratizzazione” della Georgia imposto dalla Rivoluzione delle Rose finanziata dal mecenate ungaro-americano dei Democratici George Soros e realizzata con l’appoggio degli attivisti di Canvas.
Canvas è il sedicente centro di non violenza fondato dai leader di Otpor (pugno chiuso) di Belgrado: furono finanziati dalla CIA durante la presidenza di Bill Clinton (1998) e contribuirono a far crollare il regime serbo di Slobodan Milosevic favorendo di fatto la proliferazione dei jihadisti di Al Qaeda in Bosnia e la nascita del “Califfato d’Europa” per rompere l’egemonia russa nei Balcani.
CALIFFATO D’EUROPA: LA JIHAD IN BOSNIA ARMATA DA SAUDITI E CIA
Come ricordato nelle inchieste sulle “terapie ignorate”, proprio in quei laboratori georgiani gestiti da CIA e agenzie del Pentagono operò la multinazionale Gilead, presieduta dal repubblicano Donald Rumsfeld in mezzo ai due mandati come capo del Dipartimento della Difesa con i presidenti Ford e Bush Jr., nell’ambito del progetto UNITAID finanziato dalla Clinton Initiative Fundation.
A suggellare il patto d’acciaio del Deep State “batteriologico” ci pensò lo stesso Soros con un maxi-investimento nella Gilead che si è arricchita come pochi altri durante la pandemia grazie all’antivirale Remdesivir. In poche righe ecco nomi, azioni e complicità del Nuovo Ordine Mondiale sulla pandemia!
L’ACCADEMIA CINESE DELLE SCIENZE IN MANO AL “PRINCIPINO” COMUNISTA
«Jiang Zemin, alla pari del suo padrino politico Deng Xiaoping, passerà alla storia come un personaggio dalle contraddizioni estreme. Se per dodici anni è stato il massimo leader della Cina in uno dei periodi più fortunati per questa nazione, lo deve al peccato originale di un golpe istituzionale. Di fronte al movimento studentesco dell’89 Deng esautorò di fatto gli organi del partito e del parlamento, fece imprigionare il leader riformista Zhao Ziyang (tuttora agli arresti domiciliari), promosse Jiang alla guida del partito e gli diede carta bianca per soffocare nel sangue le aspirazioni democratiche».
A descrivere così l’ex presidente della Repubblica Popolare Cinese Jiang Zemin (in carica dal 1989 al 2002) fu il quotidiano Repubblica definendolo «uno dei “boia di Tienanmen”, responsabile del massacro di centinaia di studenti nel giugno 1989 a Pechino». Ne parlò nel 2004 quando il vegliardo comunista fu costretto a cedere «anche l’ultimo incarico di potere, cioè la guida delle forze armate che gli consentiva di condizionare il nuovo presidente Hu Jintao».
«Si può definire, a ragione, il capo politico più brutale, malvagio e crudele che la Sto-ria moderna abbia mai visto. Nato il 17 agosto 1929, l’ex dittatore cinese Jiang Zemin è famoso anche per essere arrivato al potere tramite corruzioni e crimini, rivelandosi il tiranno più astuto e dissennato dei nostri tempi. Il primo maggio 2015, l’adozione di una nuova legge ha dato la possibilità ai cinesi di denunciare un dirigente del Pcc, ancora in carica o dimesso.
«Da allora, un’ondata di azioni penali contro Jiang Zemin ha iniziato ad arrivare da tutta la Cina e da tutto il mondo: al 15 luglio 2016, oltre 209 mila cittadini cinesi avevano denunciato l’ex dittatore per crimini contro l’Umanità» scrive di lui Epoch Times, un quotidiano multilingue fondato da un gruppo di cinesi americani. (5) «Non solo: Jiang è stato incriminato per genocidio, torture e crimini contro l’Umanità in 30 Paesi, tra cui Stati Uniti, Svizzera, Australia, Belgio, Spagna, Taiwan, Hong Kong, Germania e Canada. La valanga di procedimenti penali contro l’ex dittatore comunista, è la più rilevante azione giudiziaria internazionale in materia di diritti umani del 21esimo secolo.
Durante il suo mandato come capo del Partito Comunista Cinese dal 1989 al 2002, ha causato danni incommensurabili alla Cina, toccando il fondo il 20 luglio 1999, quando ha personalmente ordinato un vero e proprio genocidio al fine di “annientare” il Falun Gong, antica pratica di meditazione fondata sui principi di verità, compassione e tolleranza» aggiunge il media che è stato creato a Manhattan proprio dai seguaci di tale credenza.
Proprio negli ultimi anni del suo potere nel Wuhan Institute of Virology, prestigioso centro di ricerca microbiologica dell’Accademia Cinese delle Scienze (CAS) fondato nel 1956, lo studio patogeno delle malattie infettive emergenti diventò uno dei principali campi di ricerca. Il merito – o demerito alla luce delle pericolose ricerche di cui abbiamo scritto in precedenza – va al “pincipino” del Partito Comunista Cinese. Con tale epiteto viene indicato Jiang Mianheng, il figlio maggiore dell’ex presidente Zemin, leader del PCC, ma per estensione anche gli altri della sua discendenza.
Attraverso finanziamenti di dubbia provenienza che indussero il Dipartimento di Stato degli Usa ad accusarlo di una massiccia corruzione favorita dal potere torali tario del padre, Mianheng, grazie a Cina Netcom, divenne per il mondo intero “il re delle telecomunicazioni. «Mentre era impegnato a dirigere l’impero delle telecomunicazioni, Jiang Mianheng è stranamente riuscito ad ottenere la nomina più alta nel più prestigioso istituto di ricerca scientifica cinese, nonostante non avesse mai raggiunto alcun risultato accademico.
Dal 1999 al 2001, Jiang è stato vice presidente dell’Accademia Cinese delle Scienze. Nel 2005, è divenuto presidente della succursale dell’accademia di Shanghai, ma nel 2015 si è dimesso «a causa dell’età”, un curioso sviluppo dato che Jiang era ancora lontano dall’età di pensionamento ufficiale. Questo pensionamento anticipato è un chiaro segno che il clan di Jiang si trova sotto una forte pressione politica».
https://www.gospanews.net/2021/12/08/per-natale-aiuta-gospa-news-ad-informarti-liberamente-acquista-il-libro-wuhangates-sul-virus-sars-cov-2-da-laboratorio/
Il quotidiano EpochTimes rileva questa interessante storia che il webmedia GNews, vicino al giornalista e politico Steve Bannon, già consulente di Trump, arricchisce di alcuni particolari interessanti tiran- do in ballo altri personaggi che paiono la rappresentazione del Deep International State ad occhi a mandorla cresciuto proprio intorno al laboratorio di Wuhan. Sec- ondo tale fonte fu Jiang Mianheng a raccomandare al padre Jiang Zemin la nomina dell’emergente scienziato cinese Chen Zhu a vicepresidente dell’Accademia Cinese delle Scienze nell’ottobre 2000 che divenne il vero protagonista delle spregiudicate ricerche nell’ambito delle scienze umane e delle biotecnologie.
IL DEEP STATE BIOTECNOLOGICO DI SHANGAI A WUHAN
Zhu è stato capace di conservare un immenso potere anche durante la presidenza di Xi Jimping, giunto ai ferri corti con la cosiddetta “gang di Shangai” in cui era cresciuto il potere del suo predecessore Jiang Zemin proprio perchè iniziò la sua carriera politica diventando Sindaco di quella metropoli nel 1985. Per compren- dere a fondo la gravità dello scontro creatosi tra le fazioni dei rivali in seno al Par- tito Comunista Cinese basta citare due episodi clamorosi avvenuti nell’ambito della campagna anti-corruzione avviata dal segretario generale PCC e presidente della Repubblica Popolare Jimping.
«Il caso dell’ex zar della sicurezza Zhou Yongkang è un buon esempio. Durante i primi mesi del 2013, i compagni di Zhou, mentre erano ai rispettivi posti di lavoro – una compagnia petrolifera della provincia di Sichuan e l’apparato di sicurezza statale – sono stati trascinati via dalla polizia disciplinare del Partito. Zhou è stato formalmente indagato un anno più tardi e poi condannato all’ergastolo nel luglio 2015» rammenta Epoch Times rivelando poi la clamorosa notizia rimbalzata su vari media internazionali nel giugno 2016 quando una fonte di Shanghai a conoscenza delle indagini disciplinari riferì che Jiang Mianheng fu messo agli arresti domiciliari per fare luce su un enorme giro d’affari ritenuto viziato da una sistematica corruzione. La notizia fu confermata anche IntelligenceOnline e Business Insider e da sola basta a spiegare le improvvise dimissioni del “principino“ comunista dall’Accademia delle Scienze di Shangai, divenuta nel frattempo fulcro della ricerca biotecnologica proprio nelle mani del “suo raccomandato” Chen Zhu.
Il 29 ottobre 1998 a Shangai era nato ufficialmente il “National Human Genome Research Center for the South” nel gigantesco complesso biotecnologico Zhangjiang Hi-Tech Park nella nuova area di Pudong: una struttura di ricerca genomica fortemente voluta dal presidente Zemin. Ne assunse la direzione il biologo molecolare Chen Zhu al ritorno da un lungo periodo di studi a Parigi tanto da essere defini- to in alcuni articoli “lo scienziato francese”. Rimase alla guida del centro fino al 2016 bruciando le tappe non solo in ambito scientifico ma anche in politica. Dopo l’incarico di vicepresidente dell’Accademia delle Scienze ottenne quello di Ministro della Salute che mantenne fino al 2013 diventando di fatto l’anello di transizione tra l’era di Zemin e quella di Jimping.
Il 2 novembre 2001, presso l’Accademia Cinese delle Scienze si tenne un seminario sulla pianificazione innovativa dei campi biologici a Wuhan nel quale il vicepresidente Chen Zhu presentò un rapporto dal titolo “Le scienze della vita e la biotecno- logia all’inizio del nuovo secolo: opportunità e sfide affrontate dalla Cina”. Secondo GNews e altre fonti fu lui a indirizzare il direttore dell’Istituto di virologia di Wuhan, Hu Zhihong, a intraprendere e lanciare il progetto del laboratorio di biosicurezza Bsl-4, quella necessaria per condurre gli esperimenti con agenti patogeni più perico- losi e virali. Ma è ritenuto anche il mentore di Wang Yanyi di cui Gospa News si oc- cupò nel reportage WuhanGates 5.
«Numerosi articoli ampiamente diffusi sull’app sociale WeChat hanno accusato Wang Yanyi, l’attuale direttrice del Wuhan Institute of Virology, di avere un background accademico debole e di essere salita al suo posto attraverso il nepotismo in età relativamente giovane» scrisse Ye Ruolin sul media cinese in inglese SixThones. «Qualcuno sospetta che Wang è stata scelta solo per suo marito Shu Hongbing, che è un accademico presso l’Accademia cinese delle Scienze ed è l’ex direttore dell’Istituto di Virologia» aggiunge il giornale asiatico.
In realtà, se facciamo un approfondimento, scopriamo che la 39enne biologa Wang può vantare un altro requisito assai importante in Cina come in altre parti del mondo: è infatti vicepresidente del Comitato Municipale di Wuhan del China Zhi Gong Party, un movimento tradizionalista che appoggia le politiche del Partito Comunista e per tale motivo nel 2007 fu premiato con il Ministero della Scienza e Tecnologia affidato al leader dello schieramento Wan Gang, divenuto ministro nello stesso anno di Chen Zhu con cui ha così tante analogie da apparire persino sospette.
Entrambi sono infatti nati a Shangai a differenza di un anno (Wan nel 1952 e Zhu nel 1953) dove crebbe il potere di Zemin ed entrambi dopo la laurea si sono recati in Europa per fare carriera, il primo in Germania nel sttore automobilistico dell’Audi, il secondo in vari ospedali universitari in Francia. La loro esperienza è simile a quella di Shu Hongbing, marito della biologa Wang Yanyi, che, dopo la laurea in Cina, ha studiato e avuto successo negli USA, prima come assistente ricercatore all’University of Michigan Medical Center, poi al David Goeddel’s laboratory dell’azienda Tularik di San Francisco, in California. Proprio in quella città nacque nel 1925 il China Zhi Gong Party, il partito dei cinesi d’oltreoceano che ha in virtù dell’appoggio al governo del PCC consentì a Wan Gang di diventare Ministro della Tecnologia dal 2007 fino al 2018, dopo essere stato richiamato alla presidenza della Tongji University di Shanghai.
La sua nomina, unitamente a quella di Chen Zhu al Dicastero della Salute suscitò molto stupore in Cina perché dagli anni ‘70 non venivano chiamati alla guida di un ministero due esponenti politici esterni al Partito Comunista, Zhu era infatti diventato leader del Partito Democratico dei Contadini e dei Lavoratori cinesi che diede l’appoggio al governo PCC. Nel periodo in cui cui il biologo mole- colare Zhu fu Ministro della Salute, il ricercatore Shu Hongbing fu nominato prima membro dell’Accademia delle Scienze (2011) e poi direttore del Wuhan Insitute of Virology (2013), prima di cedere il testimone a sua moglie Wang Yanyi, che nel 2012 aveva cooptato nel laboratorio come leader delle ricerche proprio sul virus SARS del 2003.
La giovane biologa divenne poi vice direttrice nel 2015 nel periodo delle ricerche sui supervirus condotte insieme alla North Carolina University grazie ai finanziamrenti del progetto PREDICT di Obama, sostenuto da USAID (strumento CIA) e Bill & Melinda Gates Foundation, e poi direttrice nel 2018.
Fino a tale anno anche Zhu e Gang rimasero ai vertici del potere politico in rappresentanza dei rispettivi par- titi di cui sono ancora leader: il primo come vicepresidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo e il secondo come vicepresidente del Comitato permanete della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (CPPCC). Dal 2015, inoltre, Xhu è anche presidente della Croce Rossa Cinese ma anche vicepresidente della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR)’S, in una strategica simbiosi tra comunisti e islamici.
CLINTON & I COMUNISTI: DAL BOIA DELLA TIENANMEN AL “PUPAZZO” OMS
E’ certamente significativo che proprio negli anni di maggiore intensità delle ricerche sui supervirus SARS finanziate in Cina (a Pechino e Wuhan) dalla Commissione Europea prima e dal piano PREDICT sponsorizzato Obama e Gates, ai vertici dei ministeri competenti, quello della Salute e quello della Tecnologia, ci fossero due politici estranei al Partito Comunista Cinese che si erano formati all’estero ed avevano guagagnato visibilità e potere negli ultimi anni di forte influenza dell’ex presidente Jang Zemin.
Ancora il quotidiano Repubblica descrisse il “boia della Tienanmen” come «un uomo di mondo, cosmopolita e innamorato dell’America, non perde occasione per parlare inglese, cita a memoria Mark Twain, ha cantato Love Me Tender di Elvis Presley a un pranzo con Bush e ha trascinato in un giro di valzer un’esterrefatta Condoleezza Rice (consigliera per la sicurezza nazionale americana incapace di prendere sul serio gli allarmi FBI volti a sventare l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001). Lo stesso Jiang però è il leader dei favolosi anni 90, in cui la Cina è diventata campione mondiale della crescita economica e delle esportazioni» ed inoltre «nella produzione di scienziati e ricercatori ha superato l’Europa e si colloca dietro gli Stati Uniti».
«Custode dell’intransigenza sulla questione di Taiwan. In realtà seppe ricucire i rap- porti con l’Occidente dopo l’isolamento dell’89. Poi gestì con moderazione esem- plare due crisi che potevano diventare gravi: il bombardamento Nato dell’ambasciata cinese a Belgrado nel 1999, e l’aereo-spia americano intercettato sui cieli cinesi nell’aprile 2001». Ma passò alla storia anche per uno strategico accordo siglato con il presidente americano Bill Clinton nello stesso anno in cui a Shangai, il biologo Chen Zhu inziava la sua brillante carriera nel campo delle biotecnologie diventando direttore del “National Human Genome Research Center for the South” prima di dedicarsi al potenziamento dei laboratori di Wuhan.
«Riconoscendo la minaccia rappresentata dalle armi biologiche e tossine, gli Stati Uniti e la Cina riaffermano il loro forte sostegno per la completa eliminazione globale delle armi biologiche. In qualità di Stati parti della Convenzione sulle armi biologiche, le due parti sottolineano l’importanza della Convenzione per la pace e la sicurezza internazionale, sostengono pienamente gli scopi e gli obiettivi della Con-venzione e favoriscono il rafforzamento completo dell’efficacia e dell’universalità della Convenzione».
Questa “Dichiarazione congiunta sulla Convenzione sulle armi biologiche”, fu emessa dai presidenti Jiang Zemin e Bill Clinton durante il vertice sino-americano che si svolse in Cina nel giugno 1998, come ricorda il sito Great- GameIndia. Zemin era altresì diventato un noto confidente di Henry Kissinger che aveva accumulato un’enorme quantità di potere militare e politico all’interno della struttura del Partito Comunista Cinese creando di fatto un ponte tra i “Deep State” delle rispettive nazioni.
Pochi anni dopo, nel 2004, proprio il territorio della Repubblica Popolare Cinese, protetto dal più potente apparato di sorveglianza sociale e militare del mondo, divenne il fulcro de- gli esperimenti finanziati dalla Commissione Europea in cui sedevano da due politici-economisti mondialisti destinati a diventare premier con il Partito Democratico in Italia: Romano Prodi (2006-2008) e Mario Monti (2011-2013).
Cinque anni dopo, dal 2009 in poi, toccò ai leader del Democratic Party americano, col presidente Obama, il suo vice Biden e la segretaria di Stato Hillary Clinton, il compito di finanziare le sperimentazioni batteriologiche a Wuhan mentre i ministri Wan Gang e Chen Zhu detenevano il potere in due ambiti strategici durante la fragile presidenza di Hu Jintao, ironicamente definito da GNews la “moglie virtuosa” perchè ritenuto il presidente fantoccio della Cina. Gang è rimasto ministro a lungo anche con Jimping, fino al 2018.
«In qualità di presidente, Bill Clinton ha sostanzialmente spazzato via qualsiasi vantaggio strategico che gli Stati Uniti avevano vendendo tecnologia missilistica statunitense avanzata al nostro nemico, la Repubblica Popolare Cinese» scriveva nel 2016 l’opinionista americano Matthew Vadum sul sito CapitalResearch in riferi- mento allo scandalo “chipset” citando poi uno scrittore conservatore americano. «Quel “rilascio volontario da parte dell’amministrazione di tutti i segreti dei test nucleari americani, combinato con il furto sistematico dei segreti che erano stati lasciati a seguito dei suoi deboli controlli di sicurezza, ha effettivamente spazzato via il vantaggio tecnologico dell’America», scrive David Horowitz ne “Il libro nero della sinistra americana Volume 7: La sinistra al potere: da Clinton a Obama”.
«A differenza delle amministrazioni che l’hanno preceduta, l’amministrazione Clinton ha accettato milioni di dollari dai servizi militari e di intelligence di almeno una potenza straniera ostile. Tutto ciò è stato fatto in cambio di contributi illegali alla campagna di un enorme paese totalitario determinato a eclissare gli Stati Uniti come superpotenza mondiale» aggiunge il giornalista.
In realtà proprio in quel momento il Deep State americano si trasformò in Deep Inte-national State creando una ragnatela di legami tra Democratic Party e i potentati politico-finanziari interni ed esterni al Partito Comunista Cinese che sarebbero proseguiti nelle sospette relazioni d’affari della famiglia Biden denunciate da due senatori repubblicani nel mese di novembre 2020.
Come riportato dal network russo Sputnik International e in precedenza dal Washington Times, infatti, il presidente della Commissione finanziaria del Senato Charles Grassley dell’Iowa e il presidente della Sicurezza Interna e degli Affari governativi Ron Johnson hanno pubblicato un rapporto sugli stretti legami finanziari e commerciali tra Hunter Biden e un ricco magnate cinese collegato al Partito Comunista.
L’emittente Sinclair Broadcast Group ha poi riferito che il Federal Bureau of Investigation (FBI) avrebbe avviato una indagine per riciclaggio di denaro a carico del figlio dell’ex vicepresidente Biden, ad oggi presidente eletto in attesa di conferma, che secondo la tv sarebbe stato a conoscenza degli affari illeciti come testimoniato a “Fox News” da un ex socio della famiglia, Tony Bobulinski, secondo cui i Biden avrebbero ricevuto milioni di dollari da aziende in Ucraina e in Cina.
Alla luce di questi intrighi internazionali assumono quindi ancora più importanza alcuni avvenimenti capitati prima e dopo lo scoppio della pandemia causata dal SARS-Cov-2 che il virologo francese Luc Montagnier e altri scienziati ritengono costruito in laboratorio in un affare tra Cina e Usa.
Come evidenziato dalla data della precedente fotografia Tedros Adhanom Ghebreyesus, pupazzo di Bill Gates ma anche della Cina in ragione dell’ideologia comunista condivisa in lucrosi business, nel settembre 2017, pochi mesi dopo la sua nomina a direttore dell’OMS in luglio, incontrò proprio Bill Clinton per discutere di una collaborazione con la sua fondazione.
Perchè stupirsi, dunque, se il dottor Tedros è il primo a non voler approfondire seriamente la remota possibilità dell’origine artificiale del virus? Perché meravigliarsi se il Partito Comunista Cinese inizialmente parlò di bio-arma come se lo stesso presidente Xi Jimping fosse stato colto di sorpresa dalla pandemia?
Quanto realmente sapeva il capo di stato cinese di quegli esperimenti sui virus SARS infettati con l’HIV condotti da decenni nel laboratorio di Wuhan da “burattini” del Deep State di Shangai coi soldi USAID-CIA?
E’ vero, come sostiene il webmedia The Gateway Pundit, che il numero 2 di Wuhan, il direttore dell’unità di ricerca Yuan Zhiming, risoluto nello smentire che il virus sia us-cito da lì, è partner dell’altro facoltoso “principino” comunista Jiang Zhicheng (figlio di Jiang Mianheng e nipote dell’ex capo di stato Jiang Zemin), affarista come George Soros nella WuXi AppTec, che controlla la Fosun Pharma a Wuhan?
DALLA DITTATURA SANITARIA ALLA DITTATURA CIBERNETICA MILITARE
Quando su una nave scoppia un’epidemia non è più il capitano a comandare ma il medico di bordo. E se costui è pagato dai pirati il destino dell’equipaggio è segnato. Cito il commento di un lettore alle mie inchieste per analizzare gli ultimi tremendi aspetti di una dittatura sanitaria internazionale, al momento fortemente condizionata proprio dal leader politico dei guerriglieri comunisti-islamici etiopi TPLF con la complicità transnazionale dei Democratici.
Questa dittatura sanitaria a breve potrebbe diventare militare, dinnanzi all’acuirsi delle proteste di piazza che hanno già portato a centinaia di arresti in tutto il mondo, e subito dopo una tirranide cibernetica. La promozione dell’Intelligenza Artificiale all’interno del Pentagono è infatti uno degli obiettivi già conclamati dalla ”profetessa della pandemia” Avril Haines, diventata regina dell’Intelligence USA grazie alla vittoria di Biden alla Casa Bianca. Il complotto del Nuovo Ordine Mondiale per il controllo del pianeta procede ad una velocità ipersonica proprio attraverso questa pandemia, pianificata da decenni secondo l’avvocato Kennedy.
Non è certo con la ribellione sociale “fisica“ e la guerriglia urbana che si può contrastare un simile progetto diabolico. Anzi: proprio la violenza è il movente ideale per consentire agli stessi che hanno finanziato i golpe di Tbilisi e Kiev e la guerra civile in Siria di usare l’esercito ed ogni apparato d’intelligence con la scusa della sicurezza nazionale ed internazionale.
Per comprendere le ramificazioni sordide di questi piani infernali è utile evidenziare che la società americana di lobbying Mercury, consulente aziendale mondiale in ambito legale, finanziario, sanitario e militare, vanta come clienti la multinazionale Gilead, più volte citata nei nostri dossier quale creatura del Deep State, e la Gavi Alliance fondata da BIll Gates per la promozione della vaccinazione globale.
Ma insieme ad esse segue gli interessi del governo di Tripoli nel tentativo, in parte riuscito, di evitare la visibilità mediatica ai mercenari jihadisti, ex ISIS e Al Qaeda, inviati dalla Turchia a combattere in Libia, e di occultare agli oc- chi dell’opinione pubblica la sponsorizzazione dei Fratelli Musulmani del Qatar, purtroppo partner del Regno Unito e dell’Italia nella lobby delle armi…
L’unico modo in cui possiamo difenderci è maturare la consapevolezza della tremenda gravità di ciò che sta accadendo e, come il profeta Geremia, non avere paura di testimoniare pacificamente la verità attraverso la nostra ribellione spirituale, intellettuale e morale.
A noi Cristiani basta ricordare l’esempio di Gesù Cristo e confidare nella Madre Celeste (Gospa a Medjugorie – ndr) e nel Padre Onnipotente, come profeticamente ci esortò a fare San Pio e come ci insegna Isaia nella Sacra Bibbia: «Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio Egli detiene il dominio… Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a Lui, come niente e vanità sono da lui ritenute».
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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