“VACCINI COVID ANCHE AI NEONATI!” OK dal Sottosegretario al Diktat di Pediatri e Medici Sponsorizzati da Big-Pharma (come Bassetti)
In copertina dall’alto in senso orario: Bill Gates, fondatore di GAVI alliance, Ranieri Guerra, direttore aggiunto OMS, Paolo Bonanni, collaboratore di Vaccines Today e Federazione Italiana Medici Pediatri, e il professor Matteo Bassetti, coordinatore per la gestione dei pazienti Covid per Agenas, tutti in palesi conflitti d’interessi con Big Pharma…
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
AGGIORNAMENTO DEL 17 DICEMBRE 2021
“E’ ragionevole pensare che in primavera ci possa essere un vaccino anche per gli under 5”. Così Andrea Costa, sottosegretario alla salute, a Sky Tg24.
“La scienza ogni giorno procede. E’ ragionevole che a marzo aprile ci saranno evidenze scientifiche che creeranno condizioni sufficienti per far esprimere gli enti regolatori. Sapremo allora se ci sarà un vaccino disponibile anche in quella fascia di età. Ovviamente attendiamo con fiducia perché significherebbe avere uno strumento in più per combattere questa pandemia”.
La scienza procede unicamente nella direzione del business tra Big Pharma, Big Economy e governi. I veri scienziati sostengono cose molto differenti e contestato il rapporto rischi/benefici nella vaccinazione dei bambini. Ma loro non prendono soldi dalle multinazionali farmaceutiche produttrici dei vaccini, come evidenziamo in questo articolo dettagliato.
IL MINISTRO SPERANZA: “FIDIAMOCI DEI PEDIATRI”. ANCHE SE SPONSORIZZATI DALLE BIG PHARMA…
AGGIORNAMENTO DEL 14 DICEMBRE
“Fidiamoci dei nostri pediatri, non è una materia da bar, non è materia da talk show. Non è materia neanche da social network, come purtroppo troppo spesso avviene”.
Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a Potenza, rispondendo alle domande dei giornalisti sui vaccini ai bambini. “E’ materia delicata – ha aggiunto – su cui bisogna fidarsi di chi ha dedicato un’intera vita ai nostri figli”. “Io vaccinerò i miei figli” contro il covid-19, fa sapere il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
I bambini sotto i 12 anni sono esenti dal Green pass, precisa il ministero della Salute. “Il decreto legge – rileva il ministero – stabilisce con chiarezza che i bambini sotto i 12 anni sono esentati dalla certificazione verde Covid-19 per accedere alle attività e servizi per i quali nel nostro Paese è necessario il Green pass“.
Queste dichiarazioni riportate dall’Ansa sono state pronunciate dal responsabile del Dicastero sanitario ieri, lunedì 13 dicembre, quando in varie regioni d’Italia sono cominciate le prenotazioni per far vaccinare anche i bambini sopra ai 5 anni dopo l’autorizzazione all’uso di emergenza del siero genico sperimentale Comirnaty (prodotto da Pfizer e Biontech) da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
In un mondo sano e normale sarebbe facile credere a un ministro della Salute competente, qual è non è Speranza laureato in Scienze Politiche e reo di vari incidenti sui vaccini, e fidarsi dei pediatri. Ma come abbiamo evidenziato nell’inchiesta di alcuni mesi fa (che riportiamo ora) gli interessi in gioco sono enormi e moli medici che operano in posti chiave del piano sanitario nazionale sono stati ripetutamente finanziati per i loro contributi scientifici dalle Big Pharma produttrici dei vaccini.
Tra questi spicca il nome del primo inquisitore dei NO VAX e NO CAVIA (chi si oppone solo ai sieri antiCovid perchè costruiti con biotecnologie mai sperimentate con successo nella storia dell’umanità) l’infettivologo ligure Matteo Bassetti che il commissario della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) Domenico Mantoan ha incaricato del coordinamento scientifico del gruppo italiano che dovrà stabilire per il Ministero della Salute i criteri di ospedalizzazione e deospedalizzazione dei pazienti affetti da Covid-19.
Va chiarito che i contributi da loro ricevuti sono stati regolarmente dichiarati e pertanto non c’è nulla di illegale, ma i conflitti d’interessi sono lapalissiani, macroscopici e sconcertanti. Ma c’è di più in relazione al vaccino che sarà somministrato anche ai bambini.
Due recenti inchieste di Gospa News hanno svelato particolari inquietanti nella gestione dei vaccini. Uno è di carattere strettamente sanitario perché l’AIFA, nell’autorizzare Comirnaty per i bambini, ove 5 anni ha celato i rischi di miocarditi espressi dalla stessa Pfizer.
L’altro di natura finanziaria perché sono venuti a galla affari miliardari della multinazionale farmaceutica americana con la banca Goldman Sachs di New York di cui l’attuale presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e l’ex premier Mario Monti (a capo della commissione pan-europea per la Salute e lo sviluppo sostenibile dell’OMS, focalizzata anche sulla gestione dei vaccini), sono stati manager di altissimo rango.
IL MEDICO AMERICANO DEL CDC FINANZIATO DALLA PARTNER DI PFIZER
AGGIORNAMENTO DEL 29 OTTOBRE 2021
«La Food and Drug Administration, l’ente regolatorio statunitense sui farmaci, ha aperto la strada alla vaccinazione contro il Covid-19 per i bambini dai 5 agli 11 anni. La FDA ha autorizzato l’utilizzo del vaccino Pfizer-BioNTech nei bambini piccoli e la somministrazione potrebbe cominciare dalla prossima settimana. La vaccinazione dovrebbe interessare circa 28 milioni di bambini americani ritenuti idonei a ricevere il vaccino» riporta RAI News.
https://www.gospanews.net/2021/11/03/usa-scandalo-vaccini-covid-ai-bimbi-da-gsk-socia-di-pfizer-18mila-a-medico-del-comitato-cdc-che-ha-dato-ok-e-ricercatore-di-fauci/
Resta un ostacolo normativo: martedì i consiglieri dei CDC- Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il Controllo e la Prevenzione delle malattie) dovranno fornire raccomandazioni più dettagliate sulle necessità e modalità di vaccinazione dei più giovani per poi dare il via definitivo all’avvio delle somministrazioni di vaccino. Il ciclo di vaccino prevede due dosi a distanza di tre settimane.
PEDIATRI E MEDICI FINANZIATI DALLE BIG PHARMA
ARTICOLO DEL 18 AGOSTO 2021
A scagliare il primo sasso contro la piccionaia è stata la giornalista Patrizia Floder Reitter che sul quotidiano La Verità ha svelato le interconnessioni tra la Società Italiana di Pediatria (SIP) e le Big Pharma dei vaccini che da anni ne sponsorizzano i convegni. Una circostanza alquanto sospetta in relazione alla campagna di comunicazione per estendere i sieri sperimentali antiCovid anche ai minori di 12 anni, pertanto anche ai neonati, come già ritenuto imminente dal presidente americano Joe Biden.
L’intervento PRO-VAX anche per i bimbi da parte dei pediatri SIP non solo è stato ben organizzato con i media di mainstream ma addirittura preceduto da uno studio scientifico pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics. “Utilizzo dei social media per migliorare la comunicazione sulla salute di bambini e adolescenti: il ruolo degli influencer della Società Italiana di Pediatria” è il titolo della ricerca condivisa da Italian Paediatric Society Executive Board, ovvero i vertici della SIP (link al fondo dell’articolo).
«Si stanno diffondendo fake news sulla salute dei bambini e degli adolescenti. La disponibilità di Internet e la diminuzione dei costi dei dispositivi multimediali stanno contribuendo a un facile accesso alla tecnologia da parte delle famiglie. Le organizzazioni di sanità pubblica stanno lavorando per contrastare la disinformazione e promuovere la comunicazione scientifica. In questo contesto, sta emergendo una nuova forma di comunicazione dei social media influencer. Scopo di questo studio è valutare il ruolo degli influencer pediatrici (PI) nella comunicazione di informazioni sulla salute dei bambini e degli adolescenti» scrivono i ricercatori della Società Italiana di Pediatria.
BIG PHARMA SPONSOR DEI PEDIATRI SIP
Mentre da una parte l’avvocato americano Robert F. Kennedy, dal suo sito Children’s Health Defense, continua a denunciare i casi di reazioni avverse anche gravi e letali successivi alle somministrazioni dei vaccini autorizzati negli USA (Pfizer, Moderna e Janssen di Johnson&Johnson) ed i pediatri inglesi esprimono dubbi sulla reale necessità dei vaccini per gli adolescenti, il Sip ha iniziato la sua campagna PRO-VAX che, come vedremo, era partita nel lontano 2019 grazie ai contributi delle Big Pharma controllate da Bill Gates.
Riassumiamo le criticità della questione grazie ad alcuni passaggi salienti dell’articolo del quotidiano La Verità.
«È necessario diffondere conoscenza critica e coscienza civile», dichiarava lo scorso dicembre Annamaria Staiano, candidata unica alla presidenza della Sip, la Società italiana di pediatria. Venne poi eletta nel maggio scorso: prima donna in 123 anni di vita dell’associazione che riunisce 11.000 pediatri. La Staiano si è di recente detta «completamente favorevole alla vaccinazione anti Covid per chi ha 12-15 anni, in quanto certamente daremo a questa fascia di età i vantaggi della protezione individuale, e quelli di proteggere chi hanno intorno».
Scrive ancora la giornalista Patrizia Floder Reitter: «La professoressa, docente all’università di Napoli Federico II e direttore della pediatria generale dell’Azienda ospedaliera universitaria partenopea, si dice convinta che non ci siano «evidenze scientifiche di nesso di causalità tra queste vaccinazioni ed eventi più severi, come qualcuno ha paventato». Anche il suo predecessore, Alberto Villani ritiene il vaccino contro Sars-CoV-2 «un’opportunità privilegiata» per i bimbi: somministrarlo significherebbe addirittura un «rispetto del loro diritto alla salute, come individui».
Secondo la reporter, per l’attuale punto di riferimento dei pediatri italiani e per il past president, sembra scarsamente rilevante il fatto che negli under 18 l’infezione da Covid-19 si manifesti con un quadro clinico più favorevole rispetto all’adulto, che il 4,4% sia totalmente asintomatico e che il 94,1% presenti quadri clinici lievi o moderati. Né pare pesare il fatto che il Regno Unito, che primeggia in vaccinazioni massa, lo raccomandi solo per i minori considerati a rischio. Secondo la Staiano «i bambini costituiscono i serbatoi delle nuove varianti, sostengono la circolazione del virus», mentre Adam Finn, membro del Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione (Jcvi) ed esperto di pediatria presso l’università di Bristol, ha dichiarato: «Non possiamo immunizzare i bambini solo per i benefici degli adulti, se non ne traggono beneficio i bambini stessi».
Con sottile ironia il quotidiano poi palesa i conflitti d’interesse della Società Italiana di Pediatria, che «fino al 2019, pubblicava l’elenco degli sponsor dei congressi nazionali, ringraziandoli per la collaborazione».
«Nel 2016 per esempio figuravano, tra i tanti, Sanofi Pasteur msd (a fine luglio l’Ema ha avviato una procedura di valutazione per Vidprevtyn, un vaccino contro il Covid-19 sviluppato dalla casa farmaceutica francese), la britannica Glaxosmithkline (Gsk), multinazionale che produce e commercializza farmaceutici, vaccini e beni di consumo, Johnson & Johnson, produttrice del vaccino Janssen (uno dei quarto attualmente autorizzati dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco). Nel congresso del 29 maggio 2017 dal titolo I bambini crescono, crescevano anche gli sponsor. Comparivano pure Pfizer, l’azienda che insieme a Biontech oggi fa miliardi di dollari con Comirnaty, e Msd, consociata italiana di Merck & Co, conosciuta anche come Merck Sharp and Dohm, multinazionale farmaceutica».
Ma quanto svelato dalla reporter non è che la punta dell’iceberg di un malcostume nazionale passato indenne all’inchiesta della Guardia di Finanza di Verona dei primi anni del secondo millennio quando circa 4mila medici finirono indagati in tutta Italia per iperprescrizioni di farmaci, a volte nemmeno necessari ai pazienti, ben premiati da regalie in varie forme da parte della GlaxoSmithKline, la multinazionale farmaceutica di Londra meglio nota come GSK, da qualche anno amministrata dalla CEO Emma Walmsley, direttrice non esecutiva di Microsoft a conferma degli investimenti di Bill Gates in tale Big Pharma.
FONDAZIONE SMITH KLINE, DR. GUERRA E CONGRESSO SIP
L’inchiesta penale di allora si concluse con proscioglimenti e patteggiamenti di fatto consentendo di insabbiare l’allarme sociale in campo sanitario sui medici supportati dalle industrie farmaceutiche in palesi conflitti d’interessi non sempre di rilevanza penale. Va ricordato che GSK nacque dalla fusione tra Glaxo e Smith Kline che in precedenza finì nell’occhio del ciclone per una tangente da 600milioni di vecchie lire all’ex Ministro della Sanità Francesco De Lorenzo (condannato in sede penale e civile) e che è tornata sotto l’occhio dei riflettori per l’omonima fondazione in connessione al dottor Ranieri Guerra.
Guerra, attuale direttore generale aggiunto all’Organizzazione Mondiale della Sanità, indagato dalla Procura della Repubblica di Bergamo per false dichiarazioni ai PM in relazione alla pandemia da Covid-19 ed al piano di emergenza italiano, nel 2014 fu infatti l’ambasciatore scientifico del Governo Renzi a Washington dove concordò, insieme all’allora ministro Beatrice Lorenzin, il progetto pilota dei 12 vaccini obbligatori in età scolare in Italia voluto dal presidente Barack Obama e dal suo megadonor Gates in un progetto tra Democratici Italia-USA… Ebbe tale incarico proprio mentre era membro del CDA della Fondazione Smith Kline tanto da indurre di recente il Codacons a chiederne l’arresto.
Ebbene chi è stato uno dei tre relatori di una Lectio Magistralis in una sessione plenaria di uno degli ultimi congressi della Società Italiana di Pediatria? Proprio Ranieri Guerra, il numero 2 dell’agenzia sanitaria dell’ONU (poi costretto a dimettersi dopo l’inchiesta per false dichiarazioni ai pm), che intervenne venerdì 27 novembre proprio illustrando l’imminente arrivo dei vaccini ai pediatri quando ancora non si sapeva che effetti avrebbero avuto i sieri antiCovid sperimentali sugli adulti, esposti a maggiori rischi di complicazioni sanitarie e morte.
Lo fece ad una ventina di giorni di distanza dall’audizione concessa ai magistrati di Bergamo (il 5 novembre 2020) in relazione alla polemica innescata dal dottor Francesco Zambon, referente OMS a Venezia, che denunciò a giornali e magistrati le pressioni ricevute per ritirare un dossier sulle falle della gestione dell’emergenza Covid in Italia.
Perché Ranieri Guerra, numero due dell’Oms, si sarebbe esposto in prima persona per mettere tutto a tacere? Rispose Zambon in un’intervista al Corriere del Veneto: «Dal 2014 al 2017 è stato direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, il dipartimento che avrebbe dovuto aggiornare il Piano pandemico nazionale».
LA POLEMICA SUI CONTRIBUTI GSK AI MEDICI
In relazione ai conflitti d’interessi tra medici, accademici e Big Pharma va comunque rimarcato che non esistono prove di condizionamenti o complicità pur essendo facilmente ipotizzabili. Proprio per questo in passato uno dei rappresentanti della categoria medica aveva invitato media ed associazioni di consumatori a non fare di tutta l’erba un fascio…
«La trasparenza non può ritorcersi contro chi l’adotta, siamo proprio noi medici a volerla e l’abbiamo codificata con l’industria. Ma il fatto che un medico sia pagato dall’industria non può trasformarsi in una presunzione di rapporto illecito».
«Filippo Anelli presidente della Fnomceo dice la sua sul caso dell’elenco di medici, ospedali e fondazioni pagati dalla multinazionale farmaceutica Glaxo Smith Kline nel 2017. Si tratterebbe di alcune migliaia di nomi,uno degli stanziamenti più cospicui riguarda l’Istituto superiore di Sanità con 93 milioni; i medici hanno in media preso poche centinaia di euro» scrisse Doctor 33 come riportato in un precedente articolo di Gospa News.
L’associazione di consumatori Codacons però ha inviato l’elenco dei medici, tratto dal sito dei produttori europei Efpia, all’Anac, l’Authority anticorruzione, e chiederà alla Guardia di Finanza di verificare se le entrate dei camici bianchi siano state dichiarate al Fisco. In una trasmissione l’avvocato Carlo Rienzi ha spiegato che in alcune situazioni potrebbero ravvisarsi profili di illecito.
Questa violenta polemica scoppiò proprio sui contributi di una delle principali Big Pharma dei vaccini, la GSK, che raddoppio i suoi laboratori in Toscana secondo un piano di produzione di presentato ufficialmente dall’ex premier Matteo Renzi, prima dell’avvento di Paolo Gentiloni che nel 2017 fece approvare il Decreto Lorenzin per i 12 vaccini obbligatori su cui GlaxoSmithKline cominciò a fare affari d’oro.
Tali cospicui introiti le consentirono di stringere un’alleanza con l’americana Pfizer per la rete commerciale dei prodotti sanitari (in Italia ed Europa). Dall’agosto 2019, pochi mesi prima della pandemia, la londinese Glaxo Smith Kline controlla infatti il 68 % di Consumer Healthcare Joint Venture in cui la produttrice del siero genico Comirnaty detiene la quota minoritaria del 32 %. GSK è specializzata sui vaccini antibatterici, Pfizer su quella antivirali.
Contro il Decreto Lorenzin cercò di opporsi la Regione Veneto insieme ad alcune associazioni ma la Corte Costituzionale rigettò le eccezioni di anticostituzionalità per mano dell’allora giudice Marta Cartabia, estensore della sentenza ed oggi ispiratrice nel Governo di Mario Draghi dell’obbligo di vaccinazione antiCovid per gli operatori sanitari.
MEDICI, PEDIATRI FIMP E BIG PHARMA DI GATES
Dal 2019, come riportato dal quotidiano La Verità, non ci sono più tracce esplicite dei contributi pubblici delle Big Pharma. Mentre, come nel caso del presidente americano Joseph Biden finanziato da Pfizer in campagna elettorale, hanno trovato il modo di girarli anche ai politici. Ma siamo riusciti a trovare qualche traccia esplicita che mette in correlazione un illustre accademico di Firenze (una delle roccaforti toscane del Partito Democratico), i pediatri, le Big Pharma e le Ong del solito Gates.
Ciò in aggiunta ai medesimi conflitti d’interessi emersi nell’attività di ricercatore dell’infettivologo genovese Matteo Bassetti, nominato coordinatore per la gestione per la gestione dei pazienti Covid per Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) nonostante una petizione di oltre 5mila medici contro tale nomina…
Non servono molte parole per commentare la locandina del XIII Congresso Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri tenutosi tra il 16 ed il 19 ottobre 2019 nel lussuoso 4 stelle Hotel Ariston a Paestum… Nello stesso periodo in cui a New York si stava tenendo l’Event 201, ovvero l’esercitazione simulata per una pandemia da coronavirus organizzata col contributo di un’ex vicedirettrice della CIA (Central Intelligence Agency controspionaggio Usa) e finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation e dal World Economic Forum del teorico del Great Reset Klaus Schwab.
Protagonista dell’evento di Paestum di FIMP fu il professor Paolo Bonanni, docente del Dipartimento della Salute dell’Università di Firenze, che introdusse le novità del Calendario per la Vita. Il “Calendario Vaccinale per la Vita” è una iniziativa della della Società Italiana di Igiene (SItI), della Società Italiana di Pediatria (SIP), della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), si legge nel pdf dell’incontro.
«Il Calendario rappresenta: un’iniziativa di rilancio delle vaccinazioni e una risorsa per futuri aggiornamenti del piano di prevenzione vaccinale nazionale; un punto fondamentale di collaborazione tra pediatri, medici di medicina generale e sanità pubblica; Una proposta della migliore offerta vaccinale possibile sulla base delle evidenze scientifiche disponibili».
Ma nella dichiarazione di Dichiarazione conflitto di interessi sull’evento FIMP si legge: «Partecipazione ad advisory board ed eventi formativi sponsorizzati da Pfizer, GSK, MSD, Sanofi Pasteur, Seqirus. Co-finanziamento di ricerche e studi epidemiologici e di HTA da parte delle stesse aziende».
«Nessuno è contento che i genitori siano obbligati per legge a vaccinare i bambini – dichiara negli atti del Congresso Paolo Bonanni – Nel mondo ideale, le famiglie dovrebbero essere consapevoli dell’utilità di questa pratica e ricorrervi volontariamente».
Ma con chi collabora l’autorevole professor Bonanni intervenuto in varie circostanze in difesa dei vaccini antiCovid (tra cui AstraZeneca)? E’ una delle voci scientifiche più prestigiose della piattaforma VaccinesToday.
VACCINES TODAY IN FESTA PER LA PANDEMIA!
«Vaccines Today è una piattaforma online per discutere di vaccini e vaccinazioni. Il pubblico di destinazione è il pubblico in generale e altri in Europa interessati all’immunizzazione. Vaccines Today è prodotto da un editore, in consultazione con un comitato editoriale indipendente composto da esperti nel campo della vaccinazione, inclusi medici esterni, rappresentanti dei pazienti e della società civile e rappresentanti delle aziende associate a Vaccines Europe».
Vaccines Today, come si legge nella Sponsorship Policy, è finanziato esclusivamente da Vaccines Europe, un gruppo specializzato della Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche (EFPIA). La Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche (EFPIA) rappresenta l’industria farmaceutica operante in Europa. Attraverso la sua adesione diretta a 36 associazioni nazionali e 39 aziende farmaceutiche leader, la missione dell’EFPIA è creare un ambiente collaborativo che permetta ai nostri membri di innovare, scoprire, sviluppare e fornire nuove terapie e vaccini per le persone in tutta Europa, oltre a contribuire all’Europa economia.
In occasione del decennale di fondazione della piattaforma, avvenuto in piena pandemia, fu fatta una grande auto-celebrazione con tanto dello 0 del 10 sostituito da una molecola tonda di quel SarsCov-2 che molti scienziati ritengono creato in laboratorio.
« Vaccines Today è stato lanciato dieci anni fa, sulla scia della pandemia di influenza H1N1 del 2009/2010. Durante quell’epidemia globale, c’era un’assenza di sostegno al vaccino positivo sui siti Web e sui social media. Voci negative e disinformazione hanno riempito il vuoto. La nostra missione era quella di rispondere all’esigenza insoddisfatta di una comunicazione online proattiva su vaccini e vaccinazioni. Dieci anni dopo, il nostro progetto è cresciuto e la necessità di informazioni di alta qualità sui vaccini è più grande che mai».
Si legge ancora nel comunicato dell’anniversario: «Puoi trovarci su Twitter, Facebook, YouTube e LinkedIn. Siamo membri della rete di siti Web Vaccine Safety Net dell’OMS, accreditati in modo indipendente dalla Fondazione Health on the Net, e collaboriamo con dozzine di altre organizzazioni pro-vaccini. Abbiamo intervistato i commissari europei, le principali ONG e il capo del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). In breve, Vaccines Today è diventato una voce consolidata nell’ecosistema della comunicazione online dei vaccini».
Se clicchi sul link Ong chi appare? Ovviamente la Gavi alliance fondata da Bill Gates che per conto dell’OMS gestisce il piano di immunizzazione globale nei paesi poveri denominato COVAX ed amministrato da una ex manager di GSK.
Da Vaccines Today apprendiamo il curriculum di Paolo Bonanni che è Professore Ordinario di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direttore della Scuola di Specializzazione per i Medici in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Firenze, Italia.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia (MD) nel 1985 e ha conseguito due specializzazioni in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Genova, Italia. Dal 1992 al 2000 è stato Professore Associato, prima di diventare Professore Ordinario nel 2000.
E’ stato membro della Commissione nazionale per le vaccinazioni del Ministero della salute italiano e svolge la funzione di consulente esperto per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) con sede a Stoccolma, in Svezia.
È membro del Gruppo tecnico europeo di esperti sull’immunizzazione (ETAGE) presso l’OMS Europa, Copenaghen, Danimarca. È consigliere permanente del Consiglio per la prevenzione dell’epatite virale (VHPB), un comitato internazionale indipendente di esperti nella prevenzione dell’epatite virale. Ha ricevuto diverse sovvenzioni dal Ministero dell’Università italiano su progetti riguardanti le infezioni prevenibili da vaccino ed è stato capo unità di ricerca in 4 progetti finanziati dall’UE sulla vaccinazione.
Credo sia utile ricordare che, in tempi molto sospetti, il 12 settembre 2019 la Commissione Europea organizzò a Bruxelles un Summit sull’Immunizzazione Globale cui presero parte i referenti di ben quattro Ong che fanno capo a Bill Gates e la responsabile del settore vaccini di Pfizer insieme ad autorità scientifiche e politiche di mezzo mondo. Tra cui ovviamente il direttore dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, ritenuto anch’egli un pupazzo di Gates…
LA RISCHIOSA SFIDA PER L’INFANZIA DI BASSETTI
La ripresa dopo la pandemia porta con sé una sfida importante: “l’integrazione sociale e sanitaria, con un progetto unitario basato su obiettivi nazionali e internazionali. Se non riusciamo con questo piano (il Piano naizonale di ripresa e resilienza-Pnrr, ndr) a fare una vera, efficiente e seria integrazione sociale e sanitaria tutti questi soldi non serviranno a ridurre le disuguaglianze sociali”. Lo pensa Paolo Siani, deputato del Pd e pediatra, intervenuto al 76esimo Congresso Italiano di Pediatria, organizzato dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) tra il 25 ed il 28 maggio a Roma.
In riferimento a questa integrazione sociale e sanitaria c’è chi ha le idee molto chiare. «L’autorizzazione dell’Ema sui vaccini anti-Covid per i ragazzi tra i 12 e 15 anni è ‘scontata’». Così il professor Matteo Bassetti direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova a Primocanale nel giorno in cui si attendeva dall’Agenzia Europea del Farmaco l’approvazione dei vaccini per gli adolescenti, autorizzata il 28 maggio dalla stessa EMA e successivamente dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
«Il 10 maggio l’Fda, la food & drugs administration americana, ha già dato il suo ok – spiega Bassetti come riportato da PrimoCanale – ecco perchè anche dall’Ema appare una valutazione scontata, almeno per il Pfizer, poi spero che i vari governi europei e per noi l’agenzia italiana del farmaco seguano questa indicazione».
Per l’infettivologo genovese fondamentale riuscire ad arrivare a una vaccinazione anche per i bambini più piccoli. “Mi auguro che con la fine del 2021 si possa avere un vaccino che si possa utilizzare anche nei bambini più piccoli e avere a quel punto una vaccinazione universale: da prima del Covid ho sempre pensato che per l’influenza si dovesse fare una cosiddetta vaccinazione universale cioè che riguarda tutte le classi di età e così dovrà avvenire anche per il Covid”.
La speranza di Bassetti è poi quella di “avere già per l’autunno del 2022 un vaccino unico che faremo da zero a cento anni per i due ceppi virali più classici: influenza A e influenza B a cui aggiungeremo Sars COV 2 quindi un vaccino che copra tutto lo scibile delle infezioni virali”.
Non c’è da stupirsi che Bassetti sia così favorevole ai vaccini visto che in una sua ricerca scientifica ha dovuto dichiarare conflitti d’interessi per aver ricevuto contributi da Pfizer, AstraZeneca e altre Big Pharma. C’è invece da stupirsi che, nonostante queste collaborazioni, sia stato nominato ai vertici di una delle più importante autorità nazionali per la lotta contro l’emergenza pandemia nel novembre 2020.
Il commissario della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) Domenico Mantoan ha incaricato l’infettivologo Matteo Bassetti del coordinamento scientifico del gruppo italiano che dovrà stabilire per il Ministero della Salute i criteri di ospedalizzazione e deospedalizzazione dei pazienti affetti da Covid-19.
“Credo che sia un importante riconoscimento anche nazionale per il lavoro fatto che vorrei condividere con tutta la Regione”, commenta Bassetti. A breve il team dell’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova presenterà i protocolli domiciliari da seguire per la cura del Covid a casa.
5MILA FIRME CONTRO IL PROFESSORE DI GENOVA
Ma nulla cambiò nelle terapie domiciliari. Le linee guida del Ministero della Salute e dell’Aifa rimasero quelle della “vigile attesa e del paracetamolo”, contestate da molteplici medici a livello nazionali (a favore di vitamina D come prevenzione e Cortisone ai primi sintomi) ma sposate dallo stesso professore genovese che scatenò una duplice polemica.
“Paracetamolo per i sintomi febbrili, gli antinfiammatori se il quadro clinico del paziente Covid inizia ad aggravarsi, cortisone solo in emergenza per evitare di aggredire il sistema immunitario del malato. Nessun antireumatico, nè antibiotici. Eparina per le persone che hanno difficoltà a muoversi”. Sono queste le indicazioni terapeutiche per le cure a casa dei malati di Covid contenute nella bozza del Protocollo messo a punto dalla Commissione nazionale coordinata, su nomina di Agenas, dal direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, Matteo Bassetti.
«La bozza ha provocato sconcerto tra i medici di famiglia che contestano di non essere stati interpellati e non condividono le indicazioni terapeutiche» scrisse il quotidiano Repubblica riportando la notizia il 13 novembre 2020.
Prima ancora un gruppo di medici aveva lanciato una petizione su Change.org (ora arrivata a 5.239 firme) per contestare la nomina di Bassetti alla guida del coordinamento Agenas. Tra le altre cose si contestava: «Riteniamo che il Prof. Bassetti, attraverso le sue esternazioni pubbliche, abbia dimostrato una visione poco prudente ai problemi posti dalla pandemia prospettando delle soluzioni operative che si stanno dimostrando insufficienti ed inadeguate ad affrontarli».
Bisogna sperare per i bimbi da 0 a 12 anni che le “soluzioni operative” individuate dal dottor Bassetti nell’utilizzo massivo dei vaccini del “suo” sponsor Pfizer, proiettata a ricavi superiori a 33 miliardi di dollari, non abbiano la stessa tragica conseguenza dell’utilizzo di paracetamolo e vigile attesa a dispetto di terapie domiciliari efficaci, come sostenuto dal biologo Franco Trinca e dell’avvocato Alessandro Fusillo nella loro denuncia per strage di stato ormai approdata in centinaia di Procure della Repubblica d’Italia.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHANGATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
ITALIAN JOURNAL OF PEDIATRICS – SOCIAL MEDIA USE
INCHIESTA DEL QUOTIDIANO LA VERITA’ SU PEDIATRI E Big Pharma
CONGRESSO SIP CON RANIERI GUERRA
CONGRESSO FIMP CON PAOLO BONANNI
PRIMO CANALE – BASSETTI “VACCINI DA 0 A 100 ANNI”
TELENORD – BASSETTI COORDINATORE GESTIONE PAZIENTI COVID
REPUBBLICA – MEDICI DI FAMIGLIA CONTRO PROTOCOLLO PARCETAMOLO
CHANGE ORG – PETIZIONE DI 5MILA MEDICI CONTRO NOMINA BASSETTI
4 pensieri su ““VACCINI COVID ANCHE AI NEONATI!” OK dal Sottosegretario al Diktat di Pediatri e Medici Sponsorizzati da Big-Pharma (come Bassetti)”