Pubblichiamo due interessantissimi articoli sulla magistratura e la “finta” riforma del ministro Marta Cartabia pubblicati sul sito TogheBlogSpot – Uguale per Tutti gestito da magistrati che da anni si battono per un reale rinnovamento del sistema giudiziario che passa inevitabilmente da una riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, organo di autogoverno e sorveglianza sulle toghe, basato su tre punti fondamentali:
- Sorteggio dei candidati al CSM
- Rotazione dei dirigenti
- Abolizione dell’immunita dei componenti del CSM
Se M.I. conviene
di Nicola Saracino – Magistrato
Era il 22 luglio del 2020.
Le chat carpite dal trojan innestato nel cellulare di un uomo del “sistema”, il dott. Luca Palamara, rendevano evidente il coinvolgimento di tutti i partiti dei magistrati (le correnti) nella lottizzazione sfrenata dei posti di potere e della combutta con ogni potere.
Magistrati supplicanti, magistrati raccomandanti, magistrati parlamentari: tutti avevano qualcosa da chiedere o un motivo per ringraziare Luca Palamara. Che del sistema era servo, non padrone come hanno vanamente tentato di far credere.
Ebbene, nel vivo di quello “scandalo” – paragonato alla massoneria in discorsi ufficiali al CSM, che ne era il centro operativo – ci furono i soliti proclami delle correnti che annunciavano il “cambiamento”, oramai indifferibile.
M.I., che sta per Magistratura Indipendente, partito togato che raccoglieva (e raccoglie ancor oggi) vasti consensi, pubblicò un documento il cui titolo ricorda, alla luce di quanto si dirà, il noto motto d’origine cabarettistica “fatti, non pugnette!”, che tradotto in lingua confacente ad una rispettabile congrega di magistrati si manifestò come “Voltare pagina, ma per davvero”.
Il documento è ancora sul sito di quel partito. Vi si prendeva netta, inequivocabile e favorevole posizione sul sorteggio temperato.
Era, quindi, un documento assai importante perché uno dei partiti di magistrati più importanti riconosceva espressamente non soltanto l’innegabile “marcio” delle toghe italiche, ma indicava nel sorteggio lo strumento per uscirne, “per davvero”.
PALAMARA-GATE – 9. “TOGHE COLLUSE IMPUNITE, LA POLITICA DORME”. Magistrato accusa
Siamo a dicembre 2021, il Natale s’avvicina e siamo tutti più cattivi. Così M.I. ci ha nel frattempo ripensato, anche perché lo scandalo non ha intaccato più di tanto la sua forza elettorale, anzi.
Moltissimi magistrati l’hanno votata fino a porre quel partito togato, sia pur di “cortomuso”, al primo posto nella forsennata corsa correntizia.
E “per davvero” vogliamo cambiare? Mica siamo matti e fessi, adesso ad M.I. non conviene più, manco per idea. E allora alle ortiche il sorteggio, l’unico strumento capace di detronizzare le lobbies togate e restituire dignità alla giurisdizione, così volgarmente offesa.
La posizione di M.I. è quindi cambiata: “Voltare pagina, ma per finta.”.
E quindi si aggiunge a tutti gli altri partitucoli togati, scodinzolanti presso il potere politico supplicato di non incidere sul “sistema” delle correnti, anzi di rafforzarlo se possibile.
Che tanto tolto un Palamara se ne fa un altro.
Si giunge così ai giorni nostri e quindi alla proposta Cartabia, che nella sua prima versione (maggioritario binominale), avrebbe favorito – nell’attuale contesto – proprio M.I.. Ed M.I. conviene.
Anche se all’apparenza si dice contraria perché tiene molto alle minoranze, a quei piccoli gruppetti, delle correnti in erba, che scomparirebbero dal centro operativo del potere para-massonico reso visibile a tutti attraverso il display d’uno smartphone.
La Ministra Cartabia sia consapevole, allora, che se le sue proposte non trovano le barricate del potere correntizio è solo perché con esse il sistema non cambia, è tutta una messa in scena, banale maquillage.
Darà al sistema un nuovo volto per renderlo presentabile solo agli occhi di chi vuol essere ingannato.
di Nicola Saracino – Magistrato
Pubblicato in origine su TogheBlogSpot
Il parto delle nebbie
Ombre buie s’abbattono sui cittadini italiani, consegnati mani e piedi ad una magistratura ancor più politicizzata di quanto già oggi non sia.
La Ministra Cartabia sembra aver scelto, tra gli alambicchi congegnati dalla commissione di studio composta in gran parte da magistrati correntisti, quello che prevede la vittoria dei primi due della lista elettorale, in sostanza un sistema maggioritario.
Se due sono gli eletti, due saranno i “partiti” con chance di successo. Destra o sinistra, scegliete da che parte stare.
E’, dunque, questa la ricetta ministeriale per liberare la magistratura dal correntismo. Da non credere.
Suona, poi, come bestemmia l’accenno al “sorteggio temperato” per coprire i buchi nella remotissima eventualità che i due partiti togati, di destra e di sinistra, non propongano loro candidate in numero sufficiente a comporre la lista.
Questo è, queste sono le capacità di pensiero espresse dal Ministero e dal Governo che, a parole, riconoscono nel correntismo un male assoluto, da combattere evidentemente soltanto a parole, con proclami privi di contenuto minimamente credibile.
Il correntismo ne uscirà, ancora una volta più forte ed organizzato ed ai cittadini non è riconosciuta una giurisdizione imparziale.
Occorreva fare in fretta, s’è più volte tuonato. Lo ha detto il Capo dello Stato e lo hanno detto le correnti. Non serviva fare bene.
Mettere una pietra tombale sull’effettivo debellamento del correntismo era la priorità, evitare che altri intervenissero sulla piaga.
Un successo per la Ministra.
Clap, clap…
di Nicola Saracino – Magistrato
Pubblicato in origine su TogheBlogSpot
NB – I link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori dalla redazione di Gospa News
https://www.gospanews.net/2021/12/15/italia-verso-la-dittatura-militare-figliuolo-resta-generale-dei-vaccini-ma-diviene-pure-capo-di-tutte-le-forze-armate/