Secondo la Guardia di frontiera nell’interrogatorio non avrebbe fornito prove sufficienti per validare la sua esenzione al vaccino anti-Covid. Djokovic era arrivato a Melbourne per disputare gli Open ma è rimasto bloccato all’aeroporto dove il suo visto è stato ritenuto non valido.
Tuona intanto anche il padre, Srdjan Djokovic, che parla del figlio separato dal resto del suo team e tenuto sotto controllo da guardie armate: “Novak da cinque ore è in una stanza dove nessuno può entrare. Questa è una lotta per il mondo libero, non solo per Novak ma per il mondo intero”.
La vicenda sta diventando un caso di politica internazionale: il premier serbo Alksandar Vucic ha accusato l’Australia di un “brutto comportamento” nei confronti del campione, mentre è stato convocato per comunicazioni urgenti l’ambasciatore australiano.
Le domande che potrà rivolgere al diplomatico sono molte a cominciare dalla più evidente: perché gli è stato comunicato dalle autorità dello Stato di Victoria che avrebbe potuto ottenere un’esenzione salvo poi rinnegare tale promessa?
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