di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
E’ morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto lunedì era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli – ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo – si è spento alle ore 01:15 dell’11 gennaio presso il CRO di Aviano (Pn) dove era ricoverato”.
Quando a metà settembre era stato ricoverato per una polmonite sospetta, Gospa News aveva evidenziato che tale complicazione patologica era assai frequente tra le sospette reazioni avverse dopo i vaccini che il presidente del Parlamento Europeo si era fatto iniettare, essendo uno dei primi sostenitori della propaganda PRO VAX come tutto il Partito Democratico di cui era esponente.
Sassoli, in un video in cui ringraziava i medici, aveva poi spiegato che la polmonite era stata causata dal batterio della Legionella che, come noto, colpisce facilmente soprattutto le persone immuno-compromesse. Una maggiore attenzione al rischio da Legionellosi in fase di emergenza COVID-19 è giustificata dal fatto che la confezione Legionella/SARS-Cov-2 determinerebbe un ulteriore aggravamento dello stato di salute dei pazienti già infettati da SARS-CoV-2 e, di conseguenza, potenzialmente anche di coloro che hanno ricevuto i sieri genici a mRNA o a vettore adenovirale con le “istruzioni” funzionali a indurre le cellule a produrre la proteina Spike per suscitare la produzione degli anticorpi contro il Covid-19 e la sperata immunizzazione.
Alcuni autori (Xing Q et al – Precaution are needed for COVID-19 patient with coinfection of common respiratory pathogens – medRxiv.) hanno evidenziato che il 20% dei pazienti COVID-19 avevano presumibilmente contratto una coinfezione da Legionella pneumophila avendo un titolo di anticorpi specifici IgM anti-Legionella positivo. Alla stessa stregua, pertanto, coloro che sono affetti da disturbi del sistema immunitario – preesistenti o determinati da reazioni avverse da vaccini – sono esposti alle conseguenze più gravi di questo batterio, della polmonite stessa e delle sequele di quest’ultima dopo la guarigione. La Legionellosi, infatti, attacca le stesse sedi che vengono prese di mira dal Sars-Cov-2 e alcuni dei sintomi sono compatibili.
Oggi la conferma di una grave disfunzione al sistema umanitario per il presidente del Parlamento Europeo avvalora ancor di più i sospetti di allora basati anche sulla ricerca pubblicata nell’ottobre 2020 da due università cinesi in cui si evidenziavano i rischi di immunopatologia polmonare derivanti dai sieri genici sperimentali a base di RNA messaggero.
I ricercatori asiatici, infatti, evidenziavano le stesse preoccupazioni per reazioni autoimmuni da tempesta di citochine T1 e T2 che nel 2012 avevano indotto altri loro colleghi a bocciare il precedente vaccino contro la SARS del 2003 per analoghe problematiche. Anche la dottoressa Loretta Bolgan, biochimica esperta in farmacologia, aveva lanciato l’allarme sui pericoli della tempesta di citochine.
La proteina S (Spike) del vaccino “assomiglia” a quella del virus ed è per questo che può avere la stessa funzione biologica e patologica. Di conseguenza quando le cellule sono colpite dalla proteina S del vaccino si comportano più o meno come le cellule infettate dal virus. La proteina S infatti, legandosi a recettori cellulari di superficie (ACE2) può alterare la funzione cellulare cui conseguono reazioni patologiche di vario tipo come trombosi, piastrinopenia, ipo/ipertensione, etc.
«I farmaci e i vaccini a base di anticorpi contro il coronavirus 2 (SARS-CoV-2) della sindrome respiratoria acuta grave vengono accelerati attraverso lo sviluppo preclinico e clinico. I dati dello studio su SARS-CoV e altri virus respiratori suggeriscono che gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 potrebbero esacerbare COVID-19 attraverso il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE). Precedenti studi sui vaccini contro il virus respiratorio sinciziale e il virus della dengue hanno rivelato rischi per la sicurezza clinica umana correlati all’ADE, risultando in studi sui vaccini falliti».
Questo si legge nell’Abstract dello studio dal titolo “Antibody-dependent enhancement and SARS-CoV-2 vaccines and therapies” pubblicato il 9 settembre 2020 sulla rivista medica specializzata Nature Microbiology dai ricercatori Wen Shi Lee, Adam K. Wheatley, Stephen J. Kent & Brandon J. DeKosky del Dipartimento di Microbiologia e Immunologia dell’Università di Melbourne presso il Peter Doherty Institute for Infection and Immunity, nello stato di Victoria, in Australia. Proprio dove è stato perseguitato il tennista Novak Dojkovic perché non vaccinato.
Ecco la conclusione degli scienziati australiani: «L’ADE è stato osservato nella SARS, nella MERS e in altre infezioni da virus respiratorio umano, inclusi RSV e morbillo, il che suggerisce un rischio reale di ADE per i vaccini SARS-CoV-2 e gli interventi basati sugli anticorpi. Tuttavia, i dati clinici non hanno ancora stabilito completamente un ruolo per l’ADE nella patologia umana COVID-19. I passaggi per ridurre i rischi di ADE dalle immunoterapie includono l’induzione o la somministrazione di alte dosi di potenti anticorpi neutralizzanti, piuttosto che concentrazioni inferiori di anticorpi non neutralizzanti che avrebbero maggiori probabilità di causare ADE».
«Andando avanti, sarà fondamentale valutare i set di dati clinici e animali per i segni di ADE e bilanciare i rischi per la sicurezza correlati all’ADE con l’efficacia dell’intervento se si osserva un ADE clinico. Gli studi clinici in corso su animali e umani forniranno importanti approfondimenti sui meccanismi dell’ADE in COVID-19. Tali prove sono assolutamente necessarie per garantire la sicurezza del prodotto negli interventi medici su larga scala che sono probabilmente necessari per ridurre il carico globale di COVID-19.».
Hanno concluso i ricercatori di Melbourne. Altre ricerche sono state pubblicate in merito ma le autorità sanitarie consulenti dei governi hanno ignorato questi allarmanti studi.
Si spera che l’inclito decesso del presidente del Parlamento dell’Unione Europea induca le autorità sanitarie europee a sviluppare idonee investigazioni di farmacovigilanza e ad effettuare quelle indispensabili autopsie (a lungo bloccate in Italia dal Ministro della Salute Roberto Speranza) che portarono il direttore della Divisione di Patologia di Colonia a confermare il nesso di causalità tra la morte e il vaccino per il 30 % dei deceduti vaccinati esaminati.
Ma il portavoce di Sassoli ha già annunciato l’imminente rito funebre lasciando così intendere che non ci saranno esami autoptici per stabilire un eventuale nesso di causalità tra la sua patologia immunitaria e i vaccini ricevuti nei mesi scorsi.
Sassoli, 65 anni, è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.
David Maria Sassoli era giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del TG1 dal 2006 al 2009 ma anche conduttore televisivo prima di diventare un politico italiano nelle file del PD. Lascia due figli. I funerali del presidente del Parlamento europeo David Sassoli si svolgeranno venerdì 14 alle 12 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica a Roma.
“L’impegno di Sassoli ha avuto al centro un’idea della politica come servizio per i cittadini. Il suo impegno principale da parlamentare europeo e presidente del Pe, quasi un’ossessione, è stata quello di riavvicinare le istituzioni europee ai cittadini, cioè di costruire un legame, di dare dignità all’istituzione Parlamento europeo”, ha ricordato il portavoce Roberto Cuillo.
“Sassoli – ha poi aggiunto – era un nativo democratico ed ha cercato sempre di rappresentare questa identità nuova al Paese. Credeva fortemente nell’allargamento del fronte progressista anche su basi nuove politiche, culturali e sociali”.
“Many Side Effects Risks”. Japan Health Ministry Shoots Down Mandatory COVID Jabs
La notizia della sua morte giunge insieme alla comunicazione del Ministro della Salute del Giappone, appena riportata nella sezione in Inglese di Gospa News, che si è espresso contro l’obbligo ai vaccini proprio a causa della loro scarsa efficacia e dell’alto numero di reazioni avverse.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
NATURE MICROBIOLOGY – Antibody-dependent enhancement and SARS-CoV-2 vaccines and therapies
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