SOS A MATTARELLA DA 670 DANNEGGIATI DAI VACCINI. Comitato ASCOLTAMI: “Nessuna Risposta da Sanità e Quirinale”
Già un migliaio gli iscritti al movimento
creato da persone vaccinate e danneggiate
«Problemi neurologici, automminutari e cardiologici
persistono ormai da molti mesi: nessuno ci cura.
Nemmeno il Capo dello Stato ci ha dato un cenno»
La testimonianza del portavoce Stefano Ferrero
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Noi del Comitato ASCOLTAMI rappresentiamo solo una minima parte delle persone che dopo essersi sottoposte convintamente alla vaccinazione di cui si tratta non hanno piùtrovato pace nella propria vita, quotidianamente afflitti da gravi problemi di salute. Inizialmente eravamo convinti che la situazione di disagio fosse correlata ad una reazione temporanea al vaccino: purtroppo così non è stato cosicché, a distanza di mesi, siamo ancora nelle medesime precarie condizioni di salute e, in alcuni casi, la sintomatologia ha subito addirittura un peggioramento».
Con toni pacati e ossequiosi Francesca Angelini, insegnante di Pescia (Pistoia) e presidente del Comitato ASCOLTAMI ha scritto al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella un accorato appello. Lo ha fatto in cerca di un suo efficace intervento a sostegno del dramma lamentato già da 670 cittadini vaccinati contro il Covid-19 che, nel marasma delle istituzioni sanitarie orientate ad affrontare l’emergenza e a promuovere ossessivamente la campagna a favore dei sieri genici sperimentali per tentare di contrastarlo, non riescono ad ottenere risposte.
L’ODISSEA DEI DANNEGGIATI DAI VACCINI
«Purtroppo Illustrissimo Signor Presidente, ci siamo visti costretti, nostro malgrado, ad unirci e lottare per essere ascoltati. Non di rado le risposte ottenute dai medici sembravano seguire un preciso protocollo volto a minimizzare e disconoscere le reazioni avverse al vaccino con l’intento, nemmeno tanto velato, di non compromettere la campagna vaccinale in corso» ha aggiunto la presidente che resta in attesa di una risposta non ancora arrivata dopo due mesi dalla spedizione della missiva (11 novembre 2021). Purtroppo dal Capo dello Stato in scadenza (24 gennaio prima elezione a Camere riunite) non è ancora giunta parola.
Pubblichiamo i principali passi della missiva. In essa c’è la tremenda realtà di una nazione in preda ad un corto circuito sanitario devastante che fin dall’inizio ha ingurgitato in una caotica bolgia infernale – e a volte ucciso – i malati di Covid senza cure domiciliari precoci per le terapie efficaci ignorate dal Ministero della Salute: già bersagliato da centinaia di esposti alla magistratura e stroncato dalla storica sentenza del TAR del Lazio contro il protocollo “vigile attesa e paracetamolo”.
Ora, nella spirale perversa costruita sul filamento del virus SARS-Cov-2 – che sempre più virologi ed esperti d’intelligence ritengono costruito in laboratorio – ci sono finiti anche coloro che avevano prontamente risposto agli appelli (e obblighi) dei governi Conte e Draghi per la vaccinazione antiCovid.
«Rappresento cittadini Italiani, madri, padri, mogli, mariti, figli, insegnanti, dipendenti pubblici e privati, persone comuni che spinti da un grande senso di responsabilità, dovere civico e rispetto del prossimo, hanno deciso con determinazione e fiducia nelle Istituzioni, di sottoporsi al predetto vaccino anti COVID, nella convinzione che fosse l’unica strada percorribile per superare la fase pandemica» scrive Angelini che è affiancata dalla battaglia dal vicepresidente Stefano Ferrero, anch’egli come lei vittima di gravi reazioni avverse, divenuto portavoce del Comitato ASCOLTAMI in virtù dell’esperienza derivante da lunghe battaglie politiche e sanitarie
«Siamo operativi dalla fine di settembre ma grazie ai nostri medici volontari di fiducia stiamo monitorando sotto il profilo statistico i casi di reazioni avverse. Abbiamo già ricevuto circa 700 segnalazioni, quando ne avremo un campione ancora più significativo, magari mille, li analizzeremo nel dettaglio per redigere un dossier sulle patologie più ricorrenti che riguardano soprattutto il sistema cardiovascolare e nervoso».
E’ quanto afferma Stefano Ferrero, 58 anni, di Aosta è un funzionario regionale Assessorato al Turismo della Regione Autonoma Valle d’Aosta, già Consigliere regionale di opposizione dal 2013 al 2020 è stato anche referente del Tribunale dei diritti del malato della Valle d’Aosta dal 2011 al 2013, dove ha purtroppo imparato a conoscere le paludose lacune della sanità italiana: capaci di togliere speranze e vita persino ad un pugnace medico come il professor Giuseppe De Donno, divenuto, soltanto postumo, luminare mondiale della cura antiCovid col plasma iperimmune grazie ad uno studio pubblicato negli USA dalla prestigiosa Johns Hopkins University School of Medicine.
LA TESTIMONIANZA DEL VICEPRESIDENTE
La voce ed il volto di Ferrero, invece, hanno acquisito notorietà internazionale nei giorni scorsi quando è stato ospitato per un video dall’eurodeputata Francesca Donato
(link a fondo pagina). La parlamentare siciliana, stracciata la tessera della Lega per alto tradimento nell’appoggio governativo al Green Pass prodromo all’obbligo vaccinale a piccoli passi, ha scolpito una delle dichiarazioni divenute pietre miliari nella lotta contro le imposizioni statali dell’emergenza pandemica: “Disobbedire a Ordini Antidemocratici significa Difendere la Democrazia”.
Ma i componenti del Comitato ASCOLTAMI, da diligenti cittadini, avevano fatto esattamente l’opposto. Fidandosi delle istituzioni e ritrovandosi ora, chi più e chi meno, alle prese con gli strascichi di danni fisici (e di conseguenza anche emotivi e psichici) che non passano, come spiega lo stesso portavoce Ferrero, già messo a dura prova da un terribile male.
«Nel 2016 ho avuto la diagnosi di un linfoma polmonare e s sono stato sopposto ad un ciclo di nove chemioterapie ma nell’anno successiva mi è stata accertata una chemio-resistenza. Pertanto sono stato sottoposto ad un trapianto di cellule staminali da donatore ma nel 2018 ho sviluppato GVHD, il rigetto cronico al trapianto tutt’ora in terapia immunosoppressiva. Per questo motivo quando sono arrivati i vaccini contro il Covid-19 ho deciso di farmeli somministrare».
Ma nel giro di un brevissimo periodo ecco gli imprevisti: «Nel maggio 2021, a pochi giorni dalla seconda dose vaccinale Pfizer, ho avvertito l’inizio di uno stato infiammatorio generalizzato alle mucose gastrointestinali, bocca e occhi, con conseguente perdita di peso del 30%, disturbi visivi e fotosensibilità, scosse elettriche agli arti inferiori, astenia prolungata con difficoltà respiratoria. Sintomi che hanno perdurato per tre mesi e si stanno attenuando con fasi di riacutizzazione mensili».
«Tutti i componenti del direttivo del Comitato ASCOLTAMI hanno avuto reazioni avverse dopo le somministrazioni delle dosi connesse a una situazione infiammatoria dell’organismo che colpisce vari organi. Ci sono momenti di parziale remissione ma altri in cui il fenomeno si impenna con una diffusione quasi da fantascienza. Pur avendo ricevuto vaccini differenti molti di noi avvertono che la sintomatologia peggiora negli stessi periodi. E’ già la terza volta che qualcuno segnala agli altri un aggravamento dei dolori ed anch’io passo da soglia 2 a 7 con piaghe in bocca e lancinanti infiammazioni gastrointestinali».
PARESTESIE ED ASTENIE PERSISTENTI DA MESI
La drammatica situazione dei danneggiati da sospette reazioni avverse viene confermata dalla “consulente statistica” del movimento. E’ la dottoressa astigiana Valeria Venezia, medico chirurgo specializzato in Urologia dopo la specializzazione all’Ospedale universitario San Matteo di Pavia nel 2009 (quello dove il professor Cesare Perotti nel 2020 sperimentò con successo il plasma iperimmune per curare il Covid insieme al nosocomio Poma di Mantova dove operava il compianto pneumologo De Donno).
«Dal 5 ottobre sono stata sospesa come libera professionista per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale. Pertanto mi sono messa a disposizione per elaborare i dati delle segnalazioni ricevute dal Comitato» dichiara la dottoressa Venezia, confidando di aver aderito al ricorso collettivo davanti ai TAR portato avanti da circa 10mila operatori sanitari solo tra Piemonte, Liguria e Lombardia (e rinviato a settembre 2022). Mentre poliziotti del sindacato Cosap stanno combattendo chiedendo la prescrizione medica ritenuta obbligatoria per le normative vigenti dal loro legale.
«Fin dai primi trials clinici riguardanti i nuovi vaccini ho iniziato a fare ricerche sulle reazioni avverse documentandomi su pubblicazioni scientifiche internazionali. Oggi elaboro i dati delle iscrizioni spontanee al database di Ascoltami, in cui è presente un format con la possibilità di rilasciare una testimonianza libera insieme al consenso al trattamento dei dati. Il direttivo mi consente di accedere solo ai dati necessari al lavoro di rilevazione statistica e pertanto non ho possibilità di identificare il soggetto interessato» spiega la dottoressa per ribadire la serietà con cui viene approcciata la materia in un modo assolutamente semplificato rispetto alle piattaforme dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e dell’EMA (European Medicines Agency) che si avvale di EudraVigilance dove vengono raccolte soprattutto le segnalazioni degli operatori sanitari.
«Il Database del Comitato è più fruibile per facilitare l’accesso a più persone possibile, persone che in precedenza hanno fatto riferimento a medici e strutture sanitarie di competenza per le segnalazioni ufficiali. Finora abbiamo ricevuto 670 testimonianze da parte di danneggiati in prima persona o per congiunti».
«Le reazioni avverse si suddividono in tre grossi quadri sintomatologici: in maggioranza neurologico, secondariemente autoimmunitario-reumatologico, ed infine cardiovascolare».
«I sintomi più diffusi sono parestesie persistenti da mesi con bruciori anche diffusi, astenia profonda con persistente spossatezza ma anche deficit cognitivi e mnesici. Mi ha colpito il caso di una ragazza impegnata a laurearsi che ha perso la memoria degli ultimi due anni con grandi vuoti rimasti a distanza di mesi. E’ ricorrente la sensazione di difficoltà concentrarsi ricorrenti, a trovare le parole. E in molti soggetti sono persistenti da mesi febbricole e disturbi del ciclo mestruale» precisa la dottoressa Venezia.
Con il termine “parestesia” si intende anche un disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell’insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica.
L’iscrizione al movimento è del tutto gratuita e può essere formalizzata sul sito dove si trovano anche i moduli per la segnalazione delle reazioni avverse https://www.comitatoascoltami.it
I “GRAVI BRUCIORI” NEL RACCONTO DEI DANNEGGIATI
Il prezioso lavoro della dottoressa Venezia non è che il punto di partenza. «Per adesso ci stiamo limitando a una rilevazione statistica di farmacovigilanza passiva ma abbiamo intenzione di iniziare anche quella attiva seguendo alcuni casi campioni appena avremo un numero sufficienti di segnalazioni» assicura il vice presidente Stefano Ferrero.
La farmacovigilanza attiva è il cosiddetto “follow-up” ovvero l’esame medico continuativo di un paziente nel periodo successivo a quello del suo trattamento. E’ una delle battaglie cruciali condotte dall’avvocato Robert F. Kennedy jr che qualche anno fa vinse una causa contro il Dipartimento della Salute americano dimostrando che la farmacovigilanza imposta dalla legge non fu mai effettuata.
Il Comitato ASCOLTAMI sta continuando ad avere un crescente successo nella popolazione purtroppo assai vasta delle persone colpite da effetti indesiderati dopo i vaccini. Secondo i più recenti dati di EudraVigilance, elaborati da un media straniero di contro-informazione, le sospette reazioni avverse da vaccini nei paesi dell’Unione Europea sono oltre 3 milioni, tra cui la metà gravi e circa 36mila fatali.
Mentre in Italia, secondo l’ultimo rapporto del 27-12-21 dell’AIFA le segnalazioni per presunti effetti indesiderati sono 101.110 così distribuite: Comirnaty 69% Spikevax 5,2% Vaxzevria 24,7% Vaccino Janssen 1,1%. Tra esse il 14,4 % (14.605) sono gravi e tra queste ci sono stati 608 decessi (soprattutto dopo il più utilizzato Pfizer: 391).
Ma dietro questi algidi numeri ci sono i drammi di persone vere. Come riportato alcune settimane fa da La Nuova Bussola Quotidiana.
Barbara d’Ambrosio, 44 anni di Torino, ha avuto effetti collaterali da subito ed è stata tenuta 7 ore in pronto soccorso: «Sono partiti dal presupposto che la mia fosse una suggestione, mi hanno gelato: “Signora, lei ha avuto una reazione, ma ora si faccia una cura di cortisone e poi pensiamo alla seconda dose”. Se li avessi ascoltati mi avrebbero ucciso».
Il suo calvario è passato da un neurologo di Torino che ha pensato fosse depressa, prima di approdare a due medici, uno del Besta e uno del San Raffaele di Milano. «Hanno cambiato prospettiva, iniziando a ragionare su quali sono gli effetti che può provocare il vaccino e si sono resi disponibili ad andare fino in fondo anche facendo una biopsia. Nel frattempo, i miei dolori non sono una suggestione: giro per medici dal 31 maggio, sono sfinita! Ho speso 5000 euro e intanto non cammino, se mi alzo in piedi sento delle belve che mi strappano a morsi la carne».
«Ho già speso 3000 euro per controlli, ma spesso troviamo persone che si approfittano della nostra situazione» fa eco Elena da Ronch di Belluno:
E poi c’è Paola Sofia che soffre di «bruciori devastanti in tutto il corpo compresa la testa, gli occhi, la bocca, oppressione toracica, metà corpo insensibile. Ora non riesco più a mangiare perché ho gola e bocca con poca salivazione. Riesco a mangiare solo yogurt. Sono stata responsabile mi sono fidata della Scienza ed ora quella Scienza dov’è?».
NESSUNA RISPOSTA DALLA SANITA’ E DAL CAPO DELLO STATO
«Il 70% circa delle segnalazioni non gravi riporta come esito “risoluzione completa” (guarigione) o “miglioramento” già al momento della segnalazione. Il 53,6% circa delle segnalazioni gravi riporta come esito la “risoluzione completa” o il “miglioramento” dell’evento e il 29% risulta non ancora guarito al momento della segnalazione» spiega l’Agenzia Italiana del Farmaco confermando percentuali significative di persone non guarite.
Ma nonostante ci siano ormai 14mila italiani danneggiati gravi (con un dato in sensibile e costante crescita percentuale sul totale delle reazioni avverse) le autorità sembrano fare orecchio da mercante ai cittadini che chiedono aiuto.
UE: DOPO VACCINI COVID OLTRE 36MILA MORTI. Più di 3 milioni di feriti
«Il ricorso alle competenti strutture della Sanità pubblica e privata non ha avuto alcun esito positivo. Nonostante gli sforzi, pertanto, un numero crescente di cittadini si trova da mesi costretto a sopportare sofferenze e disagi in assenza di contatti con gli Enti preposti alla sorveglianza, facendosi carico di ingenti spese per analisi, esami diagnostici e visite specialistiche che spesso sono state eseguite privatamente in quanto le liste d’attesa del SSN per le prestazioni erano talmente lunghe da renderle incompatibili con l’esigenza di alleviare la sofferenza e con la rapida individuazione di diagnosi e cure precoci».
E’ quanto ha stigmatizzato Francesca Angelini, presidente del Comitato ASCOLTAMI, nella sua lettera a Mattarella.
«Scrivo a Lei, Signor Presidente, per segnalare, a nome di tutti i danneggiati, una grave carenza di assistenza e presa in carico da parte delle Istituzioni preposte nonostante le centinaia di segnalazioni eseguite dai medici di famiglia e dai pazienti all’AIFA che rappresentano, peraltro, solo un limitato campione rispetto ad un fenomeno che ha dimensioni di gran lunga maggiori».
«Ciò che mi permetto di rappresentarLe è il completo stato di abbandono in cui versano migliaia di cittadini Italiani. Non passa giorno in cui non facciamo domande alla disperata ricerca di risposte che non sono finora giunte, mentre il futuro di tante persone diventa sempre più incerto e angosciante» si legge ancora nella lettera in cui si porta alla luce «una realtà di reazioni avverse che palesemente continuando ad essere ignorata pregiudica, di fatto, il sacrosanto diritto di essere curati dalla stessa Sanità Pubblica che aveva precedentemente caldamente invitato alla vaccinazione».
ASCOLTAMI ha confidato nella sensibilità del Presidente della Repubblica «al fine di promuovere un autorevole intervento per la tutela del diritto alla salute mediante l’istituzione di presidi sanitari territoriali deputati alla cura delle reazioni avverse ai vaccini».
«Con grande amarezza constatiamo che dal Quirinale non abbiamo ricevuto nemmeno un cenno» afferma lapidario il portavoce Stefano Ferrero.
Noi che sappiamo con quale enfasi faziosa e “anti-scientifica” Mattarella ha portato avanti la campagna PRO VAX imposta dalla dittatura politica in una perenne emergenza pandemica costruita sugli asintomatici positivi alla variante Omicron, non restiamo per nulla stupiti dal suo silenzio.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
AIFA – RAPPORTO FARMACOVIGILANZA DICEMBRE 2021
https://www.gospanews.net/2021/12/14/pandemia-perenne-regime-di-terrore-dei-draghi-profetica-scomunica-della-massoneria-di-papa-leone-xiii/
3 pensieri su “SOS A MATTARELLA DA 670 DANNEGGIATI DAI VACCINI. Comitato ASCOLTAMI: “Nessuna Risposta da Sanità e Quirinale””