Differita al 31-12-2022 la scadenza
del “Sistema di allerta Covid-19”
vincolato su disposizione del Garante
all’effettiva durata dell’emergenza
«All’articolo 6, comma 6, del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, le parole: “e comunque entro il 31 dicembre 2021” sono sostituite dalle seguenti: “e comunque entro il 31 dicembre 2022”».
Sono bastate queste tre righe effettivamente inquietanti di una postilla inserita nel «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» per far scattare l’allarme sulle chat di WhatsApp.
A differenza delle tante boiate che circolano in rete questa è assolutamente fondata e palesa l’orientamento del governo a mantenere lo stato di emergenza per tutto il 2022.
Prevengo gli agguati dei fact-checkers al soldo di Soros, Gates, BigPharma ed altri padrini mafiosi che mantengono esperti di comunicazione sconosciuti prima della pandemia o noti solo ai partiti di governo di cui fabbricavano le veline.
Non c’è scritto da nessuna parte che l’emergenza Covid-19, prorogata al 15 marzo per le misure “quotidiane” delle restrizioni del sistema delle regioni “arlecchino” mentre l’obbligo vaccinale per gli over 50 è già stato “sparato” fino al 15 giugno, arriverà fino al 31 di dicembre di quest’anno.
Ma si fa riferimento a qualcosa di simile: «Differimento del termine per l’utilizzo del sistema di allerta COVID-19» la cui scadenza è vincolata per legge alla durata della stato di emergenza. Riguarda la proroga di quel “congegno IT” di controllo geolocalizzato a distanza che sta abituando le persone a sentirsi “serenamente controllate” anche quando si trovano alla toilette in casa dell’amante …
Ci riferiamo all’Applicazione Immuni, inventata da un genietto uscito dalla multinazionale del management McKinsey, di cui il ministro per l’innovazione tecnologica Vittorio Colao è stato manager a Milano prima di diventare AD di Vodafone e sviluppare una partnership d’immunizzazione sui vaccini con l’ong Gavi Alliance di Bill Gates.
Ricordiamo che la Bill & Melinda Gates Foundation è uno dei principali sponsor della McKinsey, la quale ha gestito il rinnovamento dei quadri dirigenziali nell’OMS ma anche nella CIA (controspionaggio USA) e nella NSA (servizi segreti militari americani) prima della pandemia da SARS-Cov-2, creato in laboratorio secondo autorevoli scienziati ed esperti d’intelligence.
I NUMERI DEL COLOSSALE FLOP DI IMMUNI
Prima di analizzare nel dettaglio la modifica normativa celebriamo con meste parole lo stato comatoso di Immuni evincibile in modo lapalissiano dai dati del sito ufficiale: 19.839.914 Utenti che hanno scaricato l’applicazione (non comprende gli aggiornamenti e le reinstallazioni).
Ma non comprende nemmeno quelli che, dopo averla scaricata, l’hanno rimossa dallo smartphone nei minuti o nei mesi successivi. Il sospetto che ciò sia avvenuto giunge dagli altri numeri.
Dal 15 maggio quando è entrata in vigore proprio grazie all’articolo 6 del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, ovvero in ben 20 MESI, ha registrato ADDIRITTURA 69.796 utenti positivi che hanno caricato le loro chiavi (ovvero gli altri circa 10milioni l’hanno scaricata per spiare l’amico contagiato ma non per segnalare la propria positività. Primo enorme flop!!! I dati sono riferiti infatti al dicembre 2021.
Ciò significa che in circa 600 giorni ha individuato poco più di un terzo dei 179.106 i nuovi contagi da Covid rilevati nelle 24 ore del 20 gennaio (dato Ansa) dall’ossessiva campagna di tamponi RT-PCR, inaffidabili secondo ricerche scientifiche e autorità sanitarie USA, o sierologici (ritenuti dagli esperti ancora meno affidabili).
A causa di un dato iniziale di utenti positivi così basso le “notifiche di possibile esposizione al rischio generate dall’applicazione” sono state soltanto 179.044 su 19milioni di utenti. «La rilevazione è parziale poiché vengono rilevate tutte le notifiche per i dispositivi iOS e solamente un terzo di quelle inviate da Android che hanno a disposizione la tecnologia necessaria per rilevarle in modo sicuro» si premurano di dire i gestori del sito.
Proprio lì si evince che Immuni è un marchio registrato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché fu acquistato già nell’ottobre 2020 dallo Stato Italiano comprandolo dalla milanese Bending Spoons in cui spiccava il nome del giovane talento dell’IT Luca Ferrari, sforgiato dalla McKinsey un tempo amministrata da Colao a Milano. Vedremo in un prossimo articolo chi e quanto ci ha guadagnato dall’operazione.
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LE REGOLE DELL’APP E LA PROROGA FINO A DICEMBRE 2022
Per attuare gli strumenti di contact tracing secondo le indicazioni fornite dal nostro Garante per la Privacy e dalle Autorità europee, in un continuum ideale e valoriale, un requisito fondamentale era rappresentato da una fonte normativa che ne sancisse l’assoluta necessità, sicché in data 30 aprile 2020, sono state approvate le “misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19″, in particolare al Capo II, art. 6, dove viene descritto il “Sistema di allerta Covid-19”.
Il comma 1 dell’articolo 6 del Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 25 giugno 2020, n. 70 (in G.U. 29/06/2020, n. 162). stabilisce che “al solo fine di allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi e tutelarne la salute attraverso le previste misure di prevenzione nell’ambito delle misure di sanità pubblica legate all’emergenza COVID-19, é istituita una piattaforma unica nazionale per la gestione del sistema di allerta dei soggetti che, a tal fine, hanno installato, su base volontaria, un’apposita applicazione sui dispositivi di telefonia mobile”.
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Il titolare del trattamento è il Ministero della Salute, che si coordina, sentito il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, anche ai sensi dell’articolo 28 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), con i soggetti operanti nel Servizio nazionale della protezione civile, nonché con l’Istituto superiore di sanità e, anche per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria, con le strutture pubbliche e private accreditate del Servizio sanitario nazionale, “nel rispetto delle relative competenze istituzionali in materia sanitaria connessa all’emergenza epidemiologica da COVID 19, per gli ulteriori adempimenti necessari alla gestione del sistema di allerta e per l’adozione di correlate misure di sanità pubblica e di cura”.
Il “Sistema di allerta Covid-19” fu ovviamente pensato solo per il periodo dell’emergenza pandemica, che il premier Mario Draghi sta facendo diventare perenne a forza di proroghe dello stato di emergenza, maggiori restrizioni sui Green Pass e obblighi vaccinali.
Ecco perché nel comma 6 dell’art. 6 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale si legge: «L’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonche’ ogni trattamento di dati personali effettuato ai sensi al presente articolo sono interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi».
E’ questa la parte che verrà modificata dal Testo DDL 2448-quinquies Senato della Repubblica XVIII LEGISLATUR sul tema PROROGA DI TERMINI , MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIONE, INFORMAZIONE, APPARECCHI TELEFONICI Classificazione provvisoria, per Iniziativa Governativa del Ministro dell’economia e finanze Daniele Franco (Governo Draghi-I).
.Nel «N. 2448- quinquies risultante dallo stralcio – disposto dal Presidente del Senato, ai sensi dell’articolo 126, comma 3, del Regolamento e comunicato all’Assemblea il 16 novembre 2021 – del comma 2 dell’articolo 90 del DISEGNO DI LEGGE N. 2448 « Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 » presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze (FRANCO) COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L’11 NOVEMBRE 2021» è infatti prevsito il «Differimento del termine per l’utilizzo del sistema di allerta COVID-19» fino al 31-12-2022.
Quale bisogno c’era di inserire nel Bilancio di Previsione la proroga dell’App Immuni che prima di tutto non serve a nulla, ma probabilmente viene gestita telematicamente da un soggetto privato, nel momento in cui la fine dell’emergenza è fissata al 15 marzo?
Stavolta hanno ragione le chat della rete. Stavolta a pensare male ci si azzecca! Senza nemmeno far peccato…
Redazione Gospa News
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