1 – IN MEMORIA DI FRANCO TRINCA E DOMENICO BISCARDI
2 – LA PERICOLOSITA’ DELLE NANOPARTICELLE LIPIDICHE
3 – SARS-COV-2 ARTIFICIALE DEGLI APPRENDISTI STREGONI DI FAUCI
4 – IL PROGETTO BRAIN DI BARACK OBAMA
5 – I MICROSENSORI DI GRAFENE E IL CERVELLO
6 – CELLULE MODIFICATE GENETICAMENTE REATTIVE ALLA LUCE
7 – IN EUROPA STUDI SUI FIOCCHI DI GRAFENE NEL CERVELLO
8 – I SIERI GENICI SPERIMENTALI DI BIDEN & GATES
9 – IL GRAFENE NEI VACCINI ANTI-COVID
Nell’immagine di copertina lo studio sull’uso neurocerebrale del grafene compiuto dall’agenzia DARPA del Pentagono per volontà di Obama, il SARS-2 costruito in laboratorio da USA-Cina con finanziamenti di Fauci, gli sponsor mondiali di Comirnaty-Pfizer: Biden negli USA e Von der Leyen nell’UE
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ho trascorso giorni a decidere se scrivere o non scrivere dell’ormai leggendario Mimmo di Facebook, al secolo Domenico Biscardi, il dottore in Farmacologia più controverso della storia d’Italia.
Mi sono deciso a farlo quando sono venuto a conoscenza del suo incontro top-secret con il biologo Franco Trinca, mio caro amico ed autore di varie pesantissime denunce per presunta Strage di Stato sulle cure domiciliari precoci contro il Covid-19 ignorate dal Ministero della Salute dell’incompetente Roberto Speranza e ripetutamente osteggiate sotto il profilo giuridico davanti a TAR e Consiglio di Stato.
Un po’ blogger mordace e un po’ chiacchierone esuberante, Mimmo si portava sulle spalle dei 53 anni parecchi incidenti nel mondo sanitario che ne hanno minato la credibilità agli occhi dei giornali di mainstream, contribuendo indirettamente e involontariamente a complicare la vita all’attendibilità della contro-informazione NO CAVIA in genere: tra cui quella di Gospa News che pubblica solo notizie scientifiche attinte da documenti pubblicati su riviste specializzate o da fonti assolutamente autorevoli.
1 – IN MEMORIA DI FRANCO TRINCA E DOMENICO BISCARDI
Questa inchiesta è dedicata a Franco e Mimmo morti all’improvviso a distanza di poche settimane dopo il loro misterioso pranzo per parlare di grafene: il biologo per un Covid-19 assai sospetto e letale davvero simile a un’arma batteriologica qual è il SARS-Cov-2 costruito in laboratorio; il farmacologo per un attacco cardiaco simili a quelli innescati dalla tossica proteina Spike di quel Covid-19 a cui è effettivamente risultato positivo “post mortem”.
Trinca era uno scienziato rigoroso, vocato alla polemica contro l’ignoranza della comunità scientifica soprattutto italiana nei confronti di ricerche pubblicate sulla pericolosità dei sieri genici sperimentali antiCovid che faceva riferimento a grandi virologi come Luc Montagnier e Geert Vanden Bossche, entrambi costruttori di vaccini tradizionali.
Biscardi era buono, simpatico, affabile, schietto e in buona fede anche quando magari discettava su una scia chimica di troppo. E per quanto fosse l’antitesi di uno scienziato credibile ha fatto diventare più virale di Omicron sui social una scoperta ormai attendibile come l’assai probabile presenza del grafene nei sieri genici sperimentali che la dittatura sanitaria imposta da una politica della “cultura mafiosa” chiama vaccini a Rna messaggero contro il Covid-19.
Ma sarebbe giusto aggiungere anche “vaccini per il Covid”: in ossequio a tutti coloro che se lo sono preso dopo le scariche virali nella Spike da prima, seconda o terza dose di inoculazione della sostanza con pretese immunizzanti.
2 – LA PERICOLOSITA’ DELLE NANOPARTICELLE LIPIDICHE
Il grafene è un foglio di atomi di carbonio strettamente legati tra loro e disposti a formare una struttura esagonale a nido d’api (o favo per i più precisi). Questa particolare disposizione degli atomi di carbonio (che sono tutti uguali tra loro) conferisce al materiale delle caratteristiche peculiari: il grafene è flessibile, leggero, trasparente e allo stesso tempo il materiale più resistente conosciuto. In aggiunta, il grafene è un materiale altamente conduttivo e quindi di interesse per una serie di applicazioni: dai dispositivi elettronici flessibili alla medicina e, appunto, le neuroscienze.
Non ho visto il video di Mimmo, non ho intenzione di vederlo perché non potrei comunque citare un farmacologo che non ha mai pubblicato una ricerca. Ma stimolato dalle sue apparenti certezze rilanciate da DataBase Italia con cui mi onoro di collaborare ho approfondito questo argomento con cinico scettismo e da allora ho realizzato ben tre inchieste dal titolo inequivocabile “Vaccini & Grafene” in cui analizzo, attraverso pubblicazioni scientifiche, le misteriose e pericolose nanopaticelle lipidiche divenute miracolosi vettori dei sieri mRNA.
Il Safety Sheet di Comirnaty, vaccino antiCovid di Pfizer e Biontech, riferisce di una biotecnologia con una tossicità ancora ignota: «Le proprietà tossicologiche non sono state studiate a fondo» si legge nel documento Pfizer aggiornato al 7 dicembre 2021.
I lettori di Gospa News sanno con certezza quelle nanoparticelle lipidiche sono mescolate con l’adiuvante ALC-0315 dentro al Comirnaty, l’unico vaccino autorizzato anche per i bambini dai 5 anni in su per la gioia degli amiconi Joseph Biden, presidente degli Stat Uniti delle Big Pharma, Albert Bourla (ceo Pfizer) e Bill Gates (investitore di Biontech e GSK partner di Pfizer).
Lo ha dichiarato Theresa Long in un affidavit in qualità di informatore ai sensi del Military Whistleblower Protection Act, Titolo 10 U.S.C. § 1034. La dottoressa Long è tenente colonnello dell’Us Air Force nonché medico chirurgo responsabile della 1st Aviation Brigade di Fort Rucker in Alabama.
E’ la dottoressa militare Long a sostenere che quelle nanoparticelle lipidiche e in particolare l’adiuvante ALC-0315 sono altamente tossici per l’uomo: ricorda che è un polimero molto simile al liquido dell’antigelo per auto… Può bastare?
Siamo altrettanto sicuri che da lassù Trinca e Biscardi apprezzeranno l’omaggio “al grafene” che vogliamo fare loro come epitaffio di due ricercatori del Terzo Millennio: perfettamente all’altezza di competere con la scienza mistificata del mainstream che è stata profanata sull’ara del potere politico-economico da divulgatori un po’ bassetti di statura morale e un po’ burloni negli stalinisti cinguettii…
3 – SARS-COV-2 ARTIFICIALE DEGLI APPRENDISTI STREGONI DI FAUCI
Non vogliamo levare la sorpresa a chi non ha ancora avuto il tempo di leggere l’inchiesta WuhanGates 45 sullo studio di un microbiologo americano che il primo febbraio 2020, pochi giorni dopo la scoperta ufficiale del nCov, com’era chiamato allora il SARS-Cov-2 onde evitare che qualcuno trovasse subito pericolosi esperimenti sul SARS del 2003 infettato con l’HIV, sostenne la teoria del virus da laboratorio salvo poi rinnegarla, al pari dei nove biologi indiani “costretti a farlo” secondo il maestro della virologia internazionale Luc Montagnier.
Ci basti sapere che fu Anthony Fauci a pilotare l’occultamento di quella “cospirazione distruttiva” da reprimere a tutti i costi esattamente 39 giorni prima della dichiarazione ufficiale con cui il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Salute, l’etiope Tedros Adhanom Gebreyesus, pupazzo voluto da Bill Gates ai vertici dell’agenzia sanitaria ONU, dichiarò la pandemia da Covid-19.
Lo stesso Fauci ha controllato e controlla, direttamente o indirettamente, i 28 laboratori biologici civili e militari degli Usa dove è custodito segretamente l’arsenale delle armi batteriologiche americane, sperimentate per la prima volta nel 1952 in un attacco simulato dalla Marina (il video desecretato è stato pubblicato in esclusiva da Gospa News).
Ma il consulente sanitario per l’emergenza pandemica della Casa Bianca senza discontinuità politica (prima del repubblicano Donald Trump poi di Biden) è ormai noto per essere stato il regista degli “apprendisti stregoni” Ralph Baric e Zhengli-Li Shi che giocarono con il Guadagno di Funzione, il potenziamento di carica virale dei virus per finalità Dual Use vaccino e bioarma, un po’ nel Wuhan Institute of Virology e un po’ nei laboratori di Chapel Hill della North Carolina University.
Altre rischiose ricerche simili su SARS e HIV furono condotte in Canada, nel National Microbiology Laboratory di Winnipeg (Manitoba) in cui avvennero talmente tanti episodi strani da poterci scrivere un libro: Frank Plummer morto misteriosamente in Africa prima all’inizio della pandemia, due cinesi cacciati per spionaggio e un loro referente americano arrestato e condannato per il medesimo motivo. Ed infine nel Pirbright Institute del Regno Unito col finanziamento della Bill & Melinda Gates foundation...
Ciò sia sufficiente, a chi non vuole leggere prove, indizi e intrighi tra scienziati, 007 della CIA, Comunisti cinesi della Gang di Shangai Cina e Democratici americani del vivaio dei Clinton, narrati dal ciclo di inchieste Wuhan-Gates da 1 a 48, ma sintetizzati soprattutto nei reportages n. 4, 8, 9, 26, 31, 39, 40, 41,43, 45, 46, 47 e 48.
4 – IL PROGETTO BRAIN DI BARACK OBAMA
Ringrazio il collega giornalista Maurizio Blondet che mi ha messo sulla pista giusta con uno studio pazzesco della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) l’agenzia del Pentagono, il Dipartimento della Difesa USA, specializzata in progetti militari talmente estremi da apparire fantascientifici come quello che parla del grafene in relazione al cervello.
«La Casa Bianca (amministrazione Obama-Biden – ndr) ha annunciato l’iniziativa BRAIN nell’aprile 2013. Oggi l’iniziativa è supportata da diverse agenzie federali, nonché da dozzine di aziende tecnologiche, istituzioni accademiche, scienziati e altri contributori chiave nel campo delle neuroscienze. DARPA sostiene l’iniziativa BRAIN attraverso una serie di programmi, continuando un’eredità di investimenti DARPA nelle neurotecnologie che risale agli anni ’70. Un articolo nella nostra rivista per il 60° anniversario fornisce una panoramica della recente ricerca dell’agenzia volta ad ampliare le frontiere del settore e consentire nuove e potenti capacità».
Vista la delicatezza e complessità dell’argomento ci limitiamo a fare copia e incolla delle parti salienti del progetto “DARPA and the Brain Initiative”
«Il programma ElectRx mira ad aiutare il corpo umano a guarire se stesso attraverso la neuromodulazione delle funzioni degli organi utilizzando dispositivi ultraminiaturizzati, approssimativamente delle dimensioni di singole fibre nervose, che potrebbero essere erogati tramite iniezione minimamente invasiva».
Tale programma è stato sviluppato in tre temi:
- Inizia il lavoro per supportare l’autoguarigione del corpo e della mente
- ElectRx ha il coraggio di immaginare terapie rivoluzionarie per l’autoguarigione
- Il presidente Obama mette in evidenza il nuovo programma DARPA volto a sviluppare nuove terapie personalizzate per i singoli pazienti
Ma quello che a noi interessa dal titolo “Affidabile tecnologia di interfaccia neurale (RE-NET)” si trova in una delle voci di un’altra ricerca che risulterebbe poi “archiviata” o passata a qualche contractor del Pentagono che lavora in uno dei 25 laboratori biologici della Defense Threat Reduction Agency disseminati soprattutto nei paesi dell’ex Unione Sovietica che sotto l’egida della CIA sviluppano armi batteriologiche?
Ricordiamo, ad esempio, che tra i subappaltatori del Pentagono ci sono varie case farmaceutiche tra cui GlaxoSmithKline, amministrata da una direttrice di Microsoft e partner di Pfizer, e Gilead, finanziata da George Soros e produttrice dell’antivirale Remdesivir, ma soprattutto nota per test biologici letali condotti con i contributi del governo americano nel Richard Lugar Center di Tblisi, in Georgia, inaugurato nel 2011 dal presidente Obama, sponsorizzato nella sua corsa elettorale dal megadonor Bill Gates che finanziò le pericolose ricerche a Wuhan.
«Il programma RE-NET cerca di sviluppare le tecnologie necessarie per estrarre in modo affidabile le informazioni dal sistema nervoso e di farlo alla scala e alla velocità necessarie per controllare macchine complesse, come gli arti protesici ad alte prestazioni» si legge illustrando poi l’articolazione in tre tematiche.
- “Stentrode” mininvasivo mostra il potenziale come interfaccia neurale per il cervello
- I sensori di grafene della larghezza dell’atomo potrebbero fornire informazioni senza precedenti sulla struttura e la funzione del cervello
- Nuove interfacce nervose e muscolari aiutano i guerrieri feriti amputati
5 – I MICROSENSORI DI GRAFENE E IL CERVELLO
«Comprendere la struttura anatomica e la funzione del cervello è un obiettivo di vecchia data nelle neuroscienze e una priorità assoluta dell’iniziativa sul cervello del presidente Obama. Il monitoraggio elettrico e la stimolazione della segnalazione neuronale è una tecnica fondamentale per lo studio della funzione cerebrale, mentre le tecniche ottiche emergenti, che utilizzano fotoni invece di elettroni, stanno aprendo nuove opportunità per visualizzare la struttura della rete neurale ed esplorare le funzioni cerebrali. Le tecniche elettriche e ottiche offrono vantaggi distinti e complementari che, se usati insieme, potrebbero offrire profondi benefici per lo studio del cervello ad alta risoluzione. La combinazione di queste tecnologie è difficile, tuttavia, perché le tecnologie degli elettrodi metallici convenzionali sono troppo spesse (>500 nm) per essere trasparenti alla luce, il che le rende incompatibili con molti approcci ottici».
I lettori abbiano pazienza ma l’argomento è così innovativo da rendere necessaria una pubblicazione pressoché integrale del testo attinto dal link ufficiale dell’agenzia militare del Pentagono.
«Per aiutare a superare queste sfide, DARPA ha creato uno strumento “proof-of-concept” che dimostra contatti molto più piccoli e trasparenti in grado di misurare e stimolare il tessuto neurale utilizzando metodi elettrici e ottici allo stesso tempo. I ricercatori dell’Università del Wisconsin a Madison hanno sviluppato la nuova tecnologia con il supporto del programma Reliable Neural-Interface Technology (RE-NET) della DARPA. È descritto in dettaglio in un articolo su Nature Communications (http://www.nature.com/articles/ncomms6258).
«Questa tecnologia dimostra capacità potenzialmente rivoluzionarie per visualizzare e quantificare l’attività della rete neurale nel cervello» ha affermato Doug Weber, responsabile del programma DARPA, la stessa agenzia che sta sviluppando il microchip sottopelle per individuare il contagio da Covid-19 e che anni fa rifiutò un esperimento batteriologico militare di Fauci perché ritenuto troppo pericoloso.
«La capacità di misurare simultaneamente l’attività elettrica su larga scala e veloce con la visualizzazione diretta e la modulazione dell’anatomia della rete neuronale potrebbe fornire una visione senza precedenti delle relazioni tra struttura e funzione del cervello e, soprattutto, come queste relazioni si evolvono nel tempo o sono perturbate da lesioni o malattia» ha aggiunto lo scienziato.
«Il nuovo dispositivo utilizza il grafene, una forma di carbonio scoperta di recente, su un supporto in plastica flessibile che si adatta alla forma del tessuto. I sensori di grafene sono elettricamente conduttivi ma hanno uno spessore di soli 4 atomi, meno di 1 nanometro e centinaia di volte più sottili dei contatti di corrente. La sua estrema sottigliezza consente a quasi tutta la luce di passare attraverso un’ampia gamma di lunghezze d’onda. Inoltre, il grafene non è tossico per i sistemi biologici, un miglioramento rispetto alla ricerca precedente sui contatti elettrici trasparenti che sono molto più spessi, rigidi, difficili da produrre e dipendono da leghe metalliche potenzialmente tossiche».
6 – CELLULE MODIFICATE GENETICAMENTE REATTIVE ALLA LUCE
«La dimostrazione tecnologica attinge a tre campi di ricerca all’avanguardia: il grafene, che è valso ai ricercatori il Premio Nobel per la Fisica 2010; la microscopia a fluorescenza super risolta, che è valsa ai ricercatori il Premio Nobel per la Chimica 2014; e optogenetica, che comporta la modifica genetica delle cellule per creare specifiche proteine reattive alla luce».
Ciò si collega con un altro progetto fantascientifico diventato realtà nei laboratori Darpa: «DragonflEye è una libellula geneticamente modificata con “neuroni dello sterzo” sensibili alla luce impiantati nel midollo spinale. Gli insetti dotati di uno zaino personalizzato pieno di sensori possono essere controllati, ma è ancora in fase di sviluppo. I lampi di luce vengono utilizzati per far volare o muovere gli insetti».
Ma è stato ormai superato dai Micro Air Vehicle (MAV), dei piccolissimi droni robotici autonomi anche denominati Nano-Bug perché hanno le dimensioni e forme di insetti, al fine di essere utilizzati per lo spionaggio militare senza essere individuati.
Ecco perché le cyber-libellule potrebbero anche essere state utilizzate come “cavie” per successivi eventuali impieghi della “optogenetica” per telecomandare i mammiferi. E magari anche l’uomo…
«RE-NET cerca di sviluppare nuovi strumenti e tecnologie per comprendere e superare i meccanismi di guasto delle interfacce neurali. DARPA è interessata a far progredire le neurotecnologie di prossima generazione per rivelare la relazione tra la struttura e la funzione della rete neurale. RE-NET e i successivi programmi DARPA in questo campo, intendono sfruttare questo nuovo strumento misurando simultaneamente la funzione, il movimento fisico e il comportamento dei neuroni in soggetti che si muovono liberamente».
«Questa tecnologia fornisce la capacità di modulare la funzione neurale, applicando impulsi programmati di elettricità o luce per attivare temporaneamente i neuroni. Pertanto, potrebbe non solo fornire una migliore osservazione della funzionalità nativa ma anche, attraverso un’attenta modulazione dell’attività del circuito, consentire l’esplorazione delle relazioni causali tra i segnali neurali e la funzione cerebrale».
«Storicamente, i ricercatori si sono limitati a studi correlazionali che suggeriscono, ma non dimostrano legami causali tra attività neurale e comportamento» ha detto Weber.
«Ora abbiamo l’opportunità di vedere, misurare e stimolare direttamente i circuiti neurali per esplorare queste relazioni e sviluppare e convalidare modelli di funzione del circuito cerebrale. Questa conoscenza potrebbe aiutare notevolmente il modo in cui comprendiamo e trattiamo le lesioni e le malattie cerebrali».
«RE-NET fa parte di un portafoglio più ampio di programmi all’interno della DARPA che supportano l’iniziativa sul cervello del presidente Obama».
«Questi programmi includono sforzi in corso volti a far progredire la comprensione fondamentale delle dinamiche del cervello per guidare le applicazioni (protesi rivoluzionarie, dispositivo neurale per l’integrazione della memoria con codifica ricostituente, riorganizzazione e plasticità per accelerare il recupero da lesioni, abilitazione della resistenza allo stress), produzione di sistemi di rilevamento per applicazioni e terapie neuroscientifiche (Propriocezione della mano e interfacce tattili, prescrizioni elettriche) e analizzare grandi set di dati (rilevamento e analisi computazionale dei segnali psicologici)».
7 – IN EUROPA STUDI SUI FIOCCHI DI GRAFENE NEL CERVELLO
«Minuscoli ‘fiocchi’ realizzati con il materiale delle meraviglie, il grafene, possono controllare l’attività del cervello interferendo con la trasmissione del segnale dei neuroni eccitatori che attivano altri neuroni» scriveva l’Ansa in un articolo del 13 maggio 2019 confermando le applicazioni sognate da Obama.
Questi nanomateriali, selettivi, sicuri e dall’effetto reversibile, potranno aprire nuovi scenari nella ricerca di terapie contro malattie neurologiche come l’epilessia. A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nano Letters dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, condotto in collaborazione con le università di Trieste, Manchester e Strasburgo nell’ambito dell’iniziativa europea Graphene Flagship.
Questo progetto miliardario varato dalla Commissione Europea rientra nel piano Horizon 2020 ed ha finanziato anche altre ricerche in ambito biomedico tra cui quelle della dottoressa Lucia Gemma Delogu, giovane scienziata sarda del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, divenuta il punto di riferimento mondiale delle applicazioni mediche e farmacologiche del derivato del carbonio all’interno della Graphene Flagship.
E’ stata lei, insieme ad altri colleghi, a pubblicare nell’estate 2020 una ricerca volta a sperimentare l’uso del grafene all’interno dei sieri genici antiCovid, come vedremo nei prossimi paragrafi.
I ricercatori della Sissa guidati da Laura Ballerini lo hanno dimostrato iniettando i fiocchi di grafene (grandi 100-200 milionesimi di millimetro) in una specifica area del cervello, l’ippocampo.
“Grazie a traccianti fluorescenti abbiamo visto che le particelle vanno a insinuarsi in modo selettivo nelle sinapsi dei neuroni eccitatori e lo fanno con un effetto reversibile dopo 72 ore”, spiega Ballerini insieme alla ricercatrice Rossana Rauti.
L’interesse della procedura sta anche nel fatto che i fiocchi son ben tollerati dall’organismo: questo potrebbe dare impulso a nuove ricerche volte a indagarne l’impiego come ‘navicelle’ per il trasporto mirato di farmaci o come strumento per trattare malattie come l’epilessia in cui si registra un eccesso dell’attività dei neuroni eccitatori.
Ma come ha evidenziato lo studio DARPA possono anche essere utilizzati per “prescrizioni elettriche” ovvero “applicando impulsi programmati di elettricità o luce per attivare temporaneamente i neuroni”.
8 – I SIERI GENICI SPERIMENTALI DI BIDEN & GATES
Dopo l’inchiesta WuhanGates 26 e 32 ed infine l’ultima dal titolo “La Triade dei Vaccini – Intrighi Miliardari tra GSK, PFIZER, NOVAVAX con Lobby Sioniste, Gates, Biden & BoJo”, riteniamo superfluo spiegare quali sono gli strettissimi conflitti d’interessi da miliardi di dollari tra il presidente Joe Biden e la multinazionale americana produttrice del siero genico sperimentale (non più sperimentale solo negli Usa dopo la contestata approvazione FDA) Comirnaty, capace di alterare il DNA secondo la ricerca pubblicata dal genetista di Colonia Walter Dorfler.
Per chi ha fretta rammentiamo che il presidente è stato eletto anche grazie ai lauti contributi ricevuti in campagna elettorale dai comitati del Democratic Party dalla Pfizer ma poi si è prontamente sdebitato…
L’amministrazione Biden ha infatti erogato ben 4 miliardi di dollari al piano COVAX per l’immunizzazione nei paesi poveri (gestito da Ong di Bill Gates) vincolati all’acquisto di 500mlioni di dosi di vaccini Comirnaty. Con grande gioia degli investitori Pfizer-Gsk tra cui spiccano i fondi BlackRock ed Elliott gestiti da finanzieri sionisti.
«In un articolo del 2013 si parla della connessione tra Pentagono e Big Pharma per sviluppare la tecnologia mRNA. La notizia del progetto è emersa dopo che la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), il braccio di ricerca del Pentagono, ha assegnato a Pfizer di New York un contratto triennale da 7,7 milioni di dollari» ha scritto ancora il giornalista Maurizio Blondet in un altro articolo sul suo blog (Link a fondo pagina).
I dettagli sono scarsi, ma ciò che la DARPA ha rivelato implica che vuole ridurre i tempi di risposta alle minacce di pandemia o bioterrorismo eliminando molti dei passaggi attualmente necessari per conferire l’immunità.
“Pfizer eseguirà un programma di ricerca e sviluppo progettato per sviluppare una piattaforma tecnologica per identificare e successivamente indurre la produzione di anticorpi protettivi contro un patogeno emergente direttamente in un individuo infetto o esposto”, ha scritto il Dipartimento della Difesa nella sua carrellata di recenti contratti.
Identificare l’antigene e indurre la produzione di anticorpi in vivo eliminerebbe alcune delle fasi che richiedono tempo, attualmente essenziali per lo sviluppo, la produzione e la somministrazione di un vaccino.
Come rivelato da Gospa News, però, grazie alle ricerche del dottor David. E Martin culminate nel “The Fauci/Covid-19 Dossier” un percorso ancora più spregiudicato fu sviluppato dall’altra casa farmaceutica americana: la Moderna di Cambridge (Massachusetts).
Grazie agli aiuti del professor Ralph Baric, che lavorò con la dottoressa Shi Zhengli del Wuhan Institute of Virology, ed agli aiuti del NIAID (Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive) diretto dal dottor Anthony Fauci, Moderna ha registrato un siero genico sperimentale antiCovid addirittura 9 mesi prima della scoperta ufficiale della pandemia: il 28 marzo 2020. E a dicembre ne informò proprio Baric.
Moderna ha ricevuto contributi non solo dalla Bill & Melinda Gates che finanziò i pericolosissimi esperimenti di Wuhan con virus SARS 2003 infettato con Hiv ma anche dal Pentagono USA attraverso l’agenzia DARPA (W911NF-13-1-0417).
9 – IL GRAFENE NEI VACCINI ANTI-COVID
Misteri, sospetti e intrighi con macroscopici conflitti d’interessi tracimano da ogni dove: dalla Cina come dagli Usa sia negli esperimenti pericolosi sul SARS-Cov-2 creato in laboratorio, secondo autorevoli virologi ed esperti d’intelligence militare, che nella successiva produzione dei vaccini contro il Covid-19.
Ma vediamo ora di sintetizzare le ultime tre inchieste “Vaccini & Grafene” realizzate da Gospa News dopo un lungo e voluminoso lavoro di ricerca scientifica.
La presenza di ossido di grafene (GO) nel siero Comirnaty è stata segnalata dal chimico spagnolo Pablo Campra, docente e ricercatore dell’Università di Almeria, che ha analizzato il contenuto di una fiala e, dopo aver incontrato contrarietà dal mondo biologico della stessa accademia, nel novembre 2021 ha pubblicato la versione finale della sua analisi confermando di aver individuato con certezza almeno 8 nanoparticelle di ossido di grafene tra un totale di 28 molto sospette per la forma bidimensionale (2D) di questo allotropo del carbonio.
«L’ossido di grafene funzionalizzato con gruppi amminici (GO-NH2) induce l’attivazione della segnalazione dell’interferone STAT1/IRF1 nei monociti e nei linfociti T, con conseguente produzione di chemioattrattivi dei linfociti T e macrofago 1 (M1) 1/T- helper 1 (Th1) e polarizzazione della risposta immunitaria, con tossicità trascurabile»
Ha scritto la dottoressa Delogu con altri scienziati (tra cui l’accanita veterinaria PRO VAX Ilaria Capua) in un’altra ricerca pubblicata nel 2020, pochi mesi prima che il siero genico sperimentale fosse messo in commercio.
«Potrebbero anche essere esplorati strumenti di nanotecnologia per inattivare SARS-CoV-2 nei pazienti. In questo caso, i nanomateriali potrebbero essere utilizzati per fornire farmaci al sistema polmonare per inibire l’interazione tra i recettori dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) e la proteina S virale. Inoltre, il concetto di “nanoimmunità in base alla progettazione” può aiutarci a progettare materiali per la modulazione immunitaria, stimolando o sopprimendo la risposta immunitaria, che troverebbero applicazioni nel contesto dello sviluppo di vaccini per SARS-CoV-2 o nel contrastare la tempesta di citochine, rispettivamente» hanno aggiunto nella ricerca Delogu e gli altri.
Questi studi sono stati sviluppati anche grazie all’esperienza maturata dalla dottoressa Delogu nel progetto GRAPHENE FLAGSHIP finanziato dalla Commissione Europea che il 12 settembre 2019 a Bruxelles, pochi mesi prima della pandemia da Covid-19, renne un summit per l’immunizzazione globale in cui campeggiava come simbolo una gigantesca molecola di Coronavirus ed a cui presero parte 4 ONG di Gates insieme alla manager dei vaccini Comirnaty.
L’attuale presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha acquistato 4,2 miliardi di dosi di sieri antiCovid (la metà solo di Pfizer) pari a circa 10 dosi per ogni cittadino UE.
Se fosse confermato al 100 % la presenza di grafene, che oggi riteniamo certa al 99 %, il complotto del Nuovo Ordine Mondiale all’ombra di Democratici Italia-Usa (il primo esperimento SARS a Wuhan fu finanziato dalla Commissione Europea presieduta da Romano Prodi futuro premier PD) con Comunisti cinesi della Gang di Shangai (che fa riferimento all’ex presidente della Cina Jianig Zemin) sarebbe chiaro.
Il SARS-Cov-2 creato da Fauci e Gates in una pandemia pianificata da decenni, come sostenuto dall’avvocato Robert F. Jennedy jr e dimostrato dal medico David E. Martin e dalle inchieste WuhanGates di Gospa News sintetizzate fino alla n. 27 nell’omonimo libro, ha reso indispensabili ed obbligatori in alcune nazioni come USA e Italia i sieri genici sperimentali promossi da Biden per veicolare le nanoparticelle con grafene e attuare un controllo neurocerebrale della popolazione come progettato dagli esperimenti DARPA voluti da Obama.
Non è fantascienza ma una tragica realtà della dittatura sanitaria-militare proettata verso l’utopia eugenetica dell’incombente e dilagante Transumanesimo: ampiamente documentata proprio in questo articolo.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
ANSA – FIOCCHI DI GRAFENE CONTROLLANO L’ATTIVITA’ DEL CERVELLO
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