RIFIUTANO VACCINI: ANZIANE MONACHE DA DEPORTARE! Per Punirle si Chiude Monastero. Nella Perugia del Presidente CEI Bassetti: PRO-VAX ma Contagiato
Nell’immagine di copertina la porta della chiesa del monastero di Santa Caterina e l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Quel cinto murario medievale che volge a mezzogiorno seguendo il corso improvvidamente intitolato al guerrigliero massone dei due mondi, ardimentoso nel duplice attentare all’integrità della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ostenta al guardo del passante perugino ciò che resta del massonico oltraggio che al secolare monastero sottrasse nel tempo varie edificazioni.
E di antico mattone in mattone conduce fino all’archetto a tutto sesto del sobrio timpano sotto il quale s’erge scolpita la dedica a Santa Caterina.
«Quest’accoglienza non s’ha da fare!» tuonò segretamente l’eco di fratellanze losche sul destino di sorella Placida che dal lontano Brasile fino al Convento delle Monache dell’Ordine Benedettino femminile stava per giungere in Italia. Ma non è più giunta…
Superbi chierici magri di coraggio, fede, speranza e carità, chinando capo, ginocchia e dignità, si fecero seguaci del manzoniano don Abbondio ben scaltro nell’obiettare ai Cristiani audaci “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. Sentenza con cui seppellì così, in un solo malsano alito, duemila anni di martiri e santi nel nome di Gesù Cristo Morto e Risorto.
A breve il Salvatore potrebbe non risorgere più nell’antica chiesa (storia in calce) del Monastero di Santa Caterina di Perugia (al civico 179 del corso Giuseppe Garibaldi) perché l’incedere burocratico delle occulte potestà massoniche avrebbe già emesso il suo verdetto di colpevolezza contro 5 monache consacrate alla regola di San Benedetto da Norcia: avito patrono d’Europa già crepatosi nel cuore della sua stessa Basilica (terremoto 30 ottobre 2016) dopo che il progressismo cattolico s’alleò con quello delle logge per far trionfare le anti-bibliche unioni contro-natura.
E ora quale sarebbe giammai l’infausta colpa delle sorelle spose di Cristo?
Credere oltre misura alla grazia di Dio che protegge da ogni veleno come insegna il Vangelo secondo Marco e testimoniò proprio il frate Benedetto frantumando la coppa avvelenata da confratelli traditori nel solo gesto di una benedizione.
Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (Marco 16,15-18).
Anche nell’Italia religiosa del 2022 diventa “pecca imperdonabile” credere che l’umana natura vocata al Cristianesimo, e pertanto genuflessa alla volontà dell’Eterno sul destino di vita e di morte, per sopravvivere non ha bisogno di sieri genici sperimentali a base di RNA messaggero, che possono alterare il DNA secondo un genetista di Colonia.
Diventa invece arduo sopravvivere quando sulla pandemia lucrano le lobby sioniste e massoniche delle Big Pharma con la complicità di ex manager della Goldman Sachs (come il premier Mario Draghi) che su una multinazionale farmaceutica (Pfizer) investì miliardi di dollari in tempi molto sospetti: quando solo le previsioni di Bill Gates e di un’ex vice direttrice dell Central Intelligence Agency annunciavano l’incubo coronavirus da curare con… il nuovo Ordine Mondiale!
LA MADRE SUPERIORA: “NON POSSO PRENDERLE PER IL COLLO”
«Da ridere, le monache non hanno voluto fare il vaccino. La colpa è mia, non potevo e non posso prenderle per il collo» avrebbe confidato la madre superiora Caterina, omonima della santa cui è intitolato il convento, a un’amica monaca di altro ordine che a sua volta ne ha reso partecipe, lo scorso 11 marzo, una donna perugina di pronta fede e risposta. Tanto da segnalare il tutto al giornalista che ha verificato la fondatezza del caso.
CORONAVIRUS – 10. IL COMPLOTTO IN 100 RIGHE: DALLE BIO-ARMI CIA AL NUOVO ORDINE MONDIALE
Ecco dunque il dramma che sta per esplodere in quel di Perugia, capoluogo umbro di antica tradizione rossa, comunista ed atea, ove l’antico monastero da anni fa gola all’Università e ad altre istituzioni laiche.
Poche sono le certezze sulla vicenda perché, per ora, le monache restano rinchiuse in un silenzio più blindato della loro obbedienza alla clausura.
Si sa, con certezza, di una visita apostolica che in gergo ecclesiastico ha la stessa portata di un blitz della Guardia di Finanza da un commerciante o di un’ormai assai frequente irruzione dei Carabinieri del NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) nello studio medico di un devoto ad Ippocrate con l’ostinata virtù di certificare, secondo scienza e coscienza, l’esenzione al vaccino contro il Covid nonostante le plurime imposizioni politiche della dittatura sanitaria.
I cacciatori di guai, si sa, qualche bottino devono pur sempre portarlo a casa… E proprio a Perugia la magistratura ha lanciato una “crociata antiNO-VAX” dopo la morte anomala del biologo Franco Trinca indagando per omicidio colposo il medico che gli fece l’esenzione…
Va inoltre rammentato che Il Vaticano è giunto all’estrema ratio PRO VAX di essere uno dei primi Stati al mondo ad imporre l’obbligo di vaccinazione a lavoratori del suo territorio con il consenso esplicito di Papa Francesco I.
Anche se domani qualche esperto di diritto canonico dovesse ovviamente addurre altre motivazioni all’ispezione straordinaria, stante l’autonomia gestionale dell’istituzione religiosa, il nesso di causalità e di cronologia con le mancate vaccinazioni appare non solo evidente ma persino strepitante.
Assume un certo rilievo il fatto che la chiusura di un monastero sia a rischio, con l’incombente deportazione di due monache sessantenni ed altre tre pensionate ottantenni, perché confidando nella protezione del loro San Benedetto temono più i sieri biotecnologici di costruzione umana della “sorella morte”, ormai raramente dispensata dal SARS-2 che anche il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco reputa costruito in un maledetto laboratorio batteriologico.
Inoltre, le anziane consacrate al motto “Ora et Labora”, seppur nelle loro riservate “celle” lontane dal frastuono mediatico mondano, sanno benissimo che nemmeno le dosi ad oltranza servono a limitare la diffusione del virus.
IL CONTAGIO DEL CARDINALE PRO-VAX
Per un paradosso di nemesi aulente, proprio di ciò è infausto testimone vivente l’Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
La CEI, dopo la massonica chiusura delle Chiese imposta nella Pasqua del 2020 dallo stesso governo che liberò gli sbandieratori rossi pochi giorni dopo per la Festa del 25 aprile, ha marcato con veemenza la linea della vaccinazione senza se e senza ma.
«Si usino tutti i mezzi per conservare la nostra salute, per prevenire e al momento attuale il vaccino è la più grande garanzia che abbiamo». Tuonò il cardinale! Forse fomentato in cuore dall’omonimia (ma non parentela, va precisato) col primario ospedaliero genovese Matteo Bassetti che coordina le strategie nazionali sull’emergenza nell’AGENAS nonostante sia noto per i contributi ricevuti dalle Big Pharma produttrici dei vaccini.
Il presidente CEI fece quelle dichiarazioni pubbliche a margine dell’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), in svolgimento a Roma dal 25 settembre 2021.
Certamente sgradito fu per lui il dono che Gesù Bambino gli portò il 25 dicembre 2021 facendogli sperimentare per la seconda volta la fugace ed innocua esperienza del Covid-19 nonostante la triplice inoculazione di sieri genici, ancora oggi sperimentali, a causa di quelle nanopatricelle misteriose e pericolose (lo afferma la stessa Pfizer produttrice del Comirnaty) e di migliaia e migliaia di reazioni avverse gravi anche permanenti, come testimoniano i vaccinati danneggiati del Comitato Ascoltami.
Viste le suggestive coincidenze, umilmente suggeriamo al porporato di rammentarsi non solo dell’autorità demiurgica PRO VAX come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha pensato bene di non rispondere all’appello delle vittime di effetti indesiderati seri abbandonate dalla sanità italiana, e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che è giunto ad imporre l’obbligo vaccinale per gli over 50 con «una misura arrogante, discriminatoria e ricattatoria nei riguardi di coloro che la pensano in modo differente dal Governo», ha rimarcato la deputata Veronica Giannone di Forza Italia.
Sua Eminenza si ricordi anche della potenza taumaturgica di Gesù Cristo testimoniata proprio da San Benedetto. E intervenga per sovvertire il destino di 5 monache che, esercitando il loro libero arbitrio, hanno scelto di rifiutare un vaccino incerto per un’invece certa Grazia di Dio.
Tale diritto alla scelta fu ribadito ufficialmente anche da monsignor Timothy Broglio, Arcivescovo cattolico addetto ai Servizi spirituali dell’Esercito americano: «Nessuno dovrebbe essere vaccinato contro la sua volontà».
Bessuna monaca, a 80 anni, dovrebbe essere deportata dalla sua cella per essersi rifiutata di farlo, aggiungo io.
Non vorremmo che venerdì 15 aprile, ricorrenza prossima della Passione e Morte di Gesù, giungessero dall’alto dei Cieli segnali ancor più energici per il cardinale e la comunità ecclesiastica silente dinnanzi a questa drammatica…VERGOGNA!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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BREVE STORIA DEL MONASTERO DI SANTA CATERINA
Il monastero di Santa Caterina è un edificio religioso italiano ubicato a Perugia in corso Garibaldi 179. Il sito fu già dal XIII secolo sede delle Clarisse. Il complesso monastico fu progettato da Galeazzo Alessi nel XVI sec. su commissione del monastero di S. Giuliana, fu intitolato inizialmente a San Bernardo. Prese il nome attuale nel 1649 a seguito del trasferimento delle monache benedettine di S. Caterina Vecchia.
Il monastero addossato internamente alle mura medievali un tempo si estendeva per un lungo tratto del borgo, includendo vari edifici che attualmente sono residenze private. Nel XVIII secolo, come testimonia Baldassarre Orsini (1784) era al massimo del suo splendore, come testimoniano le opere di questo periodo tuttora custodite nella chiesa, quali: la volta affrescata da Mattia Batini del 1718, le tele di Benedetto Bandiera e Mattia Batini (XVIII secolo) e Il ciborio marmoreo a forma di tempietto ionico del XVII secolo.
A seguito delle demanializzazioni post unitarie, una parte del monastero divenne sede della fabbrica di fiammiferi “Saffa” sorta nei primi del Novecento, oggi sede degli uffici della Soprintendenza ai Beni Architettonici.
Prego perché il Signore chieda presto conto a tutti i responsabili di questo abominevole oltraggio. C’è un detto popolare che dice che il buon “Dio non paga solo di sabato”! Che Dio benedica le sorelle del monastero di Santa Caterina oltre ogni loro aspettativa! Auspico che i fedeli protestino con forza contro questo sopruso inqualificabile.
Grazie per il suo puntuale e perentorio commento