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SORPASSO VIETATO SULLE STRISCE: UCCISO NEONATO IN PASSEGGINO. Omicidio Stradale per il Marocchino

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Un bimbo di pochi mesi è morto oggi, lunedì 28 marzo, in seguito a un investimento sulle strisce pedonali, avvenuto all’altezza di una rotatoria lungo via Plebiscito a Padova. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 15:30 la madre stava attraversando la strada, quando un’automobile non l’ha vista e ha centrato la carrozzina con il piccolo, trascinandolo per diversi metri davanti al supermercato Aldi.

La vettura era condotta da un cittadino marocchino, di 46 anni. Non stava viaggiando ad alta velocità ma aveva superato un’altra vettura che aveva lasciato passare la mamma con la carrozzina, e l’ha travolta. La donna è una cittadina di origine straniera, di 34 anni, residente poco lontano. Stava andando a prendere un altro suo figlio alla scuola materna.

Sul posto i sanitari del 118 hanno tentato la rianimazione, quindi hanno portato il bambino in ospedale, ma i medici non sono stati in grado di salvarlo. Ricoverato in gravi condizioni al pronto soccorso pediatrico di  Padova, il piccolo è morto dopo un paio d’ore. La mamma è sotto choc, ricoverata in ospedale non ha riportato ferite gravi. Sulla dinamica sta indagando la Polizia locale. La notizia è stata data con pacato risalto da RAI News.

Il network della TV nazionale probabilmente si è lasciato commuovere dall’incauto gesto dello sfortunato straniero che, in quanto tale, probabilmente non conosce bene le regole del Codice della Strada e non sa con precisione che in prossimità delle strisce pedonali è assolutamente vietato il sorpasso di un altro autoveicolo. 

Il conducente marocchino non ha riportato ferite ma verrà denunciato a piede libero per omicidio stradale. Al momento la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria. Ci chiediamo quale titolo avrebbero fatto i media se lo sventurato automobilista fosse stato italiano… 

BUS DI SCOLARI IN FIAMME PER LA JIHAD DELLA SINISTRA

In forza dell’articolo 589 bis che ha istituito il reato di Omicidio Stradale a partire dal 2016, tale violazione è passibile di arresto (ma facoltativo) e comporta pene severissime.

«Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni. Chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi rispettivamente degli articoli 186, comma 2, lettera c), e 187 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni» recita il nuovo Codice che contempla tale aggravante anche per il comma 3.

«La pena di cui al comma precedente si applica altresì: 3) al conducente di un veicolo a motore che, a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua, cagioni per colpa la morte di una persona».

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