“NUOVI LUTERANI” CONTRO IL PAPA. Contestato per l’Assenza del Crocifisso a Malta coi Migranti… Ma l’aveva al Collo!
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ci avviciniamo alla Settimana Santa ed al Cavario di Gesù e alcuni sedicenti cristiani, di cui per pietà omettiamo i nomi, hanno preso spunto dal delicato e complesso viaggio apostolico di Papa Francesco I a Malta (2-3 aprile 2022) e dal suo incontro con i migranti per accusarlo di “cancel culture”, un fenomeno certamente diffuso in Vaticano tra purtroppo numerosi porporati e nella Chiesa Apostolica Romana inquinata dai demoni del catto-comunismo e del deismo massonico.
La filippica di stampo “luterano” rimbalzata su vari siti di presunta cristianità, più avvezzi a scagliare la pietra d’istinto piuttosto che farla cadere per meditare sui loro stessi peccati come insegna la recente lettura della parabola dell’adultera onde rimembrare che la Superbia spirituale è la peggiore offesa a Dio, è stata ingenerata dalla mancata esposizione del crocifisso in un incontro laico con i “migranti perlopiù musulmani” (informazione tutta da verificare visto che in maggioranza giungono dalla Nigeria molto cattolica) sebbene Jorge Mario Bergoglio… lo avesse al Collo! Come si vede chiaramente nell’immagine di copertina e nell’ingrandimento sopra.
Chi legge con attenzione Gospa News sa benissimo che non siamo mai stati teneri con il Pontefice quando ha assunto posizioni ambigue o estremiste su questione di enorme rilevanza sociale e teologica.
Lodare le suore che partecipano giulive come oche ai Gay Pride, promuovere senza riserva i sieri genici sperimentali delle Big Pharma finanziate dagli stessi azionisti della Lobby delle Armi non sono due errori di “politica” pastorale, sono due aberrazioni fideistiche.
Infatti nel primo caso esaltano l’ostentazione della libertà di peccare contro gli insegnamenti biblici, per i quali l’omosessualità è abominio, e contro il magistero della Chiesa dopo l’ultimo pronunciamento della Congregazione della Dottrina della Fede che ha vietato ai consacrati di benedire le unioni gay.
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Nel secondo caso pongono la Scienza, preziosissimo dono quando giunge dallo Spirito Santo e non dal vano Scientismo massonico di deriva Illuminista, al posto della Fede, della Speranza e della Carità, le tre virtù teologali, che obbligano un vero credente a confidare in Dio, nella Divina Provvidenza, nella Grazia di Dio e anche l’acqua santa prodigiosa, per affrontare “i mali” quotidiani del nostro peregrinare terreno: Rinunciando a confidare troppo nell’uomo e nei suoi trucchi, che “a volte funzionano ma si autodistruggono sempre” direbbe il poeta cristiano-maronita Gibran, per credere invece nella potenza salvifica di Gesù Cristo.
IL CARISMA DELLA GUARIGIONE
I Pastori, più Evangelici Pentecostali che Cattolici e Ortodossi, che credono nel carisma della liberazione dal demonio e della guarigione psico-fisica sanano anime, cuori, menti e corpi con la stessa soprannaturale semplicità dei primi Apostoli e dei tanti Santi che, come San Pio da Pietrelcina, per essere ufficialmente canonizzati hanno dovuto superare un processo ecclesiastico di verifica delle loro azioni miracolose tanto in vita quando dopo la loro morte.
I prodigi dell’acqua santa di Lourdes sono passati al vaglio di un Comitato Scientifico talmente rigoroso da averne riconosciuti ufficialmente solo 70 su decine di migliaia segnalati in 164 anni, dal quell’11 febbraio 1958 giorno dell’apparizione della Signora vestita di Bianco alla pastorella Bernadette Soubirous.
Di recente hanno ricevuto il riconoscimento anche da parte di uno dei massimi scienziati agnostici contemporanei: il biologo Luc Montagnier, vincitore del premio Nobel per la Medicina nel 2008, tanto energico nel denunciare in modo circostanziato la maligna costruzione in laboratorio del SARS-Cov-2 della pandemia, quando ispirato nell’accettare i misteri che “la scienza non può comprendere”.
LA PERFIDA RIFORMA DEI NUOVI LUTERANI DI FACEBOOK
Se tutti i sedicenti cattolici avessero la medesima fede nel misticismo Cristiano e la stessa umiltà nell’accoglierlo in silenzio, oggi non ci troveremmo a scrivere in difesa di un Papa che è diventato bersaglio del nuovo luteranesimo che, a differenza della devastante eresia promulgata da Martin Lutero da cui nacque la deriva acefala delle chiese protestanti nordiche, è meno invasivo e deviante, poiché non si fonda su alcun precetto teologico o teosofico, ma è dilagante e perfida perché a portata del gossip di qualsiasi presunto credente, anche se è completamente ignorante sulla materia biblica, escatologica e soteriologica quanto sugli ammonimenti di Gesù: non giudicare se non vuoi essere giudicato, non condannare se non vuoi essere condannato.
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D’altro canto non può essere mossa un’accusa a Francesco I perché, con l’umiltà del suo omonimo santo che si recò a trovare un sultano islamico per convertirlo, ha fatto gesti persino imbarazzanti pur di dimostrare la sua disponibilità al dialogo con la Chiesa Luterana, angariata dalla contraddizione dell’accettazione dei matrimoni gay, nell’ottica di quell’ecumenismo Cristiano che è il primo passo per una rinascita spirituale dell’Europa. Ma soprattutto nella consapevolezza che le radici sacrosante del primato petrino della Chiesa Cattolica Apostolica Romana ed il suo messaggio di libertà ed amore alla fine prevarranno, come già dimostrato con la condanna della jihad islamica ottenuta dal Grande Imam dei Musulmani Sunniti e come ben profetizzato nel Vangelo.
Gesù «Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo» (Vangelo secondo Matteo 16, 15-20).
LA VITTORIA DI PAPA FRANCESCO: ESECRABILI JIHAD E TERRORISMO
L’eretica “riforma” cristiano del Terzo Millennio è iniziata con l’affissione di 95mila tesi-post su Facebook da sedicenti teologici-illuminati o superbi-devoti che non hanno nemmeno sostenuto, come chi scrive, tre esami di Teologia obbligatori all’Università Cattolica del Sacro Cuore o 10 pellegrinaggi volontari a Medjugorie, dopo i quali si resta “aspiranti cristiani”, come soglio definirmi, ma dove si impara a pregare SOPRATTUTTO per il Pastore barcollante durante le seduzioni dei demoni che gli serpeggiano intorno.
«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» disse persino Gesù esitante nell’Orto degli Ulivi dinnanzi all’incubo della sua imminente passione (Vangelo di Luca, 22,42). «Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» ricordano il Vangelo di Matteo (27,46) e Marco (15,34).
La propaganda delle fake-news antiPapali, rilanciate sui social grazie agli articoli mediatici del mainstream massonico che volutamente storpiano e decontestualizzano molte frasi di Jorge Mario Bergoglio fin dalla sua acclamazione a Vescovo di Roma, è però cominciata grazie ad alcuni “infiltrati” nell’Ufficio Stampa Vaticana, poi scappati come mercanti dal tempio con l’arrivo dell’autentico giornalista cristiano Andrea Tornielli, dal 18 dicembre 2018 direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede.
E prosegue incessante poiché seminare zizzania tra i Cristiani è tra le priorità del tycoon di Meta, Mark Zuckerberg, almeno quanto lo è stato il finanziamento dei centri elettorali americani per sabotare le elezioni presidenziali contro Donald Trump e modificare la policy di FB al fine di consentire l’odio razziale contro la Russia, primariamente colpevole proprio per essere diventata la più grande nazione cristiana del mondo.
LA POSIZIONE DEL PAPA SUI VACCINI
Certamente la campagna PRO-VAX del Vaticano, che ha imposto l’obbligo si inoculazione ai suoi residenti e lavoratori, ha versato benzina sul fuoco della polemica.
Ma in considerazione dell’esiguo numero di coloro che in Italia e In Europa hanno rifiutato i “sacri” sieri diabolici, perché capaci di alterare il DNA umano e ammazzare in pochi giorni anche e soprattutto adolescenti nel fiore degli anni, viene da domandarsi se il Pontefice non sia stato davvero ispirato dallo Spirito Santo nell’aderire servilmente all’inganno criminale ordito da Bill Gates con la complicità di Tedros Adhanom Gebreyesus, direttore generale OMS, e gli altri potenti del Nuovo Ordine Mondiale che conosciamo benissimo: Anthony Fauci, Joseph Biden, Klaus Schwab, George Soros, Sergio Mattarella, Boris Johnson, Jens Stoltenberg, Ursula von der Leyen, Mario Draghi, Vittorio Colao, Roberto Speranza, Giorgio Palù, Matteo Bassetti.
Cliccate sul nome di ciascuno e scoprirete l’ormai incontestabile potere socio-economico della Triade dei Vaccini ed il ruolo specifico nell’impostura di una pandemia causata da un virus SARS-Cov-2 che, essendo stato creato artificialmente in laboratorio con il potenziamento della carica virale, può essere diffuso nel genotipo poco letale, per promuovere l’esperimento globale della vaccinazione finalizzata ad una società eugenetica e tecnocratica in cui certamente ha qualche ruolo anche il grafene, sperimentato nelle nanoparticelle lipidiche a scopi vaccinali, per il controllo neuro-cerebrale degli esseri umani (sono esperimenti del Pentagono lanciati dall’amministrazione americana Obama-Biden), o in quello altamente letale nella sua versione di arma batteriologica con cui si può eliminare qualsiasi avversario scomodo senza destare sospetti.
Chi non si è vaccinato viene così ucciso da un Covid-19 straordinariamente aggressivo come il compianto amico biologo Franco Trinca. Chi si è vaccinato è deceduto per complicazioni patologiche misteriose, come l’ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, non correlate al maledetto siero che veicola la tossica proteina Spike con il suo bagaglio venefico ben descritto da Lawrence Sellin, colonnello americano in pensione che lavorava a Fort Detrick, il più importante centro batteriologico degli Usa e del mondo occidentale.
Torniamo a Bergoglio. Il suo compito non è quello di di essere esempio di divina santità. C’è già stato Gesù Cristo che nella parabola in cui il riccone Lazzaro gettato all’inferno per la sua avarizia chiede di informare i suoi figli sulla condanna eterna narra la perentoria risposta del patriarca Abramo: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita” (Vangelo di Luca, 16,31).
LA PROTEZIONE DELLA CHIESA
Il suo compito è di proteggere la Chiesa, il Popolo di Dio non dalla scelta che ogni cristiano deve compiere nella sua coscienza in ginocchio davanti al Crocifisso, ma dall’aggressione che le forze del maligno ormai giunte all’ostentazione del loro potere terreno avrebbero potuto causare creando una crepa scismatica in Vaticano, nel Clero e tra i fedeli come sta effettivamente facendo la guerra in Ucraina.
Ecco perché nutro la certezza che Papa Francesco non è il “papa nero” delle profezie apocalittiche (peraltro non menzionato in quelle bibliche ma solo in quelle di dubbia autenticità attribuite all’arcivescovo Malachia), bensì un cardinale proiettato a rappresentare le urgenze di quei popoli disperati che gli occidentali ricordano solo se le tv ce li rammentano con insistenza: ecco perché l’emotività occidentale piange, urla e soprattutto impreca contro la guerra in Ucraina mentre ignora che nello Yemen come in Siria i neonati continuano a crepare di fame per colpa degli stessi governi dei paesi NATO che hanno provocato la reazione del presidente russo Vladimir Putin finalizzata a interrompere il genocidio del Donbass.
Ma soprattutto Bergoglio è un vescovo come tanti, scelto dal Conclave come Papa forse proprio perché più ingenuo di altri. Egli vede infatti nel prossimo il volto di Cristo e non pare molto dotato di quel discernimento spirituale, dono della Sapienza dello Spirito Santo, necessario a difendersi dalla narrativa imperante tra i consiglieri fraudolenti del Vaticano che, secoli orsono, giunsero persino a mettere al bando per 24 anni (1773-1797) i Gesuiti proprio perché, da ferventi missionari, ostacolavano la tratta degli schiavi dei colonialisti iberici proto-massonici.
Ciò contribuì alla diffamazione storica della nobilissima Compagnia di Gesù istituita dal santissimo Ignazio da Loyola ed ha acuito le ignoranti denigrazioni contro Francesco, primo pontefice proveniente da questo ordine.
Forse i nuovi luterani facebookeggianti del Terzo Millennio desiderano avere un pastore pronto alla Guerra Santa armata contro il Nuovo Ordine Mondiale – come gli Zeloti e i Farisei immaginavano il Messia disconoscendo per questo il pacifico Gesù – per poter incanalare la loro ira, vizio capitale, riversando in una fallimentare crociata la loro incertezza dinnanzi all’umile comandamento di amare i propri nemici?
Ecco perché Francesco I non va messo in croce per non aver esposto un crocifisso durante l’incontro pastorale ma NON LITURGICO con i migranti di Malta. Questa scelta è stata doviziosamente spiegata dall’architetto Carlo Schembri che ha curato il palco del momento pubblico ed ha ritenuto eccessiva l’esposizione del crocifisso in un momento sociale laico di fratellanza universale con molti migranti musulmani. Lo stesso direttore artistico ha però curato anche quello della Santa Messa a Floriana, dove un gigantesco crocifisso si stagliava davanti all’Istituto Cattolico sullo sfondo.
“Ma se ci fosse stato Benedetto XVI questo progetto artistico non sarebbe stato approvato…” mormorerà qualche fedele: ultra-bigotto quando si parla del Papa ma molto meno quando si tratta di rinunciare a un mese d’affitto dell’inquilino in difficoltà o di smettere di fumare, abbuffarsi, fornicare e dire il falso per i propri vantaggi sociali.
Schembri è stato anche il direttore artistico della visita di Papa Benedetto 11 anni fa!
Ma l’intera polemica è davvero vana.E’ vero: l’allestitore non ha esposto il simbolo del Cristianesimo ma Papa Francesco ce l’aveva al collo, sul petto, in grande evidenza.
GIOVANNI PAOLO II: L’ULTIMA GRAZIA AL PAPA DEL ROSARIO LUMINOSO
Se proprio si vuole fare qualche appunto ci tocca notare che il sacerdote, il vescovo ed il frate al suo fianco non ce l’avevano ostentato sopra i loro abiti in egual modo. Proprio come molti di noi, pavidi cristiani, quando ci rechiamo al lavoro accanto a laici, massoni o atei incalliti e dileggianti.
E’ questa la vera ed unica spiegazione della continua deriva della Chiesa Cattolica, corpo mistico di cui ogni fedele è fragile ma responsabile fibra. Pulsante, o meno, di spiritualità e preghiera come fu San Giovanni Paolo II. Ecco le uniche sacre egide efficaci contro l’Armata delle Tenebre di Gates & co…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GLI ALLESTIMENTI DELLA VISITA DEL PAPA A MALTA