DISNEY & RAI: LE PORTE DELL’INFERNO PEDOFILO. Sui Bambini Bombardamento Sessuale LGBT in Cartoon e Film. Arresti a Disneyland
In copertina il bacio gay tratto dal cartoon Disney famiglia Proud
di Carlo Domenico Cristofori
C’è una guerra che oggi fa poco rumore ma tantissime vittime. Proprio come quella nel Donbass dove l’Ucraina ha per 8 anni legittimato i massacri dei neonazisti del Battaglione Azov prima dell’intervento militare della Russia.
E’ lo scontro tra la Lobby LGBTQ, che vuole imporre l’iper-sessualizzazione ai bambini inducendoli a sondare precocemente i piaceri della lussuria col disorientamento della cultura gender, e le organizzazioni tradizionali, perlopiù di fede cristiana cattolica, che cercano di proteggere l‘innocenza e la purezza dell’infanzia dall’aggressione psicologica violenta di un’orda di assatanati gay e transgender bramosi di imporre la loro voluttà pansessuale al mondo.
https://www.gospanews.net/en/2022/11/24/duma-passes-law-prohibiting-lgbt-propaganda-in-russia/
Il riferimento iniziale all’Ucraina non è ozioso. Perché gli stessi registi del golpe del 2014 da cui è cominciata la guerra civile divenuta ora internazionale sono i promotori della propaganda per il condizionamento dell’infanzia al diabolico credo del sesso fluido, in cui ogni giorno un bambino dovrebbe decidere che maschera indossare come in un eterno carnevale ben rappresentato dai Gay Pride.
Basti pensare che Kiev Pride 2019 è stato finanziato da USAID, agenzia governativa americana usata sovente dal controspionaggio CIA per finanziare i regime-change come quello avvenuto nella capitale ucraina nel 2014.
La regia del Nuovo Ordine Mondiale è finalizzata a distruggere ogni certezza individuale storicizzata al fine di rendere gli esseri umani manipolabili fin dalla tenera età con il bombardamento di tentazioni istintuali ed emotive derivanti dalla deviante evoluzione del relativismo massonico.
Tutto ciò è finalizzato da una parte alla distruzione del Cristianesimo, fondato sul concetto di famiglia e comunità ancorate a valori umani e spirituali ispirati dall’Unico Vero Dio di Abramo e Gesù Cristo Risorto che rappresenta perciò un potente baluardo contro ogni degenerazione morale, e dall’altra all’imposizione di una dittatura morale che si aggiunga a quella sanitaria e militare già instaurate parzialmente con quella sanitaria e militare della pandemia da SARS-Cov-2 creato in laboratorio e da conflitto provocato in Ucraina.
Lo scopo è quello di sostituire i dogmi di una Religione Rivelata, in cui si preserva da millenni con sempre maggiore attenzione la dignità biogenetica umana, con le dottrine sociali di un progetto di transumanesimo etico e scientifico che sarà dominato solo da Mammona: ovvero la ricchezza proiettata a garantire ogni appagamento voluttuoso, eugenetico ed erotico, e consentire, ad esempio, a due gay maschi di avere un figlio attraverso la pratica dell’utero in affitto per saziare la loro bramosia di amore filiale e chissà quale altro, nel segreto del lettone condiviso da bimbo e due papà…
Perché questi passaggi possano avvenire bisogna prima sdoganare ogni orientamento sessuale attraverso il consolidamento della prepotenza della Lobby LGBTQ a cui ogni giorno si aggiunge una lettera per una nuova inclinazione istintuale.
DISNEY E RAI PRO BIMBI-GAY: LE PORTE DELL’INFERNO PEDOFILO
Ma il vero fine fu già annunciato da uno dei pionieri mondiali della cultura gay e transgender: l’italiano Mario Mieli a cui si ispirano, come un nuovo messia, varie organizzazioni finanziate persino dalla Repubblica Italiana presieduta da Sergio Mattarella, spettatore compiaciuto del trionfo del Nuovo Ordine Mondiale di cui è si è fatto di recente palese ambasciatore.
«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro» scrisse Mieli nel libro Elementi di critica omosessuale (pubblicato nel 1977 e poi ristampato da Feltrinelli), iniziando così la difesa della pedofilia.
Ecco perché la propaganda della cultura gender e transgender, che nel Regno Unito sta già diventando oggetto di aspri contenzioni bioetici e legali tra bambini pentiti di aver fatto ricorso a terapie ormonali compromettendo la loro sessualità naturale, è di fatto l’anticamera della pedofilia che nel 2021 ha causato 4mila strupri solo tra bambini neonati (statistiche dell’associazione Meter).
Ecco perché chi la predica ai minori in modo scriteriato e sguaiato come stanno facendo Disney e RAI, per citare un esempio mondiale e uno nazionale, sta di fatto spalancando le porte dell’inferno pedofilo.
Il pericolo è stato ben evidenziato dal Patriarca della Chiesa Ortodossa di Mosca, Kirill, con un anatema apocalittico: «Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà li»
«Gli sforzi pedagogici di sinistra per introdurre l’ideologia di genere in classe sono nel complesso sfuggiti all’attenzione dei genitori, che solo ora stanno diventando consapevoli del suo impatto sui bambini. Alcuni la chiamano “cattura ideologica”, altri la chiamano “grooming”» ha scritto l’opinionista Ian Miles Cheong sul network conservatore Russia Today.
Grooming è un termine inglese che significa “adescamento” ma è entrato ormai nel gergo della polizia internazionale per indicare “l’azione di un pedofilo di preparare un bambino a un incontro, soprattutto tramite una chat room su Internet, con l’intenzione di commettere un reato sessuale».
«I bambini vengono esposti a spettacoli di trascinamento, parate del Pride organizzate dai consigli scolastici locali, transgenderismo e programmi di studio basati su LGBT. I bambini sono istruiti a mettere in discussione il loro genere e sessualità. Il tutto per affermare le scelte degli adulti che spesso lottano con la propria identità» rimarca l’articolo.
«Indagini ostinate da parte di Christopher Rufo del Manhattan Institute e dell’autrice di “Danni irreversibili” Abigail Shrier hanno fatto molto per portare la questione alla ribalta. Il lavoro instancabile del ricercatore sui social media Libs di TikTok racconta un’infinita litania di video autopubblicati da insegnanti di scuola materna e elementare che si dilungano sull'”educare” i bambini sotto la loro cura con il transgenderismo e la teoria del genere».
DENUNCIATA LA RAI PER PROGRAMMI OSCENI
Vediamo ora contestazioni specifiche e non più generalizzate. Cominciamo dalla denuncia fatta dall’associazione d’ispirazione cattolica Pro Vita contro la RAI.
«Immaginati la scena: sei sul divano con tuo figlio di 8 anni, o tuo nipote di 6. Guardate la TV insieme prima di cena, scorri i canali quando all’improvviso…il bimbo sgrana gli occhi disgustato, spaventato, confuso, inorridito: vi trovate di fronte scene violente, oscene, volgari e discorsi sessualmente espliciti. Pensi: com’è possibile!? Sono solo le 19:40 e stai guardando… la Rai!» comincia così il comunicato diffuso da Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia onlus.
«No, non è uno scenario di fantasia. È successo davvero a migliaia di famiglie italiane: lo scorso 7 gennaio, a ridosso della fascia protetta per i minori, la Rai ha trasmesso l’episodio di una serie tv nel quale si vede: uno psicopatico mezzo nudo coperto di sangue abbattuto dalla polizia mentre divora un uomo; un gruppo di donne incinte (di cui una con “utero in affitto”) che partoriscono improvvisamente insieme mentre sono in palestra; una donna lesbica si intrattiene morbosamente a letto con la compagna prima di tradirla con l’amante; uno dei partner di una coppia gay si contorce dal dolore finché un vigile non gli estrae dall’ano, lentamente ed ostentatamente, un lungo e osceno verme solitario…».
L’associazione, chiedendo poi aiuto ai suoi donatori per ogni azione di protesta tramite una petizione pubblica, annuncia di aver presentato una formale denuncia per questo caso osceno (e su altri che saranno segnalati) all’AgCom, l’autorità indipendente che controlla il rispetto sulle telecomunicazioni. Nel mirino è finita una puntata della Fiction 9-1-1 creata dagli stessi autori di American Horror Story e trasmessa su RAI2.
Analoghi appelli sono stati lanciati da Pro Vita e da altre organizzazioni non governative come CitizenGo anche in relazione agli ormai inguardabili cartoons della Disney, oggetto di uno scontro divenuto politico in Florida per l’educazione gender nelle scuole.
IN FLORIDA E RUSSIA LEGGI CONTRO L’ISTRUZIONE GAY AI BIMBI
«La permeazione di questa nuova ideologia “risveglio” ha persino coinvolto istituzioni come la Disney, che ha protestato contro gli sforzi del governatore della Florida Ron DeSantis di reprimere l’adescamento in classe» aggiunge ancora l’opinionista Cheong su RT.
Soprannominato dai media mainstream il disegno di legge “Don’t Say Gay”, la legislazione di DeSantis è stata progettata semplicemente per dare ai genitori una voce più ampia su ciò che viene insegnato nelle classi, ponendo fine alla promozione dell’ideologia di risveglio gender nelle scuole della Florida, che veniva spinto su bambini di appena cinque anni.
La legislazione nella sua forma più elementare afferma che “l’istruzione in aula da parte del personale scolastico o di terzi sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere potrebbe non avvenire nella scuola materna fino al terzo anno o in un modo non appropriato per l’età”.
Avete udito bene. Un governatore degli USA, dove David Rockefeller da New York nel 1970 iniziò lo smantellamento della famiglia cristiana e dei suoi valori con il varo della prima legge di legalizzazione dell’aborto, è stato costretto ad emanare una legge per evitare che bambini di 5 anni diventino “cavie” di una didattica gender mirata a una prematura iper-sessualizzazione.
La legge, firmata il 28 marzo dopo l’approvazione dei legisltaori di stato, ha proibito la discussione in classe sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere per gli studenti di età pari o inferiore a 10 anni e offre ai genitori la possibilità di citare in giudizio le scuole se queste disposizioni vengono violate dai distretti.
Un provvedimento ancor più severo fu adottato dalla Russia, divenuta la più grande nazione Cristiana della terra (dopo la consacrazione alla Madonna di Fatima fatta da Giovanni Paolo II) e proprio per questo odiata dal Nuovo Ordine Mondiale, “per lo scopo di proteggere i minori dalle informazioni che promuovono la negazione dei valori tradizionali della famiglia”.
La “legge russa sulla propaganda gay” o “legge anti-gay” è una legge approvata all’unanimità dalla Duma di Stato l’11 giugno 2013 (un solo deputato si è astenuto), per poi venire promulgata dal presidente Vladimir Putin il 30 giugno 2013.
LA GUERRA MONDIALE DI ZELENSKY E L’APOCALISSE PROFETIZZATA DAL PATRIARCA DI MOSCA
E’ stata vietata, con la pena di sanzioni da 5mila a 50mila rubli, la diffusione di materiali che “mirano a indurre i minori a formare predisposizioni sessuali non tradizionali, nozioni di attrattiva dei rapporti sessuali non tradizionali, idee distorte sull’eguale valore sociale delle relazioni sessuali tradizionali e non tradizionali, o imporre informazioni su relazioni sessuali non tradizionali che suscitano interesse in tali rapporti nella misura in cui tali atti non costituiscono un illecito penale”.
I BACI GAY NEI CARTOONS DELLA DISNEY
Più che semplicemente opporsi alla legislazione della Florida, molti dirigenti aziendali della Disney hanno espresso il desiderio di rendere le produzioni dell’azienda più “inclusive” per la comunità LGBTQ+.
Karey Burke, presidente della Disney’s General Entertainment Content e orgogliosa “madre di due bambini queer”, tra cui “un bambino transgender e un bambino pansessuale”, ha espresso il suo sostegno a “molti, molti” personaggi che cadono sotto l’arcobaleno – con un voto rendere ai membri dei gruppi emarginati almeno il 50 per cento dei personaggi regolari dell’azienda entro la fine dell’anno.
Lo ha dichiarato apertamente (e con orgoglio) Latoya Raveneau, direttrice della Disney Television Animation, che realizza serie TV, film e altri prodotti per bambini: «La Disney ha accolto benissimo la mia agenda gay, che non è per niente segreta… e adesso ci vanno giù pesante… così ho sentito una specie di impulso, la sensazione di non dover aver paura di far baciare quei due personaggi… insomma, aggiungo stravaganze LGBT ovunque posso, e nessuno ha mai provato a fermarmi!»
Latoya Raveneau si riferisce al bacio tra due donne che ha fatto inserire nel cartone di prossima uscita Lightyear, sulla storia del personaggio Buzz Lightyear di Toy Story.
Queste prese di posizione sono diventate il bersaglio delle petizioni delle associazioni di ispirazione cristiana.
«So che può essere difficile da accettare – molti di noi sono cresciuti coi cartoni della Disney – ma è arrivato il momento di fare una scelta di campo per il bene dei nostri figli e nipoti. Comprare i prodotti Disney, vedere i suoi film al cinema, pagare l’abbonamento a Disney significa finanziare l’Agenda Gay che la Disney ha ammesso di promuovere» scrive Pro Vita nell’appello per la sua petizione.
E in riferimento alla manager Ravenau scrive: «Lei stessa dirigente ha diretto una serie animata sulla piattaforma Disney dal titolo “La Famiglia Orgogliosa” (The Proud Family) in cui, ovviamente, la “famiglia” in questione è composta da due uomini».
FIRMA LA PETIZIONE DI PRO VITA CONTRO PROPAGANDA GAY DISNEY
LA FATA DI CENERENTOLA DIVENTA MASCHIO GAY…
«Disney sta promovendo l’ideologia LGBTQ. Di nuovo! La Disney ha preso un personaggio femminile dell’amata fiaba Cenerentola e lo ha trasformato in un maschio che finge di essere una principessa! Usano un cartone animato per bambini per promuovere questo attacco nei confronti della famiglia e per corrompere le menti dei più piccoli. Firma la nostra petizione per dire al presidente della Disney Robert Iger di smetterla!».
Fu scritto nella petizione lanciata nel 2019 da CitizenGo che segnalava altri episodi “anomali” con la presentazione del primo personaggio dichiaratamente LGBTQ nel suo universo di cartoni animati.
«Ecco la nuova fata di Cenerentola nel film. È evidente che chi vuol sostituire la rassicurante fata smemorina con un fatone maschio e gaio usa una fiaba per imporre il pensiero Gender ai più piccoli. Possibile che dobbiamo pasticciare, rovinare, strappare i sogni dei bambini? Lasciate che crescano con le idee chiare. I maschi sono maschi e le femmine sono femmine» commentò su Facebook il parlamentare leghista Simone Pillon.
Il film Disney-Pixar “Onward” sarà presentato in anteprima il 6 Marzo e sarà il primo cartone animato ad introdurre un personaggio gay nell’universo Disney-Pixar. L’ufficiale Specter (un poliziotto ciclope) è doppiato dalla sceneggiatrice e attrice gay Lena Waithe.
«Come se non bastasse, gruppi e attivisti LGBT esultano per l’inserimento in Toy Story 4, della prima coppia di “due mamme” con un bambino (motivo per il quale molte famiglie hanno deciso di non portare i loro figli al cinema a vedere il cartone)» rimarcava l’ong cattolica di origine spagnole ma diffusa in tutto il mondo.
Il primo giugno 2019 si era svolto nel parcogiochi di Disneyland Paris il primo Gay Pride ufficialmente sponsorizzato dalla Walt Disney Company: il “Magical Pride”
Hugo Martin del Los Angeles Times ha scritto che l’evento “segna un cambiamento drammatico per il più grande operatore di parchi a tema del mondo”, osservando che la Walt Disney Company ha precedentemente consentito a gruppi indipendenti di organizzare eventi a tema gay nei suoi parchi negli Stati Uniti, Giappone e Cina, ma non hanno mai partecipato.
«L’aumento di eventi LGBT in casa Disney non si limita al parco di Parigi. Presso gli Universal Studios Hollywood, nel Sud della California, la Disney sta lavorando per organizzare l’evento LGBT “Orgoglio Universale”. Così come sta sostenendo l’espansione dei “Giorni Gay” che si svolgono ogni agosto nel parco Walt Disney World in Florida» segnalò CitizenGo che ha già raccolto più di 1milione di firme.
Sono tutti passi mascherati per promuovere l’agenda ideologica LGBT ed esporre famiglie e bambini a “spettacoli” molto… discutibili. I Gay Pride in tutto il mondo sono infatti noti per la presenza di:
- Partecipanti in mutande o in topless o con abbigliamenti erotici (bondage);
- Coreografie oscene e spesso blasfeme;
- Simulazioni di atteggiamenti sessualmente espliciti;
- Persone semi-nude o completamente nude;
- Messaggi e cartelli di odio contro chi difende la famiglia naturale;
- Presenza di bambini come spettatori di tutto ciò.
Circa 157 milioni di persone hanno visitato i parchi Disney nel 2018. La Disney è un impero fondato sull’attrazione di famiglie con bambini. Gli eventi relativi all’orgoglio gay sono molto pubblici, con la possibilità di diventare degli spettacoli a luci rosse. Quanti dei milioni di partecipanti ai parchi saranno esposti a questo rischio, se la Disney continuerà su questa strada?
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«Certamente la Lobby LGBT sta già cantando vittoria per l’appoggio della Walt Disney. Non possiamo restare inermi mentre gli eventi LGBT prendono di mira i luoghi dedicati alle famiglie e ai bambini. Rispondiamo a questa chiamata a mobilitandoci insieme contro i tentativi della Disney di indottrinare i nostri figli in luoghi che dovrebbero restare spazi neutrali e protetti dall’ideologia. Firma e diffondi la petizione!» è l’appello lanciato da CitizenGo fin dal 2019.
FIRMA LA PETIZIONE DI PRO VITA CONTRO PROPAGANDA GAY DISNEY
DALLA PROPAGANDA AGLI ARRESTI PER PEDOFILIA
Le strette connessioni tra propaganda gender nei bambini, promozione dell’iper-sessualizzazione e pedofilia sono venuste a galla in un recente scandalo che si è abbattuto sulla casa di produzione cinematografica della Florida.
Dal mondo incantato di Topolino alla dura e cruda realtà. Quattro dipendenti della Disney a Orlando, sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto del traffico di esseri umani, della prostituzione e della pedofilia. L’operazione sotto copertura che ha portato agli arresti, soprannominata “March Sadness 2“, è iniziata l’8 marzo e ha portato in carcere 108 persone.
A darne nota è stato lo sceriffo della contea di Polk, Grady Judd, in una conferenza stampa mercoledì scorso. Questi i quattro lavoratori della Walt Disney Company ‘beccati’ durante l’operazione.
“Xavier Jackson, 27 anni, lavorava come bagnino al Polynesian Village Resort della Disney. Lo sceriffo Judd afferma che Jackson ha inviato foto e messaggi sessuali espliciti di se stesso a un detective sotto copertura, che online ha finto di essere una ragazza di 14 anni. L’uomo – riferisce la CBS News –. È stato incriminato con tre capi d’accusa relativi alla trasmissione di materiale pornografico a un minore e uno per la comunicazione illecita”.
“Gli altri tre, che presumibilmente stavano tentando di adescare alcune prostitute, sono stati identificati da Judd come Wilkason Fidele, 24 anni, che ha lavorato presso il Cosmic Ray’s Starlight Café di Tomorrowland per quattro anni; Shubham Malave, 27 anni, che ha un visto di cittadinanza dall’India e ha lavorato come sviluppatore di software per la Disney, e infine Ralph Leese, 45 anni, che ha passato quasi quattro anni a lavorare nel settore IT per la Disney” si legge nel rapporto.
“Abbiamo protetto una ragazzina qualunque che è stata adescata o potenzialmente adescata da questi malvagi, deviati criminali. Delinquenti, ecco tutto quello che sono”, ha detto Judd a proposito dei quattro sospettati, tutti operatori della Disney, in una conferenza stampa.
“Sono persone pericolose”. “È sposato”, ha detto poi lo sceriffo a proposito di Leese. “Sono certo che la Disney non sia contenta. Scommetto che neanche sua moglie lo è, ma noi siamo molto felici di averlo arrestato”. In una dichiarazione a CBS News, Disney ha confermato che Leese, Fidele e Jackson sono stati messi in congedo non retribuito. Inoltre ha aggiunto che Malave non è un dipendente dell’azienda.
Carlo Domenico Cristofori
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – DOSSIER PEDOFILIA
https://www.gospanews.net/2022/04/13/ecatombe-tra-under-20-dopo-i-vaccini-anticovid-incremento-118-di-malori-improvvisi-inchiesta-shock-di-blogger-romano/
3 pensieri su “DISNEY & RAI: LE PORTE DELL’INFERNO PEDOFILO. Sui Bambini Bombardamento Sessuale LGBT in Cartoon e Film. Arresti a Disneyland”