Nell’immagine di copertina Barack Obama e George Soros, sostenitori di Black Lives Matter, la leader del movimento Patrisse Khan Cullors e il procuratore generale Todd Rokita
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“I trucchi a volte funzionano ma si autodistruggono sempre” (Gibran Khlil Gibran – poeta libanese cristiano maronita)
I più affezionati lettori di Gospa News probabilmente saranno annoiati dalla reiterazione di questa stupenda massima. Ma in essa traspare la potenza dell’alito di Dio che a volte soffia un po’ di giustizia in un mondo talmente incrostato dalla cultura massonica & mafiosa da essersi strutturato proprio per impedire alla giustizia umana di colpire i potenti nuovi e vecchi del Nuovo Ordine Mondiale.
Quanto sta avvenendo nello stato americano dell’Indiana, però, magari solo per qualche istante, ci illuderà che esistono uomini ancora capaci di avere il coraggio di andare contro alle organizzazioni create dalla globalizzazione per gestire le piazze e, con esse, ogni rivoluzione politica o militare.
Lì è venuta a galla la sordida impostura del Black Lives Matter, il fenomeno di insurrezione nera che ha travalicato i confini sublimi della “fierezza negra” espressi dal movimento della Negritude di Aimé Fernand David Césaire per opporsi all’imperialismo occidentale bianco nei paesi francofoni.
BLM, insieme alla sua leader Patrisse Khan Cullors, è finito in uno scandalo mediatico per l’indebito utilizzo di fondi raccolti dai donatori ed ora il procuratore generale dell’Indiana Todd Rokita ha avviato un’inchiesta formale nei confronti dell’organizzazione globale.
Secondo l’ufficio di Rokita, l’organizzazione per i diritti civili ha affermato di aver raccolto oltre $ 90 milioni nel 2020. Il rapporto BLM a cui fa riferimento Rokita afferma che $ 21,7 milioni di quei $ 90 milioni sono stati distribuiti a 30 organizzazioni locali e sezioni affiliate, afferma l’ufficio dell’AG.
Tuttavia, secondo Rokita, “un deposito IRS di BLM per la prima metà del 2020 indicava che l’organizzazione aveva $ 0 in entrate, spese e risorse detenute da BLM per il periodo di tempo”.
L’avvocato americano con funzioni di magistrato ha infatti deciso di sfidare una dei tanti corpi sociali supportati dal plutarca George Soros al fine di condizionare la geopolitica internazionale.
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Il movimento “Le Vite Nere contano” è stato supportato da vari endorsement pubblici anche dall’ex presidente Barack Obama quando, nel 2020, il pregiudicato nero George Floyd fu soffocato a morte con un ginocchio sul collo da parte di un poliziotto che, come evidenziai allora, potrebbe aver agito come sicario del Nuovo Ordine Mondiale proprio per innescare le proteste.
L’agente responsabile del crimine Derek Chauvin è stato infatti condannato nel giugno 2021 a 22 anni di reclusione ma quanti ne farà davvero? Riceverà un premio da qualcuno quando sarà scarcerato visto che ha contribuito a rendere BLM una delle più influenti organizzazioni mondiali?
Con la scusa della rivendicazione di diritti umani, riconosciuti solo formalmente da una giustizia sempre più pilotata politicamente ma negati dalle sue battaglie ormai perse contro la dilagante corruzione, il magnate ungherese della Open Society Foundation di New York è il regista dei fermenti sociali almeno quanto Bill Gates lo è dell’intelligence militare e dei virus letali creati in laboratorio come il SARS-Cov-2.
Senza le rivoluzioni nel posto giusto al momento giusto, il popolo bue rischia di credere ancora possibile il trionfo di un uomo contro il sistema.
Mentre le note di vicende delle violente proteste con guerriglia urbana a Minneapolis, strumentalizzate contro il presidente USA Donald Trump per fargli perdere, contro il rivale Joseph Biden, il consenso già minimo che aveva tra la popolazione americana di colore, hanno ribadito il potere del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale in cui Soros e Gates sono equiparabili a ministri di uno stato sovranazionale, anche quali registi delle politiche ufficiali dell’ONU.
Ora si scopre che Black Lives Matter potrebbe aver usato i soldi dei donatori per consentire ai suoi leader di fare ingenti speculazioni immobiliari, il marciume viene a galla e per fortuna un autorità giudiziaria ha aperto un’inchiesta che dettagliamo sulla base del comunicato ufficiale rilasciato dallo stesso procuratore generale dell’Indiana.
La questione ha un’importante valenza anche alla luce del fatto che Soros sta finanziando le campagne elettorali degli avvocati che si candidano a Procuratori Generali (nomina elettiva negli USA) al fine di imporre uomini compiacenti con la logica “umanitaria” di scarcerare i criminali dei reati minori, sempre utili alla prossima manifestazione di piazza.
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Sia che una protesta urbana serva a far perdere credibilità a un presidente americano come Trump che si vide negare l’uso dell’esercito a Minneapolis dal suo Segretario della Difesa Esper (poi tardivamente rimosso) sia per realizzare un vero e proprio golpe come quello avvenuto a Kiev nel 2014 grazie a un reporter musulmano di strane origini afghane poi catapultato a vice direttore dell’industria nazionale delle armi come se avesse studiato intelligence militare più che giornalismo.
Onore a Rokita che, almeno per ora, sembra avere il coraggio di combattere il sistema…
IL COMUNICATO UFFICIALE DEL PROCURATORE DELL’INDIANA
Il procuratore generale Todd Rokita ha intentato una causa questa settimana contro la Black Lives Matter Global Network Foundation (“BLM”) come parte della sua indagine in corso. Questa azione legale mira a soddisfare una richiesta investigativa precedentemente notificata a BLM nell’ambito della stessa indagine.
In particolare, l’Ufficio del Procuratore Generale ha presentato una istanza per far valere una richiesta investigativa civile, che chiede un ordine che richieda a BLM di rispondere a una richiesta investigativa civile emessa all’organizzazione nel febbraio 2022.
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“Proteggere i consumatori dell’Indiana da questo castello di carte è fondamentale”, ha affermato il procuratore generale Rokita. “Ci sono modelli di comportamento preoccupanti da parte di questa organizzazione e faremo tutto il necessario, inclusa questa causa, per andare fino in fondo”.
Nel febbraio di quest’anno, il procuratore generale Rokita ha aperto un’indagine sull’uso da parte di BLM dei fondi donati da Hoosiers.
In un rapporto del 2020 pubblicato da BLM, l’organizzazione ha dichiarato di aver raccolto oltre $ 90 milioni nel 2020, mentre ha distribuito circa $ 21,7 milioni a 30 organizzazioni locali e capitoli affiliati, incluso un capitolo affiliato a South Bend, nell’Indiana. Tuttavia, un deposito IRS di BLM per la prima metà del 2020 indicava che l’organizzazione aveva $ 0 in entrate, spese e risorse detenute da BLM per il periodo di tempo.
Il procuratore generale Rokita ha emesso una richiesta di indagine civile a BLM al fine di determinare se le azioni dell’organizzazione costituiscono una violazione dell’Indiana Deceptive Consumer Sales Act o dell’Indiana Nonprofit Corporation Act. La Civil Investigative Demand cerca informazioni e documenti detenuti dall’entità rilevanti per l’indagine in corso per garantire trasparenza ai donatori e garantire che i fondi donati dai residenti dell’Indiana vengano utilizzati per lo scopo previsto e non per il beneficio personale dei direttori BLM.
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Secondo la legge dell’Indiana, il mancato rispetto della richiesta investigativa civile potrebbe comportare sanzioni contro l’entità, incluso l’esclusione dell’entità da qualsiasi futura raccolta di fondi nell’Indiana, tra gli altri possibili rimedi.
“Ci sono molte parti interessate e donatori dell’Indiana che sono stati colpiti da queste accuse. Questa causa consentirà a un tribunale di risolvere in modo rapido ed efficiente la richiesta di informazioni dello stato”, ha affermato il procuratore generale Rokita.
I donatori Hoosier che credono di essere stati colpiti sono incoraggiati a presentare un reclamo per i consumatori su www.indianaconsumer.com.
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